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Autore: Hila92    03/10/2007    6 recensioni
"Non posso credere che questo mondo sia scollegato dal nostro. Al, questo è il nostro mondo e da ora in poi vivremo qui".
Ma dopo due anni, Ed non ne è più così convinto. Perchè questo mondo gli ha tolto una delle sue ragioni di vita... l'alchimia. E se lui ed Al riuscissero a trovare un modo per tornare ad Amestris? Ed potrebbe finalmente ritrovare ciò che più gli era mancato in quei due anni. E non per forza si tratta dell'alchimia.

Ff che mi è venuta in mente subito dopo avere visto il film. Il prologo è una song-fic, che tratta dei pensieri di Ed. Non gli va più bene stare in quel mondo, e forse ha trovato il modo per tornare a casa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il terzo capitolo ^^ Mi sono dovuta scervellare per trovare un modo per far tornare quei due nel loro mondo... spero che vi piaccia ^^

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Ok. Erano lì. Davanti a quella grotta.
I due fratelli si guardarono negli occhi. Avrebbero anche potuto non proferire parola, e si sarebbero capiti lo stesso.
Quella era la loro unica chance. O la va, o la spacca. E Ed sperava davvero con tutto il suo cuore che sarebbe andata. Non voleva, non poteva, arrendersi, rimanere imprigionato in quel mondo che non sentiva più, che forse non aveva mai sentito, suo.
- Al... sei pronto?
- Veramente te la dovrei fare io questa domanda...
- Entriamo?
- Sì fratellone.
E così fecero. Procedettero insieme dentro a quel vicolo roccioso. Si sentiva uno strano rumore d'acqua, come se fossero dentro ad una grande fogna. Anche l'odore non era proprio il massimo.
Dopo qualche metro Ed si fermò.
- Bene... ora non dobbiamo fare altro che provare.
Al si tirò una pacca sulla fronte.
- SONO UN DEFICIENTE!!! Mi sono completamente dimenticato il gesso!
- Cavolo Al! Come credi che riusciremo a tracciare il cerchio alchemico per aprire il passaggio? Col sangue?
- Beh, sarebbe un idea! -Notò lo sguardo assassino di Ed- No, ok, è una pessima idea... mmh... uffa, tu di certo non hai il problema dei cerchi alchemici... ti basta fare così -e batté le mani tra loro- fare così -poggiò le mani per terra- ed ecco che ti esce una colonna dalla roccia!
Dalle mani di Al uscì una scintilla blu e all'improvviso una colonna spuntò dalla terra. Il ragazzo cadde all'indietro. Aveva avuto un'allucinazione o aveva davvero appena trasmutato una colonna senza cerchio alchemico?
- fra... fratellone ma... com'è possibile?
Ed era forse più sconvolto di Al. No, era impossibile. Suo fratello non aveva ricordi del portale. Non poteva eseguire una trasmutazione senza cerchio alchemico. Era una cosa impossibile.
- Al... ma come hai fatto?
- Io... io non lo so! -esclamò Al sulla difensiva- Ho solo poggiato le mani per terra e senza il minimo sforzo ho trasmutato quella colonna!
Ed si diresse verso la parete concava della grotta, e ci poggiò sopra la mano sinistra. Dopo qualche secondo la stessa scintilla che un momento prima era uscita dalle mani di Al, ora uscì dalle sue e dopo qualche secondo Ed riuscì a trasmutare la roccia in una lancia.
La prese in mano e iniziò a studiare il materiale.
- Questa non è roccia. Deve essere un altro materiale, sicuramente, ma non saprei proprio di cosa si possa trattare...
- e se fosse una specie di pietra filosofale? Se avesse solamente un altro colore?
Ed sgranò gli occhi. No, non era una pietra filosofale, ma era un materiale che di sicuro centrava con quella maledetta pietra che lui e suo fratello avevano cercato per quattro anni della loro vita.
- Al, riprova a trasmutare questa roccia. Non unire le mani, non tracciare cerchi alchemici. Cerca solo di trasmutare questa roccia.
Detto fatto, in pochi secondi Al aveva in mano una catena appena trasmutata.
- Al, sembra impossibile, che poi sia io a dirlo ancora di più... ma penso che queste caverne... non tengano conto... del principio dello Scambio Equivalente.
Il fratello minore sgranò gli occhi. No, non c'era nulla, a parte la pietra filosofale, che non dovesse sottostare al principio dello Scambio Equivalente. L'alchimia si basa su questo, sullo scambio equivalente.
L'uomo non può ottenere niente senza sacrificio. Per ottenere qualcosa è necessario dare qualcos'altro che abbia il medesimo valore.
- Nii-san... è impossibile! Lo sai bene! Tutto si basa sullo Scambio Equivalente!
- Al, rifletti! Secondo te se non ne fossi sicuro, ti direi una cosa del genere? Non sono sempre stato io quello fissato su questo principio? Guarda i fatti. Stiamo trasmutando oggetti senza cerchi alchemici, senza la minima fatica o la minima concentrazione. Come lo puoi spiegare, se non credendo anche tu che questo posto non rispetti il principio?
- Io... io non so che pensare...
- Deve essere così per forza. Non c'è altra spiegazione.
All'improvviso, il viso di Alphonse si illuminò.
- Ed! Ma questo vuol dire che possiamo aprire un passaggio indisturbati! Vuol dire che non dobbiamo dare nulla in cambio! Non corriamo rischi!
Ed sorrise.
- Penso che sia così... ma non ne sono ancora sicuro. E comunque prima devo fare una cosa.
Ed si girò e si diresse verso l'entrata della caverna.
Mise una mano sulla roccia e con l'alchimia allungò il muro fino a chiudere completamente il passaggio per uscire dalla caverna. Prima che suo fratello potesse chiedergli il perché di quel gesto, disse:
- Ti immagini cosa succederebbe se gli uomini scoprissero cosa si può fare in queste grotte? Sarebbe la fine di questo mondo, che già è messo abbastanza male. Qui potrebbero creare tutte le armi possibili e inimmaginabili senza il minimo sforzo e senza il minimo spreco di denaro. Sarebbe davvero la fine.
- Sai, penso che tu abbia ragione.
- Ora dobbiamo solo andare un po' più all'interno della caverna e poi potremo tracciare il cerchio.
Iniziarono ad incamminarsi verso il cuore della caverna. Impresa piuttosto ardua visto che, chiudendo l'entrata, non c'era il benché minino filo di luce e i ragazzi dovettero procedere tastando le pareti. E anche l'aria si stava facendo sempre più pesante.
- Sai Al -disse Ed col fiatone- in queste situazioni non mi dispiacerebbe sapere usare l'alchimia di Mustang... certo, sarebbe proprio l'ultima volta che...
Non poté finire la frase perché lo spettacolo davanti al quale si trovarono i due fratelli lasciò tutti e due completamente senza fiato.
Due immensi cerchi alchemici azzurri si trovavano davanti a loro. Uno tracciato sul pavimento e uno sopra le loro teste.
- Fratellone... questo...
- Questo è un passaggio verso il nostro mondo Al...
Ed si avvicinò al cerchio alchemico. Era troppo bello per essere vero. Troppo. Cosa poteva sognare di meglio?
Allora era vero... allora era vero che il Principio dello Scambio Equivalente non sempre valeva. O forse sì.
Forse “loro, lui, quella cosa” che decideva le punizioni per i peccatori, credeva che lui ed Al avessero finalmente pagato per il loro peccato. Erano stati perdonati. E potevano tornare a casa. Era troppo bello.
- Questo può voler dire solo una cosa... qualcuno prima di noi deve aver tracciato questo cerchio.
- Fratellone... penso di sapere di chi si tratta.
Al indicò un punto imprecisato nella caverna.
Ed deglutì. Uno scheletro. C'era un fottutissimo scheletro davanti a loro, lo scheletro dell'uomo che probabilmente aveva tentato di andare a Shambala.
- Fratellone. Dobbiamo provarci. Dobbiamo provare ad attraversare il passaggio. Magari quell'uomo non sapeva usare bene l'alchimia... sì, deve essere così!
- Al io non so quello che ci potrebbe succedere. Forse sarebbe meglio non provare, stiamo per correre un grosso rischio.
- EDWARD! -quando mai Alphonse lo chiamava Edward?- fratellone... vorresti mollare tutto solo perché “stiamo per correre un grosso rischio”? Senti, tu lo sai bene, io non mi ricordo niente dei nostri quattro anni di viaggio, ma sono sicuro di una cosa. Abbiamo corso pericoli molto più grandi di questo. Ed, io voglio tornare a casa e anche tu! Ci stiamo per riuscire, non possiamo mollare tutto perché abbiamo scoperto che a qualcuno è andata male! Non ti sarai mica rammollito in questi due anni vero?
- Io non ti voglio mettere in pericolo, tutto qui...
- Beh, sono io che mi metterò in pericolo allora! Io so che tu vuoi tornare nel nostro mondo, e anche io. È la cosa che desidero più di tutto. Siamo ad un passo dal farcela, non possiamo lasciarci scappare un'occasione così. Ed, già una volta hai rinunciato a tornare. Basta. Per un momento metti te stesso e i tuoi desideri davanti a tutto. Solo per questa volta fratellone.
Ed sorrise e con la mano sinistra scompigliò i capelli al suo fratellino.
- Io non so quello che ci potrebbe succedere. Potremmo perdere il corpo, potremmo finire in un altro mondo, potremmo morire...
- Sì, ma saremo insieme! Questo è quello che conta, quello che ha sempre contato... no?
- sì... -Ed trasse un lungo respiro e si avvicinò al cerchio, invitando anche il fratello a fare lo stesso- sei pronto Al?
- Sempre.
Contemporaneamente i due ragazzi si piegarono e, entrando nel cerchio alchemico, poggiarono le mani sul suolo. Niente. Non successe niente.
Ed stava quasi per alzarsi quando si creò un vortice dorato intorno a loro.

Due bambini inginocchiati per terra, davanti a un mucchio di polvere vennero improvvisamente circondati da un vortice dorato.
- Sì, sì, sì! Al ci stiamo riuscendo!
Improvvisamente il vortice divenne di un colore più scuro.
- Fratellone... cosa sta succedendo?
Ad un certo punto il minore dei due fratelli venne come risucchiato da una porta.
-FRATELLONE!!! FRATELLONE AIUTO!!! AIUTO!!!
- AL! AL! ALPHONSEE!!!
Troppo tardi. Il bambino più piccolo era sparito, non c'era più nessuna traccia di lui.

No, questa volta non sarebbe andata così. Non erano più i due bambini di un tempo. Ora erano degli Alchimisti di Stato, Edward fino a due anni prima era stato un cane dell'esercito, e non è un titolo che va affidato ai primi arrivati. Ma soprattuto, questa volta, il principio dello Scambio Equivalente non sarebbe valso.
In un istante i due ragazzi sentirono le mani staccarsi dal suolo. Si stavano alzando, risucchiati da quel vortice.
- Al? Al stai bene?
- Sì fratellone, sono qui vicino a te! Ma cosa sta succedendo?
- Non lo so...
Tutti e due avevano la vista disturbata dalla massa di polvere che si stava alzando. Non potevano vedere niente. All'improvviso vennero sbalzati via. Caddero di testa su qualcosa di duro, di roccioso. Non poteva essere... erano o non erano riusciti a passare il portale?
Ed si toccò la testa. Un liquido rosso fuoriusciva da un taglio che si era fatto sulla fronte.
Sì girò verso Al. Era disteso a terra privo di sensi.
- Al? Al?
Ed cercò di alzarsi ma la vista gli si annebbiò. Cadde di peso sul suolo. Non aveva abbastanza forze, non poteva farcela. Chiuse gli occhi.
Stava morendo? Non lo sapeva.
E Al? Non sapeva nemmeno quello.
L'unica cosa che voleva in quel momento era dormire, dormire e dimenticarsi di tutto.
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Ihihih finiiito!!! Piaciuto?
Nel prossimo capitolo finalmente vedremo Winry... eh sì, per un po' lasciamo Ed e Al loro destino U_U
Intanto grazie a:
Meby138: sì, effettivamente mi hai fatto prendere un colpo O_O''!!! e me l'ero proprio bevuta, poi però ci ho pensato tre secondi e mi sono detta: ok, svegliati Laura U_U comunque grazie mille per il commento, davvero!!! ^^
FullmetalQueen: eh sì, Ed e Al sono sempre gli stessi ^^ e ovviamente lui se la prende un sacco quando capisce che suo fratello è più perspicace di lui XD e poi Al... va beh, io adoro con tutta me stessa Al *_* quindi è ovvio per me dipingerlo come il più intelligente XD cmq figurati, di nulla, le tue fic sono davvero bellissime!!!
Nanni92: grazie mille, davvero! Beh... ancora non si sa se ci riusciranno ihih speriamo di sì XD sono felicissima che ti piaccia la mia fic!!! Ok, ho finito... adesso... CORRETE A COMMENTARE :P
  
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