Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: MikaMika    16/03/2013    4 recensioni
Una mia versione della quarta stagione che più va avanti più se ne discosta!
La ricerca della cura porterà ad alleanze particolari. Jeremy dovrà fare i conti con la sua natura di cacciatore. Riuscirà a non sterminare i suoi amici e sua sorella?
Una ragazza misteriosa arriva a Mystic Falls, ha qualcosa a che fare con Katherine e cerca notizie del suo passato.
A fare da sfondo a tutto Damon ed Elena che non fanno altro che battibeccare, incapaci di starsi lontani!
E Caroline... beh diciamo che sarà mento rompi***** che nella serie, e probabilmente dovrà fare i conti con qualche sentimento inaspettato!
Spero vi piacerà! Fatemi sapere ^__^
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CHAPTER 23-KIDNAP SISTER IN LAW

PoV Rebecca
Dopo la sfuriata tra Klaus e Kol avevo voluto prendere del tempo per me.
Mi ero allontanata da casa. Mi ero allontanata da tutta la mia vita. Nonostante tutto ben presto sentii l’esigenza di tornare. Non riuscivo a stare lontana dalla mia famiglia, dai miei fratelli. Kol e Klaus mi mancavano.
Per colpa di Klaus avevo trascorso decenni a dormire in una bara, ma non era bastato questo a farmelo odiare. Lo amavo. E lui, nel suo modo sbagliato e perverso amava me.
Per tutta la vita avevo cercato qualcuno che mi amasse, che mi stesse affianco, che si prendesse cura di me. Lo avevo fatto inutilmente. Nessuno sembrava volermi concedere la possibilità di essere felice, eppure non credevo di meritarla meno di altri. Questo forse era il primo dei motivi della mia discordia con Elena Gilbert. Lei era amata incondizionatamente, io sistematicamente venivo tradita o nella migliore delle ipotesi ignorata.
Davanti all’ampio portone di casa mi fermai. Dentro c’era qualcuno, anche se il silenzio regnava incontrastato, le luci erano accese.
Varcata la soglia dell’ingresso mi resi immediatamente conto che c’era qualcosa che non andava. Il tappeto era leggermente spostato, quasi fuori posto. Probabilmente non mi sarei messa in allarme se quella casa non fosse stata sempre impeccabile e perfetta. Avanzai decisa ed appena oltrepassai l’angolo che mi bloccava la visuale dell’intero atrio sbiancai.
Kol era riverso a terra, apparentemente senza vita. Trattenni il respiro finchè non riconobbi il pugnale d’argento. Non era morto, anche se lo sembrava.
Scossi la testa furiosa. Klaus non aveva perso l’abitudine di utilizzare i suoi giocattoli, e soprattutto si ostinava a prevaricare gli altri con la forza.
Mi inchinai vicino a mio fratello e gli accarezzai la guancia. Per un momento mi fermai ad osservare quanto fosse giovane il suo viso. Era stato strappato alla vita troppo giovane, troppo presto catapultato in un mondo fatto di morte e sangue, quando avrebbe dovuto avere la possibilità di vivere la sua giovinezza.
Senza attendere oltre impugnai la piccola elsa d’argento ed estrassi il pugnale dal cuore di mio fratello. 
Lui boccheggiò un momento quando si riebbe.
-Dov’è Klaus?- ruggì un secondo dopo, non appena la confusione lasciò la sua testa.
Alzai le spalle –Immagino che abbiate litigato- dissi ovvia.
-Dimmi dov’è Rebecca!- chiese di nuovo con urgenza, afferrandomi l’avambraccio.
Mi liberai dalla sua stretta guardandolo storto. Perché le persone pretendevano sempre qualcosa da me, senza mai avermi dato qualcosa in cambio.
-Non lo so! Sono tornata in questo momento- gli risposi freddamente mentre lui si alzava in piedi, incamminandosi verso la porta.
-Dove vai?- gli chiesi cercando di apparire il meno interessata possibile.
-A fermarlo-  il suo sussurrò arrivò flebile mentre aveva già lasciato la casa.

PoV Klaus
Mi presi un momento di calma per guardare casa Gilbert. La chiave per avere la cura era lì dentro. Niente mi avrebbe impedito di prenderla. Dovevo solo allungare la mano.
Era quello che volevo, quello che desideravo di più, far tornare umana Elena Gilbert e tornare a circondarmi di ibridi. E allora perché non ero ancora entrato in quella casa? C’era qualcosa. Qualcosa che mi teneva fuori. Il volto di Caroline mi venne alla mente. Ricordai i suoi occhi delusi, quando aveva appresso che non avessi intenzione di fermarmi ed fui colpito da una fitta di dolore.
Serrai la mascella e strinsi i pugni. Qualcosa con lei era cambiato, era diverso, lo sentivo. Ma questo non mi bastava, o meglio non potevo illudermi che mi bastasse.
Non avrebbe significato soltanto lasciarmi andare a questa cosa, ma abbandonarmi a lei, lei che certamente un giorno se ne sarebbe andata, come tutti nella mia vita. Mi avrebbe voltato le spalle e allora sarebbe stato troppo tardi. Sarei stato solo, di nuovo.
Non attesi oltre. Salii i gradini per raggiungere la porta. Bussai e rimase in attesa. Dall’interno proveniva della musica, e un vociare chiassoso. Festeggiavano il fatto di avermi fregato? Poveri idioti.
Avrei potuto buttare giù la porta ed entrare. Ma non era nel mio stile.
Dopo un’attesa che mi sembrò infinita Damon Salvatore aprì la porta. Mi sorrise divertito. Aveva la bocca sporca di sangue, solo i pantaloni addosso, da dentro proveniva un odore forte di alcool e morte.
-Vedo che ti diverti- osservai sarcastico.
-Una festicciola innocente, spero non farai la spia, sai non sarebbero contenti- disse lui abbassando la voce fingendo che mi stesse confidando un segreto, lo guardai sorridendo, in attesa che proseguisse.
-Ma sai infondo credo avrebbero dovuto sapere che non sono il massimo come babysitter, non trovi?- mi chiese.
-Damon- una voce di donna lo richiamò da dentro.
-Mi reclamano! Perciò credo che andrò. Ti inviterei ad entrare, ma sai com’è? Non posso farlo- stava per chiudermi la porta in faccia ma lo bloccai.
-Sai- iniziai mentre il suo sguardo si faceva più duro ed attento –Credo proprio di aver voglia di unirmi alla vostra festa!-
-Non puoi! Sai il piccolo inconveniente dell’invito?- mi ricordò fingendosi rammaricato prima di provare nuovamente a chiudere la porta.
Di nuovo lo fermai. Spinsi la porta con forza e la spalancai mentre lui mi guardava infastidito.
Feci un passo in avanti oltrepassando la soglia di casa Gilbert elegantemente e sorrisi apertamente a Damon.
-Il proprietario di casa dovrebbe essere vivo per impedirmi di entrare- gli occhi del vampiro davanti a me si spalancarono increduli. Avevo sempre adorato le entrate ad effetto.
Non gli lasciai il tempo di realizzare e mi avventai contro di lui scaraventandolo a terra.
-Damon- l’urlo spaventato di Serenity precedette il suo attacco. La vampira si gettò sopra di me cercando di allontanarmi da Damon. Non ci misi molto a scaraventarla via.
Notai a pena il cadavere riverso di una ragazza umana. Evidentemente il salotto dei Gilbert era diventata la sala di una festa vietata ai minori.
Serenity lottava con forza e determinazione. Una forza ed una determinazione inutili contro di me.
Staccò una gamba del tavolo e la guardai divertito. –Credo tu sappia davvero poche cose- la derisi mentre allargando le spalle lasciavo che mi trapassasse con il legno.
Risi divertito della sua espressione basita quando mi tolsi il legno dal petto.
-Forse avrebbero dovuto dirti che non puoi uccidermi!- sussurrai appena la inchiodai al muro. Un secondo dopo le strappai il cuore.
-Nooooo- un grido agghiacciato da sopra le scale attirò la mia attenzione. Alzai lo sguardo e trovai l’oggetto dei miei desideri intenta a guardarmi con odio.
Mossi un passo verso di lei, ma immediatamente Damon Salvatore mi arrivò davanti.
-Perché devi rendermi sempre così difficile risparmiarti la vita?- lo rimproverai fintamente dispiaciuto.
-Non pensavo che farmi sopravvivere fosse tra i tuoi obiettivi Klaus! Devo pensare che ti sia innamorato di me?- il suo sarcasmo e la sua sfrontatezza mi fecero ridere.
-Scappa Melody- suggerì alla ragazzina mentre si avventava su di me. Non potevo permetterlo. Mi sarei liberato di lui. Basta usare i guanti bianchi. Avevo sempre saputo che uccidere uno dei Salvatore mi avrebbe procurato parecchi nemici, ma per quella ragazzina avrei pagato qualsiasi prezzo.
Lei scese le scale veloce e per un momento rimase nell’ingresso a guardare me e Damon batterci. Dopo qualche minuto lo atterrai.
Sentii la ragazza lasciare la casa, ascoltavo distintamente i suoi passi sul portico di legno e poi in strada. Non potevo perdere altro tempo, dovevo prenderla.
Guardai un ultimo istante Damon Salvatore gli ruppi il collo e lo trafissi con la gambe del tavolo al mio fianco.
Non mi fermai neanche a guardare il suo corpo esanime e lasciai la casa.
Dopo qualche secondo raggiunsi la ragazza e la bloccai. –Ciao dolcezza!- le sussurrai all’orecchio.
-Lasciami- urlò, scalpitando tra le lacrime.
-Vorrei accontentarti ma non posso!- le dissi gentilmente. Lei continuava a battersi e a dimenarsi.
Stufo di dover lottare la costrinsi a voltarsi verso di me e la guardai negli occhi. –Smetti di strillare e smetti di lottare- le ordinai secco. Gli occhi di lei si fecero vacui. Calma e rigida rimase immobile. Le afferrai un braccio trascinandola nel bosco per raggiungere la mia casa –Così va meglio-

PoV Elena
Camminavamo lente, in silenzio, sulla strada che dal Grill ci avrebbe portate alle nostre case.
Nessuna di noi aveva voglia di parlare, un po’ a causa della giornata pesante, un po’ a causa del troppo liquore ed un po’ per la litigata avvenuta poco prima.
Non vedevo l’ora di mettermi a letto e cercare di dimenticare tutto. Volevo lasciarmi cullare dalla stanchezza e dal sonno. Probabilmente avrei dormito vicino alla cella di Jeremy, se fosse stato ancora in sé avremmo addirittura potuto parlare.
Ero sovrappensiero quando un rumore proveniente dagli alberi che costeggiavano la strada mi fece trasalire.
-Non può essere..- la voce di Bonnie era confusa e stupita mentre si perdeva con lo sguardo dove adesso non c’era niente. Dubitai seriamente che se io non riuscissi a vedere qualcosa potesse farlo lei.
-Tutto bene?- le chiesi mentre lei ancora stupita non si decideva a distogliere lo sguardo dalla direzione da cui era pervenuto il rumore.
-Io, mi sembra di aver visto… ma non è possibile!-
-Cosa, Bonnie?- la incalzò Caroline che nervosamente spostava lo sguardo dalla nostra amica al punto che stava guardando.
-Shane..- rispose lei piano.
-Shane è morto- le fece notare Caroline.
-Sì, ma..- tentò la strega di proseguire.
-Stai tranquilla Bonnie- la rassicurai andando ad accarezzarle una spalla. –Sei stanca e stressata, hai bisogno di riposare. La mente ti gioca brutti scherzi. Sicuramente sarà stato un animale-
Lei mi guardò negli occhi e dopo aver gettato un’ultima fugace occhiata verso la vegetazione annuì riprendendo a camminare.
Nuovamente proseguimmo la strada in silenzio quando una figura si stagliò davanti a noi. Non l’avevamo visto arrivare e tutte e tre saltammo.
-Kol!- fece Caroline quando riconoscemmo il ragazzo –Ti sembra il modo di apparire? Ci hai fatto prendere un colpo!- riprendemmo a camminare facendoci più vicine a lui che rimaneva immobile.
-Casa è successo?- gli chiesi quando mi accorsi dell’espressione tesa che aveva sul volto.
-Mio fratello vuole Melody- il tono era piatto e non potei fare a meno di male interpretare la sua frase.
-Pensavo ci fosse qualcosa tra voi- lo guardai disgustata. –Vuoi consegnargliela?Beh noi non possiamo aiutarti- tagliai corto cercando di oltrepassarlo.
-Ovvio che no, io voglio proteggerla!-
-Allora siamo dalla stessa parte. Mi domando perché tu non abbia l’aspetto di un alleato…- gli chiese Bonnie, il sospetto nei suoi occhi era lo stesso riconoscibile nei miei ed in quelli di Care.
-Credo che abbiamo una concezione diversa di fermare mio fratello, siamo disposti a sacrifici differenti- spiegò muovendosi anche lui verso di noi.
-Che intendi? Noi anche faremmo qualsiasi cosa, Kol- la voce di Caroline era dura e decisa. Vibrava quasi di rabbia, segno che il risentimento e la rabbia nei confronti di Klaus stavano venendo nuovamente fuori.
-Davvero?- chiese lui divertito –Perché il mio piano è minacciarlo di uccidere l’unica persona di cui sembra gli importi qualcosa- confessò arricciando il naso –Sei disposta anche a questo Caroline?- le chiese.
Appena mi resi conto del significato delle sue parole mi misi davanti a Caroline che era rimasta immobile, per farle scudo con il mio corpo. Prima che Bonnie potesse intervenire in alcun modo per fermarlo, Kol approfittò della stanchezza della strega per scaraventarla lontano. La vidi cadere a terra svenuta e tornai a cercare Kol con lo sguardo. Quell’attimo di distrazione gli bastò. Lo sentii spingermi lontano e non riuscii ad impedirglielo.
-No!- provai a strillare ma ormai era già fuggito e aveva già preso Caroline.
Velocemente mi alzai. Pensai di seguirli, ma un lamento dall’altra parte della strada mi ricordò che Bonnie aveva bisogno del mio aiuto. La raggiunsi aiutandola ad alzarsi. Aveva una brutta ferita alla testa, perdeva sagnue.
Deglutii. Non ero brava a controllarmi. Guardai la mia mano imbrattata del suo sangue e sentivo di essere sul punto di portarla alla bocca. Almeno il sangue che avevo sulle mani, solo un sorso. Ero stanca delle sacche. Sentivo le vene intorno agli occhi gonfiarsi, la mia natura spingere per uscire.
-Elena, per favore..- la voce fievole di Bonnie fu come una doccia fredda. Come avevo potuto anche solo pensare di assaggiare il suo sangue? Scossi la testa e mi pulii la mano strofinandola sui jeans.
-Come stai?- le chiesi preoccupata mentre riusciva a stare seduta.
-Una bella botta, ma credo bene..- mi rincuorò. Mi morsi il polso e glielo avvicinai alla bocca, lei mi guardò interrogativa.
-L’ultima volta che ho sbattuto la testa da umana ho rischiato di morire..ed ora non abbiamo tempo per l’ospedale, quindi…- le avvicinai di nuovo il polso alla bocca per permetterle di bere.
-Credi che le farà del male?-
-Non lo so, ma tu hai bisogno di riposare- osservai accarezzando con un dito le sue occhiaie.
-Non è questo il momento- 
Lo squillo del telefono mi distolse dal proposito di farla desistere. Lo tirai fuori dalla tasca. –Stefan-  risposi.
-Stavo per chiamarti io, Kol ha appena preso Caroline- dissi tutto d’un fiato senza nemmeno lasciarlo parlare.
-Elena, io non so come dirtelo- iniziò Stefan sospirando.
-è successo qualcosa?- la voce di Stefan mi spaventò. Era cupa, preoccupata e triste.
-Klaus è entrato alla pensione..- non appena sentii le sue parole un brivido mi trapassò ed una situazione di angoscia m’invase. Il mio cervello lavorò meccanicamente e velocemente verso l’esito naturale, l’unico possibile di quella conversazione. Non poteva essere, probabilmente stavo giungendo a conclusioni affrettate. Non poteva essere.
-Come sta Jeremy?- chiesi dopo qualche minuto facendomi forza e costrinsi me stessa ad ascoltare la risposta di Stefan. Questo tardava ad arrivare. –Mi dispiace Elena- furono le uniche parole che riuscì a dire. Lasciai cadere il telefono a terra, fissando gli occhi di Bonnie davanti a me che aveva ascoltato l conversazione. Il mio volto doveva essere lo specchio del suo. Nessuna delle due disse niente. Ci abbracciammo e basta, in ginocchio sull’asfalto, mentre dentro di me si apriva una voragine.

ANGOLO DI MIKA:
Parto dicendo che questo capitolo avrebbe dovuto contenere altre due scena. Però poi dopo, per dare a queste ultime il giusto spazio, e per aggiornare oggi, ho deciso di interromperlo a metà e dividerlo in due parti!
Insonna Klaus ha preso Melody, Kol ha preso Caroline...
Voi mi direte: è successo qualcosa di un tantino più importante, non trovi???????????? E poi vorrete uccidermi...
Con calma..aspettate il prossimo capitolo..
Allora cosa ne pensate? La svolta presa dalla storia lascia perplessa anche me...ma non tutto è come sembra..
Nel prossimo capitolo SPOILER..
Avremo un'Elena che cerca in un primo momento di non pensare a Jeremy...
Avremo un nuovo confronto tra Klaus e Kol..
Soprattutto avremo una tragedia finale, che porterà molti a farsi delle serie domande su una questione importante...
Vi ringrazio tutte per le recensioni e per l'affetto..non vedo l'ora di sapere cosa ne pensiate..


  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: MikaMika