LA DISPERAZIONE DI
UN RAGAZZO
Faceva
male.
Molto
male.
“Perché..
Perché te ne sei andato, Roy??” urlò il biondo, strappandosi di dosso la
mantella rossa. Perché doveva andare a finire in quel modo? Gocce salate
continuavano a scendere dai suoi occhi, mentre serrava tra le mani il suo
orologio d’argento, ormai ricoperto di un liquido rosso, e dall’odor della
morte. Di sangue.
Il fluido
vitale scorreva copioso dai suoi polsi, recisi da una lametta. Quella stessa
lametta con cui, quel giorno, LUI s’era rasato con cura, prima di andare, come
ogni giorno, al Headquarters di Central. Quella lametta, ancora impregnata del
suo profumo inebriante e puro.
Ma
quello, non era un giorno come gli altri, era il giorno della
fine.
“Roy…”
mormorò nuovamente il ragazzino.
La
lametta giaceva poco lontano da lui, completamente sporca di sangue, silenzioso
tributo a una morte ingiusta, a tutte le morti ingiuste della sua breve
vita.
Il suo
Roy, Hughes… Aveva perso troppa gente, e non poteva più sopportarlo. Sui suoi
occhi cadde un velo sanguigno, si accasciò a terra, sempre reggendo i suoi
polsi… “Perdonami, Al… Ma non ce la faccio… Addio a
tutti.”.
La casa cadde nuovamente nel silenzio.
Breve flashfic scritta in un momento di sconforto...
RoyXEd