Quando arrivai li gli altri ragazzi erano già arrivati. Eravamo in condizioni pietose, chi era ferito, chi era sporco di sangue, un disastro. Cercai di trovare Louis, e ogni viso che vedevo che non fosse il suo, il mio cuore perdeva un battito. Lo vidi, finalmente.
-Louis.- dissi rilasciando il fiato che mi si era bloccato in gola, per via dell'ansia.
-Harry, meno male che stai bene-. Mi corse in contro e mi abbracciò. Aveva un profumo inebriante.
-E' stato terribile..- sussurrai con un filo di voce e gli occhi lucidi.
-Nel prossimo round staremo vicini, non aver paura. Ci sono io qui-.
Annuii, poi la voce fece un annuncio.
-Congratulazioni per essere arrivati fin qui, innanzi tutto. Vi devo dare una spiacevole notizia, però. Sta notte dovrete dormire nell'arena percui vi consiglio di trovare un riparo, o un nascondiglio dato che il secondo round comincia ora-.
Spalancai gli occhi e mi girai verso Louis.
-Dovremo dormire qui col rischio di farci ammazzare?- dissi tremando.
Lui deglutì.
-Non avere paura- cercò di rassicurarmi.
-Resta con me, ti prego.-
-Si, Curly, certo che resto. Sei mio.-
A quelle parole dimenticai tutte le paure, i sensi di colpa e l'ansia. Sorrisi, poi presi la sua mano e la appoggiai sul mio viso per farmi accarezzare.
-Tuo.- affermai, facendo comparire il suo sorriso angelico.
-Hey... Sarà meglio che andiamo a cercare un posto dove dormire, visto che si sta facendo buio, se no ci tocca stare svegli-
-Si, hai ragione.-
Ci incamminammo nella foresta, ma vista la totale assenza di posti decenti dove accamparsi ci arrampicammo su un albero coi rami molto spessi e robusti. Riuscimmo a stare entrambi sullo stesso ramo, e io mi rannicchiai su di lui.
-Ok, resta aggrappato come un koala e andrà tutto bene ok?- disse facendomi un sorriso dolce.
Annuii, poi chiusi gli occhi mentre Louis mi accarezzava i capelli.
Uno spiraglio di luce ci svegliò.
-Buongiorno, Louis- dissi con un filo di voce ancora stordito dal sonno.
-Hey- rispose stropicciandosi gli occhi.
-Andiamo?-
-Si, forza.-
Scesi dall'albero per primo atterrando sulla neve, che in quel punto era quasi completamente sciolta. Presi il coltello pronto a uccidere, di nuovo. Il sangue non macchiava solo la mia maglietta, ma anche il mio orgoglio, e sapevo che era una macchia che non sarebbe mai più sparita.
-Altri 5 e il round è fatto, poi c'è la finale. Dai, coraggio Curly- mi incoraggiò Louis.
-Si...-
Strinsi il coltello, e quella sensazione di potere e forza riprese a scorrere nelle mie vene, potente come non mai.
-Devo uccidere. Ora.- dissi.
Louis mi guardò perplesso, poi dopo qualche secondo strinse il mio viso fra le sue mani.
-Harry i tuoi occhi sono neri.-
-In che senso neri?-
-Non sono più verde chiaro, sono neri. E malefici.- disse, mentre la sua espressione si fece preoccupata. Non riuscii a trattenere un mezzo sorriso, che mi diede un aria ancora più malvagia di quanto non fosse.
-Torna in te, ti prego.- aggiunse, baciandomi la fronte. A quel contatto mollai l'arma e crollai fra le sue braccia.
-Sto impazzendo, ho paura.-
#povLouis
Ero abituato a vedere quegli occhi color smeraldo fissarmi con paura e insicurezza. In quel nero però vidi cattiveria, pazzia, forza.
-Sto impazzendo, ho paura.- disse, alzando lo sguardo mentre le iridi tornavano del loro solito colore.
-Andiamo, ci sono io qui.-
Harry annuì, poi ci incamminammo.
Dopo dieci minuti alla ricerca di una potenziale preda vidi una ragazza in lontananza.
-Hey, aspetta qui un secondo. Vado a dare un'occhiata.- dissi.
-Ok-
Stavo per accoltellare la ragazza, quando sentii un sussulto. Mi girai di scatto.
Vidi un ragazzo correre via, mentre Harry stava in piedi con gli occhi sgranati e la mano sul collo. Prese un respiro, quasi strozzato, poi si sdraiò sulla neve respirando affannosamente.
-Harry? Harry...- dissi, sempre più preoccupato. Tolsi la sua mano dal collo e vidi un taglio largo e profondo che sgorgava sangue.
- L-l-ouis.- sussurrò con la voce tremante.
-No...-
- M-me lo merito, stai tranquillo.-
-No, tu sei un angelo non meriti di morire.-
Sorrise, poi tossì e chiuse gli occhi.
-No, no Harry no.- ripetei, come per convincere me stesso.
Mi distesi vicino a lui, piangendo. Dopo un po' mi ripresi, e decisi che non poteva restare li. Lo presi in braccio e lo misi in una zona di prato illuminata dal sole, dove la neve era sciolta. Lo appoggiai e mentre le lacrime mi rigavano il viso gli baciai la fronte. Pensavo che sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto quel viso angelico così perfetto.
Mi alzai e mi allontanai, e preso da un senso di dolore e frustrazione uccisi la prima ragazza che mi capitò sotto tiro.
-Attenzione prego. Un'altra vittima e avrete accesso al terzo round.- disse la voce.
salveeeee u.u rieccomi con un altro capitolo.
intanto volevo ringraziare horansipod, ah e passate dalle sue storie, sono tutte bellissime *^*
eniuei (???) cioè, lo so che mi odiate perchè è morto Harry ma 'cest la vie'
#sclerotime
ma come mestiere fare il pomello è possibile? bho.
vi saluto che sono stanca, ciaooo :3