Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Bluemars    14/03/2013    1 recensioni
Ronnnie: sedici anni, ragazza allegra e spensierata,con atteggiamenti un po' strani forse.Insieme al padre si trasferisce a Stratford,una cittadina del Canada che a quanto pare non risulta neanche sulle cartine.
Justin: un bulletto qualunque nonchè grande puttaniere e incubo di ogni secchione.Chissà perchè ha puntato Ronnie come vittima dei suoi "scherzi innocenti"...bhè,se lo chiede anche lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-chapter six-


*BIIP,BIIP,BIIP*
Aggrottai la fronte e mi girai dall’altro lato del divano stringendomi ad un cuscino.
-Oh cazzo…- sentii una voce bestemmiare rimbombarmi nelle orecchie.
-mmmh…- mugolai appena socchiudendo lentamente gli occhi.
Una figura era nella mia cucina, chinata sul forno con delle presine che cercava di spengere il timer con i guanti termici addosso.
Mi alzai a sedere portando con me una coperta che non ricordavo di essermi messa quando, qualche ora prima, mi ero addormentata e  mi guardai intorno.
Mi grattai la testa stropicciando un po’ gli occhi e sorrisi automaticamente realizzando chi stesse bestemmiando nella mia cucina.
‘E’ rimasto..’ pensai mentre guardavo la scena divertita.
Justin stava saltellando per tutta la cucina tenendosi un dito in mano ,insultando  in vari modi il mio forno ,e mi stupii di quanto fosse vario il suo vocabolario, facendomi ridere.
-Brutto rottame del caz...-si bloccò non appena mi vide guardarlo divertita dal divano e si schiarì la voce- Oh…ehm da quanto sei sveglia ?-
-Da abbastanza per vederti litigare con il mio forno- lo indicai e risi andando in cucina con la coperta sulle spalle (in perfetto  stile Nonna Petunia)
-Scusa se ti ho svegliata- disse semplicemente.
Aprii il frigo e lo richiusi con un cartone di latte in mano,per poi girarmi a guardarlo stranita, riflettendo sul potenziale senso ironico della frase –…ma in mia difesa posso dire che hai un forno di merda, come te-continuò poi annuendo con quel suo solito sorrisetto strafottente di nuovo sul volto
‘Ah ecco, è tornato il solito coglione’ pensai ,e scossi la testa leggermente irritata sporgendomi verso una mensola alle ricerca di un bicchiere -Bhè a difesa del forno posso dire che anche tu non scherzi- gli feci un occhiolino ironico e mi alzai sulle punte per arrivare allo scaffale in alto.
-Anzi potresti anche sorpassarlo in classifica- continuai con tono pungente.
Silenzio…Oh oh,forse avevo esagerato.
Mi morsi il labbro e mi allungai ancora un po’ per aprire la mensola ,ma quando finalmente  ci riuscii la sentii sbattere.
 -Mi stai forse dando della merda?- sibilò nel mio orecchio facendomi sussultare, sentivo la sua presenza dietro di me. Alzai leggermente il viso per guardarlo male ,mi sovrastava :il braccio era allungato sopra la mia testa con il pugno chiuso contro lo sportello, la mascella contratta che mi guardava sguardo leggermente infastidito.
Abbassai lo sguardo e lo ignorai.
Oh giusto ,mi ero dimenticata :mai insultare Bieber, nemmeno per scherzo.
‘lunatico del cazzo…’
Lo sentii irrigidirsi e feci per andarmene,quando la sua mano si strinse sul mio braccio costringendomi contro il bancone
-come hai detto scusa ?- ringhiò con il viso a un palmo dal mio.
Merda,lo avevo detto ad alta voce?
Deglutii e lo guardai malissimo strattonando il braccio cercando di liberarmi dalla sua presa che però si fece più forte.
-Allora ?- ripetè con voce bassa e incazzata.
I suoi cambiamenti d’umore cominciavano seriamente ad infastidirmi.
-Io penso che tu abbia sentito benissimo-mormorai alzando lo sguardo sul suo mordendomi il labbro per nascondere una smorfia di dolore.
Mi guardò fisso negli occhi con un’intensità tale che mi fece temere fosse vicino a staccarmi  la testa a morsi, ma quando spostò lo sguardo sulle mie labbra il suo viso si addolcì appena ,e la sua presa si fece più leggera sul mio braccio fino a scomparire.
                                   
                                                               §§§

Sospirai di sollievo e solo in quel momento mi resi conto di aver trattenuto il respiro, rimasi immobile a guardarlo confusa mentre si allontanava  e prendeva qualcosa dal forno.
Avevo vinto…sorrisi leggermente e mi portai una mano sul braccio dove poco prima era stretta la sua mano, feci una smorfia, sicuramente sarebbe venuto fuori un livido di proporzioni considerevoli l’indomani.
-Ho cucinato del pollo –disse senza guardarmi rimanendo girato verso il forno.
Mi staccai dal bancone e lo raggiunsi un po’ incerta chinandomi vicino a lui davanti a quel che, per quanto mi doleva dargli ragione, era un forno di merda con lo sportello che non si apriva. Ridacchiò nel vedermi armeggiare con quel coso per qualche minuto e mi scansò riuscendo ad aprirlo in un attimo. Sbuffai e lo guardai come guardavo l’orso della casa blue quando ero piccolina, con le stelline al posto degli occhi.
-Mistero della fede- mi anticipò, prima che gli chiedessi come avesse fatto sorridendomi e facendo spallucce.
Apparecchiammo mettendo qualche posata e dei bicchieri sul tavolo e mangiammo in un silenzio imbarazzante ‘avanti di qualcosa…’ cercai a qualche argomento di cui parlare ma la vista di Justin che addentava una coscia di pollo mi fece ridacchiare ‘è bello perfino sporco di curry’.
Arrossii immediatamente a quel pensiero e quasi mi strozzai. Che diamine pensavo ?
-Tutto okay ?- alzò gli occhi dal cibo e mi guardò divertito – perché sei arrossita ? – tamburellai con le dita sul tavolo in cerca di una scusa, diventando ancora più rossa e guardai ovunque tranne che da lui.
-ecco nulla ehm..- notai il suo dito arrossato-mi chiedevo cosa avessi fatto alla mano..-improvvisai bevendo un sorso d’acqua. Lui se la guardò e fece spallucce
-Bho- biascicò tornando a mangiare.
Mi sporsi sul tavolo e gliela presi delicatamente  avvicinandola verso la luce quasi ad analizzarla attentamente. Scoppiò a ridere.
-che stai facendo ? – mi guardò divertito  come se fossi un’aliena e le fossette comparvero ai lati della sua bocca, e se prima ero rossa adesso dovevo essere fosforescente. Lo azzittii con un cenno e lui alzò l’altra mano in segno di scusa e continuò a ridere silenziosamente fino a che non parlai.
-Ah-aaaa ! ti sei bruciato- annuii soddisfatta della mia conclusione.
-e con questo ? – alzò un sopracciglio.
-nulla, semplice costatazione ,tu Justin Bieber ti sei scottato con il mio forno- annunciai sorridendo.
-e perché la cosa dovrebbe farti sorridere ?- chiese ormai ridendo con me
-perché mi fa capire che sei un umano...dopotutto-
-complimenti Sherlock non ci sarei mai arrivato- mi diede una schicchera in fronte ritirando la mano che non mi ero accorta di stare ancora stringendo.
Incrociai gli occhi per guardare il punto colpito facendolo ridere e mi alzai
-vieni che ti curo – mi alzai e feci cenno di venire con me in bagno.
Alzò le spalle sbuffando e mi seguì mettendosi seduto sul water chiuso.
-non è che mi vuoi uccidere vero?- chiese fintamente preoccupato mentre rovistavo nel cassetto delle medicine–e soprattutto perché hai una papera di gomma nella vasca ?-rise stringendo la mia paperella tra le mani facendogli fare squiit.
Gliela tolsi dalle mani ridendo e mi chinai di fronte a lui mettendo del ghiaccio sul suo dito-perché non mi piace fare il bagno da sola- risposi come se fosse una cosa logica.
-non sapevo di questo tuo lato- sorrise malizioso e io strinsi la garza attorno al suo dito arrossendo.
-aho!- sussultò ringhiando.
-ops..- mi finsi dispiaciuta e risi fermandogli la fasciatura con l’adesivo.
-stronzetta- rise ritirando il dito muovendolo per accettarsi che fosse ancora intero e funzionale.
-mi dica dottore…quanto mi resta ?- scherzò lui
-grazie alle mie fantastiche cure tanto-mi vantai facendo finta si spazzolarmi  le spalle ricevendo una sua risata mentre mettevo apposto il mio kit salva vita.
-ehi..-disse alzandosi e io mi girai ma prima che gli potessi chidwere cosa volesse, fece una cosa che non mi sarei mai aspettata.
 Si inginocchiò e posò le sue labbra sulla pelle  ancora irritata e leggermente rossa del mio braccio premendole dolcemente contro il livido che si stava formando.
-Scusa…- sussurrò.

-BLUEMARS.
sera a tutti sono tornata :3 
scusate il ritardo come al solito ahahahha vi ho fatte un bel capitolo luuungo però dai perdonatemi
CHIEDO VEEENIA.

continuo dopo almeno 5 recensioni 
cosi so se continuare o meno questa storia 
Non deludetemi sciao <3
  
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