Serie TV > Lie to Me
Segui la storia  |       
Autore: iacomary97    15/03/2013    2 recensioni
Sequel a "Tutta La Verità" nella Sezione Psych.
In un caldo lunedì di Luglio Gillian non vede l'ora di andare in vacanza, lontana dal lavoro, dallo stress e dal caldo! Tutto quello che vogliono Gillian e Cal è passare una bella vacanza senza interruzioni e lontani dal lavoro, e divertirsi in una vacanza lontano da casa.
AVVERTIMENTO: Scritto in POV, Rating Giallo per sicurezza.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A/N= Salve a tutti. Questo è il sequel a “Tutta la verità” inserito nella sezione Psych. Se venite da quella sezione o avete già letto il primo, tutto ok. Se invece è la prima volta che sentite parlare della serie o della fanfiction, non c’è problema. Se volete sapere quello che è successo nella prima, basta che andate nell’ultimo capitolo, l’epilogo, e leggete il riassunto. Se volete invece conoscere meglio i personaggi di Psych, oltre a consigliarvi la serie, vi consiglio di visitare le loro schede dei personaggi su Wikipedia. Dato che coinvolgerà molto la coppia consiglio di leggere almeno la scheda di Shawn Spencer e Juliet O’Hara. Sono davvero ben fatte e molte volte hanno aiutato anche me nonostante sia una grandissima fan. All’inizio incentrerà molto la coppia Callian, mentre successivamente in egual modo insieme ai Shules. Scusate per il lungo intro, ma era necessario.

Enjoy. :D

 

Cap 1 - Caldo... Troppo!

--- Gillian Foster POV ---

--- Washington DC… 1 Luglio ore 12:00 ---

 

Era un caldo lunedì di luglio. L’ufficio era nella sua normale attività nonostante fossimo nel pieno dell’estate. Non c’erano molti dipendenti ma quelli che erano presenti correvano da una parte all’altra per finire il proprio lavoro e poter andare in vacanza in anticipo. Il rumore delle loro scarpe bastava a sostituire il rumore abituale. Era davvero davvero davvero faticoso lavorare in quell’afa, nonostante Cal avesse fatto montare da poco dei ventilatori nuovi e dei condotti del filtro dell’aria più efficienti. Non riuscivo nemmeno io a lavorare.

Nonostante la mia città fosse circondata da due importanti fiumi e numerosi canali, desideravo tanto di trovarmi in una città vicina al mare. Era così caldo che sembrava fossimo nel deserto…

 

Mi accasciai dal caldo sulla scrivania sui numerosi fogli dei soliti casi minori, tradimenti e furti, che ultimamente avevano colpito numerosi negozi di elettronica e qualunque negozio che avesse ventilatori. Potete capire quanto faceva caldo.

 

Mi accorsi poi che li stavo stropicciando ma poco mi importava. Li avrei ristampati all’evenienza più tardi.

Ancora sdraiata mi ricordai che sarebbe mancato poco alla nostra meritata vacanza, io e lui da soli… e sorrisi.

 

Andai nel suo ufficio.

Lo ritrovai in canotta su una scala, deciso a cambiare il piccolo ventilatore che aveva sempre avuto al posto di uno molto più grande posizionato precariamente sul mobile. Nella camera il caldo era soffocante, perché era stato costretto a togliere la corrente per montare i ventilatori elettrici.

-Cal?- La mia voce era quasi un sospiro. Era come se non ci fosse aria nella camera. Cal era in una pozza d’acqua. Prese il cacciavite ma gli cadde.

-Dannazione.- Non sapeva cosa fare perché con una mano teneva il ventilatore ancora appeso e con l’altra non riusciva a raggiungere il cacciavite. Cercò di scendere un po’, ma per paura di farsi male tornò come prima. A quel punto mi avvicinai e mi notò.

-Oh ehi… non è che me lo passi?- Dopo averglielo passato, smontò il ventilatore e passandomelo lo posai a terra.

-Sei un bagno d’acqua… non c’era nessun tecnico in giro?-

Sbuffò e con un piccolo sforzo tirò su il ventilatore e lo incastrò nell’ingranaggio.

-A trovarne uno… uh… sai quanti ricconi ci sono in DC. Se li sono prenotati i tecnici…-

-E Locker?-

-Aha… beh lui è stato chiamato da suo zio e mi abbandonato qui dopo aver finito la sua e la tua camera… L’unica cosa che mi fa piacere è che suo zio è tirchio. E potrei abbassargli lo stipendio.-

-Lo sai che non entra tra le sue competenze… è solo un plus…-

-Infatti non gli aggiungo nulla.-

 

Anche se sapevo il perché faceva così, il caldo e la stanchezza, a volte mi pareva che era troppo duro con lui.

-Senti stavo pensando…- Era da un po’ che volevo farlo e beh, con questo caldo era indispensabile. -…con questo caldo è impossibile lavorare e… mi chiedevo se potevamo finalmente andare in vacanza.-

-Eh beh... non lo so.-

-Dai Cal.-

Sistemò gli ultimi agganci e poi si girò verso di me.

-Va bene... ma prima dobbiamo finire tutti i casi stupidi che hai accettato tu...-

Li odiava proprio...

Sulla sedia trovai un asciugamano. Glielo lanciai. Afferrato se lo avvolse intorno al collo e scese.

-Dimmi un po'...- si avvicinò e mi poggiò le braccia intorno alla vita. -...dove vorresti andare? Un paese remoto del Cile, un isola tropicale, un viaggio spirituale tibetano?-

-Non voglio viaggiare lontano, o andare in posti famosi o chissà dove. Quello che voglio è staccarmi dal lavoro, dallo stress e dal caldo, e passare una settimana in pace con la persona che più amo. Ok?-

Alzò le sopracciglia giocosamente e si avvicinò per baciarmi.

Durò poco perché tornò la corrente e il ventilatore cominciò a funzionare.

-Chi diavolo ha acceso la corrente...-

Non fece in tempo di alzare gli occhi al soffitto che mi spinse sotto al tavolo. Poi mi raggiunse anche lui.

 

Il rumore che seguì non era nulla di buono.

 

-Dannazione... non avevo ancora finito...- Alzato prese il ventilatore e controllò i danni. Un'ala era spezzata in due. -Credi si può rammendare con un po' di nastro adesivo?-

 

-Ehi capo!-

Locker tutto contento salutava dalla porta.

-Ho notato che il suo contatore è saltato... Sicuramente avrà sudato parecchio.-

-Sei stato tu...-

-Ehm, si...-

-... Avrai il 50% dei casi accettati da Gillian. Divertiti...-

 

E' stato quindi parecchio facile per il problema dei casi. Ma il posto era ancora da scegliere. Io volevo andare al mare, lui in montagna. Secondo lui era stupido, "senza offesa" andare al mare se si aveva caldo... "Non si può andare direttamente al fresco?". Dovevamo quindi scegliere un posto che avesse entrambe e a poca distanza una dall'altra.

 

Mi alzai da quella pila di fogli e aprii il browser delle mappe. Avevo la visione di tutta la mappa degli stati uniti. Nella costa Est era raro trovare catene montuose, davvero raro, e quelle più vicine erano lontane kilometri dal mare. Arrivai quindi alla costa Ovest. Li era tutta un altra cosa. Buttai l'occhio sulla California. Li c'era il mare e una delle catene montuose più famose e visitate.

Mi ricordai quindi dell'invito di Jul.

 

Diventammo davvero amiche dopo quell'incontro. Non erano rare le video chat insieme, le lunghe chat durante i vari momenti di pausa o prima di andare a dormire. Per il lavoro e vari problemi non ci vedevamo dal nostro primo incontro, ma adesso avrei avuto anche la scusa.

Guardai l'orologio ed erano le 12:20. Erano passati solo 20 minuti...

Ragionando da lei sarebbero state le 9 circa. Lei era già al distretto alle 7 e mezza quindi decisi ad azzardare una chiamata.

 

-Pronto? Qui Juliet.-

-Jul, sono io, Gillian.-

-Ehi ciao Gill!- Immaginavo il suo sorriso durante il saluto.

-Sei a lavoro? Ti disturbo?-

-No no. Nessun disturbo, anzi grazie. Con il caldo anche i criminali qui sembrano essere partiti per le vacanze e sono costretta quindi a fare lavoro cartaceo. Solita noia.-

Una volta mi aveva chiesto un parere legale e con un mio avvocato ero riuscita ad aiutarla. Avevo quindi sperimentato quella noia indirettamente. E pensare che doveva farlo per ogni caso... riuscivo a capire il lato negativo nel fare il poliziotto, oltre ad essere sempre in pericolo, e che aveva convinto Shawn a rimanere solo un consulente.

 

Evitava davvero un bel grattacapo.

 

Anche se Shawn, per quanto mi aveva detto, faceva sempre la sua parte per aiutarla: la faceva ridere, le portava il pranzo, la aiutava a raccogliere gli indizi, e più velocemente risolvendo il caso e dandole quindi più tempo per il lavoro d'ufficio.

-Non c'è Shawn a sollevarti?-

Sbuffò un po' -Domani tornerà dalla missione sotto copertura per l'FBI di Los Angeles. Mi manca molto. Devo ricordarmi di leggere per lui i contratti... Tre casi a gratis... fortuna che questo è l'ultimo...-

-Eh beh.-

-Comunque- prese fiato -c'è un motivo particolare per cui hai chiamato?-

-Si c'è n'è uno, a parte il volerti sentire. Ti volevo chiedere se per te è un problema se accetto il tuo invito per questo mese.-

-Vuoi venire qui, a Santa Barbara? Certo che non è un problema! Anzi sono contenta.-

-Non ho ancora deciso quando e per quanto di preciso, perché non ne ho ancora parlato con Cal, ma penso il prima possibile. Conosci qualche buon albergo da poter-

Mi interruppe -No niente albergo, casa mia è grande. Vi ospito volentieri.-

Ero un po' esitante accettare. Non pensate male, ero felice all'idea di passare più tempo possibile con lei, ma non volevo togliere del tempo con Shawn dopo aver saputo che erano stati molto tempo separati. Non volevo essere d'intralcio. E anche per Cal, soprattutto per lui.

-Ne sarei molto felice, anche se Cal...-

-Niente se. Se no mi offendo.-

I californiani erano alcuni dei più cordiali, calorosi e disponibili americani. Davvero aperti ed estroverti. Poi dall'altra parte c'era Cal l'Inglese tutto orgoglioso, serio introverto, ma anche determinato e riservato. Non che tutti gli inglesi erano così, ma lui esasperava ogni caratteristica, cosa che mi faceva esasperare in effetti ma che mi aveva fatto in primo luogo innamorare di lui.

-Ok. Lo convincerò allora.-

-Fammi sapere.-

-A più tardi.-

 

Posai il telefono e cercai con il computer il calendario e le offerte dei voli.

In questo momento sbucò Cal dalla porta.

-Ehi è già l'una. Spegni e andiamo a mangiare.-

 

Presa la borsa mi avvicinai a lui. Mi avvolse il braccio intorno e iniziammo a camminare verso l'uscita.

-Sai, stavo pensando a viaggio, e ho già trovato un posto perfetto per entrambi.-

-Si? Dove?-

Sorrisi.

-Ora ti spiego tutto.-

 

 

 

 

A/N= E questo è il primo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Molto incentrato sui Callian e quindi credo piacerà parecchio a qualcuno. Ma non potevo non mettere qua e la qualche cenno ai Shules. E' più forte di me. Li amo troppo. *u*

 

Le recensioni sono come gli enzimi. Se volete che la scrittura avvenga più velocemente, recensite e mi farete felice. :D

 


Lista personaggi POV: (per ora)

Gillian Foster, Cal Lightman, Shawn Spencer, Juliet O’Hara

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: iacomary97