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Autore: for___you    16/03/2013    3 recensioni
«Quindi tu ti fidi di questo cattivo ragazzo? Sai, potrebbe portarti a casa sua e farti qualcosa di cattivo dato che sei una ragazza così bella!» dice malizioso.
«So che non lo faresti. Io mi fido di te. Adesso mi fido di te.» dico sorridendo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You want some bread. Right?







Il viaggio sta diventando davvero stressante e più chilometri faccio e più mi sento lontana dalle persone che amo davvero.

Finalmente intravedo in insegna che dice “Welcome to Holmes Chaple”.
Finalmente sono arrivata.
Da quando ho lasciato questa cittadina da piccola è cambiato praticamente tutto. Ci sono moltissimi più palazzi e negozi e anche le persone sono decisamente molte di più di undici anni fa.
Quanti infiniti ricordi che passano per la mia testa... ho passato qui la mia infanzia.
Finalmente arrivo davanti casa mia e parcheggio la macchina sul vialetto.
Esco e inizio a fissare la casa che avevo lasciato tempo fa. E' ancora bianca come il latte, proprio come me la ricordavo.
Apro lentamente la porta ed entro nella casa anche internamente bianca. I mobili sono ricoperti di lenzuola bianche per non farli impolverare ed è tutto così freddo e vuoto.
Sarà una bella sfida vivere da sola.
Mia madre mi ha fatto tipo un milione di raccomandazione su tutto quello che devo comprare, fare cucinare, mangiare, indossare.
Improvvisamente mi squilla il cellulare nella tasca.
Un piccolo sorriso compare sul mio viso quando leggo il nome sul display.
Zayn! Come stai?” chiedo contenta. Finalmente sento la voce di qualcuno.
Bene Jenny! Com'è andato il viaggio?”
Sono arrivata sana e salva fortunatamente.” dico iniziando ad incamminarmi verso la finestra.
Meno male. Sappi che mi manchi tantissimo.” mi dice.
Sorrido leggermente mentre guardo dalla finestra una signora anziana che fatica a portare le buste della spesa.
Anche tu Zayn! Adesso devo andare però! Ti richiamo io.” dico.
Perfetto. A presto.” Attacco la chiamata e mi dirigo verso la porta per uscire.
Signora, ha bisogno di aiuto?” chiedo alla signora sulla settantina che cammina a fatica con quattro buste pesantissime in mano.
Lei si volta verso di me e mi sorride. “Te ne sarei grata. Quella è casa mia.” dice indicando la casa proprio alla destra della mia.
Prendo le buste e iniziamo a camminare insieme.
Sai, non ti ho mai visto da queste parti.” dice iniziando a rovistare nella borsa in cerca delle chiavi.
Beh, che dire; non credo che si veda spesso una ragazza che a 7 anni si è trasferita da qui.
Sono parecchi anni da quando io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Bradford.” dico.
Non appena sente le mie parola la signora smette di rovistare e si butta abbracciandomi forte. “Jenny Ellenson, sei davvero tu?” mi chiede ancora stringendo. Confusa ricambio l'abbraccio e annuisco lentamente. “Oh, si. Sono io.” dico.
Evidentemente non ti ricordi di me. Da piccola giocavi sempre con mio nipote. Sai, è stato molto difficile non sentire più squillare il campanello della tu bicicletta in giro per la stradina da quando te ne sei andata.” afferma.
Lo ricordo esattamente. La mia piccola bicicletta rosa con la quale rompevo i timpani a tutto il vicinato.
A lei però non la ricordo. Ha sicuramente qualcosa di molto familiare ma a dire la verità non ricordo cosa.
Dai entra.” dice aprendo la porta della sua casa.
Sinceramente devo dire che mantiene molto bene la sua casa nonostante sia anziana.
Avete proprio una bella casa.” dico guardando i bellissimi quadri appesi al muro e tutto l'ordine che regnava in quella casa.
Scommetto che casa mia tra meno di una settimana sarà una stalla di mucche e maiali che fanno parti rock.
Ho molto tempo libero. Mi piace pulire e cucinare, poi sono sola e le uniche cose che posso fare sono pulire e lavorare all'uncinetto.” dice mentre poso le buste sul tavolo della sua cucina.
Mi invita gentilmente a sedermi e faccio come mi ha chiesto.
Evidentemente quando ero piccola era molto affezionata a me. Non so, ma il tempo passato a Bradford mi ha fatto dimenticare tutto ciò che avevo qui.
Adesso devo solo ricomporre i pezzi rotti cercando di ricordare e rifare amicizia con quelli con cui l'ho persa.
Allora, com'è Bradford?” mi chiede sedendosi difronte a me, poggiando sul tavolo due tazze di tè.
Oh, è a dir poco meravigliosa. Ho fatto presto ad ambientarmi e ho molti amici lì.” dico sorseggiando il liquido.
La signora sorride. “I tuoi genitori come stanno?” mi chiede.
Si, stanno bene. “ dico sorseggiando di nuovo.
Sono ancora innamorati come una volta?” dice ridendo.
Si. Forse anche più di prima. Sinceramente non so come facciano.” dico.
Infatti i miei si amano ogni giorno di più e davvero non riesco a capire come una cosa del genere sia possibile. Ho sempre creduto nel fatto che dopo un po' di tempo il rapporto tra una coppia non sia affiatato come i primi tempi, ma loro sono l'esatta dimostrazione del contrario.

 

 

 

Dopo mezz'ora di interrogatorio la signora Ellen mi ha lasciato andare a casa.
Verso la fine del discorso sono riuscita a estrapolare il suo nome, ma nonostante ciò non ricordo ancora nulla di lei. Probabilmente è una lontana zia, oppure una conoscente.
Rientro nella mia casa e salgo le scale. Ho intenzione di entrare nella mia vecchia cameretta e vedere un po' le differenze che ci sono tra questa è quella a Bradford. La prima è sicuramente quella che questa è la camera di una bambina di appena sette anni, l'altra invece è di una ragazza di 18.
Apro lentamente la porta ed entro.
E' esattamente come l'ho lasciata. I muri sono ancora rosa e i pupazzi sono tutti intatti sullo scaffale.
Mi affaccio allo specchio. Per un attimo non mi sembra di vedere la ragazza che sono adesso, ma quella bambina che piange la sera del suo compleanno per essere stata giudicata “grassa”.
A 14 anni mi ero stufata di sentire questa voce nella mia testa e ho fatto di tutto, ma davvero di tutto per dimagrire. Ovviamente Zayn è stato contrario a tutto ciò e mi ha aiutato molto.
Tutta colpa di uno stronzo che proprio adesso si trova nella stessa città dove mi trovo io. A meno che non si sia andato a buttare da qualche ponte o lo hanno mandato in missione speciale in siberia ed è diventato un ghiacciolo e non tornerà più.
Improvvisamente sento una specie di fitta allo stomaco. Ci credo. Non ho pranzato oggi. Esco dalla camera e scendo le scale fino a non arrivare nella cucina. Apro il frigo e prendo un po' di cose che ho comprato poco tempo fa al supermercato e le poggio sul tavolo. Mi incammino verso la dispensa e appena la apro noto che è vuota.
Testa di merluzzo che sono. Solo io potevo dimenticare di comprare il pane.
Sbuffo e mi dirigo verso l'appendi panni, dove per la prima volta in vita mia ho appeso la giacca e la borsa. Esco e prendo la macchina avviandomi verso una panetteria.
Ma io non so dove sia la panetteria. Perfetto.

 

 

 

Sono esattamente 30 minuti da quando giro in tondo nel paese cercando una panetteria ma non ne trovo nemmeno l'ombra. Che stress. La pancia brontola incessantemente fino a quando davanti agli occhi non si accende una luce. La panetteria.
Ce l'ho fatta finalmente.
Scendo dalla macchina e prendendo la borsa incamminandomi verso l'entrata.
Con mia grande fortuna noto che all'interno non c'è nessuno.
Mi posiziono davanti al bancone dietro al quale non c'è nessuno.
Cavolo, quant'è bello l'odore del pane fresco e appena sfornato.
Mi schiarisco la voce per fare in modo che qualcuno mi senta ma non ne ottengo nessun risultato. Sposto gli occhi lungo il bancone e vedo un piccolo campanello. Ecco come funziona qui.
Prendo il campanello e lo scuoto fino allo sfinimento.
Arrivo!” grida finalmente una voce roca dietro la tendina.
Credo che fosse finalmente ora! E' un sacco di tempo che sono qui, in questa panetteria e non c'è ombra di anima viva. Se venisse un ladro qui farebbe la rapina più semplice di sempre.
Improvvisamente la tendina si sposta facendomi sobbalzare.
Un ragazzo alto con i capelli ricci castani, dannatamente bello con gli occhi verdi esce.
Ragazzo. Capelli ricci. Castani. Occhi verdi.
Harry.
Qualcosa sta iniziando a muoversi nello stomaco e sono alquanto certa che questa volta non centra affatto la fame.
Resto a fissarlo senza rendermene conto e lui sorride.
Hai bisogno di qualcosa?” chiede.
Che figura di merda.
Inizio a balbettare senza rendermi conto di quello che dico. “Oh..io...credo..ehm..” dico non capendo più niente.
Sei venuta a comprare del pane giusto?” mi chiede ridendo divertito.
Oh, si. Esattamente.” dico mettendomi le mani sulle guance. Scottano come se fossimo in mezzo al fuoco, caspita.
Si gira e prende del pane e me lo porge.
Cerco il portafogli nella borsa e gli porgo la somma richiesta.
Faccio per andarmene, ma mi blocca.
Sai, non ti ho mai visto da queste parti.” dice.
Mi rivolto verso di lui e sorrido. “Oh, sono appena venuta qui.” gli rispondo con un filo di voce.
Quindi da adesso è probabile che ci vedremo in giro.” dice con aria da Playboy. Può darsi che fisicamente sta cambiato un pochino, infatti ha un fisico muscoloso e ben curato, ma il suo cervello è sempre quello del conquistatore che era anche a 7 anni.
Probabile.” dico voltandomi e incamminandomi verso la porta.
Aspetta. Ti va di lasciarmi il tuo numero di telefono?” chiede prendendo carta e penna.
No. Ti ho già lasciato un ricordino un po' di anni fa.” affermo iniziando a ricordare la sua espressione dolente.
Cosa?” chiede confuso.
Cerca di ricordare, Styles.” dico sbattendo la porta alle mie spalle.
Poggio la busta sul sedile posteriore della macchina e mi poggio sulla porta subito dopo averla chiusa.
Quella di aver dimenticato Harry è stata solo una mia convinzione, non quello che era realmente accaduto. Se poi davvero lo avevo dimenticato adesso è iniziato tutto da capo.
I suoi capelli, il suo sorriso, le sue fossette, le sue labbra...mi fanno ancora svolazzare le farfalle nello stomaco e mi fanno battere il cuore.
Per lui ho passato un periodo infernale della mia vita e adesso mi ritrovo ancora a corrergli dietro come una bambina.
Questo non deve succedere.



 



yeayayyaya
e fammi male, fammi male, fammi male tanto male e fammi male fammi male fammi male tanto male.... cavolo, mi sono fissata con questa canzone. E' troppo djgvcdsfkjvbfdvbjksfz e anche Antonio Maggio non scherza eh djfkjabhtr.... vabbè comuuunque ciaoo a tutte..
allora..che dire?
oggi sono rimasta a casa e ho potuto scrivere. Questo è il capitolo in cui Harry torna nella vita di Jenny. 
Mi piaceva l'idea che Harry fosse un panettiere...non so perchè. lol
comunque lasciatemi una piccolissima recensione se vi va e ditemi cosa ne pensate.
ciauz a tutte.

su twitter sono @ghiacciola ...se volete contattarmi rispondo a tutte e mi farebbe piacere leggere qualcosa nelle interazioni dato che sono morte da parecchio...lol
ciaooo #ary

   
 
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