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Autore: Auty91    02/10/2007    13 recensioni
Una band tedesca all'apice del proprio successo. Quattro ragazze, loro fans, che amano far musica sopra ogni altra cosa.
Caso, fortuna, o una buona stella che sia, si ritrovano catapultate in un mondo luminoso e imprevedibile, un vortice di nuove esperienze fatte di alti e bassi, di flash e di interviste: e in meno di un anno, il mondo dello spettacolo sorride alle Twilight.
Ma ecco che un concerto di beneficienza, una collaborazione inaspettata con la rock band tedesca più famosa del momento che ancora fa parte delle loro vite, arrivano a sconvolgere il loro tour, offrendo una possibilità insperata.
E' una storia che parla di due band, di due manager rivali e di "innocenti" sabotaggi; di uscite clandestine, di singoli incisi insieme e di scherzi e giochi per la vittoria; ma parla anche di ragazzi e di ragazze, e del destino che mette il suo zampino tra loro.
E ci si chiede: vincerà il desiderio di successo, o qualcosa di più forte prenderà il sopravvento?
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiuuuuu! Buongiorno gente ^^ Ancora una volta sono costretta a scusarmi per il mio terribile ritardo, ma la scuola e gli impegni extra mi stanno tenendo occupata più di quanto pensassi >.<
Spero comunque che continuere a seguirmi, nonostante ci metta sempre un po' a pubblicare... e, per tutti coloro che seguono anche Due cugine allo sbaraglio, state tranquilli! ^^ Entro sabato pubblicherò anche per quella ff il nuovo capitolo ;)

Vi lascio subito alla lettura senza perdere altro tempo.
Ci vediamo a fine pagina con i Ringraziamenti!




Come cane e gatto

-Ti rendi anche solo minimamente conto della figuraccia che ci hai fatto fare?!-

Ellie strizzò gli occhi, pregando tutti i santi che conosceva affinché quella tortura finisse presto e senza apparenti danni fisici o morali.

Accucciata sul divanetto, con le ginocchia strette al petto, non aveva neppure il coraggio di alzare gli occhi a fissare Chris, in piedi di fronte a lei; il giovane manager aveva la fronte imperlata di sudore e due chiazze rosse dipinte sulle guance, mentre con aria indignata le rovesciava addosso tutti i rimproveri possibili che gli attraversavano la mente in quel momento.

-Hai idea di cosa potrebbero pensare quei ragazzi di noi, adesso? Hai idea dell’impressione che potrebbe avere ora David Jost dopo aver assistito al tuo piccolo teatrino?-

La ragazza non rispose. Si limitò ad accucciarsi ancora di più contro il cuscino del divano, come una bambina piccola, proprio come Alex l’aveva vista fare tante volte quando era giù di morale.

-Andiamo, Chris- intervenne Tamica con fare conciliatorio, battendo leggermente una mano sulla spalla del manager –E’… è stato un po’ imbarazzante, va bene, ma non è nulla a cui non si possa rimediare-

Ellie le scoccò un’occhiata colma di gratitudine, ignorando il secco quanto prevedibile –No: siamo rovinate- di Nora, ottimista come al solito, che se ne stava appoggiata a braccia conserte in un angolo della stanza. Era incredibile, pensò Alex, come tutta l’allegria di poco prima fosse sfumata in pochi minuti.

Chris si passò una mano tra i capelli, facendo un profondo respiro. –Dopo tutti i progetti, dopo tutto il tempo impiegato a trattare con Jost…- scoccò un’altra occhiata colma di rimprovero in direzione della vocalist –Spero almeno che tu abbia la decenza di andare a scusarti con Bill Kaulitz, dopo la tua piccola performance in suo onore-

Qualcosa in Ellie scattò. Si tirò su a sedere, gli occhi chiari sgranati dal terrore, mentre le guance la avvampavano furiosamente. –No!- gemette con voce strozzata, parandosi le mani avanti –Non… non posso! Morirei di vergogna, finirei per dire qualche stupidaggine… co-comincerei a balbettare e…-

-Un po’ come stai facendo adesso- la interruppe pacata Alex non riuscendo, suo malgrado, a trattenere un sorrisetto: Ellie non sarebbe cambiata mai.

La bionda tornò a rivolgersi a Chris con sguardo implorante. –Ti prego- pigolò, armandosi dell’espressione da cucciolo abbandonato più persuasiva del suo repertorio –Lo farò, ti giuro che lo farò. Ma non oggi, non adesso. Non ne sarei capace, davvero-

Chris sembrò ponderare la questione per qualche istante. Dal suo viso non erano scomparse le tracce di rabbia e imbarazzo di poco prima, di tutti quei momenti seguiti alla rapida fuga dei Tokio dalla stanza dov’era avvenuto “il fattaccio”, come lo aveva etichettato nella propria mente; ma aveva ripreso a respirare più tranquillamente e il volto era visibilmente più disteso, tutti chiari segnali che in un modo o nell’altro si stava imponendo una certa calma.

-E va bene- disse infine, ed Ellie si abbandonò con un sospiro di sollievo sul divano dove Tamica, impacciata ma gentile come sempre, la avvolse in un abbraccio amichevole per rincuorarla un po’ della figuraccia. Chris scrutò ancora per un attimo la bionda, sospirando –A dire la verità, per questo pomeriggio c’era già in programma un’intervista esclusiva per le tv americane con te e Bill. Solo i vocalist, insomma, per parlare del primo approccio-

Ignorò il balzo che fece Ellie scostandosi dall’abbraccio di Tamica, e proseguì, guardando oltre la finestra della stanza –Ma visto come sono andate le cose, credo non sia più il caso- spostò lo sguardo lentamente verso Alex la quale, senza volerlo, si strinse le mani in una morsa.

-Alex, andrai tu al posto suo- decretò Chris con un tono che non ammetteva repliche –Diremo che Ellie si è sentita poco bene, o che il viaggio l’ha stancata più del dovuto-

-Ma…- lo sguardo di Ellie correva adesso da Chris ad Alex, tra il sollevato e il mortificato per aver passato il proprio peso a un’altra.

Alex si morse un labbro, indecisa. In un certo senso si era aspettata una situazione del genere e non avrebbe accettato per nulla al mondo; ma da un lato c’era un ostinatissimo Chris, che non avrebbe annullato una prima intervista per nulla al mondo, e dall’altro c’era la sua migliore amica, che sarebbe morta piuttosto che lasciarsi intervistare con Bill Kaulitz, ora come ora.

Alzò lo sguardo verso l’amica. –Non c’è problema, Els- disse abbozzando un sorriso –E’ solo un’intervista d’altronde. Niente di che-

-Yap!- esultò Ellie, rianimata, e Chris la perforò con lo sguardo.

-Questa volta ti è andata bene- la ammonì severo –Ma in futuro non potrai concederti il lusso di saltare altre interviste, ricordatelo. Quindi sbrigati a scusarti con Bill Kaulitz, prima che l’intero gruppo cominci a pensare di dover collaborare con un branco di invasate-

Un qualcosa di velatamente isterico nella sua voce fece desistere tutte dal replicare. E nonostante Ellie continuasse a sorridere, annuendo da “brava bambina” in direzione del manager, Alex notò un’ombra attraversarle gli occhi.

-Molto bene. Anzi, male- la voce di Chris la fece voltare, distraendola dall’amica. Il giovane afferrò alcuni fogli sul tavolino, si diede una sistemata alla cravatta e si avviò verso la porta della stanza –Voglio che voi tre- esordì in direzione di Ellie, Nora e Tamica –Cominciate immediatamente a studiarvi il programma delle prove, adesso. E stasera vi ci interrogherò, non sperate di passarla liscia-

Ignorando lo sbuffo di Ellie, si volse verso Alex –Fatti trovare nella hall alle tre in punto. Ti passerò a prendere per andare agli studi di Start Talent, dove verrà girata l’intervista con Bill- si fece improvvisamente serio, quasi accigliato, mentre concludeva gravemente –E fai in modo che fili tutto liscio. Non. Possiamo. Fare. Altri. Errori-

“Non sarà poi così difficile” si disse Alex, non troppo convinta, mentre la porta si chiudeva “Dovrò solo sorridere e rispondere a qualche domanda insieme a Bill Kaulitz. Niente di così terribile”

Probabilmente, se avesse saputo chi ci sarebbe stato ad aspettarla in realtà negli studi di Start Talent, avrebbe desiderato non aver mai accettato quello scambio.



* * *  Con un sonoro sbuffo, Tom gettò un’occhiata distratta al grande orologio argentato appeso alla parete. Le quattro meno un quarto. Un altro sbuffo annoiato, e qualche maledizione lanciata mentalmente a Bill, a David, e anche a quell’invasata di Eleanor-come-cavolo-si-chiamava delle Twilight. Non fosse stato per tutti loro, pensò irritato, a quell’ora se ne sarebbe andato a dormire in santa pace nella lussuosa stanza del lussuoso hotel che Dave aveva scelto per loro.

E invece no, ricordò con rancore: l’invasata aveva deciso di esibirsi in un’inquietante imitazione da concerto di Bill, il quale a sua volta -per un qualche assurdo motivo- era caduto in crisi; e Bill-prima-donna-isterica-Kaulitz, Tom lo sapeva bene, a lungo andare noceva gravemente alla salute.

Anziché indignarsi per quell’assurdo teatrino come aveva giustamente fatto lui (cosa ci si poteva aspettare di più da un gruppetto di ragazzine inglesi?), il suo dolce fratellino aveva cominciato a dare di matto, ripetendo sciocchezze come –Io… io non ballo così! Assolutamente no! …oppure sì? Ommioddiosembrounostambeccoballerinoo!-, e giù con gli sproloqui.

Grazie all’intervento pacificatore di Gustav, poi, Bill sembrava essersi finalmente calmato…se, ovviamente, lui stesso non avesse avuto la brillante idea di aprir bocca tanto per parlare.

-No, fratellino, non sembri affatto uno stambecco ballerino- aveva infatti ghignato Tom, battendogli affabilmente una mano sulla spalla –Sembri più…uno stambecco morso da una tarantola, ecco-

Tom chiuse gli occhi, affondando le mani tra le pieghe della maglia extra-large, e si diede mentalmente dello stupido. Aveva serie difficoltà a ricordare l’esatta successione dei momenti che erano seguiti. Georg gli aveva gridato “Idiota!” prima o dopo che Bill lanciasse quell’urlo isterico perfora-timpani? E la brillante idea di David di mandare lui al posto del fratello all’intervista di Start Talent era arrivata prima o dopo che Bill si chiudesse in camera, dichiarando di voler morire da solo? Davvero non ricordava.

Il punto era solo uno, riepilogò a mente Tom: era stato strappato alla sua pennichella pomeridiana per una ridicola intervista e, tanto per concludere in bellezza, avrebbe dovuto rivedere l’invasata.

“Dovrebbe arrivare a momenti” pensò, le braccia ostinatamente incrociate al petto, cominciando a guardarsi attorno alla ricerca di un cespuglio di capelli biondi e rosa.

Ancora nessuno, fatta eccezione per alcuni tecnici che volavano da una parte all’altra del back stage per controllare cavi e luci.

Una seconda occhiata all’orologio. Le quattro meno dieci.

“Dove accidenti è quella sgnappetta?” pensò Tom irritato. E mentre una vocina minacciosa nella sua testa –la sua coscienza? Qualcosa che aveva detto David?- cercava di persuaderlo che assassinare una collega sarebbe stato davvero poco professionale, la vide.

Non era la biondina invasata, sicuro. Davvero troppo normale e carina per trattarsi di lei.

Si muoveva incerta tra i cavi delle casse audio, inciampando ogni tanto negli attrezzi abbandonati a terra, e si guardava attorno con l’aria più incuriosita e insicura assieme che Tom avesse mai visto. Senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò a squadrarla da capo a piedi interdetto: era poco più bassa di lui, con dei lunghi capelli castano scuro striati di rossiccio, e indossava un corpetto nero di pizzo e laccetti che catturò immediatamente la sua attenzione. Chiunque fosse, doveva ammetterlo, a fisico era davvero messa niente male.

-T…Tom Kaulitz?-

Si accorse che anche lei lo stava guardando, confusa, solo quando la sentì aprir bocca con un curioso accento. Inglese. Per la prima volta nella sua vita, Tom ringraziò Bill per averlo costretto a seguire con lui un corso di lingue tra un tour e l’altro. La ragazza era a pochi passi da lui, adesso, con la bocca semi aperta dallo stupore, senza l’apparente intenzione di riuscire a dire qualcos’altro.

In un attimo, Tom dimenticò Ellie l’invasata, l’intervista e David, e si concentrò sulla nuova arrivata – un’assistente attrezzista, probabilmente.

–Proprio io- sogghignò, staccandosi dal muro e avvicinandosi di qualche passo con le braccia ancora incrociate al petto –Che posso fare per te?-

La ragazza lo fissò piuttosto confusa, mentre un leggero rossore le saliva alle guance. –Non…- iniziò, leggermente balbettante –Non mi aspettavo di trovarti qui. Voglio dire…- aggiunse subito, mentre Tom inarcava un sopracciglio con aria perplessa –Credevo…tuo fratello. Insomma, Bill. Pensavo di trovare lui-

Se prima era sorpreso, adesso Tom era letteralmente ammutolito. –Come, prego?- si sforzò di dire, sperando di aver capito male.

Acquistando più decisione, la ragazza alzò nuovamente lo sguardo su di lui. –L’intervista- scandì quindi in tono gentile –Sapevo di dover incontrare Bill, non te-

Tom inclinò la testa da un lato, fissandola senza capire, pur notando qualcosa di vagamente familiare nel suo viso. –Si può sapere chi accidenti sei?- si arrese infine, sempre più confuso, mandando al diavolo la gentilezza.

La ragazza sobbalzò, forse non aspettandosi quel tono così scontroso.

Si affrettò a porgergli una mano (con le unghie laccate rigorosamente di viola e rosso, notò subito Tom) con un’espressione colpevole negli occhi nocciola –Scusa, forse non… bè, ovvio che non mi riconosci- sfoderò un sorriso caldo e amichevole –Sono Alexandra, la pianista delle Twilight-

Tom, che le stava porgendo a sua volta una mano, la ritirò di scatto e la fissò senza parole, improvvisamente accigliato.

-Oh- disse soltanto, squadrandola adesso con aria molto più critica –Già, ora mi ricordo. La pianista- fece una smorfia di disappunto, sigillando nuovamente le braccia al petto.

Alex –perché sì, era proprio di lei che si trattava- si strinse silenziosa nelle spalle. Quando poco prima, una volta passata per il trucco, Chris l’aveva abbandonata nel backstage, aveva girovagato senza meta alla ricerca della chioma a scossa elettrica di Bill, sicura di trovarlo nei paraggi, per scambiare qualche parola prima dello show.

Inutile dilungarsi sul battito che aveva saltato il suo cuore quando, a qualche metro da lei, al posto del vocalist aveva visto il chitarrista dei Tokio Hotel. Specifichiamo: il chitarrista, Tom Kaulitz, quello per cui si era presa una sciocca cottarella qualche anno prima. Quello che, in quell’esatto momento, le aveva fatto perdere all’istante tutta la sua solita spavalderia . E trovarselo davanti, così reale, a parlare con lei, non rientrava certo nei suoi piani.

-Quindi tu saresti quella tizia che strimpella il piano, giusto?-

…e tanto meno rientrava nei suoi piani un’accoglienza del genere.

Alex sbatté più volte le palpebre, interdetta, mentre qualcosa dentro di lei crollava. –C…come, scusa?- balbettò, forse più per l’irritazione che le stava affiorando dentro piuttosto che per l’imbarazzo. Insomma: non era possibile che Tom Kaulitz la stesse insultando, no?

-Ti ho chiesto se sei tu quella tizia che… oh, su, hai capito! Quella sgnappetta che gioca con la tastiera-

Evidentemente sì, invece. In un attimo, le sembrò che il sogno “immacolato” del simpatico e affabile chitarrista dei Tokio Hotel, quello che in ogni intervista risultava sempre così allegro, crollasse, lasciando il posto a quell’incubo di ragazzo.

E sempre in un attimo Alex sentì la timidezza abbandonarla, mentre un pericoloso miscuglio di sfacciataggine e impulsività le martellava nel petto.

-Tanto per la cronaca- esordì in tono spavaldo, portandosi le mani ai fianchi con fare bellicoso –Io non “strimpello” né tanto meno gioco con la tastiera. Io suono tanto quanto lo fai tu, caro mio-

“Devo essere impazzita” si disse, osservando Tom sgranare gli occhi: evidentemente non si aspettava una risposta, tanto meno una così acida.

Ma se Tom era rimasto basito, non lo dette più di tanto a vedere. –Davvero?- replicò infatti il chitarrista, accigliandosi duramente –Se tu fossi una musicista seria suoneresti qualcosa di meno inutile. Una chitarra, per esempio-

“Io la chitarra te la sbatto in testa!” avrebbe voluto ribattere Alex, totalmente dimentica di perché e dove si trovassero.

Ma per la grazia di qualche remota divinità, forse orripilata al pensiero che la pianista delle Twilight e il chitarrista dei Tokio Hotel si potessero scannare prima ancora dell’inizio intervista, proprio in quel momento un attrezzista interruppe il loro “affettuoso” battibecco, avvertendo che in meno di un minuto sarebbe iniziato lo show.

-Quando chiamano il vostro nome, entrate da quella parte come meglio preferite- decretò infine, prima di sparire dietro alle luci. Subito, Tom ed Alex tornarono a fissarsi in cagnesco.

-Benvenuti a una nuova puntata di Start Talent!- trillò nel frattempo la voce acuta della presentatrice –Come state?- il boato del pubblico in studio faceva pensare che tutti stessero molto più che bene –Oggi abbiamo qui con noi due ospiti davvero particolari, che molti di voi già conosceranno per il loro grande talento…-

-Cornacchia imbranata- sibilò il ragazzo.

-Rastaro da strapazzo- ribatté Alex in un soffio stizzito.

Prima che il chitarrista potesse replicare, la presentatrice annunciò -…vi presento TOM KAULITZ!-, indicando con un ampio gesto della mano l’entrata al palco; un sorriso beffardo si dipinse subito in volto a Tom che, mollando una spallata leggera ad Alex, salì gli scalini dell’ingresso.

–Prova a pareggiare questo- sogghignò prima di sparire oltre l’entrata al palco, subito accolto dal boato entusiasta del pubblico -per l’ottanta per cento femminile, constatò subito Alex, con tanto di fischi e “Ich liebe diiich”. Non poteva credere che, fino a qualche minuto prima, anche lei si sarebbe volentieri unita a quella mandria di ragazzine in visibilio per lui.

“Oh. Mio. Dio” pensò, con un improvviso crampo allo stomaco, senza neppure sentire i convenevoli che la presentatrice rivolgeva a Tom “Non ce la farò mai”.

Improvvisamente le sembrava di capire come mai Ellie, prima di ogni intervista, si lasciasse sempre prendere dal panico: la consapevolezza di apparire di fronte a migliaia di persone che seguivano in diretta il programma, in effetti, avrebbe fatto fuggire chiunque.

Eppure, una volta in studio, Ellie appariva sempre serena e spigliata. A suo agio, quasi, di fronte a tutti quei flash e alle telecamere che la inquadravano in primo piano.

-Questione di abitudine- le aveva detto una volta l’amica, sorridendo ai lampi delle macchine fotografiche.

-Questione di predisposizione- aveva ribattuto Chris osservandola soddisfatto. A sentire lui, era una fortuna che la vocalist del gruppo si presentasse in modo così naturale a tv e stampa: aveva una particolare attitudine al sorriso e alla spontaneità e, se dentro di sé si sentiva nervosa, non lo aveva mai dato a vedere.

Inaspettatamente, col battito accelerato, Alex valutò per un attimo l’idea di darsi alla fuga anche lei.

-…ed è con noi ALEXANDRA DANIELS!-

La voce della presentatrice la fece sobbalzare, e un groppo le salì in gola quando sentì chiamare il proprio nome. Troppo tardi. Sapeva bene cosa doveva fare, e altrettanto bene sapeva di doverlo fare al meglio. Penitenza: un viaggio di sola andata verso il patibolo dove l’attendeva Chris, e diffamazione a livello mondiale.

Oltrepassò l’entrata allo studio prima di qualunque ripensamento, strizzando gli occhi dal timore…e li riaprì esterrefatta una volta che la porta si fu chiusa dietro di lei.

Aveva avuto appena il tempo di scendere un gradino che il pubblico, con fragore pari a quello che aveva accolto Tom, aveva cominciato ad esultare entusiasta alla sua entrata.

Fischi, urla, applausi che davvero non riusciva a spiegarsi. Gettò un’occhiata confusa in direzione della platea, dove gruppetti di ragazzine battevano le mani elettrizzate, e le arrivò all’orecchio persino l’urlo “Sei una forza!” di qualche fan perso nel pubblico.

Poi lo sguardo le cadde sulla presentatrice, che si guardava attorno soddisfatta di tutto quel clamore, e infine su Tom. Bastò un’occhiata alla sua espressione –un misto stranamente gratificante di sbalordimento e stizza- per ridarle sicurezza.

Scese con decisione gli ultimi gradini, salutando allegramente il pubblico, strinse la mano alla conduttrice e prese posto sulla poltroncina accanto a quella di Tom.

-Bè, che dire- esordì la presentatrice mentre gli applausi terminavano –Un’accoglienza altrettanto calorosa anche per te, Alexandra-

-Alex va benissimo- la corresse gentilmente lei, ben consapevole che le telecamere stavano riprendendo un primo piano del suo viso. Non le occorreva voltarsi per immaginare la faccia stizzita del suo compagno di intervista e, con un improvviso fiotto di calore alle guance, sorrise ancora più ampiamente. Ecco la solita Alex che tornava a farsi sentire.

-E così, abbiamo qui con noi due delle icone più cliccate del momento- illustrava intanto la presentatrice alle telecamere –Un giovane chitarrista rubacuori- urla isteriche di ragazzine dal pubblico –E una pianista che detta la moda giovanile-

Alex si guardò attorno stupita, osservando solo in quel momento che molte ragazze in studio vestivano capi simili a quelli che lei indossava in concerto; una ragazza tra le seconde file, addirittura, aveva i capelli palesemente tinti del suo colore e le unghie pitturate in una maniera quasi più assurda della sua. Sorrise imbarazzata, forse comprendendo finalmente il motivo di tanto clamore: Tom per essere un sex symbol, lei per aver creato una “nuova moda”, come diceva spesso Chris.

In un’altra situazione, probabilmente, tutto ciò l’avrebbe infastidita non poco. Ma era in uno studio televisivo, si ricordò con improvvisa soddisfazione, a pochi centimetri da un Tom Kaulitz schiumante di rabbia, e non esisteva nulla di più gratificante al momento.

-Dunque: la vostra collaborazione- diceva intanto la conduttrice –Cosa potete dirci? Vi trovate bene l’uno con l’altro?-

-Oh, sì- si affrettò a dire Tom prima che lei potesse aprire bocca, agguantandola per una spalla e stringendola a sé. Sorrise smagliante alle telecamere –E’ stata intesa sin dal primo istante, non avrei potuto sperare di meglio. Tutti noi Tokio siamo molto soddisfatti-

Alex gli scoccò un’occhiata tra lo stupefatto e lo stizzito, mentre cercava di divincolarsi dalla sua presa. Cosa diavolo andava blaterando? Le due band si erano incontrate giusto per pochi secondi, causa il teatrino di Ellie, e non avevano avuto neppure il tempo di parlare. E quale intesa dal primo istante? Ma se lei e Tom avevano cominciato a litigare prima che…

“Oh!” pensò Alex, capendo improvvisamente, quando Tom la fulminò allo sguardo prima che potesse ribattere. Uno sguardo che non aveva mai visto, ma che non tardò a interpretare facilmente : “Sorridi e reggimi il gioco”.

La ragazza si accigliò. Dunque era questo che Tom, che Chris, che tutti volevano da lei? Che mentisse spudoratamente in diretta tv? Chissà se Ellie lo sapeva; chissà se avrebbero preteso la stessa cosa da lei. Ma ormai era un po’ troppo tardi per tirarsi indietro.

Si sforzò di sorridere, pur sciogliendosi dall’ “abbraccio” del chitarrista. –Anche noi Twilight siamo entusiaste- disse a denti stretti, mascherando il tono col sorriso più falso che le riuscì –Ci siamo subito trovati tutti molto d’accordo-

La presentatrice sorrise soddisfatta e, con la coda dell’occhio, ad Alex sembrò di vedere Tom annuire impercettibilmente. Strinse i pugni in grembo, stizzita, mentre l’intervista aveva inizio.



Tutto sommato, si ritrovò a pensare Alex, non stava andando troppo male.

Le domande di Candice –così aveva scoperto chiamarsi la conduttrice, vestita da capo a piedi in color rosa confetto- non erano troppo personali né imbarazzanti. Riguardavano per lo più i due gruppi, le loro giornate “normali”, le abitudini.

Oltretutto, non senza stupore, si era riscoperta essere una perfetta bugiarda proprio come Tom.

Non si sarebbe potuta spiegare altrimenti tutta la falsa gentilezza che ognuno dimostrava nei confronti dell’altro durante la trasmissione… se non ci fossero state telecamere o un pubblico pronto a testimoniare, probabilmente, sarebbero già saltati l’uno al collo dell’altro.

-Torniamo a te, Alex- disse in quel momento Candice con un sorriso abbagliante, dopo essersi dilungata un buon quarto d’ora a parlare dei capellini di Tom (?!) –Sei davvero divenuta una nuova fonte d’ispirazione per molte tue coetanee, soprattutto per ciò che riguarda le unghie-

Alex sorrise e mostrò soddisfatta le proprie mani, le unghie erano laccate di rosso e viola con complicati ghirigori che impiegava secoli a realizzare col pennino. –Tu dici?- chiese innocentemente, lanciando un’occhiata di sfida a Tom –Io le ho sempre portare così. E’ bello sapere che molte fan lo apprezzano e lo imitano-

-Sono molto particolari…- osservò Candice, sollevandole con delicatezza una mano.

-Davvero molto particolari- rincarò Tom con un lampo negli occhi –Un po’ troppo, non credi?-

Quella era una sfida sfacciata!, pensò Alex stupefatta, voltandosi a guardarlo di scatto con la bocca secca, mentre un caldo rossore la saliva alle guance. Non poteva lasciare che l’avesse vinta lui!

-Non tanto più di un chitarrista rock vestito in stile hip hop, non credi?- replicò a bruciapelo, senza riflettere.

Tom sbarrò gli occhi, Candice ridacchiò nervosamente, mentre il pubblico lanciava qualche fischio divertito per la battuta mordace e altri applaudivano tra un riso e l’altro.

“Non… non l’ha detto veramente” fu il primo pensiero coerente di Tom, con le guance leggermente arrossate, mentre Candice scorreva imbarazzata la scaletta per trovare qualcosa da dire “Lei non può averlo davvero…!” La guardò, i pugni stretti convulsamente, e un improvviso lampo negli occhi.

E in una sola occhiata, sentendosi improvvisamente intimorita, Alex lo seppe: se prima Tom la detestava soltanto, adesso lui la odiava.





-Alex?-

-Els, non dire niente- fu la prima cosa che disse Alex, una volta fuori dagli studi, non appena rispose al cellulare –Lo so che dovevo stare zitta, lo so!, ma credimi… non ce l’ho fatta davvero-

Sentì Ellie prendere fiato per parlare, prima che qualcuno le strappasse di mano il telefono.

-Di’ un po’, ma cos’è successo nel backstage tra te e Tom? Avete litigato?-

-No, Nora, noi…- Alex sospirò, passandosi una mano tra i capelli scuri -…sì, abbiamo litigato. Santo cielo, non puoi immaginare che razza di saccente sia quel ragazzo! Vanitoso, presuntuoso, egocentrico e…-

Un rumore brusco dall’altra parte del telefono le fece intuire che qualcun altro si era appropriato dell’apparecchio.

-Ma non ti piaceva, Tom? Non era il tuo musicista preferito?-

Alex si trattenne per un attimo dall’urlare. –No, Tamica, adesso non più. Credimi, se mi capitasse di nuovo davanti io…-

-Io ti uccido!- strillò una voce alle sue spalle, paralizzandola sul posto. Anche senza troppa immaginazione, ovviamente, ancora prima di voltarsi seppe che si trattava di Tom.

Il chitarrista le si avvicinò a grandi passi, furioso, mentre alcuni rasta biondi gli ricadevano scomposti sul viso –Come diavolo ti sei permessa?- gracchiò stizzito, le mani incrociate al petto con fare bellicoso –Mi hai fatto passare per un idiota!-

Dall’altro capo del filo Ellie, riappropriatasi del telefono, ascoltò allibita -Alex, cosa succede? Sembra che sia scoppiata una bom…-

-Perché è esattamente quello che sei!- la bionda fu costretta ad allontanare il cellulare dall’orecchio quando, con la voce di qualche decibel più alta del normale, la sua migliore amica rischiò di perforarle un timpano.

-Che succede? Chi ha urlato?- chiese allarmata Tamica, impegnata in una lotta convulsa con Nora, mentre entrambe cercavano in tutti i modi di prendere il cellulare.

-Non lo so!- ringhiò Ellie, riaccostandosi all’apparecchio –Se voi due la smetteste di schiamazzare, forse riuscirei a capirci qualcosa-

-Presuntuoso!-

-Mocciosa!-

-Play boy da strapazzo!-

-Invasata psicotica!-

-Allora?- insistette Nora, scansando malamente Tamica.

Pallida come un cencio, Ellie sbatté più volte le palpebre. –Non vorrei sbagliarmi, ma credo che Alex e Tom Kaulitz se ne stiano dicendo di tutti i colori in diretta telefonica-

E, in effetti, era proprio così. Con il cellulare dimenticato in una mano, Alex fronteggiava con aria agguerrita la sua ex-cotta adolescenziale che, dal canto suo, faceva crocchiare minacciosa i pugni.

-Questa me la paghi cara- ringhiò Tom con gli occhi ridotti a fessure –Chi ti credi di essere per potermi insultare in diretta tv?-

-Insultare?- soffiò Alex in risposta –Sei stato tu a cominciare criticando le mie mani; io ho solo fatto un’osservazione più che logica criticando il tuo ridicolissimo look!-

Probabilmente, pensò Ellie figurandosi la scena in mente, due leoni affamati avrebbero fatto meno paura.

Tom mise il broncio come un bambino piccolo, dandole di scatto le spalle. –Tsk. Non vale nemmeno la pena perdere tempo con te. A meno che, ovvio, tu non mi chieda pubblicamente scusa-

Alex pestò un piede a terra –Continua a sognare, razza di chitarrista viziato che non sei altro. Adesso noi ce ne torniamo in hotel, ognuno andrà per la propria strada e, all’infuori delle prove coi gruppi, ci eviteremo come la peste. Intesi?-

-Ehm…ragazzi?- gracchiò incerta la voce di Ellie dal cellulare.

-Che c’è?!- sbottarono insieme i due, rivolti all’apparecchio.

-Vo…volevo dirvi che Chris e David Jost stanno per passarvi a prendere, ma… non vi riporteranno in hotel-

Tom inarcò un sopracciglio mentre Alex, avvertendo un brutto presentimento, alzava il cellulare all’altezza del viso di entrambi. -…come, scusa?- domandò con un filo di voce.

Nel salottino della stanza, con Nora e Tamica incollate alla schiena per sentire qualcosa, Ellie tirò un sospiro e deglutì prima di parlare. –Il Plaza era una sistemazione temporanea finché l’appartamento non sarebbe stato pronto- spiegò –Ora ci trasferiremo là-

-Appartamento? Quale appartamento?- domandò una voce maschile, che Ellie indovinò subito essere quella di Tom.

-L’appartamento sopra gli studios di New York, con la sala registrazione. Quello che… condivideremo coi gruppi- concluse flebilmente.

Silenzio. Tom ed Alex si fissarono allibiti, senza riuscire ad aprir bocca.

Per un attimo, Ellie temette che fossero svenuti entrambi o che, peggio, fosse troppo tardi e si fossero già scannati a vicenda.

Ma subito, dall’altro capo del filo, sentì due voci esclamare assieme un –CHE COSA?!-, e seppe che la tortura doveva ancora cominciare.






Alour, alour, che cosa dire? ^^ Come avete potuto leggere, neppure l'incontro individuale tra Alex e Tom è stato propriamente... ehm, idilliaco, ecco. Sono davvero come cane e gatto, quei due tesorih X°D
Ma parlerò più tardi, ora passo subito subito ai soliti e meritatissimi Ringraziamenti!

Ale:
cugiola! *_* Spero che anche questo capitolo ti abbia soddisfatta ^^ Te l'ho che sarebbe stato tutto dedicato alla tua pg preferita, nu? un bacione, bellissima :*

tEiNa: grazie! ^^ Sono felice che ti piaccia. Fammi sapere se il nuovo capitolo è statao di tuo gradimento! ;)

frey: grazie dei complimenti ^^ Sono felice che la trovi una trama sensata (anche se, guardando i nuovi personaggi, si direbbe che loro siano tutto tranne che sensati XD) Spero che continuerai a seguirla ^^ un bacio, ciaooo!

ruka88: eggià, povera stella ;) Ellie è sempre la prima classificata in "figuracce da seppellirsi sotto terra" XD Mi spiace di averti fatto aspettare così tanto, ma spero comunque che il capitolo ti sia piaciuto. Fammi sapere, un bacione!! :*

Muny_4ever: Ja, ovviamente ho letto sia il mitico Twilight che New Moon *_* Mi dispiace davvero tanto, lo so che a volte l'attesa è un po' snervante, ma davvero non puoi immaginare quanto sono stata impegnata XD Fammi sapere se nonostante tutto il capitolo nuovo è stato di tuo gradimento ^^ un bacio, ciaooo!

darkangel 21: davvero somigli ad Ellie? *_* Carah, adesso ti adoro ufficialmente! ^^ sono felicissima che il vecchio capitolo ti sia piaciuto, e spero che questo non ti abbia delusa ^^ dimmi tu, ok? alla prossima, ciaoooo! :*

Hermyone: eeeggià, povera Ellie XD Nel prossimo capitolo, vedrai, arriverà il suo tanto atteso faccia a faccia con Bill *ghgh* Spero intanto che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se era incentrato su Alex e Tom, e che continuerai a seguirmi ^^ ti mando un bacio, ciaooo!!

magnifica Malfoy: ja *_* i balletti di Bill sono una delle cose più comiche del mondo XD Ti è piaciuto questo capitolo? Fammi sapere, mi raccomando! un bacione :*

ToKiO hOtEl: ...solo una pazza? XD Io, al posto di Bill, ad Ellie l'avrei già fatta rinchiudere in un manicomio XD Scherzi a parte, sono strafelicissima che lo scorso capitolo ti sia piaciuto *_* Che mi dici di questo? E' stato di tuo gradimento? Mi raccomando, fammi sapere! Un bacione, ciaooo!

frankie: ecco qua il nuovo capitolo! ^^ Sono contenta che le Twilight ti piacciano *_* Io le adoro, sono le mie pg preferite °____° Spero che il nuovo capitolo non ti abbia delusa. Dimmi tu, ok? un bacio, ciaooo! ;)

which_one: ecco qua, soddisfatta? ;) Spero che questo capitolo ti sia piaciuto quanto a me è gustato scriverlo *___* Fammi sapere se hai qualche suggerimento o critica, va bene? ti mando un bacione, ciaooo! :*

Fly: già, povera Ellie XD Davvero, nessuna di loro si sarebbe mai aspettata un incontro del genere ^^ Ma devi ammettere che anche questo capitolo è stato abbastanza movimentato *_* specie perchè parlava di Tom ed Alex, che sono uno più cocciuto dell'altra XD Fammi sapere se ti è piaciuto, va bene? Un bacione e alla prossima, ciaooo! ;)



Note dell'autrice psicotica: (ATTENZIONE!!!)

Ebbene sì, non ho ancora finito di tormentarvi *ghgh* Ma adesso dovete leggere davvero bene, perchè sto per dire alcune cose importanti ù_ù
Dunque, tanto per cominciare, volevo approfittare di questo aggiornamento per ringraziare tutti quelli che hanno recensito I can go on  *_____* Grazie a tutti, davvero!  Non mi aspettavo così tanti commenti °____° *me in brodo di giuggiole*

Come secondo punto, voglio essere sincera: non mi aspettavo che questa ff venisse fuori così...bè, comica in alcuni punti XD l'avevo sin dall'inizio immaginata un pochino più malinconica, e presto purtroppo capirete perchè. Ma, mi spiace, non sono io se non infilo qualche battutina mordace o meno qua e  là ^^ E, sinceramente, spero che la cosa non vi dispiaccia, perchè scrivere una ff totalmente strappalacrime non sarebbe da me XD Purtroppo, però, già dal prossimo capitolo (assurdità a parte XD) cominceranno ad esserci scene più tristi e reali.
Perchè? ...bè, ma il perchè non ve lo dico, altrimenti che razza di autrice sadica sarei? X°D

Per concludere, cosa molto importante, ho preso una decisione ù_ù
Ho trovato immagini, foto ecc che rappresentano alla perfezione le scene, i luoghi, i personaggi che ho  immaginato non solo per questa ff, ma anche per Due cugine allo sbaraglio *____*
Indi per cui, per tutti i lettori che vogliono sapere o vedere qualcosa in più sulle Twilight, su Alexis e Julie... sulle mie ff in generale, insomma, possono collegarsi a questo sito:
http://littleorangepunk.spaces.live.com/
Si tratta del mio personalissimo blog, dedicato ai miei racconti. Visualizzate il primo intervento, e vi troverete la spiegazione a tutto questo sclero ^^ ...assieme a spoiler, novità e le schede personali che presto aggiungerò di ciascun personaggio *_________*
Nelle "foto", già da subito, potete trovare immagini delle nostre Twiligth ^^ Se non riuscite a visualizzare il blog potete tranquillamente aggiungermi a msn (autycoop@hotmail.it) e da lì penserò a tutto io ;)
Spero che l'idea sia di vostro gradimento, e che mi lasciate qualche commento anche sul blog per farvi sapere se le immagini e le curiosità sui pg e le storie vi piacciono ^^

Fatemi sapere, mi raccomando!
Un bacio a tutti, sia coloro che recensiscono che quelli che leggono ^^
Ciaooooooooo!!
Auty
  
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