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Autore: mya_    13/03/2013    1 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Lord Voldemort è stato sconfitto, è il suo regime di terrore è stato abbattuto. La famiglia Malfoy sta lentamente cadendo in declino, e consapevole di ciò Lucius se ne è andato in Germania, scappando dalla sua stessa famiglia. Draco deve ricostruirsi una vita, e sorreggere la madre, troppo debole per ricominciare a vivere.
Hermione Granger, invece, è una donna in carriera, felice e con una famiglia.
Cosa potrebbe accadere quando il biondo e la mora si rincontreranno dopo molti anni?
Draco/Hermione Remus/Narcissa
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Narcissa Malfoy, Remus Lupin, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Draco bussò ripetutamente alla porta della camera di sua madre, senza ottenere risposta. Decise quindi di aspettare, in fondo sua madre prima o poi sarebbe dovuta uscire. E in questo caso sarebbe stato meglio ‘prima’ che ‘poi’.
Era vestito di tutto punto; indossava una camicia bianca, con ricamate le sue iniziali sul taschino con filo argentato; i pantaloni erano neri, e sopra indossava una cravatta e una giacca di uguale colore. Nelle mani stringeva una lettera, o meglio ancora un invito. Dalla fine della guerra, ogni anno, il 21 di Giugno, il Ministero organizzava un galà, dove venivano invitati tutti i dipendenti e gli amministratori più illustri, e quest’anno, l’invito era stato recapitato anche alla famiglia Malfoy .
Dopo qualche minuto, la porta della stanza della donna si aprì, e Narcissa fece capolino, in tutta la sua bellezza. Non ostante l’alcool e la depressione, era comunque rimasta una bella donna, dai tratti delicati e dai modi altezzosi. Certo, è vero, era una bellezza sciupata la sua, ma si poteva ancora definire una delle dame più eleganti di tutta Londra.
 Indossava un abito blu notte, tanto lungo da coprirle persino i piedi; scollato, ma non tanto da renderlo volgare, e con una cascata di diamanti che ne impreziosivano la scollatura. I capelli erano acconciati in una sofisticata crocchia, che lasciava ricadere solo qualche boccolo sulle spalle magre.
-Siete bellissima Madre.- Disse il biondo, porgendole il braccio.
-Ti ringrazio.- Rispose lei, poggiando la sua mano su quella del figlio e scendendo le scale che li conducevano fuori dal Manor, proprio dove una carrozza li stava aspettando.
 
 
Il salone era gremito di gente: chi spettegolava sugli ultimi scandali avvenuti in città, chi si riempiva il piatto con tutto ciò che era servito sul tavolo del buffet e chi danzava a ritmo del valzer che l’orchestra stava suonando. In tutta quella calca Draco riconobbe Zabini e Nott, i suoi due più cari amici, e, congedando sua madre con un baciamano, si unì a loro nei festeggiamenti.
-Guarda chi si vede, il furetto è finalmente uscito dalla sua tana!- Esclamo Blaise, abbracciando l’amico.
-Ogni tanto anche a noi Malfoy fa bene prendere un po’ d’aria, no?-
-Certamente- Continuò Nott -Soprattutto quando fra le invitate ci sono le sorelle Greengrass, non è vero?-
-Certo che tu non cambierai mai, eh Nott?-
-Che ci devo fare, ho buon occhio per le donne.-
Draco e Blaise si guardarono, scoppiando poi in una risata.
-A proposito di donne, dove hai lasciato la tua signora Draco?- Chiese il moretto.
-Se ti riferisci a mia madre, è da qualche parte in giro per il salone, spero soltanto che abbia trovato compagnia.-
-Strano che abbia accettato di venire, mi hai detto che ultimamente non usciva nemmeno più da casa per fare una passeggiata.-
-La conosci Blaise, non si perderebbe mai un party per nulla al mondo…-
-Già, soprattutto quando c’è da bere, e per di più anche gratis.- Concluse Nott, levando al cielo un calice di Champagne.
Le occhiate degli altri due fecero chiaramente capire al ragazzo che la sua battuta era stata piuttosto infelice, e, con il pretesto di cercare qualcosa da mangiare si allontanò da loro, raggiungendo le Greengrass.
-Lo sai com’è fatto Nott, non riesce mai a prendere nulla sul serio…-
Draco annuì, cercando poi fra tutti gli invitati la figura della madre.
 
Dall’altra parte della stanza Narcissa era poggiata al davanzale della finestra, reggendo con la mano destra un bicchiere di FireWhiskey, quando un uomo, per sbaglio, la urtò, destandola dai suoi pensieri.
-Mi scusi tantissimo, sono tremendamente maldestro, mi perdoni.-
La donna non rispose, ma al contrario, lo scrutò da capo a piedi, riconoscendovi Remus Lupin, ex professore di suo figlio e suo compagno di scuola ai tempi di Hogwarts. Anche lui dopo la guerra mostrava evidenti segni di cambiamento: era innanzitutto molto più curato, chiaro segno della sua nuova disponibilità economica, e in più mostrava quel misterioso fascino, lo stesso che era prettamente tipico di Lucius. Ciò le fece riaffiorare  parecchi ricordi, belli o brutti, che siano, e con un soffio di voce, rispose:
-No-non preoccupatevi, è tutto apposto.-
Qualche anno prima avrebbe aggredito quell’uomo, così diverso da lei, sia per il sangue, che per la classe sociale, ora invece era lei quella che si sentiva sottomessa, e che aveva paura solamente a guardare negli occhi uno dei fautori della loro sconfitta e del loro declino.
-Narcissa Malfoy, vero?- Disse l’uomo, facendole un’elegante baciamano.
Lei annuì.
-Ultimamente non vi si vede molto spesso in giro, Mrs Malfoy, evidentemente lei e suo marito preferite una vita ritirata e tranquilla.-
A quelle parole la donna ritrasse dubito la mano, diventando rossa in volto e bevendosi tutto d’un fiato il liquore che aveva nel bicchiere.
-Mi scusi, ho detto qualcosa che non va?-
-N-no, è che… io e mio marito.. ecco…- Balbettò lei, afferrando la bottiglia di firewhiskey che era nel tavolo accanto a loro, e riempendosi nuovamente il bicchiere. –Io e mio marito non abbiamo più gli stessi rapporti che avevamo prima.- Concluse, bevendo anche questa volta tutto d’un fiato il contenuto del bicchiere.
Non sapeva neanche perhè stesse raccontando tutto ciò a quell’uomo, eppure non se ne pentì, come se dentro di se una voce le diceva che di Remus Lupin ci si poteva fidare.
-Mi dispiace, non volevo, in qualche modo… ferirvi.-
-No, non lo avete fatto, non preoccupatevi.-
Lui sorrise, allungando poi la mano. –Mi concedereste l’onore di questo ballo?-
-I-io.. io non so ballare.- Disse con un filo di voce, paonazza in volto.
-Cosa, Narcissa Malfoy che non sa ballare? La regina dei galà e delle feste che non sa ballare?- Chiese scherzoso lui. Narcissa, indispettita, si allontanò, uscendo in terrazza.
Dalla terrazza si potevano benissimo ammirare gli splendidi giardini che circondavano quel palazzo: erano ben curati e ricchi di fontane e fiori rarissimi. Persa in quell’incantevole paradiso si accese una sigaretta, poggiandosi al muretto in cemento che circondava il terrazzo.
Remus non tardò a raggiungerla, avvicinandosi con cautela, quasi come se dovesse domare una tigre selvatica.
-Stavo scherzando, prima… Volevo solamente allentare la tensione che si era venuta a creare.- Si giustificò lui, mortificato.
-Bene, vi garantisco che non ci siete riuscito.- Rispose secca lei, aspirando il tabacco a pieni polmoni.
-Infatti sono qui per farmi perdonare.- Le porse un bicchiere contenente un liquido trasparente, che a giudicare dall’odore era sicuramente Whiskey. Lei lo prese e se lo rigirò tra le mani, accostandolo poi a quello dell’uomo, già levato in’aria.
-Guardate che così mi farete ubriacare, Lupin.-
Lui sorrise, carezzandosi il mento con l’indice e il pollice. –Non sarebbe un grave peccato.-
-Oh, eccome se lo è.- Narcissa bevve il contenuto del suo calice, e così fece anche Lupin, poi vi fu un breve, ma all’apparenza interminabile, attimo di silenzio. Lupin riempì nuovamente il calice di lei, che ormai aveva aspirato l’ultima boccata di fumo e aveva appena spento la sigaretta.
-Mi state forse sfidando?- Chiese, bevendo nuovamente.
Draco le si era raccomandato di evitare di bere, almeno quella sera, ma entrambe sapevano che erano tutte richieste vane. Ormai Narcissa dipendeva dall’alcool, e lui non poteva più farci nulla, se non chiedere disperatamente  aiuto alla persona giusta, e qualche bicchiere di Whiskey dopo…
 
-Vedete, ho bevuto anche questo bicchiere, avete perso la vostra sfida.- Era evidente che fosse ormai ubriaca, e lo dimostrava il suo continuo chiedere di farsi riempire il bicchiere, levandolo al cielo come se fosse una sacra reliquia.
Si avvicinò barcollando all’uomo, e accidentalmente gli cadde addosso, o per meglio dire, fra le braccia, e lui istintivamente la strinse a se.
-Cosa fate? Siete un uomo sposato voi!-  Dicendo questo si allontanò di scatto da lui,poggiandosi alla balconata. L’uomo ridacchiò, osservando la più nobile e aggraziata fra i purosangue tentare di rimanere in piedi, leggermentecompletamente ubriaca.
-Forse è meglio che vi riporti da vostro figlio…-
-Non avete altro Whiskey da offrirmi?-
-Mi dispiace, ma per questa sera avete bevuto fin troppo.-
-No.- Scosse la testa lei, proprio come una bambina piccola e capricciosa. –Versatemene ancora un goccetto, solo uno.-
Lui la prese a braccetto,quasi con forza, e la scortò dentro, cercando disperatamente Draco fra tutti gli invitati. Lo trovò che stava intrattenendo una chiacchierata con Robert McIrish, no degli Auror più blasonati di tutto il mondo magico. Un breve cenno in sua direzione e Draco capì subito che era richiesto il suo intervento, perciò si congedò educatamente e andò a “soccorrere” il suo ex professore, alle prese con una Narcissa ubriaca e piuttosto indisposta.
-Andiamo Madre, vi accompagno a casa.- Il suo tono era freddo e inflessibile, prese la madre sottobraccio e si avviò verso l’uscita, senza degnare Lupin di una parola o di uno sguardo.
-Arrivederci Mrs Malfoy, spero tanto di rincontrarvi presto.- Sussurrò lui, palesemente deluso, e in cambio ricevette solamente un sorriso da parte della donna, completamente appoggiata alla spalla del figlio.



 
 
 
Angolo Autrice:

Okay, non è niente di che questo capitolo, ma mi sentivo in colpa di non essere riuscita ad aggiornare la storia prima e l’ho scritto di corsa. Mi rifarò con il prossimo, ve lo prometto. :*
Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito.
Un bacio, Mya. xx
  
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