LA RIVINCITA DI INO
CAPITOLO 2
Ino
salì la scalinata d’accesso continuando a fissare di sottecchi Yoshino; non si
ricordava che lo Yamanaka fosse sposato. Doveva ammettere che però aveva buon
gusto: era una bella donna, dai lunghi capelli corvini ed i lineamenti
angelici. Benchè chiaramente non aspettasse altri ospiti all’infuori di lei, si
era abbigliata lo stesso elegantemente:coperta di firme dalla testa ai piedi, con
i capelli così in ordine come se fosse appena uscita dal parrucchiere, era
bellissima. Forse era anche per questo che si sentiva così a disagio.
Però,
quella Yoshino… come era diversa da Miyu! Due tipi di donna opposti
completamente.
“Benvenuta,
signorina Ino!”
“E’
un onore averla qui, signorina Ino!”
“Siamo
lieti di fare la sua conoscenza, signorina Ino!”
Una
vasta serie di cameriere, cuochi, maggiordomi e quant’altro la salutò in modo
molto formale, inchinandosi al suo passaggio e facendo un cenno di rispetto
anche verso Yoshino.
“Wow…”
sospirò, non riuscendo a trattenersi; si trovava in una casa da sogno, anzi una
reggia, circondata da gente che le portava rispetto e la chiamava addirittura
signorina! Ok, forse quest’ultima parte non le piaceva poi tanto: si sentiva un
po’ in imbarazzo ad essere trattata così, ed inoltre non le piaceva affatto
essere servita e riverita! Al contrario suo, Yoshino era perfettamente a suo
agio: si vedeva lontano un miglio che era una signora di classe, abituata ad un
ambiente simile.
Ino
si guardò attorno, restando abbagliata dal lusso che si percepiva in ogni
oggetto esposto in quel corridoio… un ambiente troppo diverso da quello in cui
lei viveva. Ma che ci faceva una come lei là, sotto lo stesso tetto di un
deputato che fino ad un mese prima nemmeno sapeva fosse suo padre?! Desiderò di
tornare alla vecchia vita, ai vecchi amici, le vecchie abitudini… desiderò
tornare da sua madre. Purtroppo, questo era impossibile: dunque, si fece forza.
“Siamo
quasi arrivati, Ino: tuo padre ci aspetta nel salone più piccolo.” disse
d’improvviso Yoshino, svegliandola dai suoi pensieri.
“Salone
più piccolo?”
“Ne
abbiamo due, cara.”
Stranamente,
la cosa non la stupì più di tanto: si stava abituando a tutto quel lusso.
“E
poi conoscerai anche mio figlio.”
“…lei
ha un figlio?!” la guardò attonita.
“Sì:
un ragazzo della tua età… ma non darmi del lei, cara: sono la moglie di tuo
padre, quindi puoi darmi del tu e chiamarmi per nome. E questo vale anche con tuo
padre ed tuo fratello.”
“Ah…
va bene, Yoshino.” si sforzò nel sembrare il più naturale possibile.
Finalmente,
dopo aver percorso quel lungo corridoio, giunsero al salone: e, cavolo, se
quello era il più piccolo, figuriamoci il grande! La ragazza sgranò i
bellissimi occhi color del cielo, pensando che quella stanza aveva le
dimensioni quasi pari al suo vecchio appartamento; e, di certo, almeno cinque
volte più ricco. Intravide sul fondo della sala, proprio di fronte ad un
caminetto, una alta figura girata di spalle: era riconoscibile lo stesso,
soprattutto dalla lunga coda biondo scuro in cui aveva legato i capelli.
“Inoishi,
è arrivata.” lo chiamò con una dolcezza tale che sembrava quasi non
appartenerle.
L’uomo
si girò, rivelandosi anche lui elegantemente vestito e ben pettinato; era
bello, proprio come lo si vedeva in televisione. Posò i severi occhi azzurri
sulla figura di Ino, avendo un piccolo sussulto quando la focalizzò meglio.
“…assomigli
molto a Miyu.” sentì pronunciare da quella voce così baritonale.
“…e
lei è sempre uguale, anche quando la vedo in tv.” le sembrò giusto dirgli così.
“Cara,
te l’ho già detto: non devi darci del lei! D’ora in poi vivremo assieme come
una vera famiglia, quindi puoi prenderti più confidenza.” la sgridò dolcemente,
mettendole una mano sopra le spalle.
“Yoshino
ha ragione.” annuì Inoishi. “Avvicinati a me.”
Ino
fece come richiesto, e si mise di fronte a quell’uomo: si stupì della sua
altezza, a malapena sfiorava con la fronte la sua spalla. Aveva un viso
giovanile, ma dei tratti molto severi. La colpì il suo sguardo: forte, deciso,
rassicurante. Le ricordava molto il suo.
“…da
me hai preso lo sguardo.” disse lui, dimostrandogli che aveva pensato la stessa
cosa.
“Io
direi anche i capelli!” aggiunse con un sorriso la donna.
“Mamma
diceva anche il carattere; siamo entrambi testardi, determinati e schietti.”
L’uomo
non si trattenne un sorrisetto amaro. “Direi che tra noi era lei quella con
meno peli sulla lingua!”
Ino
abbassò lo sguardo per un istante. “Mamma era speciale…” lo rialzò
subito,odiava mostrarsi debole. “…ed io non sono da meno!”
“Proprio
vero… senza peli sulla lingua!” sentì alle sue spalle la dolce voce di
Yoshino,che la rassicurò: quella donna già le piaceva da matti.
Inoishi
si schiarì la voce, assumendo un aspetto più duro: eccolo che iniziava a fare
il severo e rigido padre di famiglia. “Dunque, Ino. In questa casa ci sono
alcune regole da rispettare… primo: ci si sveglia tutte le mattine alle 7.00,
si fa colazione alle 7.30, si pranza alle 13.30 e si cena alle 20.00; secondo:
se porti a casa qualche amica, o resti fuori per pranzo o a dormire, chiama
sempre a casa per avvisare; terzo: se manchi di rispetto a me o a Yoshino sarai
punita a dovere. Solitamente non sono severo, nemmeno con Shikamaru, ma non mi
faccio mettere i piedi in testa da nessuno.”
Ino
annuì decisa. “Sono abituata a regole più o meno come queste; e, di certo, non
manco mai di rispetto agli adulti… solo una domanda: chi è Shikamaru?”
“Sono
io.”
Sentì
una voce maschile prorompere alle sue spalle. Si voltò, esattamente come
Yoshino e Inoishi: sullo stipite della porta del salone era appoggiato con la
schiena un bel ragazzo sui 16 anni; i capelli scuri tirati indietro con un
codino, occhi decisi, aria annoiata e una smorfia sulle labbra. La prima cosa
che pensò Ino su di lui, fu che era proprio un tipo buffo: con quel codino
tirato indietro e quegli orecchini su entrambe le orecchie, assomigliava molto
al suo stile! Poi, che il suo volto era identico a quello di Yoshino.
“Mà,
è lei la sorellastra?” richiesta indirizzata proprio alla donna.
Rispose
Inoishi al posto suo. “Shikamaru, lei è Ino Yamanaka. Ino,questo è il tuo fratellastro
Shikamaru Nara.”
“Fratello,
per favore: preferisco che lo consideri tale. E lo stesso vale per te, Shika:
lei è tua sorella. Mentre con me, piccola Ino, non c’è bisogno che mi consideri
matrigna o una sostituta di tua madre: sono semplicemente Yoshino.” la moretta
preferì togliere dal linguaggio della sua famiglia quei termini così volgari.
Shikamaru
annuì,avvicinandosi con le mani in tasca ad Ino; stessa cosa fece lei,ma
sicuramente con aria più interessata della sua. Gli sorrise, non ricevendo un
altro sorriso in risposta.
“Piacere
di conoscerti, Shikamaru.” gli tese una mano amichevolmente.
Il
ragazzo continuò a studiarla, sfruttando il fatto di avere un’altezza più
elevata della sua per poterla guardare dall’alto in basso.
“…un’altra
donna in casa! Perfetto!” sbuffò, non facendosi alcun timore nel mostrarle che
era seccato. Anche da quella distanza, la biondina potè sentire che l’odore di
fumo su di lui.
“Shika!
Devi essere più gentile con tua sorella!” lo rimproverò Yoshino.
“Uffa…”
“Dai
retta a tua madre!” aggiunse Inoishi, con voce imperiosa e sguardo serio.
Il
ragazzo lo guardò in silenzio, non cambiando atteggiamento.
“Ehi!”
Ino riportò l’attenzione su di sé. “Che problema avresti con me?”
Shikamaru
sbuffò di nuovo. “Non è con te che ce l’ho in particolare: ma voi donne siete
tutte una seccatura! Avete le vostre crisi, i vostri dubbi, le vostre paure, le
angosce… mettete tutto sul melodrammatico, e ve la prendete anche per una
minima sciocchezza! Ecco, siete delle belle rompiscatole! E questo vale
soprattutto quando si ha la nostra età.”
Ino
era senza parole: ma che discorso maschilista era quello?! Non poteva
sopportare una cosa del genere…
“Ma
come ti permetti!!!!Tu, brutto piccolo stupido uomo, che nemmeno hai ancora
l’età per farti la barba! Ti atteggi a persona vissuta con una lunga esperienza
di vita alle spalle, invece sei solo un poppante!! E lo dimostrano le tue
parole… hai fatto un discorso totalmente infantile! Tu non ci capisci nulla
delle donne, bello mio!!” concluse la sfuriata mettendosi a braccia conserte,e
voltando il capo da un’altra parte stizzita.
Sia
Inoishi che Yoshino la fissarono allibiti: nessuno prima d’ora aveva risposto
alle frasette pungenti di Shikamaru in quel modo!
“Miyu
aveva ragione, caro…ti somiglia parecchio.” bisbigliò la mora all’orecchio del
marito; quest’ultimo sorrise con sguardo fiero a quella figlia appena
conosciuta.
Un
piccolo, quasi invisibile sorrisetto si disegnò sulle labbra del moretto: era
la prima volta che gli rispondevano a quel modo, e gli piaceva la tempra forte
di quella ragazza. “Quante stupidaggini…” bisbigliò, lasciando quella stanza
senza salutare nessuno.
“Tsk!Che
gran maleducato!!” sbuffò la biondina, facendo nascere ilarità tra i due
adulti: erano certi che d’ora in poi la loro vita sarebbe sicuramente diventata
molto movimentata!
* *** *
Al
contrario della famiglia Yamanaka, Itachi Uchiha non pensava affatto che la sua
vita sarebbe stata minimamente interessante in futuro. Se ne stava sdraiato sul
letto, le cuffie dell’iPod nelle orecchie, sentendosi i Trapnest a palla.
Sbuffò per l’ennesima volta; chissà perché, ultimamente, non c’era nulla per
cui valesse la pena andare avanti. Cioè, in parole povere: si annoiava da
morire. A malapena Sasori, il migliore amico, riusciva a distrarlo, e qualche
volta anche Deidara… ma, ormai, anche marinare la scuola con loro per
cazzeggiare per le strade di Tokyo gli sembrava troppo noioso. Era la solita
routine che lo imprigionava: e lui odiava avere un guinzaglio al collo e delle
sbarre a delimitare la sua libertà! Ci voleva qualcosa di nuovo, di fresco, di
eccitante… chi lo sa: magari domani, andando seriamente a scuola, avrebbe
trovato qualcosa di divertente da fare. Arrivando per una volta in orario, e
non uscendo prima con un falso permesso… avrebbe fatto così! Anche per
cambiare…
Vide
il cellulare vibrare sul comodino accanto a sé; lo prese, accorgendosi che gli
avevano appena inviato un messaggio.
Ehilà,bello! Io e Deidara
volevamo andare
in un pub stasera…
Sei dei nostri?
Guarda che ti porto io fuori a
calci da casa tua,
se dici di no!XD
* *** *
Sasuke-kun!
Come stai? Io benissimo!!
Sai, pensavo a te… mi
piacerebbe che tu fossi qui con me, ora! ^///^
Domani ti va se ci
organizziamo per uscire nel pomeriggio?
Non dirmi di no!!! *.*
Tvb =*
Sasuke
Uchiha guardò il cellulare con aria annoiata. Mittente: Sakura. Uffa, ma quella
tipa non lo lasciava mai in pace! Certo,una bella seccatura… e quel baka di
Naruto gli diceva pure che era fortunato! Mah… lui avrebbe preferito di certo
non avere nessuna palla al piede…
Appoggiò
nuovamente il cellulare sul tavolo della veranda in maniera poco elegante,
precipitandosi a riprendere il pallone ed a mirare il canestro: Sakura aveva
osato disturbare il suo allenamento. Era da tempo che non giocava a basket:
qualche anno fa gli piaceva, ed era anche piuttosto bravino… ma, come tutte le
passioni dell’ Uchiha, dopo un po’ aveva lasciato stare: non resisteva a lungo.
Ed infatti, doveva essere proprio annoiato per riprendere a fare qualche tiro…
Canestro!
Non c’era niente da fare: non aveva perso il tocco.
Sentì
un mormorio provenire alle sue spalle, che lo fece sussultare per un attimo;
qualcuno era entrato nella saletta a nord di villa Uchiha, quella collegata con
la veranda.
“State
dicendo sul serio, signorino Itachi? Volete che io domani mattina vi svegli
alle 7.00 come vostro fratello?!” sentì la voce incredula del maggiordomo
Iruka.
“Certo.
C’è qualche problema forse?” solito tono superbo del fratello maggiore.
“…ma
no, signorino! Nessun problema!”
“Bene.
Allora, conto che mi svegli per quell’orario.” lo sentì poi allontanarsi.
Sasuke
si affacciò su quella saletta dalla portafinestra,tenendo il pallone sotto un
braccio.
“Ehi,
Iruka!” lo chiamò, mentre quello stava per andarsene da lì.
“Signorino
Sasuke!” si voltò quando era di fronte alla porta, tornando indietro da lui.
“Posso fare qualcosa per voi?”
“Ma
mio fratello deve fare qualcosa domani?”
“Non
lo so proprio!” Sospirò Iruka. “Il signorino Itachi non mi ha dato alcuna
spiegazione… mi ha solo detto di svegliarlo al suo stesso orario domani, ed è
quello che devo fare.”
Sasuke
si fece per un attimo pensieroso: tutto ciò gli suonava molto strano. Non che a
lui importasse qualcosa del fratello, figuriamoci: a dire la verità, non
andavano molto d’accordo. Passavano le giornate a litigare, o ad ignorarsi:
erano rari i momenti di dialogo pacifico. Però, quella strana decisione di
Itachi gli puzzava troppo…
“Non
sai proprio nulla?”
“Mi
dispiace, signorino Sasuke, ma con me il signorino Itachi non si confida mai.”
scosse la testa Iruka. “Ed è inutile andarglielo a chiedere ora: si sta
preparando per uscire con i signorini Deidara e Sasori.”
Sasuke
storse il naso: non gli piacevano proprio Sasori Akasuna e Deidara Tsuchi. Due
tipi altezzosi e superbi, proprio come Itachi: ecco perché avevano formato un
trio inseparabile! Ma, d’altro canto, anche lui aveva formato un gruppettino
abbastanza unito con Naruto Uzumaki e Gaara Sabaku.
“Ho
capito. Grazie,Iruka: non fare parola con nessuno di questa conversazione, ok?”
“Certo,
signorino!” annuì di buon grado il maggiordomo, inchinandosi e salutandolo con
un sorriso: tra tutti i membri della famiglia, si sentiva più legato a Sasuke.
Il
ragazzo tornò a fare qualche tiro dalla linea dei tre punti, per distrarsi un
po’.
Come
il fratello, desiderò che arrivasse qualcosa a movimentargli un po’ la vita…
* *** *
Ore
20.00: come detto in precedenza da Inoishi, la famiglia Yamanaka si trovò a
tavola per consumare la cena. Per Ino fu un’altra esperienza assolutamente
nuova: tutti quei camerieri e cuochi che la servivano e riverivano, numerose
portate, cibi di tutti i tipi e buonissimi… insomma, come se stesse cenando in
un prestigioso ristorante straniero!
“Ed
ora, il dessert!” esclamò il simpatico Gai, il capo cuoco, facendo servire dai
suoi assistenti del freschissimo budino al creme caramel. “Totalmente preparato
da me, anche il caramello!”
“Wow!”
esclamò Ino, sorridendogli: già gli voleva un sacco di bene. “Gai, sei un
mito!”
“La
ringrazio, signorina Ino: anche lei è adorabile!” rispose con il suo classico
sorriso a trentadue denti,con brilluccichìo finale.
“Uffi!
Ti ho detto di chiamarmi Ino, non signorina! E di darmi del tu!”
“Deformazione
professionale, signorina. Ci dispiace.” le si accostò Asuma, il maggiordomo,
sorridendole.
“Mph!”
sbuffò lei, arrendendosi.
Yoshino
ed Inoishi si guardarono con complicità: era bastato pochissimo, e la piccola
Ino si era subito ambientata in quella casa! Ed era incredibile l’allegria con
cui contagiava tutti… persino Shikamaru, dall’altra parte del tavolo, la
osservava incuriosito. Per la prima volta in vita sua, gli interessava
qualcosa. Era una tipetta particolare: stranamente, si divertiva tanto quando
lei era presente nella sua stessa stanza… insomma, in poche ore si era
conquistata la simpatia di quel fratello così brontolone! Ma, naturalmente,
Shika sarebbe morto sotto mille torture, piuttosto che confessarglielo.
“Bene
Ino, ti informo che inizierai subito ad andare in una nuova scuola domani.” Inoishi
la guardò serio. “Frequenterai lo stesso liceo di Shikamaru… quindi, sarà lui
la tua guida.”
“Ma
devo proprio?!” sbuffò lui; non gli piaceva fare il cicerone.
“Dai,
Shika, fallo per tua sorella…” lo pregò Yoshino, poi rivolgendosi alla
biondina. “Comunque, piccola, ti ho già preso l’uniforme femminile! E’ su in
camera tua.”
Ino
per poco non si strozzava con il creme caramel. “Aspetta un momento… uniforme
scolastica?!” sgranò gli occhi, stupita: ancora si usavano portarle nei licei
privati?! E pensare che lei, al massimo, ha portato il grembiulino all’asilo!
“Certamente!
E vedessi come è carina!! Sono sicura che ti starà a pennello!” esclamò felice.
“Uhm…”
la biondina aveva qualche dubbio.
“Non
ami indossare vestiti troppo eleganti, eh?”
Le
parole di Inoishi la sorpresero. “… come fai a saperlo?!”
“Sei
uguale a Miyu.” annuì lui in risposta, finendosi l’ultimo cucchiaino di budino.
“Quindi,
il contrario di me!” esclamò Yoshino ridacchiando. “Un giorno di questi
dovremmo andare a fare shopping assieme… così, potrei conoscere i tuoi gusti!
Ti va?”
“Certo!Sarà
divertente!!” esclamò felice.
“…
io vado a farmi una sigaretta, và!” esclamò Shikamaru, alzandosi dal tavolo:
odiava quando le donne si mettevano a fare le moine tra loro.
“Vedi
di non fumare troppo, Shika.” lo avvisò l’occhio severo di Inoishi.
“Sì,sì…
‘notte a tutti!” salutò con la mano, scomparendo dietro la porta.
“Vai
anche tu in camera tua, Ino; domani devi svegliarti presto per la scuola.” le
ordinò il padre sorridente.
“Ok!”
scattò in piedi allegra.
“Prima
però provati l’uniforme, piccola… voglio vederti con quella indosso!” la pregò
Yoshino.
“Uhm…
va bene! Allora mi sbrigo a cambiarmi!”
“Scendi
per farci vedere come stai, e poi ci daremo la buonanotte.” non c’era nulla da
fare, a Inoishi la parte del padre riusciva alla grande.
“Anko,
accompagnala tu su in camera.” la moretta si rivolse ad una cameriera dai
capelli castani.
“Sì,
signora!” scattò lei, affiancandosi alla ragazza.
“D’ora
in poi sarai la sua cameriera personale. Ora,andate.” ordinò infine Inoishi.
Le
due salirono rapidamente le scale, dirigendosi verso la camera affidata alla
biondina.
“…
Anko?”
“Si,
signorina Ino?”
“Almeno
tu potresti darmi del tu e chiamarmi solo Ino? Anche soltanto quando stiamo
sole.”
La
cameriera ridacchiò: pensò che era proprio una ragazza semplice e simpatica.
“Va bene… Ino.”
“Perfetto”!
le sorrise, aprendo la porta della sua camera.
La
biondina cambiò espressione quando vide l’uniforme appesa sul manichino accanto
all’armadio: un vestito intero, con scollo alla
marinaretta, un grande fiocco
rosso davanti, il simbolo della scuola cucito sulla sinistra.
“Anko…
è quella?!” si augurò di sbagliarsi.
“Certamente,
Ino.”
“Ma…
non posso non…”
“La
signora Yoshino ci tiene molto; ed anche il direttore della scuola, a dire il
vero.”
“Qundi
devo arrendermi.” sospirò triste. “E c’è dell’altro?”
“A
completare il tutto ci sono le calze scure ed i stivaletti di cuoio marroncini.”
precisò.
“…
ma che avrò fatto di male per meritarmi tutto questo?!” esclamò a voce alta,
afferrando quel vestito e sparendo dietro il separeè. Anko la guardò,
divertita: anche lei era convinta che Ino avrebbe decisamente cambiato le vite
di tutti coloro che le stavano attorno!
Ecco a voi il secondo
capitolo! Siamo delle tipe puntuali ^^
Sappiamo già quale sarà
la domanda più gettonata…
“Ma quando Ino
incontrerà Sasuke ed Itachi?!” XD
Presto, molto presto…
abbiate fede!
Anche per le altre
coppie, si formeranno lungo il corso della storia!
Un ringraziamento
speciale a:
ElderClaud: Ciau
^^ grazie davvero per i complimenti! Speriamo di non deludere le tue
aspettative… e poi beh, con una SasuInoIta è difficile scrivere una schifezza
XD
Lala chan: Lala
cara *.* sei carinissima come al solito!!! ^///^ dai, addirittura in un museo…
XD abbiamo già pensato a fare i complimenti alla madre di Mimi per la bella
idea, ma le riporteremo anche i tuoi! Purtroppo, a causa della scuola, non
possiamo pubblicare (anzi, a dire il vero scrivere) con un ritmo serrato… ce la
prendiamo con calma! Sì tesora, Ino incontrerà al più presto Sasuke ed Itachi…
e non sarà un incontro banale XD Sappi che ti vogliamo entrambe un mondo di
bene!!! Sei unica tesora *o* PS: Ciance… X°D
Ino_chan96: Ino-kohai!!
Grazie per i complimenti ^.^ Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo, e
che continuerai a seguirci!
Neji’s fan94: Wow,
riponi molta fiducia in entrambe XD allora, faremo di tutto per non deluderti!
Uh, fai il tifo per Sasuke? Manteniamo il segreto sulle altre coppie, ma… ci
sarà sicuramente un apparizione NejiTen! Soprattutto quest’ultima, avrà un
ruolo importante nella storia. E poi, la loro è una delle coppie di cui siamo
più convinte, a parte ShikaTema (cioè… Rael vuole ShikaTema, Mimi si astiene
XD)! Quindi, puoi stare tranquilla ^^ e poi, lo sai che li adoriamo, così come
adoriamo te! *.* a presto piccola!
_Crycry_: Ehilà
Cry! Mimi è onorata di conoscerti ^^ e Rael felice di rivederti XD Eh sì, una
SasuInoIta che potrebbe finire in SasuIno o in ItaIno… ecco, non ci chiedere
quale sceglieremo perché siamo tutt’ora indecise X°D E ti ringraziamo per la
fiducia che riponi in entrambe ^o^
Secchan: Salve
^^ Sì, la parte della madre di Ino è proprio tragica T^T tutto merito di Mimi!
SasuInoIta è un pairing ancora sperimentale, speriamo ne esca fuori qualcosa di
buono… ^^° un bacio!
Pinkcrystal: Pink,
tesora!!! *.* è bello vedere che sei ancora viva… XD eri sparita, e ci stavamo
preoccupando… quando tornerai a scrivere uno dei tuoi capolavori?! Comunque,
bando alle ciance, torniamo al capitolo 1: è tutto merito di Mimi, è stata
brava nel descrivere i sentimenti di Ino e Myu T.T ma vedrai che, d’ora in poi,
le cose andranno meglio… eheh, povero Sasuke: ecco che ricompare una Sakura che
lo assilla XD ma tanto è una SasuInoIta, dunque fronte spaziosa non ha molta
speranza U.U A proposito del triangolo… quando sceglieremo la coppia finale, si
sbroglierà la “matassa” XD Ti lovviamo tantissimo Pink! *.*
Giselle: Ciau!
Mimi è felice di ritrovare un tuo commento, mentre Rael ti ridà il benvenuto
(le sembravi sparita XD)! Grazie davvero per la fiducia, non ti deluderemo ^.-
Vero, questo triangolo intriga parecchio… e siamo attratte sia da ItaIno che da
SasuIno XD Comunque, terremo conto del tuo voto per SasuIno ^^ a presto!
Un ulteriore
ringraziamento a tutti coloro che leggono questa fanfiction anche senza
commentare... soprattutto a ElderClaud,
Ino_chan96, Maoa e Pinkcrystal per
averla messa tra i preferiti!!
Allora, a venerdì
prossimo!
Baciozzi!
Mimi18 & _Rael_89