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Autore: _LadyLyra_    14/03/2013    0 recensioni
Il legame d'amicizia è una delle cose più belle che possa esistere in questo mondo,e Ale lo scoprirà a sue spese.Una ragazza di 16 anni che,insieme alle sue amiche,vorrebbe cercare di realizzare il suo sogno:incontrare i suoi idoli.Ci riuscirà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 Macabro Arcano e Meravigliose Scoperte Sentì mamma uscire dalla camera da letto.Non aveva per niente una bella cera:viso cupo e mente immersa in chissà quali pensieri. “Hei mamma..” Cercai di attirare la sua attenzione ma niente;si comportava in modo strano,come se avesse ricevuto una telefonata dal Tristo Mietitore. “Mamma che ti prende?Chi era al telefono?” “Il pranzo è pronto.Vai a lavarti le mani.E spicciati prima che si raffreddi.” Che acidità nascondevano quelle parole.Le diedi ascolto immediatamente e poi presi posto a tavola.C’erano gli involtini di carne;quando li vidi sopra al mio piatto mi resi conto che la faccenda doveva essere davvero seria:mamma non aveva mai cucinato,lo ripeto MAI,in vita sua la carne il venerdì.Scoppiavo dalla voglia di domandarle il perché di tutto quel mistero,che restò avvolto nelle tenebre più profonde per tutto il giorno. Si avvicinò il pomeriggio. “Mamma,esco un po’ con Ilenia.Torno più,ciao.” “Ciao.” Rispose. La cosa iniziò a spaventarmi non poco.Le possibilità potevano essere due: avevo combinato qualcosa io,e quindi quella telefonata l’aveva messa al corrente di qualche mia monelleria,oppure le era stato comunicato qualcosa di veramente spiacevole che,per il momento,preferiva nascondermi.Optai per la prima opzione.Conoscendo mia madre,quando non mi parlava,in qualche modo,c’entravo io. Varcai la soglia della porta di casa triste e sconsolata.Non me ne accorsi subito,ma mia madre mi aveva osservata uscire con lo sguardo teso e preoccupato. Mi diressi verso il portone di casa d’Ilenia;era già scesa e mi stava aspettando. “Oddio da quanto tempo sei qui sotto ad aspettarmi?” “Da non più di 10 minuti” Rispose tranquillamente. “Non puoi neanche immaginare quanto mi dispiace.Scusami!!” Dissi con tono mortificato. “Sta’ calma,non è mica scoppiata la Terza Guerra Mondiale!Dai andiamo!Devo raccontarti un po’ di cose.” Le sorrisi e iniziammo ad incamminarci verso il centro della città.Quel breve spiraglio di felicità causato dal perdono di Ile svanì quasi immediatamente.La mia amica continuava a parlarmi del ragazzo che le piaceva e di alcune sue amiche;non la stavo seguendo per niente.Continuavo a pensare all’atteggiamento di mamma nei miei confronti;nella mia mente c’era stampata la frase:”E’ colpa mia,solo mia.”D’un tratto Ilenia si accorse che ero pensierosa. “Dimmi:chi sei tu?” Mi domandò. “Eh?Ilenia sono Alessandra.” Risposi;la sua domanda mi risultò strana. “No,non sei l’Alessandra che conosco.La mia sorride,ride e fa battute cretine in continuazione.Tu invece non hai fiatato da quando ci siamo salutate e sul tuo volto non ho ancora notato il tuo sorriso di sempre.” “…Tu mi capisci sempre,eh?” Domandai ormai rassegnata all’evidenza. “Purtroppo per te sì.” Fece un sorrisetto quasi di soddisfazione.”E ora sputa il rospo!Che ti piglia?” E così le raccontai tutto,per filo e per segno,senza tralasciare nemmeno il sospetto sulla mia colpa. “Nah,secondo me non c’entri nulla.” Mi disse alla fine. “E come fai ad esserne così sicura?” Domandai. “Rifletti un minuto:se davvero questa storia riguardava te o qualche tua monelleria,perché tua madre non te ne ha parlato subito?Che genio che sei..” “Ci avevo già pensato e sono arrivata alla conclusione che il problema potesse essere papà…” “Che c’entra tuo padre ora?” “Beh,in questi giorni ha lavorato tantissimo e a casa non è stato molto presente.Quindi ho ipotizzato che mamma stesse aspettando il giorno libero di papà,così da poter essere in due a farmi la ramanzina..” “La tua ipotesi ha senso e potrebbe essere anche vera.Ma sono sicura al 10000% che tu non hai nulla a che fare con tutto questo.Lo sento.” “Grazie Ile,mi sento molto meglio.Ti voglio tanto bene.” La stritolai.Poi passammo tutto il pomeriggio a girovagare fra la folla del centro e a chiacchierare;fortunatamente,non tornammo più sull’argomento “x”. Verso le 19.00 ci congedammo e tornammo ognuna nella casa propria.Rientrai e notai mamma che stava trafficando col PC.La lasciai dov’era e apparecchiai la tavola.La cena si svolse così come si era svolto il pranzo,con la differenza che nessuna delle due spiccicò parola.Sparecchiai e mi precipitai al PC,com’era mio solito fare dopo cena.Mamma non commentò.Diedi uno sguardo rapido alle notifiche su Facebook;improvvisamente mi cadde l’occhio su un link condiviso sia da Kiara che da Jada:era sugli 1D. “E va bene,andiamo ad ascoltare questi qua.” Pensai.Però prima feci qualche ricerca su Wikipedia:soprii molte cose interessanti sul loro conto,per esempio che avevano partecipato ad XFactor arrivando terzi,che quattro membri della band erano inglesi e uno irlandese e altre curiosità.Mi catapultai su YouTube ed iniziai a guardare i videodiari che avevano registrato durante la loro permanenza nello show televisivo:non avevo mai riso tanto in vita mia;Louis,poi,mi faceva morire.Una volta finiti di vederli passai ad ascoltare le loro canzoni.Cominciai con “One Thing”,che mi rapì completamente;andai a cercare anche il testo e la traduzione;così feci anche per tutte le altre che componevano l’album “Up All Night”.Rimasi sbalordita del loro talento e dal messaggio delle loro canzoni;Jada e Kiara avevano ragione:ERANO STUPENDI.Iniziai a scaricare l’intero album sull’Ipod e sul cellulare;non riuscivo più a smettere di sentire e di cantare le loro canzoni:era diventata come una “dipendenza” che aveva conquistato il cuore.Senza rendermene conto mi stavo ammalando:la One Direction Infection scorreva già nelle mie vene e percorreva tutto il mio corpo;tutto sembrava disperdersi nell’aria:problemi,preoccupazioni…Però fra salti,canti e corse il tempo volò velocemente:infatti,alzando lo sguardo verso l’orologio,notai che era leggermente tardi. Spensi tutto e mi coricai sul letto. Ad un certo punto sentì che la porta della mia camera si era aperta.Sul suo varco c’era mamma;la sentì sussurrare queste parole:”Domani saprai tutto…” E se ne andò lasciandomi riposare. A quelle sue parole cercai di prendere sonno più in fretta:volevo assolutamente scoprire la verità sulla faccenda che mi aveva tanto tormentata.
  
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