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Autore: Rile    14/03/2013    2 recensioni
Dopo anni dalla Terza guerra mondiale, le condizioni terrestre sono migliorate, anche se questo non vale ovunque, la popolazione umana si è riunita nelle “nuove città” e da lì sono nate nuove organizzazioni amministrative.
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Fare il cercatore è un lavoro ambito quanto difficile. Si deve munire di coraggio e spirito d'avventura, specialmente quest'ultimo.
A Zurigo finalmente stanno per finire gli allenamenti, ma ne consegue un'ultima prova. Riusciranno i protagonisti di questa storia a portarla a termine? Se sì, cosa faranno dopo? Quale sono le ragioni che hanno portato il mondo al peggior conflitto armato della storia?
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[IN REVISIONE]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1:  L'ultimo giorno d'addestramento
 
“Era una bella giornata il 2 giugno 2116,  il sole splendeva sul cielo azzurro privo di alcuna nube. Gli alberi erano cresciuti rigogliosi, le loro foglie verdi facevano da paesaggio a quella finestra del 2° piano di un certo campo d'addestramento, a Zurigo.
 
Quel giorno, nel campo, si svolgeva un lieto evento: l'ultima prova d'addestramento di tutti i giovani allievi. Quest'ultimi erano tutti entusiasti del loro ormai prossimo mestiere, il cercatore.
Era una professione molto ambita dai giovani amanti dell'avventura, visto che è basata principalmente su quest'ultima. 
 
Ma ritorniamo ai nostri ''quasi-avventurieri''. Erano tutti entusiasti, chi più, chi meno. Tra tutti spiccava un certo biondo dai occhi azzurri come il cielo, diceva che di chiamarsi Alfred F. Jones. Spiccava tra la folla poiché stava urlando ai presenti tutte le eroiche imprese che  avrebbe compiuto in nome dell'America, sua terra natia, una volta finito l'addestramento. Alla parte dove il nostro biondo disse che avrebbe salvato il mondo, intervenne un ragazzo, anche lui biondo, ma con dei intensi occhi verde smeraldo e delle folte, e alquanto bizzarre, sopracciglia che quasi coprivano gli occhi. Questo ragazzo, che sembrava chiamarsi Arthur,  dapprima con tono pacato cercava di convincere l'americano di scendere dal tavolo, passò  poi alle “minacce” di cucinare per lui, e obbligarlo a mangiare quello che preparerà, se non fosse sceso entro 5 secondi. 
 
Un'altra persona appariscente in quella grande sala era un albino che si soprannominava ''Il magnifico'', nome di battesimo Gilbert. Questo non aveva certo fatto scena come l'americano, ma l'avrebbe fatto volentieri se non fosse stato fermato da una padellata in testa inflittagli da un ragazza dai lunghi capelli castani. La vittima, prima stordito dal colpo ricevuto, protestò poi per la sua ''magnifica'' faccia rovinata dal bernoccolo sulla testa. L'altra rispose a tono, rinfacciandogli anche il fatto che lei fosse già una cercatrice, di grado medio poi.
Per le donne avere un mestiere di solito intrapreso dagli uomini, come questo, era una cosa di cui andarne fiere. Elizabeta - il nome della ragazza castana- però, si sentiva alla pari degli uomini, infatti non era raro vederla con i suoi compagni in risse o gare di bevute. Quest'ultimo era più raro poiché non c'era una grande disponibilità di alcolici nel paese, tanto meno questo lusso veniva riservato a dei ragazzini in un campo d'addestramento.
 
A proposito di ragazze, quel giorno ce n'erano più del solito, tra ragazze che seguono l'addestramento e quelle venute con gli amici o parenti. Infatti era abbastanza interessante assistere  al discorso che si tiene ogni due anni in questa sala. Tra i visitatori c'era una ragazzina esile e bassa, dai splendidi capelli  biondi chiaro a caschetto e dagli grandi occhi di un verde brillante ma delicato. Ella chiacchierava con, presumibilmente, suo fratello; un ragazzo sui vent'anni, biondo come lei ma dagli limpidi occhi azzurri chiaro, quasi glaciali.
 
Una ragazza orientale attirava parecchio l'attenzione, specialmente quella maschile. Era graziosamente vestita con un abito orientale rosa, aveva dei lunghi capelli setosi e bruni, quasi neri. Rideva spesso con le sue amiche tra cui la ragazzina bionda e Elizabeta, sembravano veramente amiche. Questa ragazza orientale era accompagnata da una ragazza di altrettanta bellezza, solo che sarebbe definita come una “pietra grezza”. Mostrava un carattere freddo ma fiero, però se la si guardava a lungo, si poteva notare i modesti sorrisi che mostrava alle sue amiche, specialmente con l'altra orientale. Parevano quasi sorelle.
 
-”Hey Eliza! Da quant'è che ti comporti come una ragazza?”-urlò una voce gracchiante. Era quella dell'albino chiamato Gilbert.
A questo l'interpellata rispose a tono, suscitando le risa delle sue amiche e quelli dell'albino.
Quest'ultimo erano: un spagnolo allegro e un francese ''molto audace''.
Il primo aveva una folta chioma castana e riccia, degli occhi verdi smeraldo che sprizzavano di gioia e un sorriso largo che sembrava eterno. Si doveva ammettere che era proprio un bel ragazzo.
Il francese era di altrettanta bellezza, se non superiore, visto che aveva anche quel fascino da uomo maturo. Possedeva degli occhi paragonabili a due zaffiri, profondi e intensi; una chioma bionda, mossa, che gli arrivavano fino al collo e una barbetta piccola  che gli dava un aspetto più maturo.
Questi due, con Gilbert, formavano un trio. Si facevano chiamare Bad Touch Trio, il motivo non si sa.
Questi tre facevano parecchia baldoria, si abbuffavano a volontà e producevano un chiasso tremendo. Per questo furono rimproverati dal loro ''maestro'', Roderich. Austriaco di nobile famiglia, amava la musica quanto era bravo nel produrla. Infatti, oltre a addestratore di ''reclute'', insegnava anche a suonare il piano gratuitamente, visto che i suoi allievi non erano molti, ma di buona volontà. Nonostante questo, poche erano le persone che si interessavano alle sue lezioni.
 
Dopo minuti davanti a un Roderich furioso, il Bad Trio decise -saggiamente- di scappare dall'austriaco e avvicinarsi verso il palco, dove si sarebbe tenuto il discorso qualche minuto dopo.
 
Infatti pochi minuti dopo un  uomo salì sul palco e verificò che il microfono funzionasse correttamente. Era un uomo alto e robusto, dai capelli biondi ordinati e degli occhi azzurri chiarissimi, come il riflesso del cielo su degli cocci di vetro.
 
Dopo essersi accertato che il microfono funzionasse bene, si preparò a fare il suo discorso..ma venne interrotto da un grido.
-”Vai Lud! Fai vedere a tutti chi sei!”- gridò Gilbert mentre rideva sguaiatamente.
 
Lud, come si era capito che fosse il nome dell'uomo, finse di non aver sentito nulla e cominciò a parlare.
 
-”Vee..tu conosci Ludwing?”- chiese un ragazzino, o almeno sembrava che lo fosse, a Gilbert.
Questo, prima stupido di essere stato chiamato da un perfetto sconosciuto - dai occhi color miele e  capelli castano, quasi ramati - rispose subito:
-”Certo che lo conosco! E' il fratellino del magnifico me! Piuttosto tu chi sei?”-
-”Vee, sono un suo amico!”- disse soddisfatto il castano.
-”Come!? Lud ha un nuovo amico e io non ne sono a conoscenza?! Non è che siete dei amanti?- rispose scherzoso Gilbert.
-”Ci conosciamo da poco, ma Lud è veramente gentile. Giusto, dimenticavo, io mi chiamo Feliciano e...”-
 
-”Dannazione Feli, dove ti eri cacciato??”- disse abbastanza irritato un ragazzo sorprendentemente simile a Feliciano, solo dai capelli più scuri e occhi marrone chiaro che sfociavano nel verde.
-”Ho conosciuto il fratello maggiore di Lud! E' veramente simpatico! Perché fai conoscenza anche tu?- disse al fratello, ancora più scocciato di prima, e dopo si rivolse all'albino:-”Vee questo è mio fratello maggiore Romano, non è un gran figo?”-(*)
-”Tsk, non mi metto a fare conoscenza con un crucco.”- disse Romano secco.
-”E il magnifico me non si mette a fare conoscenza con persone che non riconoscono la mia fantasticità!”- lo prese in giro Gilbert.
 
Romano stava per rispondere un po' tantino male quando si sentì quel Ludwing parlare dal palco sugli  gruppi formati per l'ultima prova:
“…gruppo 1: Annalisa Castellini, Luke Smith, Adam Weber supervisionati da MathÍas Køhler e Lukas Bondevik .(*)
Gruppo 2:Alfred F. Jones, Matthew Williams, Francis Bonnefoy supervisionati da Yao Wang.
Gruppo 3: Antonio Fernández Carriedo, Kim Dinh, Feliciano Vargas supervisionati da Elizabeta Hedérváry  e Arthur Kirkland.
Gruppo 4: Gilbert Beilschmidt e Romano Vargas supervisionati da Roderich Edelstein e Ludwing Beilschmidt, cioè io.
Gruppo 5: Clarissé..”
 
-”Sono insieme col cruccio mangia patate?? Ma stiamo scherzando vero?”- Romano urlò quasi, il fratellino intanto cercava di fermarlo prima che l’altro salisse sul palco e riempisse di botte -sempre se potesse battere Ludwing- e urlargli contro di come abbia fatto scelte a caso.
 
“Il gruppo 1 verrà incaricato di…”- continuò imtemperrito il tedesco sul palco, inconsapevole degli insulti che stava ricevendo -”..il gruppo 2 è incaricato di ispezionare il fiume Garonna. Il gruppo 3 è incaricato di andare sulle Alpi dell’Alto Adige a ritirare le scorte di medicinali nel vecchio deposito di questa regione. Il gruppo 4 deve ritrovare un carro con persone, animali e oggetti, nei pressi della città di Vienna, in Austria. Il grup…”
 
Dopo qualche minuto, riuscì finalmente a finire il discorso. 
 
-“E ora cosa  facciamo?”- chiese Feliciano al fratello. 
-“Ma secondo te? Ovviamente andiamo a chiedere più informazioni da quel damerino di Roderich.”-
 
Dopo circa due ore la sala si svuotò, visto che l’evento era quasi finito.”

 
-“Sembra un evento divertente..alla fine sono felice di averti incontrato qui.”- ridacchiò un ragazzo.
-“Bhe.. effettivamente hai ragione, ne sono felice anch'io. Poi.. qui nessun altro ti crederebbe.”- rispose l’altro, leggermente più anziano del primo.
-“Già.”-


 
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Note:
-"
Annalisa Castellini, Luke Smith, Adam Weber supervisionati da MathÍas Køhler e Lukas Bondevik ."  
 
I primi tre nomi sono messi per scena, scusate. Mathias e Lukas sono rispettivamente Danimarca e Norvegia. Ho scelto questi nomi perché sono quelli che probabilmente verranno addottati come ufficiali. 
-"...non è un gran figo?"  Non ho resistito a mettere una citazione al manga! Infatti nel volume 1 di Hetalia, nella strip dove debutta Romano, Veneziano lo presenta a Germania usando appunto questa frase.
-Userò nella maggior parte delle mie fic il nome di Romano invece che di Lovino, per due ragioni: 1) perché non mi piace il nome; 2) perchè non sembra molto italiano e non ho mai sentito nessuno essere chiamato così, neanche nell'antichità.
-Nel caso non si capisse, la voce narrante è di una persona estranea alle vicende di questa storia, ed egli lo racconta a un'altro, sempre estraneo. Comunque se ho delle idee decenti inserirò questi due personaggi nella storia.


Angolo insignificante dell'autrice:
Questo capitolo avrei dovuto pubblicarlo circa un mese fa ma, ahìme, tra la prima versione che faceva pena, la chiavetta che mi abbandona, word che si blocca quando non ho ancora salvato...ed ecco un mese!
Ringrazio diokoxkristof e kishimasa_  per la recensione, mi avete davvero reso felice! Ringrazio ancora kishimasa e un'altro/a utente per aver messo qualche giorno fa (anche se ora tolto) nelle seguite! Ero al settimo cielo!
Spero vi sia piaciuto anche solo un poco, anche se francamente questo capitolo mi faceva pena l'ho riscritto parecchie volte...
Prometto che entro questo week-end pubblicherò il prossimo capitolo speriamo..
Ribadisco che mi fa sempre piacere ricevere delle recensioni, siano positive o altro, quindi fate pure!
Ora vado, spero di rivedervi il prossimo capitolo! 
See you soon~

   _Rilen
  
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