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Autore: Ronvin    02/10/2007    9 recensioni
Sarò scemo, ma la pioggia mi piace. Mi piace guardare le nuvole. Mi piace la calma che ogni goccia dona alle cose solo sfiorandole. Mi piace il bisbiglio dell’acqua fra le foglie degli alberi.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Me ne sto qui, sulla torre di astronomia, seduto a terra con la schiena poggiata al muro, a guardare la pioggia.

Sarò scemo, ma la pioggia mi piace.

Mi piace guardare le nuvole.

Mi piace la calma che ogni goccia dona alle cose solo sfiorandole.

Mi piace il bisbiglio dell’acqua fra le foglie degli alberi.

Mi piace sentire le gocce che mi picchiettano il viso e scendono lentamente sul mio collo.

La pioggia non mette fretta, lascia tutto il tempo necessario per riflettere.

Guardo la foresta proibita. Sembra così calma, anche lei, ma cela i pericoli più oscuri.

Mi fa pensare a ciò che ci aspetterà, alla ricerca degli Horcrux, alla guerra… e ad un mucchio di cose che non conosco e che forse potrei non conoscere mai.

Poi l’occhio mi cade sulla capanna di Hagrid, col fumo che esce dal camino.

Questa, invece, mi ricorda il calore della famiglia, dell’amicizia, tutto ciò che ho sempre amato e che mi ha accompagnato negli anni.

Mi ricorda la mamma, i suoi abbracci invadenti che dico di non sopportare, ma ora non so cosa darei per sentirmi protetto fra le sue braccia e abbandonarmi sereno sul suo petto!

Mi ricorda tutti i momenti felici e tristi che ho passato al castello, ormai diventato la mia casa. Harry e Hermione. Tutte le volte che siamo usciti di nascosto in orari proibiti, l’eccitazione quando scoprivamo nuovi segreti e sotterfugi, il coraggio che abbiamo dimostrato nelle prove che abbiamo affrontato, i litigi che ci hanno diviso ma che poi ci hanno avvicinato ancora di più…

Ho un mucchio di ricordi legati a questo posto e alle due persone che ormai fanno parte di me. Harry e Hermione.

Io, Harry e Hermione. Vedendomi undicenne, povero e sfigato, chi l’avrebbe mai detto che la mia vita sarebbe stata così emozionante e allo stesso tempo pericolosa…?

Chi l’avrebbe detto che mi sarei ritrovato a fianco dell’unico che finora è riuscito a sconfiggere colui-che-non-deve-essere-nominato e della strega più brillante che Hogwarts abbia mai conosciuto…?

Harry, il mio migliore amico. È vero a volte sono stato geloso della sua fama, del suo fascino, del suo sangue freddo, ma ora ho capito che non è lui ad aver voluto tutto ciò che gli è capitato, e sono abbastanza intelligente da comprendere che avrebbe preferito i suoi genitori con sé, piuttosto che una stupida cicatrice sulla fronte.

Che ci posso fare, sono troppo impulsivo e spesso questo difetto mi impedisce di collegare il cervello prima di parlare e di agire. Sarà per questo che sembro scemo…

La pioggia ormai mi ha bagnato i capelli che mi ricadono in ciocche appiccicate sulla fronte e sulla nuca. Chiudo gli occhi.

Hermione, l’altra mia migliore amica. Hermione è Hermione. Non saprei come definirla. La ragazza più precisa, studiosa, pignola che io conosca.

Ma anche la più insicura, bisognosa di protezione e qualche volta pure dolce.

L’unica che sa sorprendermi e darmi filo da torcere.

Sorrido osservando la sua espressione concentrata galleggiare nei miei pensieri.

In tutti questi anni in cui l’ho avuta accanto, non avevo mai capito quanto fosse importante per me.

Poi ci sono arrivato.

Come al solito in ritardo, ma ciò che conta è che ci sono arrivato.

Ultimamente l’unica cosa che vorrei fare è abbracciarla e farle capire che non è sola, che ci sarò sempre, che insieme potremmo farci forza e sostenerci meglio che da soli.

Perché ora che finalmente ho scoperto che mi piace (sì, mi piace!), non voglio perdere nemmeno un istante con lei, non voglio pensare che forse avremo poco tempo da trascorrere insieme, che forse… non voglio perderla!

Si dice che si sente la mancanza di una cosa solo dopo che l’hai provata e poi te l’hanno tolta… è possibile che io senta la mancanza dei suoi baci, dei suoi abbracci, delle sue parole dolci, del suo calore, ancor prima di averli sperimentati??

Sento dei passi che si avvicinano, ma non mi scompongo, né mi giro: ho imparato a riconoscere il suo scalpiccio leggero.

“Avevo pensato di trovarti qui” solo un sussurro.

Mi conosce meglio di quello che credevo. Forse anche meglio di quel mattone che si porta sempre appresso, Storia di Hogwarts.

Non dice altro, si accascia vicino a me, incurante del pavimento bagnato, si porta le ginocchia al petto e le stringe a sé.

Non parliamo, semplicemente guardiamo la pioggia. Sappiamo tutti e due che stiamo pensando le stesse cose, non c’è bisogno di parole; non per ora.

Stiamo così per un po’, poi lei si abbandona alla mia spalla.

Le passo un braccio intorno alle sue, la stringo a me e le poso un lungo bacio sulla fronte. Lei si lascia andare completamente nel mio abbraccio, segno che non le dispiace che io la tratti così.

Dalla fronte comincio a scendere lungo il suo viso, arrivo alla bocca. Non l’ho mai vista così piena e.. invitante.

Lentamente mi chino e la bacio. Solo un contatto di labbra, dolce e infinitamente tenero. Non voglio approfittarmi di lei in questo momento di debolezza.

Sono quasi sicuro che lei sia arrossita. Infatti… la guardo ed è davvero adorabile con quel colorito rosato sulle guance.

Quanto a me, non mi sono mai sentito così bene e a mio agio. So che sembra strano, ma sono abbastanza tranquillo, certo un po’ euforico, ma in pace con me stesso e col mondo.

Torno a guardare le gocce che scendono sempre più fitte e veloci.

E poi la sento, mi si aggrappa alla maglia per tirarsi più vicina al mio viso, alle mie labbra umide di pioggia. Stavolta è lei che mi bacia.

Io non resisto.

I nostri baci divengono sempre più profondi, ma non per questo meno dolci e carichi di affetto. La faccio stendere. Reprimo la voglia di sentirla stretta fra me e il pavimento: mi metto di fianco a lei. Siamo entrambi girati sul fianco, ci guardiamo negli occhi. Quanto è bella… i vestiti fradici d’acqua aderiscono al suo corpo evidenziando forme che ha sempre tenuto nascoste, i capelli giacciono scomposti sulla pietra del pavimento, gli occhi languidi, la bocca umida e rossa.

È dura pensare alla tristezza e al dolore che mi aspetteranno quando sono circondato dalle cose che amo di più: Hermione e la pioggia.

Hermione e la pioggia.

Lo so è un po’ triste e sparatemi pure per il finale… in più devo dire che, forse, letta così, non ha molto senso.

Ma quelli che, come me, amano la pioggia, capiranno…

Un bacio*

Ronvin

Ps volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito le mie prime due fanfiction “una mente pericolosa al lavoro” e “tutto grazie a Tree”!!! grazie 1000… le recensioni fanno sempre piacere!

  
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