CAPITOLO 7. Giornata relax…
POV
BLAKE
-pronto?-
risposi sorridente al cellulare.
-biondinaaaa?? Dove sei? Ti sto cercando per tutto il set di
TVD-
-non
mi vedi? Ti sto guardando da cinque minuti…girati!-
Vidi
Elena girarsi, e correndo verso di me spense la chiamata.
-Splendoreeeee…come stai?- la abbracciai con forza.
-Io
splendore? Tu sei un diva di Hollywood!- mi sorrise lievemente, pronunciando il
neo che aveva accanto le labbra. –Io sto abbastanza bene, tu, biondina mia
cara?-
-Uscirò
con Paul…quindi la mia giornata è decisamente la migliore dell’anno!- sorrisi
al pensiero di uscire davvero con Paul.
-Uhuh, Paul ha fatto effetto…vedo che il buon vampiro ha
conquistato la nostra bella Serena!-
-Una
differenza! Serena è una stronza di prima categoria, io non proprio.- la vidi
sorridere ma nei suoi occhi si nascondeva un filo di tristezza…che il mio amico
Ian l’avesse ferita?!
-Può
sembrare strano, perché ci conosciamo da poco, ma sono felice che tu abbia
trovato una persona come Paul…-
-Lo
conosci?- sorrisi imbarazzata…volevo saperne di più!
-l’ho
conosciuto poco tempo fa, visto che sua la sorella è una mia grande fan…- mi
prese sotto al braccio, e cominciammo a camminare.
Percorrendo
tutto lo spiazzale delle roulotte e quando arrivammo finalmente alla sua auto,
la abbracciai forte.
-ci
prendiamo un caffè?- le proposi allegramente.
-anche
due, visto che ne ho veramente bisogno…- rise alla sua stessa affermazione… si,
Ian l’aveva ferita!
La
portai da George’s, un piccolo pub in fondo alla
strada principale, dove insieme ad Ian passavamo la
maggior parte delle serate.
-Carino
qui!- Elena, si guardava intorno imbarazzata.
-Mi
ha portato Ian la prima volta…e ormai è diventato un
luogo di culto per me-
-Ian…- la vidi abbassare lo sguardo sulla tazza di caffè che
reggeva tra le mani.
-E’
successo qualcosa?- le chiesi guardandola.
-Guarda
qui…- estrasse dalla borsa diverse foto, che ritraevano Ian
e Nina…
La
guardai nuovamente negli occhi e scoppiai a ridere fragorosamente.
-Davvero
tu credi che siano di adesso?- spalancò gli occhi.
-Si,
visto che il giornale parla proprio della loro relazione…e poi è stato
pubblicato oggi!- accarezzava la foto di Ian come se
fosse morto.
Ritornai
a ridere…-no, credimi, quei due si sono lasciati mesi fa…fidati di me-
-Come
posso credere ad una cosa del genere? Che senso avrebbe, pubblicarle oggi?-
Ok,
su questo non aveva torto, era piuttosto strano vedere Ian
e Nina ancora insieme, visto come si erano lasciati i due.
-I
paparazzi non hanno scrupoli! Pur di vendere giornali, tirerebbero fuori storie
come la finta relazione tra Brad Pitt e George Clooney!- rise alla mia battuta.
–Andiamo Elena non puoi basarti su queste cose.
-Si
ma… ci siamo baciati una settimana fa… e lui al suo ritorno ad Atlanta, non mi
ha neanche cercata…- abbassò nuovamente la testa, guardando il liquido che le
rimaneva nella tazza.
Provavo
un senso di protezione nei confronti di quella ragazza…poteva sembrare
coraggiosa su quel palco, ma in realtà era una ragazza dolcissima e
tremendamente insicura di se stessa…
Dovevo
aiutarla, in qualsiasi modo a me possibile.
-Elena…-
le presi il viso e con entrambe le mani lo alzai per guardarla negli occhi.
–ora ti aiuto io!-
-Non
sono qui per essere aiutata, avevo bisogno di passare un po’ di tempo con un
amica…e tu rispecchi la mia amica perfetta!- sorrise debolmente a
quell’affermazione.
-Le
amiche si aiutano…- rimasi la frase in sospeso.
-Ti
ringrazio ma non mi fiderò mai di uno come Ian…troppo
seguito dai paparazzi e dalle ragazzine con gli ormoni che scoppiano…-
-Non
ti fissare su queste cose, piccola. Se un ragazzo ti piace, devi abbandonare
tutto ciò che vi gira intorno, e pensare solo a quello che vuoi condividere con
lui! Ian ti piace, si nota a Km di distanza, quindi,
lasciati andare… provaci… vivi senza farti troppi problemi!-
Non
sembravo neanche io, davo forza a lei, quanto, quella che doveva ascoltare
quelle parole ero proprio io.
-Il
problema è… Ian è cercato da tutte, diciamoci la
verità…- la interruppi subito.
-Peccato
che Ian vuole essere cercato da te!-
-Dici?...-
-Dico…lo
conosco da anni, e credimi, se non avesse provato qualcosa non ti avrebbe mai
baciato dopo un giorno! Chiamala attrazione fisica o quello che vuoi ma a lui
interessi.- Elena guardandomi alzò le sopracciglia.
-ehm…ho
baciato io lui!- mi disse prima di abbassare nuovamente il capo verso la solita
tazza ormai vuota.
Feci
una faccia schifata –Dannato Ian, mi rompe
le palle per ore parlandomi di te, di quanto sei bella e di quanto si sia
divertito a parlare con te..e poi? E
poi non ti bacia?...io l’ammazzo!- feci lo spelling della parola.
-Forse
non dovrei nemmeno parlarti di questo, visto che è tuo amico!- mi guardò dritta
negli occhi, con i suoi occhi da cerbiatto triste.
-Sarà
anche un amico, ma quando uno è scemo è scemo sul serio…- mi sorrise.
-Beh,
forse è destino… dopotutto non è morto nessuno…- si fece coraggio da sola.
-Mi
dispiace Elena, posso aiutarti in qualche modo?-
-Mi
stai già aiutando! Nessuno ascolta le parole di una sconosciuta!-
-Sconosciuta?
Io non vedo sconosciute…- sorrisi alla mia stessa affermazione.
-Hai
ragione- vidi un sorriso divertito sulle sue labbra…-sai cosa ci vorrebbe ora?-
-Shopping
terapia?- cominciò a ridere.
-Decisamente
SI…ho visto alcuni negozietti molto interessanti- la vidi sorridere, mentre
entrambe ci preparavamo ad uscire dal pub di George.
POV
INNA
Eravamo
uscite da George’s già da 20 minuti,
parlare con Blake mi aveva letteralmente “risollevata”.
Avevo
bisogno di un’amica, e lei come avevo detto prima, era quella che rispecchiava
il mio ideale di amica. Poteva sembrare la solitaNeyorkese tutta
tette e niente cervello, ma in realtà dietro Blake Lively si
nascondeva una tenera ragazza.
La
guardavo imbambolata, mentre camminando si muoveva ancheggiando non solo il suo
fisico ma anche i suoi meravigliosi boccoli biondi.
Era
stupendamente bella. E vicino a lei, mi sentivo un esserino inutile.
-Sai
chi sembriamo?- mi disse, riportandomi alla realtà.
-Chi??-
-Le
veline!- mi disse scoppiando a ridere. –la mora…e la bionda!-
Cominciai
a ridere, vedendo la faccia seria che fece Blake a quell’affermazione dal canto
mio STUPIDA, ma non potei fare a meno di scoppiare a ridere come una demente.
-ammetto,
che hai ragione… però tutto mi sento, tranne che velina- risi vedendola
inarcare un sopracciglio.
-Ci
manca solo un calciatore da sposare!-
-beh,
abbiamo di meglio, attori internazionali come Paul!- evitai di dire il nome di Ian, visto che quando si parlava di lui, mi rattristavo.
-ehhhhh Paul- mi disse con occhi quasi paragonabili a
dei cuoricini.
-eh
si! Paul Wasilewsky…il polacchino americano-
-polacchino?
Sembra che stai parlando di un nuovo tipo di giubbotto!-
-beh,
in realtà in Italia le polacchine sono delle scarpe- cominciammo a ridere come
pazze.
-ok,
ammetto che mi sto divertendo da matta- mi confessò Blake. –nessuno mi ha mai
trattata come una ragazza…per tutti sono Serena di Gossip Girl- ammiccò un
sorriso lieve.
-Capita
sempre così…-
-Ti
va di entrare da Tiffany?- propose Blake con un sorriso a 32000 denti.
-certo
che mi va!- feci il suo stesso sorriso. –amo la Tiffany- aggiunsi poco dopo.
Entrammo
nel negozio più grande e lussuoso di tutta la catena americana di Tiffany. Ogni
centimetro di quel negozio valeva milioni anzi… miliardi.
Blake
fece tirare fuori ogni singolo gioiello, dagli anelli ai bracciali, per non
parlare delle migliaia di collane che si provò.
-Elena,
ti piace quel bracciale?- indicò il classico bracciale fatto a catena, con un
ciondolo che poteva sembrare da lontano un cuore.
-Mh…carino!- le dissi poco convinta.
-Ok,
ti fa schifo- rispose ridendo.
Non
mi andava di dire che faceva schifo, ma glielo feci capire con un semplice
movimento degli occhi e delle mani.
-Scegli
qualcosa…- disse imbarazzata avendo tra le mani già quattro bustine diverse.
-oh no…io
non scelgo nulla…ho miliardi di collane bracciali e anelli…- gli feci notare
che al collo e sulle dita avevo un qualcosa di Tiffany. –Piuttosto tu…scegli il
quinto oggetto da portare a casa…-
-ohh un altro? No basta così…- la guardai e ammiccando
un sorriso, cominciai a gironzolare per il negozio, mentre lei era intenta a
pagare i suoi gioielli.
Il
mio sguardo fu catturato, da una collana, con un ciondolo semplicissimo e nel
bel mezzo del ciondolo c’era incastonato un diamantino dello stesso colore
degli occhi di Blake.
Pensai
che al suo collo, le poteva stare da Dio, così mi feci coraggio e andando da
una commessa lì vicino, mi feci prendere lo scatolino con la collana.
Tutta
felice, andai alla cassa pagando la collana, per poi raggiungere dopo poco
Blake, che mi aspettava all’uscita del negozio.
-ecco…il
quinto pacchettino!- gli porsi la bustina con dentro la collana.
-sei
pazza?- mi chiese sgranando gli occhi dopo aver aperto il regalo.
-No,
non sono pazza, ma ho visto te in questa collana.- le dissi sorridendole.
-Sei
fantastica- mi guardò con gli occhi lucidi.
-Non
voglio che piangi…odio gli occhi lucidi e le lacrime- le dissi facendole un
lieve solletico sotto al collo.
-Dovrai
abituarti bella morettina, sono una ragazza piuttosto sensibile- la sentii
tirare su con il naso.
-ok,
ma non ora…- feci di tutto per farla sorridere, riuscendoci alla meraviglia.
-Hey aspetta, dove credi di andare?- mi bloccò per il polso
–non puoi andare via da Tiffany senza nulla- mi porse un pacchettino color
turchese, lo scartai in fretta guardando quel semplice paio di orecchini a
forma di nota musicale.
-Ok,
credo che diventerò anche io una ragazza sensibile…- dissi cambiandomi gli
orecchini e mettendo quelli che Blake mi aveva regalato.
-certo,
non sono come il diamante che c’è nella mia collana…ma spero che quando li
guarderai ricorderai di questa favolosa giornata…- mi abbracciò con forza,
sorridendomi.
-Non
la dimenticherò mai…-
La
giornata era cominciata alquanto male, ma l’uscita con Blake, aveva fatto
rinascere quella ragazza che per l’ennesima volta era stata delusa da un uomo.
Stavo
sinceramente pensando di cambiare sponda, ok, scherzo, ma a volte
avrei preferito essere un uomo, e fare il così detto -bastardo-.
Ci
lasciammo nuovamente fuori dal set, dove per l’ennesima volta mi guardavo
intorno, cercando gli occhi blu di Ian, che tardavano
ad uscire.
Infatti
me ne andai con il rimorso di non averlo cercato.
Stavo
guidando verso Los Angeles, dovevo ritornare per la solita routine che mi
aspettava il giorno dopo, quando il mio cellulare si illuminò, mostrandomi la
casellina del messaggio.
Il
numero era sconosciuto, ma il messaggio era piuttosto chiaro.
Era
Ian? Era davvero lui oppure avevo litigato con
qualcuno e non ne ero a conoscenza?
Così
decisi di chiamare quel numero, per capire chi fosse dietro l’altro telefono…
-Pronto?-…
Salveeee Ragazzeeeee!
Allora?
Piaciuto questo capitolo? E’ semplicissimo, però era per dare vita un po’ alla
vita di queste due che stanno per diventare amiche.
Ovviamente
se non ci si vede mai, non potranno mai diventare amiche!
Chiamiamolo
capitolo di transizione, visto che comunque ci stiamo addentrando nel profondo
della storia.
Speriamo
vivamente che vi piaccia…e ringraziamo tutti che seguono e recensiscono la
nostra storiella.
Baciniiiii