Me ne sto
qui, sulla torre di astronomia, seduto a terra con la schiena poggiata
al muro,
a guardare la pioggia.
Sarò
scemo, ma la pioggia mi piace.
Mi piace
guardare le nuvole.
Mi piace
la calma che ogni goccia dona alle cose solo sfiorandole.
Mi piace
il bisbiglio dell’acqua fra le foglie degli alberi.
Mi piace
sentire le gocce che mi picchiettano il viso e scendono lentamente sul
mio
collo.
La
pioggia non mette fretta, lascia tutto il tempo necessario per
riflettere.
Guardo la
foresta proibita. Sembra così calma, anche lei, ma cela i
pericoli più oscuri.
Mi fa
pensare a ciò che ci aspetterà, alla ricerca
degli Horcrux, alla guerra… e ad
un mucchio di cose che non conosco e che forse potrei non conoscere mai.
Poi
l’occhio mi cade sulla capanna di Hagrid, col fumo che esce
dal camino.
Questa,
invece, mi ricorda il calore della famiglia, dell’amicizia,
tutto ciò che ho
sempre amato e che mi ha accompagnato negli anni.
Mi
ricorda la mamma, i suoi abbracci invadenti che dico di non sopportare,
ma ora
non so cosa darei per sentirmi protetto fra le sue braccia e
abbandonarmi
sereno sul suo petto!
Mi
ricorda tutti i momenti felici e tristi che ho passato al castello,
ormai
diventato la mia casa. Harry e Hermione. Tutte le volte che siamo
usciti di
nascosto in orari proibiti, l’eccitazione quando scoprivamo
nuovi segreti e
sotterfugi, il coraggio che abbiamo dimostrato nelle prove che abbiamo
affrontato, i litigi che ci hanno diviso ma che poi ci hanno avvicinato
ancora
di più…
Ho un
mucchio di ricordi legati a questo posto e alle due persone che ormai
fanno
parte di me. Harry e Hermione.
Io, Harry
e Hermione. Vedendomi undicenne, povero e sfigato, chi
l’avrebbe mai detto che
la mia vita sarebbe stata così emozionante e allo stesso
tempo pericolosa…?
Chi
l’avrebbe detto che mi sarei ritrovato a fianco
dell’unico che finora è
riuscito a sconfiggere colui-che-non-deve-essere-nominato e della
strega più
brillante che Hogwarts abbia mai conosciuto…?
Harry, il
mio migliore amico. È vero a volte sono stato geloso della
sua fama, del suo
fascino, del suo sangue freddo, ma ora ho capito che non è
lui ad aver voluto
tutto ciò che gli è capitato, e sono abbastanza
intelligente da comprendere che
avrebbe preferito i suoi genitori con sé, piuttosto che una
stupida cicatrice
sulla fronte.
Che ci
posso fare, sono troppo impulsivo e spesso questo difetto mi impedisce
di
collegare il cervello prima di parlare e di agire. Sarà per
questo che sembro
scemo…
La
pioggia ormai mi ha bagnato i capelli che mi ricadono in ciocche
appiccicate sulla
fronte e sulla nuca. Chiudo gli occhi.
Hermione,
l’altra mia migliore amica. Hermione è Hermione.
Non saprei come definirla. La
ragazza più precisa, studiosa, pignola che io conosca.
Ma anche
la più insicura, bisognosa di protezione e qualche volta
pure dolce.
L’unica
che sa sorprendermi e darmi filo da torcere.
Sorrido
osservando la sua espressione concentrata galleggiare nei miei pensieri.
In tutti
questi anni in cui l’ho avuta accanto, non avevo mai capito
quanto fosse
importante per me.
Poi ci sono
arrivato.
Come al
solito in ritardo, ma ciò che conta è che ci sono
arrivato.
Ultimamente
l’unica cosa che vorrei fare è abbracciarla e
farle capire che non è sola, che
ci sarò sempre, che insieme potremmo farci forza e
sostenerci meglio che da
soli.
Perché
ora che finalmente ho scoperto che mi piace (sì, mi piace!),
non voglio perdere
nemmeno un istante con lei, non voglio pensare che forse avremo poco
tempo da
trascorrere insieme, che forse… non voglio perderla!
Si dice
che si sente la mancanza di una cosa solo dopo che l’hai
provata e poi te
l’hanno tolta… è possibile che io senta
la mancanza dei suoi baci, dei suoi
abbracci, delle sue parole dolci, del suo calore, ancor prima di averli
sperimentati??
Sento dei
passi che si avvicinano, ma non mi scompongo, né mi giro: ho
imparato a
riconoscere il suo scalpiccio leggero.
“Avevo
pensato di trovarti qui” solo un sussurro.
Mi
conosce meglio di quello che credevo. Forse anche meglio di quel
mattone che si
porta sempre appresso, Storia di Hogwarts.
Non dice
altro,
si accascia vicino a me, incurante del pavimento bagnato, si porta le
ginocchia
al petto e le stringe a sé.
Non
parliamo, semplicemente guardiamo la pioggia. Sappiamo tutti e due che
stiamo
pensando le stesse cose, non c’è bisogno di
parole; non per ora.
Stiamo
così per un po’, poi lei si abbandona alla mia
spalla.
Le passo
un braccio intorno alle sue, la stringo a me e le poso un lungo bacio
sulla
fronte. Lei si lascia andare completamente nel mio abbraccio, segno che
non le
dispiace che io la tratti così.
Dalla
fronte comincio a scendere lungo il suo viso, arrivo alla bocca. Non
l’ho mai
vista così piena e.. invitante.
Lentamente
mi chino e la bacio. Solo un contatto di labbra, dolce e infinitamente
tenero.
Non voglio approfittarmi di lei in questo momento di debolezza.
Sono
quasi sicuro che lei sia arrossita. Infatti… la guardo ed
è davvero adorabile
con quel colorito rosato sulle guance.
Quanto a
me, non mi sono mai sentito così bene e a mio agio. So che
sembra strano, ma
sono abbastanza tranquillo, certo un po’ euforico, ma in pace
con me stesso e col
mondo.
Torno a
guardare le gocce che scendono sempre più fitte e veloci.
E poi la
sento, mi si aggrappa alla maglia per tirarsi più vicina al
mio viso, alle mie
labbra umide di pioggia. Stavolta è lei che mi bacia.
Io non
resisto.
I nostri
baci divengono sempre più profondi, ma non per questo meno
dolci e carichi di
affetto. La faccio stendere. Reprimo la voglia di sentirla stretta fra
me e il
pavimento: mi metto di fianco a lei. Siamo entrambi girati sul fianco,
ci
guardiamo negli occhi. Quanto è bella… i vestiti
fradici d’acqua aderiscono al
suo corpo evidenziando forme che ha sempre tenuto nascoste, i capelli
giacciono
scomposti sulla pietra del pavimento, gli occhi languidi, la bocca
umida e rossa.
È
dura
pensare alla tristezza e al dolore che mi aspetteranno quando sono
circondato
dalle cose che amo di più: Hermione e la pioggia.
Hermione
e la pioggia.
Lo so
è un po’ triste e sparatemi
pure per il finale… in più devo dire che, forse,
letta così, non ha molto
senso.
Ma quelli
che, come me, amano la
pioggia, capiranno…
Un bacio*
Ronvin
Ps
volevo
ringraziare tutti quelli che hanno recensito le mie prime due
fanfiction “una
mente pericolosa al lavoro” e “tutto grazie a
Tree”!!! grazie 1000… le
recensioni fanno sempre piacere!