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Autore: My Pride    14/03/2013    5 recensioni
~ Raccolta di flash fiction un po' assurda, sentimentale e multipairing ♥
» 26. A sweetnest moment (only for you, Chopper)
Sapendo quanto Chopper avesse faticato giorno e notte nel vano tentativo di trovare una soluzione a quello scambio di corpi non voluto - al quale il cuoco sembrava essersi abituato un po' troppo, secondo il modesto parere dello spadaccino -, aveva dovuto ammettere anche a se stesso che anche la piccola renna aveva bisogno di un momento di pace e tranquillità, di qualche attimo senza starsene chiuso in infermeria per cercare un antidoto e di tempo per sé.
[ Zoro/Chopper Nakamaship ~ Chopper Centric, Character Alternation ]
[ Partecipante alla challenge «Chi, con chi, cosa facevano» indetta da Kukiness ]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Mugiwara, Portuguese D. Ace
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pirates «Crack!» Game'
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A sweetnest moment Titolo: A sweetnest moment (only for you, Chopper)
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 814
parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Tony Tony Chopper, Black-Leg Sanji
Situazione: #19. Chopper si prende delle libertà. Genere: Commedia.
Genere: Generale, Vagamente Comico, Fluff
Rating: Verde / Giallo
Avvertimenti: Shounen ai, Slice of life, Assurdità sparse, What if?


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    All'inizio, l'idea a Zoro non era piaciuta per niente. Però, sapendo quanto Chopper avesse faticato giorno e notte nel vano tentativo di trovare una soluzione a quello scambio di corpi non voluto - al quale il cuoco sembrava essersi abituato un po' troppo, secondo il modesto parere dello spadaccino -, aveva dovuto ammettere anche a se stesso che anche la piccola renna aveva bisogno di un momento di pace e tranquillità, di qualche attimo senza starsene chiuso in infermeria per cercare un antidoto e di tempo per sé. Ciò che non aveva minimamente tenuto in considerazione era il fatto che Chopper gli avesse chiesto di accompagnarlo in città, ma alla fine aveva deciso di accontentarlo ed eccolo lì, nel bel mezzo di una piazza con il completo da damerino idiota del cuoco e quello stupido ciuffo a nascondergli gran parte della visuale. Aveva provato anche a tagliarlo, a dirla tutta. Peccato che il cuoco l'avesse fermato prima ancora di riuscirci, dunque doveva subirsi quella mezza cecità alla quale il biondo era abituato da una vita. Come facesse, poi, era un vero e proprio mistero.
    «Zoro?» La voce di Chopper lo richiamò alla realtà e abbassò lo sguardo su di lui, sentendosi vagamente strano nello specchiarsi nei suoi occhi neri. Gli faceva ancora un certo effetto vedersi nel corpo di quello stupido ricciolo, in effetti. «Tornerai come prima», dichiarò, quasi gli avesse appena letto nel pensiero. «Devo solo trovare la formula giusta».
    Lo spadaccino sorrise, infilandosi le mani nelle tasche. A qualcosa di utile servivano davvero, quegli abiti.
«Certo che lo farai. Sei il miglior dottore che io conosca».
    «Non devi elogiarmi, bastardo!» esclamò la renna, cominciando comunque a gongolare divertito sotto lo sguardo di Zoro, il quale si ritrovò a ridacchiare prima di incamminarsi insieme a lui. Non aveva idea di dove Chopper volesse andare né tanto meno che cosa dovesse fare da quelle parti, però, quando quest'ultimo si fermò davanti ad una libreria e osservò avidamente l'interno, capì subito che cosa gli sarebbe piaciuto.
    «Entra e prendi quello che vuoi».
    Chopper si voltò immediatamente verso di lui, incredulo.
«Eh? Davvero posso scegliere qualsiasi libro?» domandò con occhi luccicanti di eccitazione, la bocca spalancata. Era difatti risaputo da tutti che Zoro fosse sempre al verde, e quelle poche volte che possedeva qualche berry, beh, stava a significare che era in debito con Nami. Ed essere in debito con una come lei era davvero l'ultima cosa che ci si augurava. Nel vederlo annuire, però, non perse tempo ad entrare e a sfogliare qualunque libro gli capitasse fra le mani, leggendo le introduzioni, i titoli, persino le prime pagine, così da potersi fare un'idea di cosa prendere e cosa no. Alla fine si ritrovarono con una decina di libri e il portafogli abbastanza vuoto, ma l'espressione soddisfatta di Chopper valeva tutti i berry spesi.
    «Ah, Zoro...» lo chiamò di punto in bianco, e Zoro abbassò lo sguardo su di lui.
    «Cosa c'è?»
    «Sanji non si arrabbierà?»
    «E perché dovrebbe arrabbiarsi, quello stupido cuoco?»
    «Beh, ecco... hai passato tutta la giornata con me».
    Zoro non poté proprio fare a meno di lasciarsi sfuggire uno sbuffo divertito. «Sta' tranquillo, Chopper», rimbeccò, calcandogli meglio il grosso cappello in testa. «Non è tipo da arrabbiarsi per una cosa del genere. E poi ti assicuro che da quando ci siamo scambiati il corpo passo anche troppo tempo, con quell'idiota», asserì sicuro di sé, ma non fece in tempo ad aggiungere altro che sentì una voce fin troppo conosciuta alle sue spalle, voltandosi con un sopracciglio sollevato. In mezzo a tutta quella folla, tra la moltitudine di gente che andava e veniva e si fermava ad osservare solo di tanto in tanto le vetrine dei negozi o le bancarelle, Zoro ebbe l'assoluta certezza di aver intravisto il proprio corpo, e ne ebbe la conferma non appena il cuoco, usando le sue mani, afferrò delicatamente quelle di una fanciulla e si inginocchiò dinanzi a lei, decantando chissà quali cazzate con la sua voce. Che pezzo di idiota. «Scusa un attimo, Chopper».
    Sotto lo sguardo curioso della renna, lo spadaccino scroccò le nocche di entrambe le mani e non ci pensò due volte a raggiungere quel cretino del suo compagno a passo di marcia, intavolando con lui un'animata discussione che fece voltare ben più di una persona e scappare la ragazza che il cuoco stava importunando; finirono per fare a botte come loro solito tra un epiteto e l'altro e a darsele di santa ragione, e, pur essendo entrambi in svantaggio per quello scambio di corpo, stranamente la ebbe vinta uno di loro, stavolta. E a
quello spettacolo Chopper sbatté le palpebre, stringendo al proprio petto i libri acquistati.
    Vedere il corpo di Sanji che si trascinava dietro quello di Zoro non era una cosa da tutti i giorni, ma la cosa più bizzarra, forse, era il fatto che avesse rischiato di perdere mezzo litro di sangue solo per una semplice epistassi causata proprio dalle sue mani.





_Note inconcludenti dell'autrice
Parto dicendo immediatamente che questa non è una Zoro/Chopper, è solo un piccolo tributo al loro rapporto d'amicizia, perché io adoro troppo il modo in cui Zoro (anche se in questo caso si trova nel corpo di Sanji, poveretto *rotola in un mare di risate*) tratta la piccola renna. Lo si può vedere ad Alabasta, ad esempio, o in tanti altri piccoli momenti che possono anche sembrare nulla, ma per me significano praticamente tutto.
Ho messo l'avvertimento shounen ai solo perché ci sono degli accenni ZoSan che traspaiono dalle parole di Chopper e anche dai gesti che Zoro e Sanji stessi si scambiano per quei pochi momenti in cui si trovano insieme... e poi, beh, questa flash è pur sempre un seguito delle precedenti di questa serie di sfortunati eventi, no? E nelle altre era fin troppo palese che quei due stessero insieme, per quanto si prendano continuamente a mazzate x)

Come sempre, comunque, commenti e critiche son ben accetti :3
Alla prossima.


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