Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Gaea    14/03/2013    1 recensioni
Nina è una persona strepitosa, era sempre con la testa fra le nuvola. Nina era ed è, perché Nina è in coma. Ed io? Io sono qui a guardarla. A pensare a quello che c'è ancora e che non c'è più.
A capire quanto sia mia, la colpa.
Scritta per il "Drabble" contest di beba7 e Mattimeus
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Crepuscolo

 

Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi, respiro l’aria fresca del crepuscolo. Stringevo la mano a tua madre mentre le macchine smettevano di suonare. Ho abbracciato tuo padre, immobile fra le lacrime. Nessuno mi accusa. Soltanto io.

Come ho fatto a non vedere? Cosa avrei potuto fare, per… ?

Non ti ho detto che ti amavo.

Il sole mi ricorderà ogni giorno questo errore, la calda luce di maggio svelerà la rabbia e il cordoglio.

Non la sera. I crepuscoli saranno dolci portatori di sogni. Ricorderò te. Sognerò noi.

Addio, amore mio.

 

 

 

 

 

 

Parliamone un po’.

Al di là delle recensioni – oserei dire perfette – dei giudici, ci sono un po’ di punti che vorrei spiegare, perché nella mia testa sono chiarissimi e invece mi accorgo potrebbero non esserlo in quella tua, Lettore.

Nin non è extracomunitaria – o meglio, non necessariamente. È un’emarginata che viene da una famiglia in una condizione difficile, una famiglia che la ama, ma che forse non le basta. Ed è sempre stata messa da parte, un po’ per la povertà della famiglia, un po’ per il carattere strano. Per questo, forse, nonostante l’amicizia, l’amore… ha deciso di uccidersi. Perché il volo di Nina non è un incidente, ma è una chiara volontà, che invece di una morte veloce le ha portato mesi di coma. E da lì l’ovvio senso di colpa di chi, più vicina di tutti gli altri, non ha visto o capito… perché il peso più terribile non è mai quello di chi va. È sempre quello di chi resta.

 

 

E ora riporto i giudizi dei due giudici, che ho adorato proprio perché così antitetici e quasi divergenti ^^  che ringrazio ancora per l'ottimo lavoro

Il concorso era questo qui http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10354528

 

GIUDIZI SULLE DRABBLE
Mattimeus

Gaea – Nina 42.5/45
Stile 9/10 
Fin dalle prime righe si vede uno stile maturo, pienamente in grado di far arrivare al lettore quello che deve. Le citazioni di De Andrè poi sono una chicca, ma come immaginavi c'è qualcosa da dire su questo. Innanzitutto è una scelta azzardata: il lettore può non coglierle. Ma questo è un problema di tutte le citazioni; la poesia invece arriva anche se non si colgono (difficile, dato che sono evidenziate...). 
Per tua fortuna/sfortuna io le ho colte molto bene. In generale, è il tuo stile ad essere colto (citazioni di filosofia, la Pasqua) e molto efficace: basta una frase per ricomporre i pezzi della trama. 
Questo per dire che le citazioni e i paragoni non sono azzardati, anzi rovinano il tuo stile. Il caso emblematico è la citazione dell'ultimo capitolo: sono due versi di una canzone, non sono adatti ad essere inseriti così come sono in una prosa. Mancano di punteggiatura e hanno un tono diverso dal resto del racconto. Senza citazioni ti avrei dato un bel dieci. 
Linguaggio 8/10 
Tutto in funzione dello stile: ogni parola è quella giusta, ma ogni tanto la sintassi cigola. 
Originalità 8/10 
Il soggetto non è particolarmente nuovo, così come la realizzazione: quello del ritratto di una persona tramite una sua amica/o/amante. Ma l'originalità passa dal tono che hai scelto: vuole essere neutro, ma è terribilmente compromesso. Finisco di spiegarlo nel punto successivo. 
Giudizio sulla storia 10/10 
La bellezza della storia è l'amore. La storia gronda di amore: nelle citazioni, nelle descrizioni, pur senza essere quasi mai esplicita. Anche il velo di senso di colpa dell'ultimo capitolo è inserito in un contesto di tenerezza che non si capisce da dove arrivi. E in questo senso approvo la scelta delle citazioni non fini a se stesse, ma come strumento in più. 
Uso delle parole 7.5/10 
La parola controluce è usata in modo magistrale, così come è buono l'uso di diroccato. Le altre invece non aggiungono niente alla storia. 
 

(Gaea) 36,5/50 
Stile 7/10 
La storia è davvero scritta bene, solitamente non impazzisco per le storie scritte in prima persona, ma con questa è diverso. Sei riuscita a rendere in maniera molto reale i sentimenti di questa ragazza per Nina e al tempo stesso descrivere al meglio la protagonista stessa. 
Ho apprezzato molto che il ritmo della storia fosse così lento, quasi etereo, anche la morte è descritta in modo non repentino, come se lo spegnimento delle macchine fosse solo l'ultimo passo di un percorso già iniziato da tempo, cosa che dici anche tu nella frase “La morte celebrale indica che tu già non ci sei “.
Complimenti anche per aver avuto l'illuminazione di inserire, oltre alle già poche consegne del concorso, anche una piccola citazione di De Andrè, molto carina come idea anche se, a volte, ne escono delle frasi un po' forzate dal punto di vista lessicale e della trama. Alcuni passaggi mi creano un po' di confusione, soprattutto quelli intorno a queste citazioni, come se mancassero dei pezzi di storia che colleghino il tutto in maniera omogenea. 
Linguaggio (Grammatica-Lessico) 7,5/10 
Ho trovato un errore grammaticale, “mi parlo sulla bocca “, invece di parlò. 
Voglio inserire qui una frase che ho continuato a rileggere perché mi è piaciuta davvero moltissimo. Ricorderò te. Sognerò noi. Ho trovato molto triste che la narratrice non abbia avuto modo di esprimere il proprio amore o di vivere una storia con Nina. Ecco, queste poche parole mi hanno messo i brividi perché sono riuscite a dire tutto. 
Originalità 7,5/10 
Le citazioni di De Andrè ti hanno premiata, hanno sicuramente dato una marcia in più alla storia anche se avrei preferito ne facessi un uso migliore. Mi spiego, come ti ho già detto prima, mi sembra che ci siano degli spazi vuoti nella storia, che infatti non ho capito appieno. Sembra come se le limitazioni del contest siano state non una ispirazione, ma solamente un limite e che avessi voglia di dire di più, che la storia andasse avanti ancora o si sviluppasse meglio. O forse è quello che ho percepito io. 
Giudizio sulla storia* 6,5/10 
La caratterizzazione di Nina c'è, ma la narratrice non sappiamo chi sia, sappiamo che ne era innamorata, che andavano a scuola assieme. Anche di Nina abbiamo dei vuoti, chi è? E' una straniera e ha avuto una vita difficile, ma in che senso? E' ormai un vegetale chiuso in un ospedale, perché mai? Eppure questo avvenimento sembra essere molto importante ai fini della storia. La narratrice prova un senso di colpa, ha assistito all'incidente? 
Ecco, i presupposti sono più ce buoni per una storia più lunga, purtroppo a me ha lasciato tantissime domande 
Uso delle parole 8/10 
Le Drabble sono tutte drabble perfette, perfettissime di 100 parole esatte l'una. 
La consegna delle parole è stata rispettata, così come l'utilizzare la parola data all'interno del capitolo. 
Per la consegna del capitolo incentrato sulla parola invece, la consegna manca prevalentemente nei capitoli del Crepuscolo e Controluce. 
 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Gaea