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Autore: Naitmers    16/03/2013    2 recensioni
Quando questo pandemonio ha avuto inizio, pochi si sono resi conto di cosa stesse succedendo attorno a loro.
Ricordate, tutte le persone prese per pazze?
Forse no, forse non vi siete nemmeno tenuti aggiornati su quell'informazione di nicchia, che i telegiornali non hanno nemmeno reputato così interessante da essere monopolizzata per intrattenere i telespettatori.
Loro, quei pazzi, avevano capito.
Ma nessuno di loro, penso anche pochi fino ad ora, ha capito cosa sta davvero succedendo.
[...] Io ho le risposte che state cercando, e ho iniziato questo blog per spiegare agli ultimi rimasti di voi cosa vi trovate ad affrontare.

Tratto dal primo capitolo.
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Blog di "La sopravvissuta", 10 Maggio



Rieccoci al nostro -almeno settimanale- appuntamento con la verità!
Che la cosa vi piaccia o no.
Con l'incredibile forza del passaparola, posso vedere che state crescendo di numero in maniera esponenziale, e la cosa mi rincuora ma mi rende anche sempre più sconcertata.... Ma che ve ne potrebbe importare, ora come ora?
Assolutamente nulla. Quindi cominciamo!

La stessa settimana dell'evento di Ludovica, in altre scuole avvenne lo stesso episodio, tra le persone più disparate, ma prevalentemente ragazzi tra i nove e i ventidue anni.
Quindi, come ben ricorderete, impazzò il dilagarsi di lezioni di psicologia, in cui ognuno era portato ad aprirsi e a fare almeno un'ora individuale a settimana.
Un giorno, da brava ficcanaso quale sono, siccome ero arrivata in anticipo rispetto alla psicologa, ho pensato bene di curiosare tra le sue cartelle, scoprendone con poco stupore che stavano semplicemente stilando un profilo comportamentale.
Si, poi furono resi pubblici. Anonimi, ma pubblici.
E sapete la cosa più ridicola che vi trovai, oltre al polverone che scatenò? Sotto la lista a livello di pericolo "arancione" c'era una ragazza di un istituto nemmeno troppo famoso.
Quella con "disturbi ossessivi, schizzofrenia lieve e aggressività repressa elevata", ricordate?
Piacere, ero io.
Ma quel giorno non spiai la mia cartella, in quel profilo mi riconobbi soltanto per il nome del mio istituto e perché mi conosco abbastanza bene. Spiai il profilo di.... devo lasciarvi la suspance o è abbastanza prevedibile?
Sociofobico, rabbia repressa e diretta verso di sé (priva di autolesionismo).
Un profilo incluso tra quelli bianchi a quanto pare. Un soggetto qualsiasi.
Ma nessuno guarda i film horror? Sono quelli silenziosi, quelli che covano rabbia e odio verso il mondo, ad essere poi gli assassini alla fin fine! Bah...

Andando avanti col tempo, ai casi disparati che manifestavano questo terrore e questa aggressività ingiustificati, venivano somministrate dosi pesanti di calmanti, che li aiutavano a re-integrarsi nella loro vita normale.
Per quanto un mezzo ameba costantemente strafatto possa svolgere una vita normale... Ma queste sono le pecche che vi furono nel gestire la cosa, e io non sono qui a giudicare.

Fatto sta che questi provvedimenti non aiutarono di certo a diminuire i casi di aggressività ingiustificata che avvennero, sempre meno raramente, in varie parti del paese.
Non furono solo i ragazzi ad esserne affetti, ma anche anziani, poi bambini, ed infine gli adulti.
Sul lavoro, negli uffici pubblici, nelle scuole, nei bar... nessuno poteva più avere la certezza di dove sarebbe accaduto il prossimo caso. Fu il boom della vendita delle armi da fuoco, con licenza e non. E chi non se la poteva permettere, girava con spray al peperoncino, coltelli o piccoli oggetti contundenti.

E' andata così in tutto il mondo? O in alcuni paesi il caos è dilagato a macchia d'olio, troppo velocemente perché potesse essere contenuto?
Da noi è stato un processo molto, molto lento.
Un mutazione profonda e radicata della società.
E' pensando a quel periodo che ho imparato come rosolare le persone nelle proprie paure, serve ad accrescerne solo la disperazione, il senso di impotenza diventa poi impellenza d'agire, e l'animo umano sfocia nella violenza e nella frustrazione.
Infatti le persone accoltellate o a cui veniva sparato ad un arto aumentarono del 374% nel giro di tre mesi.
Bastava che gridassi, accusando qualcuno di qualcosa senza scandire bene le parole, e questo, se ne aveva la possibilità, ti infliggeva un colpo prima che potessi farlo tu.
E non sempre il colpo ti finiva ad un arto. Infatti anche gli omicidi aumentarono più del 100%.

Le persone interrogate rispondevano di essere state provocate, quasi aggredite addirittura e di aver reagito naturalmente.
Ma poi, davano versioni di quello che era successo ogni giorno differenti. Prima la persona li aveva minacciati, poi li aveva picchiati, poi aveva minacciato la loro famiglia.
Nessuno aveva un'idea chiara del perché lo avesse fatto, se si analizzavano i casi effettivamente. L'unico punto in comune era il sentirsi in forte pericolo.
Con una manciata di pillole e un'inniezione in vena di tranquillanti, venivano poi rispediti a casa, senza armi e privi di una qualsias licenza, con una marca rossa sul fascicolo a loro dedicato.
Iniziate a capire?

Beh, è quesi prevedibile quello che successe dopo: fu il dilagarsi della follia più assurda.





Eccomi, in ritardo di mezz'ora rispetto alla data precisa di metà mese per la pubblicazione XD
Dal prossimo capitolo metterò i ringraziamenti, perché anche questa storia mi sta portando grandi soddisfazioni, oltre che grandi fatiche (non avete idea di quanti neuroni sono morti per creare ciò che c'è dietro!!).
Per ora voglio ringraziare infinitamente tutti i lettori, davvero, apprezzo moltissimo la vostra entità numerica, anche se siete unità magari anche approdata per caso nel mio scritto, ho apprezzato che vi abbiate cliccato sopra :)
E, ovvio, ringrazio infinitamente quelli che hanno pure avuto l'ardore di leggerlo! XD
-Naitmers
  
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