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Autore: LordWeavile94    15/03/2013    2 recensioni
Dopo il termine della Lega di Unima, Camilla invita Ash a tornare a Sinnoh, per prepararsi a sfidare i Super 4. Ritrovati i suoi vecchi amici, però, dovrà affrontare un'antica minaccia, che metterà a dura prova la vita sua e dei suoi compagni. Avventura, Amicizia, Amore: una lotta epica, un destino da seguire.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Beeeenvenuti ad un altro capitolo del mio racconto! Come già sapete, questa volta vedremo l’incontro tra Luciano e Ash! Come andrà a finire? Lo scoprirete presto, buona lettura!
 
Capitolo Diciannovesimo: Il principe della mente.
 
Era sera nella casa utilizzata da Ash e i suoi amici come base per dormire. Dopo gli attacchi dei pokémon di Giratina era stata ricostruita più grande, in modo da diventare una mini-residenza per personaggi importanti, perciò tutti quanti potevano starci senza problemi.
I pokémon riposavano in una zona sotterranea, illuminata artificialmente e contentente tutti i tipi di habitat, da quello roccioso a quello desertico, fino ad arrivare ad un grande lago al centro.
La maggior parte delle persone all’interno della casa chiaccheravano: le ragazze si scambiavano pettegolezzi sui loro fidanzati, i ragazzi parlavano di lotte pokémon, le donne e Brock ripulivano la cucina. Tutti respiravano un’aria di intensa allegria. Tranne una persona. Ash stava davanti ad un computer, sul quale si alternavano immagini di pokémon, insieme a delle tabelle contententi, più o meno, i valori di potenza, velocità, difesa ed altro delle creature.
-Maledizione!- disse l’allenatore, alzando gli occhi al cielo –è difficile elaborare una strategia! Conosco solo alcuni dei pokémon di Luciano, e sono tutti di tipo psico. Dovrei usare mosse di tipo coleottero, buio e spettro, ma non è così facile!- il ragazzo passò in rassegna di tabelle contenenti i suoi pokémon, controllando ogni singola mossa che conoscevano, in modo da trovare qualcosa che gli fosse utile.
Lucinda guardò Ash sorridendo: voleva davvero vincere, se si era messo in testa di elaborare una strategia per bene. La ragazza non fece nemmeno in tempo a finire di pensare ciò, che Ash sbattè le mani contro il tavolo e si alzò, dicendo –Bah, tutte queste tabelle non servono a niente! Elaborerò una strategia sul momento, come ho sempre fatto!- tutti scoppiarono a ridere, e la Principessa di Sinnoh sorrise tra sé e sé: non sarebbe mai cambiato, in fondo.
Mew ridacchiò e si avvicinò al suo allenatore –Giusto, non serve preoccuparsi! Ce la farai, devi solo stare tranquillo!- Brock si girò, guardando l’amico. –Concordo con Mew, Ash! Rilassati un po’!-
Ash annuì, poi si diresse verso il gruppo di ragazze. –Di cosa si parla qui?- chiese incuriosito, vedendo che le ragazze parlavano a bassa voce. Misty gli rivolse uno sguardo truce. –Nessun maschio ammesso qui! Via!- l’allenatrice si alzò e lo spinse via fermamente. Ash protestò, ma fu tutto inutile. –Uff, queste ragazze. Ma cosa avranno mai da dirsi di così segreto?- chiese all’aria. Mew ridacchiò, Pikachu scosse la testa: tutto inutile, non avrebbe mai capito.
La serata passò così serena, tra le risate e i piccoli battibecchi. Dopo un po’ Ash annunciò che sarebbe andato a dormire, e tutti lo salutarono, augurandogli buona fortuna per l’incontro dell’indomani.
 
Ash si alzò presto, determinato a tutti i costi a vincere. Come aveva fatto il giorno prima sgattaiolò in cucina, per mangiare qualcosa prima di scegliere i suoi pokémon e dirigersi allo stadio un po’ prima, per saggiare il terreno. Con sua grande sorpresa trovò sua madre, Delia, e Lucinda, intente a preparargli la colazione.
 
-Oh, buongiorno. Cosa ci fate già sveglie?- chiese il ragazzo. Delia sorrise e gli rispose –Se non fai una bella colazione, non vincerai niente, ragazzo!- La coordinatrice arrossì, leggermente imbarazzata –Ehm...semplicemente, non riuscivo a dormire, così ho pensato di aiutare Delia a fare la colazione- disse, per poi girarsi verso i fornelli.
Il sorriso della madre di Ash si fece più largo, mentre metteva due toast nel tostapane.
Ash ringraziò le due, poi si sedette, cominciando a pensare ai pokémon da portare in battaglia. Pikachu aveva sempre difficoltà con i tipi psico, quindi forse non lo avrebbe usato.
Dopo aver mangiato il ragazzo salutò l’amica e la madre e si diresse verso la sala sotterranea, per andare a scegliere i suoi pokémon.
Una volta fatto tornò di sopra, per poi uscire e dirigersi verso lo stadio. La lotta sarebbe cominciata solo qualche ora dopo.
 
-Signore e signori, bentornati a questa grandiosa sfida!- gridò l’annunciatore, mentre lo stadio rumoreggiava per le ovazioni delle migliaia di spettatori. –Oggi vedremo un incontro d’eccezione! Dopo aver sconfitto Aaron e Vulcano, lo sfidante si appresta a sfidare il Quarto Superquattro! E a proposito, applaudiamolo, chiamiamolo, inchiniamoci a lui, il Principe della Mente! Signore e signori, ecco a voi LUCIANO!-
Lo stadio scoppiò in applausi entusiasti: era da molto tempo che Luciano non lottava ufficialmente contro qualcuno. Era un grande giorno. Il Superquattro entrò con calma nell’arena, una mano stretta intorno ad un libro, l’altra intenta a salutare il pubblico.
-Dall’altra parte invece abbiamo l’autore di questa grandiosa scalata! Ladies and Gentleman, ASH KETCHUM!-
Altri applausi e ovazioni furono generati dagli spettatori, mentre l’eroe entrava correndo nell’arena, Pikachu sulla spalla, Mew che volteggiava alto sopra il campo lotta.
-Luciano!- disse Ash –Batterò anche te ed arriverò a Camilla! Puoi scommetterci!- l’uomo sorrise e mise il libro in una tasca della giacca. –Questo lo pensi tu. Vediamo quanto sei cresciuto, Ash.-
L’arbitro avanzò. –Le regole di questo incontro sono le stesse di tutti gli altri: ciascun allenatore potrà usare cinque pokémon, e solo lo sfidante potrà effettuare sostituzioni. Nessun limite di tempo. Cominciate!-
Luciano tirò fuori da una tasca interna della giacca una sfera, che ingrandì e poi lanciò in campo. Dalla sfera uscì fuori un pokémon umanoide, con grandi mani, simile ad una marionetta.
-Mr. Mime, eh? Bene, andiamo Leavanny!- disse Ash, mandando il suo pokémon in campo.
-Leavanny, cominciamo subito, usa Forbice X!- il pokémon annuì e si lanciò sull’avversario, con le zampe illuminate di bianco.
Luciano sorrise e puntò la mano verso Leavanny –Mr. Mime, Psichico!- gli occhi del pokémon si illuminarono di azzurro, e Leavanny fu trasportata in aria.
-Leavanny, Millebave, veloce!- gridò Ash. Leavanny annuì e lanciò un getto di fili ai piedi di Mr. Mime, impedendogli i movimenti. –Non sarà questo a fermarci! Mr. Mime, sai cosa fare!- disse calmo Luciano. Il suo pokémon annuì poi, manovrando con Psichico l’avversario, lo lanciò contro se stesso a grande velocità. Subito dopo caricò nella mano destra un pugno infuocato che, colpendo Leavanny in pieno petto, lo lanciò via e lo fece sbattere contro il muro dell’arena. Leavanny cadde a terra, KO.
-Leavanny non può più continuare. Vince Mr. Mime!- dichiarò l’arbitro.
Ash era esterrefatto. Non era riuscito nemmeno a mandare a segno un colpo. Digrignò i denti e fece tornare Leavanny nella pokéball.
-Wow, è molto potente...ma non basterà! Krookodile, scelgo te!- il grande coccodrillo si presentò sul campo, occhiali da sole sul viso.
-Cominciamo subito, vai con Pietrataglio!- disse Ash. Rocce aguzze si formarono intorno a Krookodile, che poi le lanciò verso l’avversario.
-Psichico.- ordinò con calma Luciano. Le rocce si fermarono a mezz’aria, poi tornarono indietro verso Krookodile.
-Krookodile, usa Fossa!- ordinò Ash, e il pokémon scomparve sottoterra. Mr. Mime si guardò intorno, cercando di capire da dove sarebbe spuntato l’avversario.
-Ora, Sgranocchio!- Krookodile saltò fuori e morse Mr. Mime con forza, facendolo indietreggiare, indebolito.
-Bravo, ora Dragartigli!- il pokémon si lanciò sull’avversario, colpendolo ancora e mandandolo KO.
-Mr. Mime è KO, di conseguenza vince Krookodile!- annunciò l’arbitro.
-Molto bene- commentò Luciano facendo tornare Mr. Mime nella pokéball –ma vediamo come te la cavi con lui! Vai, Bronzong!- dalla sfera uscì un pokémon simile ad una campana.
-Krookodile, ritorna!- disse subito Ash, facendo tornare il suo pokémon nella sfera.
-So che le mosse di tipo terra non hanno effetto su di lui! Ma quelle di tipo fuoco sì, quindi, vai Charizard!- la grande lucertola uscì dalla pokéball ruggendo e sputando fiamme.
-Cominciamo subito, vai con Lanciafiamme!- ordinò Ash.
Luciano sorrise, poi guardò Bronzong. –Per favore, Bronzong, usa Vortexpalla.- il pokémon cominciò a girare su se stesso a grande velocità, respingendo le fiamme dell’avversario. Quando anche le ultime scintille si spensero, Bronzong era illeso.
-Cosa?- disse Ash, costernato. Il sorriso di Luciano si fece più largo. –Bene, amico mio, ora utilizza Psiconda!- Bronzong lanciò un’onda psichica, colpendo in pieno l’incredulo Charizard. Il pokémon si riscosse e ringhiò.
-Charizard, non arrenderti, di nuovo Lanciafiamme!- Charizard si gettò in picchiata verso l’avversario, sparando un getto di fiamme dalle fauci.
-Bronzong, Vortexpalla!- Bronzong parò di nuovo le fiamme, poi si alzò in volo, oltrepassando Charizard e andandogli dietro.
-Bronzong, Falcecannone!- ordinò il Super Quattro. Una sfera di energia elettrica si generò e fu lanciata verso Charizard.
-Charizard, evita!- il pokémon lucertola vide appena in tempo l’attacco e si scansò, poi lanciò un getto di fiamme a Bronzong, che le rimandò indietro sempre nello stesso modo.
Improvvisamente, Ash ebbe un’illuminazione.
-Ma certo! Charzard, intrappolalo con Turbofuoco, avanti!- il pokémon annuì e lanciò un getto di fiamme spiraleggianti, che si avvolsero intorno a Bronzong.
-È tutto inutile! Vortexpalla!- Bronzong girò su se stesso, ma quando provò ad uscire da Turbofuoco fu respinto indietro. Non poteva uscire.
-Ottimo! Charizard, ora vai sotto di lui e usa Lanciafiamme!- Charizard ruggì di vittoria e planò sotto l’avversario, per poi sparare un getto di fiamme all’interno della campana di Bronzong, non protetta dal moto rotatorio del pokémon. Ci fu una grande esplosione, e Bronzong cadde al suolo, KO.
-Bronzong non può continuare! Vince Charizard!- disse l’arbitro.
-Molto astuto- disse Luciano –hai trovato il punto debole di Bronzong, complimenti.- Poi guarò Charizard con occhi scuri. –Non posso permettergli di sconfiggermi un altro pokémon. Gallade, vai!- dalla sfera uscì un pokémon umanoide, con delle lame al posto delle mani.
-Charizard, muoviamoci, usa Lanciafiamme!- il drago ruggì e mandò un torrente di fiamme all’avversario.
-Gallade, Teletrasporto!- Gallade sparì dalla vista un secondo prima di essere colpito.
-Ora, Pietrataglio!- Gallade ricomparve a terra, dietro Charizard che volava, e lanciò una serie di rocce aguzze verso il pokémon che, non vedendole, fu colpito in pieno.
Charizard ruggì e cadde a terra in una nube di polvere. Quando la nube si dissipò, Charizard, ferito e malconcio, si rialzò in piedi a fatica.
-Devo ammettere che è resistente. Ma non resisterà a questo! Nottesferza!- ordinò Luciano.
Gallade scattò verso l’avversario.
-Charizard, non arrenderti! Usa Dragospiro!- ordinò Ash. Charizard ruggì e mandò un getto di fiamme verdi contro Gallade, colpendolo in pieno e sbalzandolo indietro.
Subito dopo cominciò a brillare di rosso: la fiamma sulla punta della sua coda aumentò, i muscoli si rinvigorirono. Era Aiutofuoco.
-Ottimo, Charizard! Finiamolo con Incendio!- il drago ruggì potentemente e caricò energia. La fiamma diventò bianca, e Charizard sputò una sfera di fiamme candide verso Gallade. Era troppo tardi per schivare. Una grande esplosione si levò, insieme ad un turbine di fiamme bianche.
Quando anche l’ultima fiamma fu spenta, il profilo di un pokémon comparve nel fumo. Era Gallade, completamente indenne, con un braccio alzato, protetto da una cupola verde di Protezione.
-NO!- gridò Ash, disperato. Luciano sorrise –Pensavi di averci sconfitto? Be’, non è così! PSICOTAGLIO!- Gallade sparì con Teletrasporto, per poi apparire davanti a Charizard con la lama brillante di rosa. Colpì in pieno petto Charizard che, stanco per l’attacco Incendio, non poteva schivare. La lucertola cadde a terra di schiena, KO.
-Charizard non può più continuare! Vince Gallade!- annunciò l’arbitro.
Lo stadio esplose in ovazioni per Gallade. Nessuno era ancora riuscito a battere il Charizard di Ash, a parte Giratina, ma quest’ultimo fatto il pubblico non lo sapeva. Per loro era la prima volta che Charizard, il pokémon che aveva distrutto la creatura più forte di Aaron, finiva KO.
Ash ritirò Charizard nella pokéball. –Sei stato grandioso, amico mio.- il ragazzo alzò lo sguardo e si rivolse a Luciano –Sei stato molto bravo, non pensavo che Gallade avrebbe resistito ad Incendio! Ma non fa niente! Gliscor, vai!- Il pokémon di tipo terra-volante uscì dalla sfera gridando il suo nome.
Lucianio, guardando l’avversario, si ricordò del Gliscor di Terrie: aveva deciso di non tornare in natura, ed ora era diventato il guardiano del luogo in cui riposavano i grandi eroi.
-Gliscor, cominciamo subito! Vai con Forbice X!- gridò Ash. Le chele di Gliscor si illuminarono e il pokémon si lanciò su Gallade.
-Gallade, schiva!- ordinò Luciano. Il suo pokémon cominciò a muoversi, ma poi emise un verso strozzato e si bloccò, mentre scintille brillavano intorno al suo corpo: era la paralisi causata da Dragospiro. Gliscor colpì, e Gallade cadde a terra, ferito.
-Ottimo Gliscor, finiscilo con Rogodenti!- Gliscor annuì e si lanciò sull’avversario con le fauci infuocate.
-Gallade, non arrenderti! Usa Teletrasporto!- La paralisi diminuì la velocità di azione di Gallade, che solo all’ultimo momento riuscì a teletrasportarsi. Subito dopo comparve sopra Gliscor e gli atterrò sopra, facendolo sbandare.
-Gliscor, toglitelo di dosso!- disse Ash preoccupato. Il suo pokémon si agitò, ma Gallade rimase fermamente attaccato a lui.
-Ottimo Gallade, ora Gelopugno!- ordinò Luciano. Gallade caricò una lama gelida, con la quale colpì con forza l’avversario, che precipitò sollevando una grande nube di polvere. Gliscor era svenuto.
-Gliscor non è più in grado di combattere! Vince ancora Gallade!- disse l’arbitro.
Ash digrignò i denti. Era in svantaggio, adesso. Fece tornare Gliscor nella pokéball, ringraziandolo, poi ne tirò fuori un’altra. –Complimenti, Luciano! Ma la festa finisce qui, vai Krookodile!- il coccodrillo ritornò in campo, pronto a dare il meglio di sé.
-Gallade, dobbiamo finirlo velocemente! Usa Zuffa!- ordinò Luciano. Gallade, stanco e ansante, annuì e scattò verso Krookodile. A metà strada però fu colpito dalla paralisi e si fermò, incapace di muoversi.
-Ora, Krookodile! Usa Pietrataglio!- disse Ash. Gallade non riuscì a schivare le rocce dirette verso di lui e fu colpito in pieno, cadendo KO.
-Gallade è KO! Di conseguenza, vince Krookodile!- annunciò l’arbitro.
Luciano annuì e ringraziò caldamente il suo amico. Tirò fuori un’altra sfera. –Espeon, mi serve il tuo aiuto!- dalla sfera uscì un piccolo pokémon simile ad un gatto.
-Espeon, cominciamo, Introforza!- Espeon annuì e lanciò una sfera verde a Krookodile che, sorpreso dalla velocità, fece a malapena in tempo a farsi scudo con le braccia, prima di essere colpito e fatto indietreggiare.
-Bene amico mio! Vai con Fossa!- disse Ash, e Krookodile sparì sotto terra.
-Concentrati, Espeon!- disse Luciano. Espeon chiuse gli occhi, cercando di capire da dove sarebbe arrivato il suo avversario. Improvvisamente aprì gli occhi e saltò indietro, un attimo prima che Krookodile spuntasse dal basso.
-Ora, Introforza!- ordinò Luciano, e molte sfere colpirono Krookodile, ancora a mezz’aria.
Il pokémon si rialzò ansimando.
-Ora vai con Codacciaio, Espeon!- la coda del pokémon si irrigidì ed esso si lanciò all’attacco con velocità.
-Dragartigli, ora!- ordinò Ash. Gli artigli di Krookodile si illuminarono di verde, e il pokémon colpì l’avversario, generando una potente onda d’urto. I due contendenti indietreggiarono.
-Krookodile, Sabbiotomba!- immediatamente il terreno sotto i piedi di Espeon si tramutò in sabbia, e questi fu intrappolato. Provò a liberarsi, ma non ci riuscì.
-Perfetto, ora Sgranocchio!- Krookodile si lanciò su Espeon che, impossibilitato a muoversi, non riuscì a schivare.
-Espeon!- gridò Luciano, impreparato. Il pokémon cadde a terra esausto.
-Espeon non può più continuare! Il vincitore è Krookodile!- disse l’arbitro.
-Ottimo lavoro, Espeon, ti meriti un buon riposo.- Luciano fece tornare il pokémon nella sfera, per poi rivolgersi ad Ash –Complimenti, sei riuscito a ribaltare la situazione. Adesso sono io ad essere in svantaggio...ma non per molto, vai Alakazam!- Il pokémon psico per eccellenza entrò in campo, levitando a braccia e gambe conserte.
Ash si morse il labbro: non sarebbe stata facile, Alakazam era il pokémon più potente di Luciano.
-Krookodile, vai subito con Sgranocchio!- il pokémon si lanciò sull’avversario, pronto a morderlo con una potente mossa. Luciano sorrise con calma. –Focalcolpo.- gli occhi di Alakazam si spalancarono, le braccia si mossero, una sfera di energia si formò tra i cucchiai e fu sparata, colpendo in pieno Krookodile e mandandolo a sbattere contro il muro dell’arena.
Il pokémon Minaccia cadde, svenuto.
-Krookodile non è più in grado di combattere, vince Alakazam!- annunciò l’arbitro.
Ash era senza parole. Una sola mossa era bastata per abbattere Krookodile. Vero, Focalcolpo era superefficace...ma anche Alakazam doveva avere una potenza niente male.
Ash si girò verso Mew. –Mew, solo tu puoi batterlo! Vuoi provare?- il pokémon ridacchiò ed entrò in campo –Vediamo chi ha la mente più forte!-
La tensione salì, all’interno dello stadio. Il pokémon più potente di Luciano si stava per scontrare con quella piccola ma letale leggenda, in una lotta che sarebbe stata spettacolare.
-Ultimo round, Alakazam contro Mew. Cominciate!- disse l’arbitro, sollevando le bandiere.
Senza aspettare gli ordini degli allenatori, i pokémon scomparvero nel nulla, per riapparire molti metri più in alto, ciascuno circondato da un anello di Palla Ombra.
-Mew, attacca!- disse Ash, e il pokémon lanciò una dopo l’altra le sfere all’avversario. Alakazam rispose allo stesso modo, e molte piccole esplosioni coprirono i cieli sopra lo stadio. Ash osservò Luciano: aveva gli occhi chiusi e sembrava concentrato. Il ragazzo capì che stava comunicando telepaticamente con Alakazam. Quello era un problema.
Improvvisamente, una Palla Ombra spuntò dall’alto e colpì Mew sulla schiena, facendogli emettere il suo verso. Alakazam ghignò.
-Tutto bene, Mew? Vai, usa Codacciaio!- il pokémon Novaspecie annuì e si teletrasportò, per poi colpire Alakazam con la coda. Il pokémon però si teletrasportò via, e Mew mancò. Mew, seccato, si teletrasportò di nuovo, ma Alakazam scappò di nuovo, e ancora, e ancora. Cominciò un gioco di inseguimenti, fino a quando Alakazam non comparì dietro a Mew per colpirlo di nuovo con Palla Ombra. Il piccolo pokémon cercò di calmare il respiro.
-Mew, stai calmo e utilizza Gravità!- Mew annuì, e improvvisamente Alakazam fu sbattuto a terra dalla grande forza di gravità generata dal piccolo pokémon. Anche Ash e Luciano ne sentirono gli effetti, ma con meno forza. Mew invece si muoveva liberamente.
Alakazam scomparì e riapparì dietro Mew, lanciando una Palla Ombra, che però, data la forza inaspettata, si inabissò sul campo lotta, non sfiorando minimamente l’avverario. Alakazam si sforzò di restare in volo.
-Uff...ottimo Mew, adesso vai con Finta!- il piccolo pokémon si teletrasportò davanti ad Alakazam, poi fece segno di volerlo colpire con la coda. Alakazam si tolse subito dalla traiettoria, ma Mew, velocemente, lo colpì con il piccolo pugno, mandandolo a terra.
Alakazam si rialzò faticosamente, poi si concentrò. Subito dopo aprì gli occhi e lanciò il suo verso, annullando con i suoi poteri psichici Gravità.
Subito dopo cominciò a creare una serie di Palla Ombra e a lanciarle contro Mew, crandone una nuova ogni volta che ne lanciava un’altra.
-Mew, schiva!- Mew schivò le Palle Ombra, ma poi Alakazam utilizzò Psichico e le rimandò indietro, colpendo il piccolo pokémon con forza. Mew cadde a terra, praticamente esausto.
Alakazam formò una sfera di energia arancione tra i cucchiai, deciso a farla finita. Luciano spalancò gli occhi e Alakazam sparò un potente raggio arancione, dritto contro Mew.
-Mew, attento!- gridò Ash, ma ormai era troppo tardi. Una grande esplosione colpì il campo di battaglia, e un denso fumo si innalzò dal luogo dell’impatto.
Gli occhi di Ash si spalancarono. Aveva perso.
 
Subito dopo, però, senti una risatina. Dolce, leggera, cristallina. Ash rialzò lo sguardo e vide, il fumo ormai scomparso, Mew nella stessa posizione che poco prima aveva assunto Gallade, una cupola verde a proteggerlo.
-Mew!- gridò Ash, felice. Il piccolo pokémon si girò verso di lui e alzò un piccolo artiglio verso Ash, ad imitare il gesto del pollice in su. Ash scoppiò a ridere. –Benissimo, vediamo di finirla! Mew, vai con Palla Ombra!- Lo sguardo di Mew tornò serio. Il pokémon si alzò in volo e creò una grande Palla Ombra, caricando tutta la sua energia, dopodiché la colpì con la coda e la spedì verso Alakazam. Il pokémon, non potendo muoversi, non riuscì a schivare.
-Alakazam, no!- gridò Luciano, disperato. Una nuova esplosione coprì il campo di battaglia, ma questa volta, quando il fumo scomparve, Alakazam non era in piedi. Era a terra, KO.
-Alakazam non è più in grado di combattere. Il vincitore è Mew, e di conseguenza a vincere questa sfida è Ash Ketchum!- annunciò fieramente l’arbitro.
Lo stadio, che fino a quel momento era restato con il fiato sospeso, esplose in un tripudio di applausi e di grida. Distintamente si poteva udire il grido –ASH! ASH! ASH! ASH!-
Quest’ultimo corse insieme a Pikachu verso Mew, abbracciandolo con forza.
-Sei stato bravissimo, Mew! Per un momento ho pensato che quell’Iper Raggio ti avesse colpito!- il piccolo pokémon ridacchiò, appolaiandosi sul cappello dell’allenatore –Nah, era così lento!- disse, sapendo benissimo che era stato un miracolo se si era salvato.
Luciano e Alakazam si avvicinarono ai tre. –Complimenti, Ash. Sei riuscito a battere anche me. Be’, cosa dire? È stata una bellissima lotta, e non vedo l’ora di lottare di nuovo con te.- l’uomo offrì la mano al ragazzo, che la strinse con forza. –E te, Mew, vedo che c’é un motivo se sei un leggendario. Non avevo mai visto tanta potenza, velocità e grazia messi insieme, complimenti anche a te.- Le guance di Mew diventarono leggermente più rosse, e il pokémon sorrise imbarazzato.
La voce dell’annunciatore risuonò per lo stadio –Signore e signori, ciò non avveniva da moltissimo tempo! È la prima volta in anni che uno sfidante riesce a battere tutti i Super Quattro e ad arrivare fino a Camilla! Domani ci sarà un incontro formidabile, ve lo assicuro! Ma prima di andare, una piccola cerimonia! Ash dovrà chiedere ufficialmente la sfida a Camilla!-
Ash si guardò intorno, non capendo bene. Doveva chiedere la sfida a Camilla?
Improvvisamente, la donna in questione comparve nel campo lotta: doveva essere sgattaiolata via dalla sua tribuna alla fine dell’incontro. Camilla sorrise.
-Hai qualcosa da dirmi, Ash Ketchum?- disse. Ash finalmente capì. Sistemò il cappello, si armò di uno sguardo determinato, chiuse il pugno e fece un passo verso la Campionessa.
-Sì! Io, Ash Ketchum della città di Pallet, sfido te, Camilla, Campionessa di Sinnoh, ad una lotta pokémon per il titolo di Campione!-
La donna scoppiò a ridere, rovinando l’atmosfera di serietà del fatto.
-Scusa, ma quando ti ho sentito dire tutti quei titoli, non ho resistito!- si ricompose e si erse in piedi, guardando Ash con determinazione. –E io, Camilla, Campionessa di Sinnoh, accetto la tua sfida con gioia, Ash Ketchum della città di Pallet. Rendiamo la nostra sfida la migliore del secolo!-
E lo stadio esplose in applausi.
 
 
Ecco qui il capitolo! Attenzione, prevedo una lotta all’ultima battuta! Non perdetevi il prossimo capitolo, ci saranno molte emozioni!
N.B. Il prossimo capitolo potrebbe risultare disturbante per alcune persone che si fanno prendere dalle emozioni. Si consiglia di utilizzare Lordweavilina, un farmaco che consente di sopportare le grandi emozioni derivanti dalle fanfiction di Lord Weavile. È un prodotto Lord Weavile & Co.

XD ok, sono fuso.
  
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