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Autore: immy    16/03/2013    4 recensioni
E se Bonnie, facesse, involontariamente, un incantesimo senza sapere poi come uscirne?
La Streghetta, esprimerà un desiderio, che quasi certamente le si ritorcerà contro. Una mattina si risveglierà in una bella stanza rinascimentale. Come farà ad uscirne, da sola questa volta. Non c'è nessun Damon, Meredith o Elena che le potranno dare una mano. C'è solo lei e uno Stefan e un Damon, ancora umani, che vivono ancora con il padre.
Come se la caverà la nosta Bonnie con la vita di Corte rinascimentale e... come tratterà i nuovi Stefan e Damon che si ritroverà davanti?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Katherine, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuove conoscenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Signorina Bonnie! Oh santo cielo! Cosa ci fate ancora addormentata? Signorina, svegliatevi vi prego. Oggi dovete andare a prendere il tè con la signorina Caithlyn Sulez, per poterla conoscere e poi il conte Giuseppe Salvatore ha invitato voi e la vostra famiglia a cena, nella sua tenuta. Vuole farvi conoscere i figli e un'amica di famiglia. >>
Bonnie stava dormendo su un letto che non le sembrava propriamente il suo. Com'era possibile? E poi chi era che la stava chiamando?
<< Mamma, oggi entro un'ora dopo a scuola, te l'avevo detto. >> si lamentò Bonnie stiracchiandosi per poi tornare a sprofondare sotto le coperte.
<< Ma... Ma di che parlate, signorina! Vi sentite bene? Voi non andate a scuola! Avete il signor Padovani che viene due ore a giorno... >> replicò una voce che le sembrò molto più giovane di quella di sua Madre.
Bonnie fece spuntare la testa da sotto le coperte, un po' sospettosa.
Alla base del letto una ragazza più o meno della sua stessa età la stava guardando con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.
<< Finalmente vi siete svegliata! >> disse la ragazza che uscì subito dopo.
Bonnie si alzò dal letto ancora frastornata.
Solo in quel momento Bonnie si guardò intorno. Lei indossava una tunica bianca. Una di quelle che la gente metteva nel paleolitico. Una veste del genere l'aveva vista solo nel suo libro di storia. E quello da cui si era alzata era un pesantissimo letto a baldacchino in legno di quercia, decorato con elegantissimi arabeschi. C'erano pesanti tende rosso scure e coperte rosse con giochi di colore neri.
La stanza era enorme e anche mezza vuota, dal momento che non c'era molto altro da metterci a parte una toeletta, sempre in legno, accanto alla porta e un armadio grande, dalla parte opposta, di fronte al letto c'era un'altra porta che presumeva fosse il bagno. In quel momento rientrò la ragazza con in mano una tinozza d'acqua bollente. Era una ragazza molto ordinaria,con Una bellezza tipicamente mediterranea. Capelli castano scuri, occhi marroni, minuta, ma magra.
<< Ch- chi sei tu? >> domandò Bonnie un po' spaventata, non dalla ragazza in sé, ma dalla situazione generale, insomma, che ci faceva lei lì?
<< Come chi sono, signorina Bonnie! Avete voglia di scherzare questa mattina? >> le domandò la ragazza sorridendo affettuosa.
Non sapeva spiegarsi il perché, ma aveva la sensazione che quella ragazza le fosse affezionata.
<< No... Chi sei? >> le chiese Bonnie ancora più preoccupata.
<< Sono Ginevra, la vostra domestica. Vi sentite bene? >> chiese questa volta la ragazza altrettanto preoccupata.
Le ispirava fiducia e simpatia.
<< Che nel nome! >> esclamò la Rossa entusiasta, ma a quel punto in dubbio si insinuò in lei. Aveva una domestica?
<< Grazie signorina Bonnie. >> rispose la ragazza arrossendo. Non aveva mai ricevuto un complimento prima di allora. Non aveva mai ricevuto complimenti e basta.
<< Ginevra... In che anno siamo? >> domandò poi la strega, spaventata dalla risposta che avrebbe potuto ricevere.
<< Nel 1527. Signorina, scusate se ve lo chiedo ancora, ma siete sicura di sentirvi bene? >>
<< Sì, sto bene però... Sei sicura che sia l'anno giusto? >> domandò Bonnie con le lacrime agli occhi, mentre crollava seduta sul letto.
<< Bonnie... dirò ai vostri genitori che non vi sentite bene oggi, magari posticiperanno i vostri impegni, va bene? >> domandò affettuosamente Ginevra.

<< Grazie... >> disse Bonnie, mentre si rimetteva a letto cercando di trovare conforto nel caldo abbraccio delle coperte e sperando dentro di sé di riaddormentarsi per poi risvegliarsi a casa sua, tra i suoi amici e parenti.

Poco dopo rientrò Ginevra.

<< Ho comunicato ai signori McCullough che non vi sentite bene. >>

<< Grazie, Ginevra. Ora, credo che dormirò un po'... se quando mi risveglierò sarò ancora qui, ti devo chiedere una cosa. >> disse Bonnie prima di infilare la testa sotto le coperte e sperare di risvegliarsi nel terzo millennio.

Fece un sonno senza sogni.

 

 

Bonnie si svegliò qualche ora dopo, ma non ebbe il coraggio di aprire gli occhi. Li serrò maggiormente e con la testa sempre sotto le coperte e gli occhi chiusi tese le orecchie, sperando di poter sentire sua madre urlarle dalla cucina, al piano inferiore, di andare a far colazione, ma niente.

Dopo qualche minuto si decise ad aprire gli occhi e far spuntare la testa da sotto le coperte; non l'avesse mai fatto!

Era ancora in quella camera rinascimentale.

Come diavolo ci era arrivata e perché?

Forse un nuovo nemico era arrivato a Fell's Church e gli stava facendo questo?

E se così fosse cosa sperava di ottenere?
<< Signorina Bonnie... vi siete svegliata finalmente. >> disse Ginevra con sollievo quando entrando in camera la vide sveglia.

<< Che cosa ci faccio io qui... >> si domandò la Rossa pensierosa.

<< Prima vi siete sentita male, non ricordate? Vostra madre si era un po' preoccupata per voi e il signor McCullough era un po' contrariato perché secondo lui, conoscere la signorina Sulez, sarebbe stata un'ottima occasione per vedere se sarebbe stata una buona dama da compagnia per voi. Poi, però vi hanno entrambi augurato di riprendervi. >>

<< Ginevra posso chiederti una cosa? >> domandò Bonnie con lo sguardo fisso nel vuoto.

<< Certo che potete! >>

<< Potresti fare finta che io non sia di quest'epoca? >>

<< Che intendete dire? >>

<< Fai finta che io venga dal futuro o dal passato, o che io sia una bambina che non sa nulla!insegnami tutto quello che si deve fare per “sopravvivere” in società. Fai finta anche che io non sappia nulla della mia famiglia, come se avessi perso la memoria e dimmi tutto di loro. >> le chiese nuovamente Bonnie pensando che se doveva restare lì per molto.... beh, preferiva fare bella figura.

La povera Ginevra non poteva né astenersi né chiedere a Bonnie il perché di quella strana richiesta. Era una serva e doveva ubbidire agli ordini della sua signora.

<< Certamente. Da dove volete che cominci? >>

<< Dimmi della mia famiglia... >>

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell'autrice:

Ciao a tutti!

Beh dai... questa volta ho aggiornato anche prestino rispetto ai miei soliti tempi... sono contenta che il capitolo precedente sia piaciuto e spero che vi piaccia altrettanto anche questo...

come avrete letto qui abbiamo Bonnie che si è trovata catapultata nel 1500 e ha chiesto l'aiuto di Ginevra... che ne pensate? Mi piacerebbe sapere che pensieri avere riguardo a questa storia e come credete che possa andare avanti o addirittura finire :)

in ogni caso... ho aggiornato e sto scrivendo il prossimo capitolo, ma non so quando lo pubblicherò visto che ho tutto il programma di quest'anno di economia da studiare... la mia gentilissima prof ha pensato bene di sbolognarcelo così da un giorno l'altro perché quest'anno c'è l'esame -.-”

vabbeh lasciamo stare i miei problemi... spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto

un bacione

Immy

   
 
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