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Autore: Ria-chan    13/03/2013    3 recensioni
Traduzione personalizzata di una storia presente su AFF.
"Donghae e EunHyuk si trovano a dover andare in Giappone per promuovere il loro singolo e la nascita della Sub-Unità EunHae.
Sono soli.
Sono insieme.
E, ovviamente, per l'uno non sarà così facile come per l'altro... non ovviamente all'inizio..."
---EUNHAE--- E accenni KyuMin ---
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HABEMUS PAPAM!!!
No, ok, questa non è la pagina adatta per questo tipo di annunci ma... ma almeno ora posso dire che pubblico ad ogni "nuovo Papa!!" (ehm no, la morte per fortuna qui non vale XD)
Ok, scherzi parte, dovete scusarmi se ci ho messo tanto ma avevo iniziato questa traduzione nel momento in cui mi sentivo un po' bloccata con i miei testi e, ora che mi sono ripresa, li ho ovviamente privileggiati rispetto alla traduzione di un opera non mia.
Ma ad ogni modo ho iniziato questo lavoro e, ovviamente, ho intenzione di portarlo a termine!
I capitoli in totale sono 8 e, essendo già 3 completi, alla fine non sarà un grandissimo sforzo andare avanti fino alla fine.
Che altro dire, questo capitoletto è ancora un po' introduttivo e preannuncia qualcosina ma, solo dal prossimo, si inizierà a vedere il cambio effettivo nel loro rapporto.
Spero vi sia gradito il mio lavoro e mi auguro di non averla tradotta in modo troppo maccheronico o scontato. 
A presto *w*




Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, e se così fosse Hyukkie sarebbe il mio tenero peluche da letto invece di appartanere a mister Fishy che farebbe anche lui bella mostra di sè sul mio mobile delle carinerie.
La storia invece appartiene a Arthiekka86: idee e trama sono sue!


When Donghae Couldn't Stand It Anymore


Capitolo 3
 
Sono passati pochi giorni da quando EunHyuk e Donghae hanno annunciato la notizia ed hanno iniziato la promozione della nuova sub-unità in Korea: non che i fan della “EunHae” non si aspettassero che una cosa simile sarebbe prima o poi successa! E, da allora, tutto ciò che hanno fatto, dagli show alle performance live, sono stati costretti a farla insieme presentandosi come “coppia”.
Non è stato facile districarsi tra eventi “singoli” e “di gruppo” ma, la compagnia dell’uno e dell’altro, ha senz’altro facilitato loro il lavoro e reso più piacevole. Ad ogni modo, comunque, ora è giunto il tempo per la “EunHae” di prepararsi a partire per il Giappone:
-State attenti e prendetevi cura di voi stessi. Non dimenticatevi di mangiare bene, eh.-
Disse Leeteuk rivolto ai due, semplicemente come una qualsiasi mamma, mentre Hyuk ridacchiò di rimando e Donghae gli sorrise.
-Okay, mamma!- Rispose EunHyuk facendo ridere anche Leeteuk stesso.
Nel mentre, invece, Donghae camminava calmo accanto a loro: il cappuccio sulla testa e gli occhiali da sole sul viso, muoveva la mano sorridendo ai fans in modo cool: beh, il minore pretendeva sempre di essere tale davanti alla telecamera anche se poi, in privato, sapeva essere più infantile e ridicolo che altro.
Alla fine, comunque, dopo i saluti generali, i due ragazzi si inoltrarono nell’aeroporto per prendere il loro volo e, seduti l’uno accanto all’altro, iniziarono la loro nuova “avventura”. Approfittarono delle ore di volo per riposare, recuperare qualche ora di sonno prima dei giorni impegnativi e faticosi che li aspettavano e così, disteso Hae sul suo sedile e sistemato il suo poggia-collo vibrante, chiusero gli occhi per poi, a causa di EunHyuk, aprirli di nuovo:
-Wow… sembra diverso in questo modo, vero? Siamo già stati in Giappone più di una volta, ma sembra così diverso ora che siamo solo noi due.-
EunHyuk sorrise, tozzando amichevolmente il compagno, seduto accanto a lui, con il gomito.
-Sì…hai ragione. Lo sembra davvero.”
Ed in risposta Donghae ridacchiò voltandosi verso di lui, continuando a sentirsi però leggermente strano dal momento che non scorgeva i restanti membri del gruppo attorno a sé come invece succedeva di solito.
 
-Ma è anche molto piacevole…-
 
Aggiunse infine, sollevando le sopracciglia più volte in modo deliziosamente tenero ed in segno di ammiccamento, facendo sorridere, inevitabilmente, EunHyuk al suo fianco. A quella vista, davanti al suo solito comportamento teneramente infantile, Hyuk rise piano: era davvero carino quando si comportava così e dimostrava che, anche lui, poteva non essere fastidioso e petulante tutte le volte e per tutto il tempo. Per un momento, quasi, guardando il volto del compagno eccitato e felice, EunHyuk dimenticò quasi del tutto il suo primo pensiero: dormire.
 
-Facciamoci una foto!-
 
Fu Donghae però a risvegliarlo dai suoi pensieri estraendo dalla tasca dello stretto jeans il cellulare e, poco dopo, puntandolo direttamente davanti a loro pronto a scattare la fotografia:
 
-1…2…- *click*
Guardarono il risultato avvicinando le teste fino a sfiorare i capelli di uno quelli dell’altro e poi, sorridendo, confermarono che potevano ritenersi abbastanza soddisfatti del risultato; ad ogni modo comunque avrebbero avuto tempo e modo di farne altre, se proprio quella non avesse dovuto soddisfarli completamente.
 
-Woaaah, bello come sempre.-
 
Disse Hyuk arricciando le labbra all’insù, e Donghae si voltò immediatamente verso di lui: prima sbuffando divertito e poi ridacchiando piano, aggrottando le sopracciglia come se stesse valutando la questione e ammettendo infine che sì, Hyuk aveva ragione:
 
-Sì, lo sei.-
 
Ed annuì anche convinto.
Questa volta allora fu il turno di EunHyuk di voltarsi verso di lui e guardarlo: gli fu impossibile trattenere un sorriso davanti alla sincerità e dolcezza dell’amico:
 
-Proviamo a fare una brutta faccia, ora.-
 
E così EunHyuk estrasse il suo cellulare, questa volta, dalla tasca e lo posizionò come in precedenza esattamente davanti ai loro visi: appena pronti…
 
-1…2…- *click*
 
E immediatamente lo schermo fu voltato per vedere il risultato: risero come pazzi alla vista di cosa erano riusciti a “tirar fuori”, all’evidenza di quanto potevano, volendo, fare facce assurde e stupide esattamente come due bambini:
 
-Hahaha, oh mio Dio! Sembri un pesce che non può respirare perché è fuori dall’acqua! Davvero orrendo!-
 
EunHyuk puntò con l’indice al telefono, nell’esatto punto in cui figurava il volto di Donghae e continuò a ridere anche dopo aver espresso il suo infame commento: in verità, non aveva poi tutti i torti, dovendogliene dare atto: Donghae aveva risucchiato le guance all’intento della bocca e poi, quest’ultima, era rimasta schiusa e protesa in avanti, le sue sopracciglia erano sollevate verso la fronte e gli occhi, infine, sbarrati esattamente come quelli di un pesce. Sì, era terribilmente somigliante alla spiegazione che Hyuk aveva dato di lui!
E del resto, anche Donghae lo aveva notato e ne aveva riso particolarmente, tanto che il respiro gli si era bloccato e che, gli addominali, iniziavano a fargli seriamente male. Poi però, non appena riuscì a riprendere fiato, fu il suo turno di parlare:
 
-Anche tu! Oh Dio, sembri una scimmia sperduta che non trova più la mamma!-
 
Donghae puntò all’immagine sul cellulare, così come aveva fatto EunHyuk con lui e, subito dopo, scoppiò nuovamente a ridere quando l’amico, permaloso come sapeva bene che era, gli fece la linguaccia ed aggrottò le sopracciglia socchiudendo appena gli occhi.
 
-Perché però sei comunque bello?!-
 
Silenzio.
Imbarazzante, silenzio.
 
EunHyuk si voltò verso Donghae ed avvertì il suo cuore, per un breve attimo, fermarsi per poi battere con più velocità di prima.
Il sorriso che l’altro gli regalò, poi, innocente e gentile, non lo aiutò a calmarsi del tutto ma, vedendo l’amico sollevare ancora una volta le sopracciglia in tono scherzoso, sospirò profondamente:
 
-Aayyy, lo so, sono bello.-
 
Lo disse con tono divertito anche se, portandosi la mano dietro al collo, sarebbe stata evidente a tutti la leggera punta di imbarazzo che lo aveva colpito: a tutti… tranne che a Donghae, ovviamente.
Ma comunque… pensandoci bene, cosa c’era di cui essere nervosi?
Donghae glielo diceva spesso, se ci rifletteva un po’ su a mente lucida: a volte perfino davanti le telecamere! E, solitamente, finivano insieme per riderne poco dopo. Ma questa volta Hyuk non seppe dire perché eppure la sensazione che avvertì fu diversa. Leggermente diversa.
 
Ad ogni modo ripresero a parlare normalmente quando il discorso variò ed iniziò a vertere sulla promozione in Giappone e su quello che avrebbero dovuto fare una volta giunti nella “Terra del Sol levante”. Sarebbe stata dura dal momento che erano solo loro due e che nessun altro membro li avrebbe sostenuti da vicino, senza menzionare il fatto che non erano a casa ma in un paese di fatto “straniero”; ad ogni modo però ce l’avrebbero fatta e, anche, avrebbero dato il massimo cercando di fare meglio che potevano. In più, anche se non con loro, i loro compagni li avrebbero chiamati spesso e sostenuti con affetto e avrebbero anche potuto approfittare di quel lavoro per passare del buon tempo insieme proprio come aveva detto Hae nei primi minuti in cui aveva appreso la notizia.
Insomma, a conti fatti, non sarebbe stata poi così male… avrebbero riso, parlato, scherzato, si sarebbero divertiti insieme, e magari si sarebbero anche guardati di tanto in tanto, segretamente.
O almeno, Donghae, sarebbe stato quello a farlo più volte.
 
Alla fine, comunque, decisero solo di dormire prima di arrivare a destinazione e lasciare per il “dopo” qualsiasi cosa li avrebbe attesi.
 
∞∞∞∞∞
 
Donghae e EunHyuk pensarono di essersi sbagliati: la promozione non era poi così faticosa anzi, era perfino divertente, davvero divertente: registrare video, musica, presiedere a interviste, programmi e ciò che ne conseguiva.
Si divertirono molto durante e passarono dei bei momenti insieme anche se, giunti in hotel, Donghae tendeva a diventare appiccicoso e spesso asfissiante, ma Hyuk era ormai abituato a questo e lo sopportava con pazienza. A volte, però, doveva ammettere che il comportamento dell’amico lo irritava alquanto ma il fastidio passava subito poiché sapeva che era parte del carattere di Hae e che questi non lo faceva propriamente di proposito.
 
Quando arrivò il quinto giorno di permanenza, Donghae e EunHyuk dovettero presiedere ad una intervista in uno studio nel centro della città: si prepararono in fretta e vennero accolti da uno sciame di fans raggruppate ai lati dell’ingresso dell’edificio; quando le salutarono con calore, sorridendo e scuotendo le mani, le urla raggiunsero livelli inauditi investendoli in pieno.
 
-Diamo il benvenuto ai Super Junior EunHae!”
 
Il conduttore aprì il programma dando il benvenuto ai ragazzi non appena questi entrarono nello studio e si accomodarono sulle sedie per dare inizio alle domande. Ovviamente, sia all’interno dello studio che fuori, non appena Hae e Hyuk apparvero alla vista, le fans urlarono il loro amore: vedere una delle coppie che più amavano insieme, riunite poi in una sub unità che ne esaltava l’unione, era un’emozione troppo grande da poter bloccare.
Erano felici, terribilmente, e ancora una volta Donghae e EunHyuk agitarono le loro mani verso di loro sorridendo prima di voltarsi l’uno verso l’altro e sorridere ancora.
 
La trasmissione, comunque, ebbe effettivo inizio nel momento in cui la traduttrice si presentò sul palco alle spalle dei due ragazzi pronta a tradurre loro il necessario e ritradurre, poi, ciò che questi avevano detto o volevano esprimere:
 
-Uri-neun, Super Juni-oyeo!-
 
Hyuk ed Hae fecero la solita presentazione iniziale quando il presentatore si rivolse a loro e tutti, nessuno escluso, poté notare quanto adorabili, affascinanti, belli, i loro visi fossero: inutile aggiungere che le fan urlarono in approvazione, ancora una volta, sempre e sempre più forte.
Con gentilezza ed un leggero imbarazzo i due compagni non mancarono di rispondere all’ovazione ancora una volta e, sorridendo debolmente, mossero la testa accennando ad un “kamsahamnida” silenzioso.
 
L’intervista proseguì senza alcuna difficoltà: ormai i due erano abituati a quel genere di lavoro essendo poi, tra l’altro, stati anche in Cina ed avendo quindi “provato” le difficoltà di un luogo nuovo in cui farsi capire e capire non è completamente facile; le fans continuarono a supportarli per tutto il tempo della registrazione e, di questo, EunHyuk e Donghae non poterono che esserne felici e grati.
 
Durante la prima ora di intervista, EunHyuk fu quello che parlò maggiormente, a volte facendo qualche battuta sui suoi compagni, o proprio su Donghae non appena vedeva che l’argomento personale diventava troppo impegnativo o l’attenzione del pubblico calava rischiando così di portare le fans e gli spettatori ad annoiarsi. In qualche modo, insomma, essendo tra i due il maggiore ed anche quello maggiormente disposto “all’intrattenimento”, sentiva il dovere di dare il massimo e fornire al pubblico il miglior “spettacolo” possibile. Doveva ringraziare Teukie, in ogni caso, se aveva imparato tutto ciò…
Anche Donghae, comunque, fece del suo meglio: cercò di star dietro al compagno e di supportarlo nelle battute e, spesso, si lasciava semplicemente trasportare dall’altro finendo con il ridere spensieratamente e con sincero gusto.
Parlò meno rispetto a Hyuk, questo sì, ma la cosa non gli dispiacque molto dal momento che aveva sempre pensato che il compagno fosse naturalmente portato per intrattenere le persone e poi, approfittando di tanto in tanto, gli bastava vedere quanto si stesse divertendo nel parlare per sentirsi anche lui bene e soddisfatto.
 
-Allora… vorrei domandarvi: che ne pensate della nuova sub unità? Cosa provate ad essere solo voi due?-
 
EunHyuk guardò Donghae.
Donghae allungò la sua mano verso di lui dandogli ad intendere che preferiva fosse lui a parlare per primo:
 
-Sinceramente, è eccitante. E’ bello poter essere qui per promuovere un singolo.-
 
EunHyuk attese che la traduttrice riportasse ciò che aveva appena detto per poi rispondere alla prossima domanda che non arrivò subito, non almeno prima che le urla delle fan si fossero placate. Alla sua risposta, invece, Donghae annuì semplicemente e sorrise in direzione del pubblico.
 
-Le nostre fans, qui in Giappone, sono davvero stupende ed affettuose. Sarà impossibile per noi avere tempi duri grazie a tanto affetto.-
 
Aggiunse Hyuk.
 
-Sì, giusto. Come ha detto EunHyuk le nostre amate fans giapponesi sono davvero stupende e ci sommergono d’amore. Vorrei potervi sposare tutte! Aishiteru!-
 
Urlò con provocazione Donghae: parlare alle fans con il cuore e fare –a volte subire- fanservice erano sempre stati i suoi punti di forza nell’intrattenimento ed infatti la folla esplose senza controllo, facendo sorridere il minore quanto il maggiore prima che quest’ultimo, voltandosi verso il compagno, lo guadasse con un tenero broncio sulle labbra:
 
-Hey! Hai detto che avresti sposato me! Traditore!-
 
Stava chiaramente scherzando, EunHyuk, eppure il suo tono apparve così serio nonostante la voce cantilenante che nessuna fan potette impedirsi di credere che le sue parole ed il suo broncio offeso fossero reali.
 
-Sì ma… io voglio sposare tutti!!-
 
La voce lamentosa e tenera, accompagnata da due guance gonfie ed un paio di labbra imbronciate, apparteneva ad Hae.
 
-Ah, già. Voi siete una coppia, vero?-
 
Si intromise il presentatore temendo che, viste ed udite le urla delle fans, la situazione potesse sfuggirgli tragicamente dalle mani.
EunHyuk allora guardò Donghae, entrambi ridacchiarono e poi toccò a Donghae stesso rispondere per rimediare a ciò che poco prima aveva detto facendo apparire un broncio infantile sul volto di Hyuk:
 
-Sì. Attualmente… siamo una coppia sposata.-
 
Le fans impazzirono.
Letteralmente.
Urlarono così forte che lo staff ebbe il timore che la vetrata alle loro spalle, tintinnando, potesse frantumarsi da un momento all’altro.
Urlarono così forte da spaventare il presentatore stesso ma, non abbastanza, da spaventare Hyuk ed Hae che erano ormai abituati a quelle reazioni specialmente quando, poi, si trattava del fanservice che li vedeva coinvolti; si limitarono a sorridere l’uno portando gli angoli delle labbra serrate fin sulle guance e l’altro mostrando le sue gengive rosee.
 
-Oh, davvero? Per cui… chi è il marito? E chi la moglie?-
 
Capendo che la situazione poteva farsi interessante ai fini dell’audience, il conduttore testò il terreno ponendo loro quella “simpatica” domanda e, non passò molto tempo, prima che uno dei due rispondesse.
EunHyuk, per la precisione:
 
-Io sono il marito. Donghae è mia moglie.-
 
Donghae si voltò verso il compagno senza fiatare; prima lo guardò intensamente e poi sorrise e, in ultimo, strinse le labbra ed abbassò la testa scuotendola in segno di rinnego:
 
-Donghae-ssi, perché non sembri d’accordo?-
 
Quello “ssi” aggiunto al suo nome, dal momento che erano in Giappone, lo fece sorridere appena e, sollevando la testa, il ragazzo si affrettò a rispondere:
 
-No no… - agitò una mano in aria –anche se EunHyuk è davvero bello sono io, il marito.-
 
Un altro urlo incontrollato da parte delle fans.
 
-Oh, così… EunHyuk-ssi è davvero tanto bello secondo te, huh?-
 
Il presentatore sorrise malizioso.
Donghae semplicemente annuì.
 
-Sì, è davvero bello.”
 
Hyuk, dal canto suo, non poté far altro che sorridere debolmente ed arrossire.
 
-No no. Donghae è molto più bello.-
 
-No, EunHyuk è il più bel ragazzo del mondo.-
 
La “battaglia” tra i due andò avanti per un po’ sotto lo sguardo luccicante delle fans:  in più, per enfatizzare il tutto, Donghae portò una mano sotto il mento di EunHyuk per poi risalire la mascella mentre il maggiore mostrava il suo sorriso gengivale e cercava di scostarsi imbarazzato.
 
Urla. Urla. E urla.
Ma del resto, come potevano le fans non urlare a quel gesto?
Donghae era davvero bravissimo con il fanservice!
Il migliore, o almeno uno di loro.
 
-No no. Io sono solo il secondo.-
 
-Oh, e chi sarebbe il primo?-
 
-Lee Donghae.-
 
Donghae rise per l’urlo, l’ennesimo, che raggiunse le sue orecchie.
Ad essere onesti, ciò che Donghae aveva detto riguardo EunHyuk lo aveva detto con tutto il cuore: aveva sempre ammirato il maggiore per la sua spontaneità, per il suo splendido sorriso e per il modo in cui, sopportandolo, gli stava sempre vicino; se diceva che per lui era bellissimo, riferendosi non solo all’estetica ma anche alla sua persona, era perché lo intendeva davvero.
E non aveva dubbi sul fatto che anche l’amico avesse detto quelle cose sinceramente.
Ad ogni modo… stavano facendo del buon fanservice, in ogni caso, ed ai fini del lavoro era questo ciò che contava.
Andava bene così.
Gli bastava poter sentire quelle parole uscire dalle labbra di EunHyuk.
Che venissero direttamente dal profondo del suo cuore o no.
Questo ad Hae non importava.
 
L’intervista proseguì lentamente arrivando verso la fine: il conduttore formulò nuove domande circa il loro impegno con la sub unità, quanto si auguravano che questa nuova formazione durasse e quanto si sarebbero impegnati per dare il meglio di loro. In più, chiese cosa gli altri membri pensavano riguardo questo “sotto gruppo” e se mancassero loro ora che non potevano essere tutti insieme come sempre.
Come durante l’ora precedente, EunHyuk fu quello tra i due più loquaci mentre Donghae si limitava a sorridere ed intervenire di tanto in tanto solo quando direttamente interpellato e, quando il conduttore si rivolse verso la telecamera per spiegare qualcosa, il minore colse l’opportunità per sporgersi verso l’amico e dirgli:
 
-EunHyuk-ah-
 
EunHyuk si voltò verso di lui ed aggrottò le sopracciglia confuso ma non si allontanò dal volto dell’altro neanche quando questi pose le mani sul suo viso, ai lati delle labbra, e sorrise innocentemente prima di continuare:
 
-Ci sposeremo davvero, giusto?-
 
Le fans urlarono impazzite, travolte da gioia e tenerezza che quei due riuscivano ad ispirare.
Non tanto per ciò che il ragazzo aveva appena detto che, a conti fatti, era chiaramente ironico e detto di proposito ma, quanto più, per la vicinanza che i due non avevano ancora rotto e che li manteneva con i visi a poca distanza l’uno dall’altro.
Avrebbero potuto baciarsi e sarebbe scoppiato il finimondo, tra le fans.
Ed a quella distanza ravvicinata sembrava quasi che fosse proprio ciò che avevano in programma di fare.
Ma tutto svanì quando Donghae lasciò andare il viso di EunHyuk e si voltò sorridendo verso le fans, un sorriso sincero ed infantile tipico della sua personalità; EunHyuk invece, diversamente dall’amico, rimase in silenzio ed arrossì appena: tutto ciò che riusciva ad udire, più forte perfino delle urla delle loro fans, era il suo cuore che batteva all’impazzata mentre guardava Donghae sorridergli innocentemente…
 
Innocentemente.

 
   
 
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