Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Deriama    20/08/2004    1 recensioni
20/08/2005 INTERROTTA FINO A DATA DA DEFINIRSI!! mi dispiace ma devo interrompere temporaneamente questa ff ^__^ Kaori ormai messa alle stretta dalla mancanza di soldi, inizia a fare due lavori, Ryo decide di allontanare Kaori da se facendosi odiare in tutti i modi... come reagirà Kaori? Commentate ^__^
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Capitolo 2°: Bang Bang

 

Piove incessantemente da più di tre giorni, la strada costantemente gremita di gente indaffarata, da tre giorni è fossilizzata dalla pioggia e dal capriccio del tempo, che non vuole ristabilirsi…

Tre giorni che mi hanno stravolto la vita, fatta di martelli, pistole, sangue e…di Ryo, la mia vita era interamente concentrata su di lui, la mia vita che da 8 anni ad ora non avevo mai rimpianto, nemmeno un secondo…ora tutto è distrutto, come obliato dalla memoria…tutti quei ricordi, immagini, quegli accenni di affetto, che pian piano racimolavo dentro di me, che Ryo mi dava…anche quelli sono svaniti… lavati da questa tempesta che ha devastato anche me.

 

Sono ore che non riesco a smettere di piangere…lui ha buttato via, privo di emotività, tutto quello che io credevo… credevo ci fosse…affetto, amicizia…amore!! No, invece lui…ora il mio cuore sanguina… tutto è svanito quella sera, lui abbandonandomi, mi ha condannato a morte…

 

“ Flash Back ”

 

I passi di Ryo rimbombavano gravi per l’appartamento, un brutto presentimento si era insinuato dentro di me, come una serpe il terrore mi aveva espugnato, i suoi occhi malinconici, ma determinati diventarono freddi come il ghiaccio scoccandomi uno sguardo gelido di neutralità. Qualcosa stava per succedere e sarebbe stato straziante da sovrastare… la sua voce… avevo paura di quello che sarebbe accaduto!

 

-         Kaori… vieni in sala - la voce era fredda e dura

-         S-si…- non avevo nemmeno la forza di parlare, il mio corpo era invaso da un leggero tremore…

 

Ryo mi dava le spalle, era rivolto verso la finestra che dava sulla strada, era eretto su se stesso diffondendo, inconsciamente, la sua forza e temperamento… stava piovendo, doveva aver appena incominciato… era accesa solo la piccola lampada del comodino della sala e dava un’aria al quando grave e seria a Ryo. Fissavo rapita, la figura di Ryo, era vigorosa, scultorea…mi trasmetteva sicurezza, potenza e calore, ma alcune volte… vedevo in lui… inquietudine, vedevo quel bambino mai stato, la mancanza di affetti…e volevo dargli io…tutto ciò…io volevo…

 

-         Kaori?- mi aveva richiamato con un tono neutro di domanda

-         Dimmi Ryo…la cena è pronta ci sono i tuoi piatti pr-pre…- cercavo di portare l’attenzione di Ryo sulla cena magari…

-         … non penso che mangeremo questa sera - aveva un tono quasi malinconico

-         …preferiti…perché? - avevo un nodo alla gola… mi stava salendo l’agitazione…

-         perché te ne devi andare!- come sentenza quella frase sapeva di amaro…no l’amaro erano le mie lacrime che già irradiavano le mie guance e ne sentivo il gusto in bocca…erano tante, incontrollabili

-         il motivo?- con uno sforzo enorme ero riuscita a fare quella domanda… dalla risposta dipendeva la mia vita…

-         ormai non c’è più nessuna ragione che tu rimanga… -

 

Quella maledetta voce, la stessa che mi prendeva in giro…che mi ringraziava…mi prometteva che non mi avrebbe mai fatto soffrire con la sua morte e che sarebbe sopravvissuto per la persona che ama e che l’avrebbe protetta…pan di cuculo… sono tua per sempre…

 

-         devo andarmene?? P-perché?- balbettavo dal terrore che mi immobilizzava il cuore e la mente

-          …… - “non rispodi!! Lasci sempre sospeso tutto,le parole…i sentimenti…”

-         Rispondimi Ryo!! Perché devo andarmene? Cos’ho f…!-la rabbia mi stava soprastando 

-         Sono semplicemente stufo di te e poi non avendo più lavoro… non servi – mi avevano immobilizzata, quelle parole dette senza emozioni o coinvolgimenti, mi avevano spiazzato da capo a piedi e non sapevo come controbattere…come si poteva replicare quando ti si dice di essere inutile.

-         Io… n…non…- farfugliavo, non riuscivo a pronunciare una parola intera…ero atrofizzata…io…

-         Poi andare dove vuoi, non mi interessa…basta che te ne vai da qui-

 

Non mi guardava negli occhi, ma sapevo che diceva sul serio e che molto probabilmente non gliene fregava molto di me… fuori pioveva ancora e il ritmo della pioggia si era aggravato; fuori c’era una vera e propria tempesta con lampi e fulmini… il mio stato d’animo si approssimava molto alla tormenta fuori dalla finestra, ma io non sapevo come farla scoppiare. Mentre ero ancora sconcertata delle rivelazioni di Ryo, lui si era mosso e mi aveva superato, camminava piano, non vedevo nessun turbamento in lui, nemmeno un piccolo cenno, da cui potevo trarre qualcosa…nulla…

 

-         Addio Kaori - la voce era dura

 

Fu allora che la mia rabbia, frustrazione, divenne terrore allo stato puro, i miei incubi più profondi si stavano avverando…lui mi stava abbandonando, mi stava lasciando, lui se ne stava andando dalla mia vita… non sapevo che fare, piangevo ancora, l’angoscia mi stava attanagliando, la testa mi faceva male, avevo paura, mi sentivo mancare… stavo male… tutto si stava disfacendo tra le mie mani e non sapevo come fare per portare tutto come prima, cos’era cambiato? Cosa stava succedendo? Io credevo di poter…Ryo…

 

Vidi Ryo girarsi di scatto dopo il mio flebile richiamo e gettarsi verso di me, l’ultima cosa che scorsi fu…la sua espressione di preoccupazione…era per me, Ryo? Per me?

 

“ Fine Flash Back ”

 

Mi sono risvegliata qui, in ospedale, attaccata ad una flebo, sola… fuori il temporale si è calmato, ma l’ acquazzone pretendeva di continuare…solo per ricordarmi…

 

Il scroscio d’acqua scende imperturbabile dal cielo e come dai miei occhi …scorrono verso il basso, impregnate di amarezza, lacrime… fredde lacrime…come il mio cuore fatto a pezzi da colui che me lo aveva riempito di felicità.

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Piove…odio la pioggia, mi riporta solo pensieri ed eventi spiacevoli…come la notte, il buio, si riaccendono vivi e folgoranti, quei ricordi che alla luce del giorno si affievoliscono…il ricordo di Kaori… distesa sul quel lettino cereo, come lei , con una flebo attaccata al braccio…sono stato io, vero? io a ridurti in quello stato? Rispondimi amore mio…non riuscivo a controllarmi…l’angoscia mi aveva attanagliato quando ti presi in braccio…avevo paura, ma ora è tutto finito… quella sera resterà solo un ricordo…da dimenticare, come me…

 

“ Flash Back ”

 

Entrai nell’appartamento, camminando con pesantezza, sentivo la sua presenza nell’aria, la sua fragranza inondarmi le narici…quante volte avrei voluto affondare il mio viso nei suoi capelli e respirare tutto di lei, toccarla, sentirla viva con me… solo per avere un ricordo, solo per poter possedere l’emozione dei momenti passati con lei…vorrei aver potuto sentirla vicina a me…

 

Mi avvicinai a lei, che usciva dalla cucina, odori confusi tra loro albergavano nell’appartamento, oggi doveva aver preparato i miei piatti preferiti…sapevo, ero consapevole, che stavo per farle del male…ma ne sarebbe valsa la pena…mai quanto il male che avrebbe ricevuto restando con me, mai quanto quello! Restare con me voleva dire morire…morire per colpa di qualcuno, persone crudeli… ma a lei non accadrà quello che successe a Maki, MAI!!! Io non permetterò mai che accada!! Andandosene tutelerà solo se stessa… si sarebbe salvata…almeno lei… tutti coloro che mi conoscono almeno una volta hanno rischiato di morire…compresa lei…è ora di sparire.

Le rivolgo uno sguardo gelido, sperando di essere riuscito a mascherare la mia malinconia…quando sono con lei non riesco più a ragionare…divento impulsivo e lei abbatte, solo con un sorriso, quelle misere mura che faticosamente io ero riuscito a sorreggere…esposto…ormai sono diventato questo…

 

Punti deboli? Lei!

 

-         Kaori… vieni in sala – sentivo la mia voce rimbombare nelle mie orecchie, dura e fredda… tremendamente fredda

-         S-si…- vedevo il suo corpo così esile e dimagrito scosso da leggeri tremori… come la sua flebile voce

 

Quando mi raggiunse le davo le spalle, io da bravo codardo che ero, non avevo il coraggio di fronteggiarla e guardarla negli occhi, gli stessi occhi che migliaia di volte mi incoraggiavano col suo amore… quegli occhi che odiavo veder arrossati dal troppo piangere, gli stessi carichi di dolore che coraggiosamente alla morte di Maki, non avevano pianto, ma alla venuta della notte, nascoste dal buoi, le lacrime giungevano impregnate di disperazione, sconforto e paura…

 

-         Kaori?- la richiamai…chissà a cosa stava pensando?

-         Dimmi Ryo…la cena è pronta ci sono i tuoi piatti pr-pre…- la guardai malinconicamente

-          … non penso che mangeremo questa sera…- mi guardava smarrita

-         …preferiti…perché? – sentivo salire, in lei, l’agitazione…

-         perché te ne devi andare!- lo dissi con talmente tanta durezza da far male anche a me…ma la cosa che mi fece soffrire di più furono le sue lacrime…tante e immense…la stavo ferendo

-         il motivo?- lessi uno sacrificio nel pronunciare quella domanda e molta speranza

-         ormai non c’è più nessuna ragione che tu rimanga… - il vuoto…ormai l’avevo annullata… sapevo di aver ucciso il suo spirito…ma anche il mio se ne era andato col suo…

 

le avevo promesso tante cose, promesse mantenute…promesse infrante. Oggi ho infranto tutte le mie promesse, ma solo una resterà mantenuta… avrei protetto la persona amata, questa… l'ultima…

 

-         devo andarmene?? P-perché?- era turbata, molto turbata…sarebbe scoppiata…

-          …… - non risposi, come spigarle per quale motivo la stavo allontanando? Quando nemmeno io ne ero sicuro? Quando anch’io ero terrorizzato da questa scelta…

-         Rispondimi Ryo!! Perché devo andarmene? Cos’ ho f…!-  Basta!! Era ora di mettere fine a questo tormento

-         Sono semplicemente stufo di te e poi non avendo più lavoro… non servi – vattene Kaori il più lontano possibile!!

-         Io… n…non…- non riusciva a parlare… quanto male Kaori? Quanta sofferenza solo ora…?

-         Poi andare dove vuoi, non mi interessa…basta che te ne vai da qui-

 

Non riuscivo a guardarla negli occhi, sapevo che stava piangendo ancora, ma ormai ero irremovibile…non avrei cambiato la mia decisione…però…quello sguardo umiliato e sconfortato…io

…NO!! Lo facevo per lei, era per il suo bene, interamente per lei… mi dispiace Kaori…morirei piuttosto che farti male…ma…

Mi mossi, la superai…i mio passo era lento, per paura di mostrare che ero instabile…come il mio cuore, solo un cenno, un richiamo e sarei crollato, l’avrei abbracciata, baciata… così debole il mio io di fronte a lei…

 

-         Addio Kaori - 

 

Scorsi in lei un cambiamento, come se qualcosa si fosse rotto, invaderla…la mia dolce Kaori…ora l’avrei persa per sempre, sarei rimasto solo, nella mia mente una miriade di immagini, voci, posti confusi e bui, si dimenavano nella mia mente, ma solo un’ immagine era chiara e nitida la sua…nonostante tutto lei restava quello… la mia luce…mentre io il buio

 

-         Ryo…-

 

Mi girai di scatto dopo il suo flebile richiamo, mi aveva chiamato, ma vidi solo il suo corpo fragile indebolirsi, cadendo a terra e frantumarsi in mille pezzi, se non l’avessi presa in tempo…era così sottile e leggera tra le mie braccia, i nostri sguardi si incrociarono, i suoi era sorpresi, i miei preoccupati…cosa ti avevo fatto…amore mio?

 

“ Fine Flash Back ”

 

Sono arrivato finalmente… questo accampamento, nella foresta, mi ricorda quegli momenti, quei tempi, in cui ero uno della resistenza, combattevo notte e giorno, ammazzando uomini, animali…esseri umani, sembra passata un’eternità… invece poco più di due decenni… Sono tornato… e dubito di tornare indietro…

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Il sole  mi solletica il viso, sono distesa sul lettino dell’ospedale… ah! Che silenzio, se fosse come una volta sentirei solo grida e strepiti delle infermiere per colpa di Ryo… ah! Sto piangendo? …si… evidentemente non riuscirò mai a controllarmi di fronte al suo ricordo, Ryo…nonostante tutto mi preoccupo…dove sei finito?

Dei passi attirano la mia attenzione, amplificandosi per tutto il corridoio, nulla riusciva ad attutire il frastuono echeggiante dei tacchi, scalpitare sul pavimento come una marcia… poi quiete…era ferma davanti alla mia porta, ne ero sicura. Un leggero bussare, la porta aprirsi  per rivelare la figura di Saeko.

 

Molto probabilmente dovrei odiare dal profondo la donna che ora mi fissa con uno sguardo tra l’ addolorato e l’orgoglio di una donna che a che a fare con la violenza, la morte e la severità tutti i giorni. Ma io non mi sento di giudicarla, anzi forse è pena…ecco cosa mi scaturisce… compassione per la vita che lei dopotutto ha scelto, e soprattutto perché è sola, vivendo in ricordi remoti…come me…anche se io…forse… 

 

-         Ciao Kaori, come stai? – che suono monotono…

-         Bene grazie, fra poco dovrebbero venirmi a prendere Miki e Umi per portarmi a casa –

-         Casa? – perché ti stupisci?

-         Si… anche se Ryo se ne è andato, resterò li per pulirla… e per aspettarlo! – aspetterò Ryo !

-         Kaori… è meglio se te vai da li! Perché non ti fai una nuova vita? –

-         Io… no…non  voglio…Ryo…- perché tutti volete che dimentichi Ryo?

-         Ryo ti ha lasciato sola, e dopo tutto questo resti ad aspettarlo… perché? – sembri cos’ì perplessa… ma come, non lo capisci Saeko?

-         Si è vero mi ha lasciata sola, mi ha distrutto la vita, ma per un attimo nel suo sguardo c’era tanta paura… Saeko dov’è Ryo!!- Dimmelo Saeko!

-         Io non posso dirtelo- lo immaginavo…

-         Allora mi arrangerò… grazie della visita- poco male…tanto scoprirò dov’è andato… e lo riporterò a casa…

 

Lascia la stanza stizzita, non deve aver calcolato che avrei agito così; ma ora non posso fare altro che agire così, lavorerò nel locale notturno e poi coi soldi del lavoro cercherò Ryo a costo di cercarlo per tutta la vita.

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Sono già passati tre mesi da quando ho lasciato Kaori distesa senza sensi nel lettino dell’ospedale, era così cambiata, al posto della donna focosa e coraggiosa era subentrata una remissiva e turbata… da me.

Tre mesi immerso in questo marciume, solo… ah! Saeko questo lavoro ti costerà almeno 20 mokkori… ma nonostante tutto lei, di notte, mi appare in sogno bella, luminosa e sorridente…il mio piccolo SugarBoy, mi appare nel suo splendore, ma poi inesorabilmente si sovrappone lei spaventata, gemente… oppure morta, ed è allora che mi sveglio con l’angoscia, che nemmeno nei peggiori incubi che mi hanno perseguito negli anni, riuscirebbero a farmi provare.

 

Tre mesi che non la vedo, non la sento, non la tocco…non so nemmeno se sta bene…se ora… ormai avrà già incominciato una nuova vita, ora mi odierà… spero solo che sia felice…

 

-         Ehi Kiragi!! -

-         si?

-         Ti vuole subito il capo -

-         Mmh…va bene –

 

Mi avvio lentamente verso la tenda del capo, entro e come al solito trovo Tetsu Hitokama concentrato in ben altre cose sempre in compagnia di 2 donne, mi giro e aspetto che mandi via le due donne. Uscite finalmente, lo sento mugolare, disteso a pancia in su sul letto intento a fissare il soffitto, sorridendo.

 

-         Ah Ryo!! Non sai che ti perdi!!! –

-         Tetsu, per cosa mi hai chiamato?-

-         Oh nulla, vorrei solo che andassi a prendere il carico-

-         Perché io? Manda Tajkeshi –

-         No!! Vai tu… c’è della bella merce e sai che ti dico –

-         Cosa? –

-         Dovrai prendertene una!!

-         Tetsu lo sai che non mi interessa!! –

-         E invece si!! Sei sempre così malinconico…-

-         Tetsu…-

-         Ma si!!! Dai una botta e via!!! Puoi andare, partirai domani con Tajkeshi!!

 

Come pensavo mi dovrò occupare del carico… ma al solo pensiero di quello che vedrò domani mi sento male… e i sensi di colpa mi assalgono, non potrò aiutarle… non potrò salvarle dal loro crudele destino… dovrò lasciar passare decine di donne davanti ai miei occhi freddi e imperturbabili, mentre le vedo camminare scalze, quasi nude e livide in volto, nel corpo e nell’anima dalle continue oppressioni e violenze provate per i continui spostamenti…

 

…prostitute…schiave… il carico di schiave… donne picchiate, violentate, sporcate da luridi bastardi che non fanno che deturpare la loro anima.

 

Fra poco sorgerà il sole e manca poco al campo per ritirare la merce… povere donne… scendo dalla Jeep e camminando disgustato, seguito da Tajkeshi, mi addentro nell’accampamento lurido e viscido, pieno di uomini corrotti e infami… un urlo, il carico è arrivato… arrivo in prossimità del camion ma la mia attenzione viene attirata da una donna per terra che fissa sanguinante la canna di un fucile… occhi vuoti… occhi fermi…

 

Forse una almeno potrei salvarla… una… tra decine di donne come lei, strappate alla loro normale vita e scaraventate in un incubo… l’incubo che le porterà alla loro distruzione… una verrà salvata…

 

Bang

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Il botto smorzato del motore mi raggelò il sangue, come ogni volta che si fermava il camion, il mio cuore iniziava ad accelerare furiosamente… col cuore che letteralmente usciva dal mio cuore, il telo che non ci permetteva di poter vedere il cielo improvvisamente venne sollevato, inondandoci di freddo e dalla consapevolezza che era solo l’inizio… di un bruttissimo incubo…

 

Guardo incantata il manto notturno trafitto da migliaia di stelle, non era la prima volta che vedevo il cielo stellato di notte… ma mai dal tetto della mia casa lo spettacolo era stato così affascinante… già casa mia… se fossi stata più attenta ora non sarei qui…

 

-         SCENDETE SUBITO DAL CAMION!!!! VELOCI!! –

 

Un urlo rauco mi sollecita a dimenticare i miei pensieri e ad accogliere a braccia aperte la realtà, ma soprattutto a combatterla, mai avrei permesso a nessuno di toccarmi… sempre meglio la morte che diventare una schiava o prostituta… meglio la morte come compagna che stare tra mani di sporchi depravati.

Mi giro, vedo gli sguardi di molte altre donne che come me sono cadute in questa spirale maledetta, sguardi di donne disperate, terrorizzate… sguardo di terrore nel vedere morire altre come loro… l’orrore nel vedere un’amica con un buco in fronte perché si era rifiutata di ubbidire…

 

-         …Riako…- mi giro di scatto

-         Bela aspetta ti aiuto!!! –

 

Aiuto Bela a scendere, si era storta la caviglia in un precedente spostamento…questo dalle voci dovrebbe essere l’ultimo, sono da ormai più di due mesi circa che insieme a Bela ed altre ragazze siamo trasportate senza meta in mezzo a dei accampamenti pieni di uomini, armi e distruzione trattandoci come bestie, oggetti sessuali … siamo chiamate merce di scambio, carico, schiave o puttane…tutto tranne che donne o almeno esseri viventi…

 

…non siamo nulla…

 

vengo strattonata per un braccio da un uomo, un mercenario forse o semplicemente un assassino, mi tira pesantemente buttandomi per terra e mi tira un potente calcio in faccia… non so il perché, ma oltre il dolore al volto per il potente calcio e la visione della canna del suo fucile sulla fronte, riesco solo a sentire il battito del mio cuore… regolare… è tranquillo, forse sto per morire e sono calma…

 

pazzia…

 

sono diventata pazza… Ryo se solo potessi dirti addio… vorrei solo poterti vedere un’ultima volta… Miki… scusami…Mick forse avrei dovuto subito darti ascolto, quel giorno… forse non sarei finita qui sudicia di fango e con un fucile puntato contro…

 

“ Flash Back ”

 

Sento pian piano la solitudine entrarmi dentro, ora che la casa è vuota, ora che la mia vita è vuota…

solo ora capisco che nulla potrà essere come prima…tutto era solo una mia illusione, una fantasia… non volevo crederci… non potevo… se no come potevo andare avanti?

I tuoi ricordi, Ryo, mi riempiono la testa, ogni particolare mi trapassa la mente, le battute, le risate, le arrabbiature, i pianti ma soprattutto le gentilezze e quei piccoli ma preziosi momenti d’intimità che solo io potevo avere, che solo con me avevi… Ryo… non posso odiarti… anche se ho provato… ma nulla… piango… ho pianto molte volte per te… ma è con te che ho ricominciato a vivere serenamente dopo la morte di Maki…perché tu mi hai accettato nonostante fossi poco più che una ragazzina… mi hai accolto…

 

…ed questo non potrò mai dimenticarlo… mai!

 

Il campanello!! Vado alla porta, sento una presenza robusta… come quella di Ryo… forse…

 

-         Mick… ciao! – non che fosse delusione, ma vedendo Mick un po’ di amarezza l’ ho provata…

-         Mi spiace non essere chi speravi… - ah!! Beccata

-         Non è come pensi… - o almeno non del tutto

-         Ah no? Piuttosto come stai? –

-         Sto bene…per essere una che ha perso tutto – perdendo Ryo, ho perso tutto

-         Kaori…perché non te ne vai da qui?-

-         Uff!! ma cos’è?? Vi siete tutti messi d’accordo? Almeno cambiate la frase!- che rabbia!!!

-         Kaori sto parlando sul serio… restando qui non faresti che soffrire…- Ah si?

-         Perché? Andandomene che cosa cambierebbe?-

-         Almeno non vivresti nel passato… ti ha abbandonato, che tu lo voglia o no!!!- non è vero!!!

-         No!!! Non me andrò!! Io lo amo!! Capisci Mick?! Non posso abbandonarlo…-

-         Abbandonarlo…? Tu? È stato lui!!! Kaori è stato lui a lasciarti! Non tu! –

 

Io non sono riuscita a capire che Ryo aveva bisogno di me, disperatamente bisogno di me…invece io per la troppa paura di fare qualcosa di sbagliato mi sottomettevo a lui, ma lui non voleva una persona remissiva al suo fianco… come invece io ero diventata… mi dispiace… Ryo

 

-         …Mick… tu mi vuoi bene?-

-         …si -

-         non potrò mai rifarmi una vita… come te, Miki, Umi, Saeko e tutti gli altri, non avete capito che è Ryo la mia vita…solo con lui potrò essere felice –

-         … sei sempre così buona… però – non è vero sono solo una meschina…

-         mmh? Però cosa? –

-         Miki mi ha parlato che fai un secondo lavoro… -

-         E con ciò?-

-         Ti controllerò io  -

-         …Va bene… Alle 22.00 qui –

 

Mi si è chiuso lo stomaco, per non svenire mi bevo almeno due tazze piene di caffè, non so che fare, ormai sono passate due settimana dal mio ritorno dall’ospedale e le miei ricerche per trovare Ryo non sono servite a nulla, se non per scoprire che non è più nel paese. Fra poco dovrebbe arrivare Mick per portarmi al “ lavoro ”, ricordo ancora la sua occhiataccia dopo aver letto l’insegna del bar… era veramente buffo… ma mai quanto dopo avermi visto ballare… non era arrabbiato, peggio… ma è solo riuscito a farmi sorridere… ho un assoluta urgenza di soldi e anche tanti, devo comprare più informazioni che posso e se questo è l’unico modo…ben venga

 

Ballo, servo ai tavoli, servo al balcone… passa un’ora, due, quattro e al solito tavolo c’è Mick… ormai è da una settimana che mi accompagna e poi per portarmi a casa, mi aspetta fino alla fine del mio turno… sempre col suo bel vestito bianco, i suoi guanti puliti color neve, e i suoi occhi che guizzano in ogni direzione sempre alla ricerca di qualcosa o qualcuno… per poi posarsi su di me… ed io sorridendoli, lo saluto con un cenno…spero solo che Kazue non sia gelosa o almeno che non litighino…

 

Finalmente è finito il turno… sono stanca… vedo Mick alzarsi e fissarmi, gli faccio cenno che vado a cambiarmi e che ci vediamo fuori, mai stata così stanca in tutta la mia vita… sono le 3 e per fortuna domani non ho il lavoro agli uffici così potrò dormire almeno un po’ di più…

 

-         Riako…vai a casa? –

-         Si Bela, ormai è finito il mio turno…–

-         Kaori, chi è quel bel giovanotto? Ryo? –

-         Oh! No, no è Mick un mio amico, un amico speciale –

-         Ah, capisco… -

-         Bela posso farti una domanda? –

-         Certo –

-         Dove sono finite Momo e Aya? –

-         … si sono licenziate l’altro ieri…-

-         Licenziate? Perché? Mi sembravano entusiaste di questo lavoro –

-         Non so dirti… però ti consiglierei di farlo anche tu… -

-         Cos…? Bela… tu nascondi qualcosa…?

-         Riako considera la mia proposta… è per il tuo bene…-

 

Esco e una volata di vento gelido mi alza l’impermeabile, un brivido mi attraversa la spina dorsale, appoggiato stancamente ad un lampione c’è Mick con la sua solita sigaretta accesa e l’odore dell’asfalto bagnato misto al tabacco, arriva fino alle miei narici per rammentarmi che nonostante tutto e tutti io continuo a esistere… anche se con fatica… vivo… il mio cuore batte violentemente con impeto al suo nome e finché batterà io lo cercherò…Ryo, nessuno potrà fermarmi… NESSUNO!

Mi avvicino a Mick ed incominciamo ad avviarci, sento la sua presenza forte e robusta come quella di Ryo, mi manca… e anche tanto…

 

-         Kaori… devi andartene da quel posto – che voce grave…

-         Ne abbiamo già parlato… non posso -

-         Invece si che puoi, quel posto non mi convince…-

-         Non ti convince?-

-         In questa settimana sono sparite 10 ragazze… e tutte nella stessa sera –

-         Bela mia ha detto che si sono licenziate…-

-         Tutte insieme? –

-         D’accordo finisco la settimana e poi mi licenzierò…va bene?-

-         Si -

 

Non arrivai mai alla fine quella settimana…infatti una delle ultime notti io, Bela e altre 4 ragazze, alla chiusura del locale, con la scusa che dovevano darci il compenso, ci chiamarono in una cabina e da il vuoto…

 

Mi sono svegliati qui sballottata su un camion, insieme a Bela ed oltre alle altre 4 ragazze del bar, c’erano si e no altre 20 ragazze che pian piano che passavano i giorni diminuivano…sempre di più… soprattutto di notte, si sentivano le loro urla, i pianti e poi gli spari…

 

“ Fine Flash Back ”

 

Il sole sta sorgendo, le stelle si ritirano lasciando spazio all’immensità del splendente astro…

 

La canna del fucile era a poco più di 10 cm dal mio viso, io la fissavo attratta… quasi a sperare che sparasse, solo perché se fossi morta… sarei morta con l’illusione che lui avrebbe sofferto per sensi di colpa atroci…almeno il doppio dei miei… una piccola rivincita… Ryo se mai morirò… sono certa che ci ritroveremo di sicuro all’inferno…insieme all’inferno…dove tu non mi potrai mai più lasciare…

 

Bang

 

Fine 2° capitolo

 

Ah! Finalmente finito!!! Per coloro che disperavano che non avrei mai continuato ecco appena finito il 2° cap. anche se per il terzo dovrete un po’ penare, arriverà anche quello…ho solo bisogno di tempo.

Ringrazio le persone che hanno commentato la ff a cui, con mio grande soddisfazione, è piaciuta.

Spero che questo capitolo non vi deluda ^__^

 

GRAZIE A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLO

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Deriama