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Autore: Blondie97    15/03/2013    3 recensioni
Si erano sempre amati. Il destino doveva farglielo capire.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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Volevo parlare con lui. Prima lo chiamai per avvisarlo che sarei andata, due, tre squilli, e poi “PUFF” silenzio totale.
Gli lasciai un messaggio in segreteria e andai direttamente a casa sua.
Per la strada continuavo a chiedermi se non aveva risposto perché ce l’aveva con me
o semplicemente perché aveva il cellulare scarico. Cercavo di pensare positivo, anche se avevo paura che non volesse parlarmi.
 
“Vai diritto e poi gira l’angolo” ormai conoscevo bene la strada.
 
Arrivai e parcheggiai proprio di fronte. Le gambe iniziarono a tremare, ero sul punto di bussare,
però avevo quella vocina in testa che mi diceva “Puoi sempre alzare i tacchi e andartene”
Ma non potevo, ero arrivata lì, dovevo bussare, e poi lo avevo promesso a Blake.
 
“Fatti forza Leighton”
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-Driiiiiinnnnnnnnn.
 


Ci mise un po’ per aprire quella porta, io ero impaziente, ma quando lo fece, non avrei voluto vedere quello che avevo appena visto.
 Una ragazza dai lunghi capelli biondi e dalle gambe chilometriche mi aprì la porta.
 

-Sìì? Cerchi qualcuno? –mi disse.
 
-"Ho sbagliato casa per caso? Cerco Ed, Ed Westwick!" –ribadii
 
Tutto d’un tratto apparve lui, aveva la camicia leggermente sbottonata, e i capelli sconvolti.
 
-"Leighton? Che… che ci fai qui? "– mi disse sorpreso.
 
-"Ero venuta a parlare con te, ma come vedo sono di troppo!"
 
-"Io non ti aspettavo."

 
-"Se ogni tanto controllassi quell’oggetto elettronico che hanno inventato apposta per le chiamate e i messaggi
ti accorgeresti che ti ho chiamato prima di presentarmi qui. Ma eri troppo occupato per farlo." -
 

-“Melinda lasciaci soli per favore.” – disse a quella barbie senza cervello.
 
“Oh non serve, puoi restare, me ne vado io” – ero abbastanza arrabbiata
 
- “No, aspetta”
 
Mi fermò prendendomi la mano e mi avvicinò a lui.
Ecco, di nuovo quella sensazione, le farfalle nello stomaco, gli occhi a cuoricino e le mani sudate.
Le sue mani iniziarono ad accarezzarmi i fianchi, scendevano sempre più giu.
Sentivo i brividi lungo tutta la schiena, il calore dei suoi palmi che mi stringevano sempre più forte.

 
“RESTA,” – mi sussurrò all’orecchio.
 
Avrei voluto baciarlo all’istante, ma l’orgoglio era più forte.
Lo allontanai.
 
-“Io vengo qui per parlarti e tu te la spassi con quella? Ma certo, era ovvio.. quella notte è stato uno spasso per te vero? Non ha significato nulla, ecco perché mi hai lasciato andare.
Mentre io stupida, pensavo a tutt’altro.”
 

-“Quella notte, è stata la più bella della mia vita. E ti ho lasciato andare perché eri confusa, non mi aspettavo che mi dicessi “Ti amo e voglio stare con te” , E con Melinda non è successo niente, è la protagonista di un film a cui sono interessato, era venuta a prestarmi il progetto, e ci ha provato, ma grazie al cielo sei arrivata tu.”
 

 
-“Dovrei crederti?”
 
-“Beh si, perché non riesco a smettere di pensarti da quella notte.”

 
 
Le lacrime cominciarono a cadermi sul viso, non riuscivo a controllarle.
Mi sentivo così debole con lui.
 
-“Ed è bello che tu ti sia decisa a parlarmi finalmente, perché se non l’avessi fatto , giuro che sarei venuto a cercarti.” –continuò.
 
-“Ho mentito ad Adam, lui non sa niente, e sai come mi sento? Uno schifo! Che razza di persona sono? Che razza di relazione abbiamo?. Lui è così dolce con me, non vorrei fargli del male”

 
-“Sai cosa vuoi?” – mi disse.
 
-“No, cioè Si! Oh mio Dio non lo so!”
 
-“Io so cosa voglio! VOGLIO TE!”
 
Battiti a 3000. Lui mi voleva e in un certo senso anche io volevo lui.
Ma purtroppo non eravamo solo io e lui, c’era qualcun altro coinvolto.
Non sapevo cosa dire.
 

Prese il mio braccio,  mi avvicinò a se, e mi diede un lungo e dolce bacio. Uno di quei baci lenti e appassionati, quelli che ti travolgono e ti provocano il batticuore.
Io ricambiai, non ebbi la forza per allontanarlo. Era quello che volevo anche io.
Lo stringevo sempre più a me. Adoravo sentire quel calore, il suo profumo, il suo respiro.
Mi piaceva sentirlo addosso, provavo quello che non aveva mai provato con nessun altro.

 
-“Wow” –dissi
 
mentre le nostre labbra si speravano.
 
-“Ora hai capito cosa vuoi?”
 
-“Credo di si, l’ho sempre saputo” – gli risposi sorridendo.
 
Si avvicinò di nuovo, ma questa volta lo respinsi.
 
-“No, è tardi, devo andare. Mi faccio viva io”

 
-“E va bene, ma non scomparire..”
 
-“Non lo farò”
 
-“Vai da lui?”
 
-“Si, devo. E’ giusto così per ora.”
 

Abbassò la testa. Così mi voltai e gli gridai :
 
“Sorridi Westwick, puoi sopravvivere senza di me. L’hai fatto per sei anni”
 
 
 
Ero al settimo cielo, con lui il mondo sembrava sorridermi.
Dovevo chiamare anche Blake, volevo sentirla.
 I ragazzi erano sempre stati il nostro argomento preferito. Così le mandai un messaggio.
 
“Ho delle novità, vieni da me. XO Leigh.”



SPAZIO AUTRICE :
Ciaaau Belli *-* Ecco il V capitolo. Credo sia il migliore fin ora, ma aspetto con ansia le vostre recensioni.
Daai che voglio continuare questa fan fiction. Fatemi sapere cosa ne pensate.

XOXO Blondie.
  
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