The
Sacrament is you
Il suo respiro irregolare era dannatamente troppo vicino: le
labbra di Makishima Shogo solleticavano il suo orecchio.
Kougami sussultò a quella vicinanza così
improvvisa. Un
attimo prima gli aveva sparato, ferendolo alla spalla. Non era stato un
colpo
mortale ovviamente, per questo ora Shogo non si stava aggrappando a
lui; gli
era solo accanto, senza lasciar trapelare alcun tipo di dolore nelle
parole che
ogni tanto sussurrava.
Kougami non poteva vedere la sua espressione.
Premette la pistola contro il ventre di quell’uomo bianco,
che in sé di puro
non aveva nulla.
[My
church is not of silver and gold
Its glory lies beyond judgement of
souls]
Con lui ci era riuscito: Kougami, seguendo il suo istinto e
la sua ragione di essere umano, aveva fatto di tutto per essere ora
lì davanti
a lui.
Shogo riusciva a tirare fuori in Kougami qualcosa che lo rendeva
“diverso”, che
lo faceva sentire come mai si era sentito. Allo stesso tempo,
però, bloccava
quella sua parte: perché, altrimenti, non premeva il
grilletto?
Un movimento secco dell’indice e sarebbe morto del tutto.
Doveva sparare. Doveva sparare. Doveva sparare.
[The
commandments are of consolation]
Voleva
sparare.
Kougami non era colui che avrebbe scelto se quell’uomo
meritava il Paradiso, l’Inferno
o il Purgatorio.
“Ti ritieni pronto a giudicarmi, Kougami Shinya?”
“No. Sono qui per condannarti.”
“Portami al Girone che mi spetta allora.”
Colse l’ironia nelle sue parole che si rifecero alla Divina
Commedia.
“Io sono colui che ti fa fuori, non che ti sistema.”
Sentì Shogo ridere e spinse la pistola contro la camicia
bianca, probabilmente facendogli male, piantandogli il ferro nella
pelle dello
stomaco.
Rimase immobile e strinse i denti, divorato dalla rabbia nel percepirlo
ancora
vivo e provando più umiliazione che soddisfazione nello
spingere e spingere e
spingere e spingere in lui l’arma
che
teneva saldamente in mano.
A Shogo facevano male la spalla e il ventre. Ma non si ritrasse,
né fece uso
del coltello che stringeva tra le dita.
Sapeva che quello non avrebbe sparato.
"Kougami Shinya, io non ti ritengo un castigatore.
Tu sei un Sacramento*."
[You know the sacrament won’t fail]
*
Il Sacramento è un segno che proclama tangibilmente
la Grazia
di Dio.
Note:
Senza alcuna pretesa, piuttosto semplice, con citazioni da "The
Sacrament" degli HIM (l'ultima frase tra parentesi in corsivo
è stata da me modificata rispetto all'originale).
Volevo scrivere qualcosa di diverso (:
Grazie a chiunque la legga ♥
Ho messo la voce "Spoiler!" per l'accenno fatto ai sentimenti di Makishima riguardo il proprio Psycho-Pass.