Anche questo capitolo mi è venuto piuttosto lungo.
La scorsa volta avevo proposto un sondaggio sulla partita e tutti avete optato per una vittoria dei Serpeverde...
spero che il risultato vi piaccia!!
Prima di cominciare, come sempre, ringrazio le persone che hanno lasciato un commento e che hanno lasciato
una risposta al mio sondaggio. Come dico sempre, le storie si scrivono da sole e quello che non scrivono loro lo facciamo insieme.
Quindi un ringraziamento speciale a marco (non ti preoccupare non li faccio lasciare, la coppia Harry/Hermione l'avete decisa in tanti nella storia precedente
quindi ben lungi da me separli. Spero che anche questo capitolo ti piaccia e nel prossimo chap ti faccio un regalino!!), granger90 (In questo capitolo Ron comincia
un pò a riflettere su Luna e su Hermione... cosa non facile d'altronde, ma come hai notato anche tu... necessario), k94 (Innanzitutto grazie tante per il complimento.
Volevo rassicurarti sul fatto che Draco e Ginny, almeno per il momento sono innamorati, per cui sono sicura che resisteranno anche a questa ennesima prova...)
ed infine Kalindra (Grazie per il lungo commento... tral'altro utilissimo... per quanto riguarda Seth: diciamo che solitamente quando mi discosto da
ciò che leggo avviso i lettori dell'incongruenza dettata dalla trama. Effettivamente Seth, non era esclusivamente una divinità
interamente malvagia, e questa è la ragione per cui alcuni faraoni ne portano il nome. Nel periodo predinastico
era una divinità benigna dei morti, poi, se non ricordo male, la sua importanza diminuisce quando i re dell' Alto Egitto unificano le Due Terre ed impongono il loro dio, Horus,
come divinità principale... il culto di Seth venne sostituito da
quello di Horus e quindi le due divinità si anteposero divenendo l'una l'incarnazione del bene e l'altra il male ad esso contrapposto.
Quindi la devozione nei confronti di Seth si attenua, fino a trasformarsi gradualmente in demonizzazione: ciò avvenne soprattutto in
seguito alla sempre crescente importanza del culto di Osiride e al crescente atteggiamento ostile nei confronti degli stranieri... In realtà la storia è abbastanza complicata, perchè ci sono
periodi in cui Seth coesiste con Horus e col fratello Osiride, mantenendo anche delle potenzialità benigne, ma col tempo
scompaiono anche quelle. Comunque quando proseguiremo con la ffic
farò spiegare da Lupin la vera natura di Seth, così magari è più semplice)
Grazie ancora... buona lettura a tutti
Lella80
CAP13
Grifondoro vs Serpeverde
Dal giorno
dell'ultima riunione nella Stanza delle Necessità erano passati alcuni giorni e
si erano creati nuovi equilibri all'interno del ”allegra combriccola”, così
com’era stata sarcasticamente ribattezzata da Draco Malfoy. I giovani maghi
tentarono, per quanto concesso dalla loro inesperienza, di evitare inutili
risse e liti e di concentrarsi, non solo sui loro problemi adolescenziali, ma
su un bene superiore: la salvezza dell’umanità!
Ma… non era
facile!!
Per Harry ed i suoi
amici era abbastanza gravoso pensare “alla salvezza dell’umanità”, mentre erano
totalmente soggiogati dai loro infiniti drammi adolescenziali. I nostri giovani
eroi combattevano ogni giorno con i loro fantasmi e i loro piccoli tormenti e
non sempre la salvezza dell’umanità era la loro priorità. E, in certe
occasioni, come la partita di Quidditch più importante e più attesa della
stagione, Serpeverde contro Grifondoro, i problemi dell’umanità passavano
almeno per qualche ora in secondo piano o meglio… erano delicatamente
accantonati nell’angolo più buio e nascosto delle loro menti. Naturalmente era
impossibile dimenticare che Lord Voldemort voleva uccidere Silente e Harry per
poter aprire le porte di un nuovo mondo dominato dalla magia del Caos e
dall’ennesimo malvagio Dio. Eppure vincere quest’incontro avrebbe ridato loro
un fugace sorriso.
Per la
maggior parte dei Grifondoro, vincere contro la squadra verde-argentea,
significava solo vincere il Torneo di Quidditch per l’ennesima volta, un
fulgido obiettivo d’altronde, ma per Harry e Ron, la vittoria trascendeva la
vittoria stessa. Allontanare Draco Malfoy dalla vita di Ginny Weasley, era
questo il loro vero obiettivo ed era un incentivo più che sufficiente per dare
il massimo nella partita che avrebbe visto Mangiamorte contro Auror.
Volevano
vincere … Dovevano
vincere… non per la salvezza di tutta l’umanità, ma solo per la salvezza di
Ginny.
I loro
allenamenti erano diventati dei veri e propri massacri psico-fisici. Nell’ultima
settimana si erano allenati per ore ed ore, giocando ininterrottamente sotto
fiumi di pioggia scrosciante. A volte la pioggia sferzava così forte sui loro
volti che potevano sentire il dolore di sottili aghi contro la pelle
ghiacciata. I temerari giocatori del Grifondoro continuavano ad allenarsi senza
remore e senza tregua, contro le intemperie della natura. Il demone, che aveva
posseduto Baston ed Angelina, sembrava dominare la mente è il corpo non solo di
Harry ma anche di Ron. A nulla erano valse le lamentele dei membri più giovani
della squadra, impegnati nei G.U.F.O., a nulla erano valse le parole di Luna e
di Hermione, perché nulla li avrebbe distolti dalla loro missione…
La loro
lotta contro il male, incarnato nella figura di Draco Malfoy, venne interrotta
solo dalla seconda serata di punizione nella stanza del professore di Pozioni
“Se ci ha
fatti entrare” azzardò Ron, buttando lo sguardo sulle ampolle ricolme di
intrugli di vario colore che erano ordinatamente disposte sui numerosi scaffali
“allora… forse… non dovremmo andare in giro di notte nella foresta proibita
alla ricerca di qualcosa di particolarmente schiattoso!!!”
“Sono
sicuro” notò una voce falsamente carezzevole “che Minerva McGrannitt sarebbe molto
orgogliosa di constatare il coraggio degli studenti della sua casa”
“Senti
chi parla!!” pensò Harry indignato, fissando la nera figura del professore
di Pozioni “proprio lui che per salvare la propria pelle fa il doppio gioco”
“Hai
qualcosa da ridire, Potter?” domandò l’uomo fissando lo sguardo sul giovane
mago
“No,
signore” replicò Harry asciutto
“Bene” cominciò
flemmatico voltandogli le spalle “stanotte preparerete una Pozione
Acchiappasogni” estrasse la bacchetta e con un tocco aggraziato fece apparire,
davanti ai due ragazzi, un grosso calderone, delle ampolle di diverso colore,
una piuma dorata e della polvere argentea “Qui c’è tutto quello che vi serve,
vi rammento che questa pozione va preparata in tempi ben precisi. Alcune di
queste erbe devono macerare per un intero plenilunio”
“Perché credi di essere qui stanotte, Weasley, per cogliere margherite?” ironizzò il professore “Il nostro preside mi ha chiesto di preparare una pozione Acchiappasogni per te, Potter. Ho pensato che potesse essere utile ad entrambi esercitarvi nella preparazione di una pozione, visto gli scarsi risultati ottenuti durante le lezioni regolari. Ho pensato“ commentò, aggrottando le sopracciglia e inarcando le labbra in un sorriso tirato “che se aveste avuto un incentivo vi sarebbe stato più semplice applicarvi”
“Incentivo?”
“Si, Potter. Il Professor Silente mi ha raccontato dei tuoi strani sogni e del tuo desiderio di catturarli. Quindi se è una cosa a cui tieni tanto, magari profonderai un impegno maggiore. E’ noto che le persone con scarso intuito ed intelligenza, hanno bisogno di molti stimoli per riuscire anche nelle cose più semplici”
“In realtà non credo, in questo momento, di aver bisogno di un Pozione Acchiappasogni, Signore”
“Come dicevo, le persone con scarso intuito ed intelligenza hanno bisogno di molti stimoli per riuscire anche nelle cose più semplici. Sono stato informato da Remus che hai incontrato una Ninfa nei tuoi sogni. La Maia che si trova a guardia dei Cancelli dei Sogni”
Ma perché dovevano sempre raccontargli tutto?
Se nessuno si fidava di lui perché tenerlo al corrente di notizie tanto delicate?
“Una Maia di nome Kalindra” continuò indolente “Il professor Silente ritiene che tu debba rincontrarla ed io condivido il suo pensiero. La Pozione Acchiappasogni libera la mente dai sogni aprendola a tutto ciò che è al confine tra la realtà e il sogno.” I suoi occhi erano diventati due strette fessure e le sue labbra s’incurvarono leggermente verso l’alto mimando una sorte di empio ghigno “Questi sono infusi potenti, stupido ragazzo, il cui potere è pari solo ad alcune magie proibite”
Era questa la ragione per cui Silente era inizialmente contrario all’utilizzo di una Pozione Acchiappasogni.?
“E come tutte le magie proibite e una magia molto pericolosa” terminò secco l’uomo
Sorrideva!!
Perché sorrideva?
“Vuol dire che Harry potrebbe morire nel caso in cui la bevesse?” domandò Ron allarmato
“Diciamo che se non viene preparata correttamente la morte è istantanea!” puntualizzò l’odiato professore
“Quindi” Harry deglutì temendo il peggio “noi dovremmo preparare la pozione, senza il suo aiuto e poi io dovrei berla?”
“Si, Potter, forse non hai fiducia nelle tue capacità ed in quello del tuo fedele amico”
“E dove si trova la formulazione dell’infuso?”
“E’ qui” toccò il muro vuoto davanti a se facendo apparire una biblioteca immensa stracolma di vecchi libri impolverati, praticamente tutti uguali “Spero che riusciate a trovare al più presto il libro giusto”
Era impossibile!! Avrebbero dovuto essere i ragazzi più fortunati dell’intero mondo magico e babbano per poterlo trovare nei tempi giusti. La luna piena brillava alta in un cielo terso e stellato, quindi dovevano essere intorno alle dieci di sera e loro avrebbero dovuto mettere a macerare le erbe nelle giuste proporzioni prima del calar della luna. Ed in quello scaffale c’erano più di trecento libri… Era impossibile!!!
“Se non ci da un indicazione sulla collocazione del libro, probabilmente passeremo tutta la notte a cercarlo e domani c’è l’incontro Serpeverde contro Grifondoro!!” protestò Ron
“La partita è nel primo pomeriggio”
“Ma domani mattina abbiamo le lezioni e quest’anno ci sono i M.A.G.O, non possiamo saltare i corsi”
“Questi non sono affari miei, Weasley” replicò l’uomo seccato
Il professore di Pozioni si voltò e si avvicinò ad una grossa porta nascosta dietro un enorme armadio appena socchiuso. Appoggiò la mano alla maniglia in ottone e aggiunse
“Cercate di non fare troppo rumore, domani mattina dovrei svegliarmi presto” il suo volto era nuovamente illuminato da un riso beffardo “Nel caso in cui riusciate a trovare il libro, lasciate pure le erbe a macerare in questo armadio“ indicò l’armadio alla sua destra “Buonanotte” disse aprendo la porta
“Mi scusi, Signore” Harry tentò di attirare l’attenzione dell’uomo
“Cosa c’è, Potter?” domandò il mago visibilmente infastidito
“E se preparassimo una corretta Pozione Acchiappasogni?”
L’uomo cominciò a ridere di gusto.
Ma allora voleva davvero vederlo morto!!
“Naturalmente dubito fortemente che possiate riuscire a preparare una buona pozione senza l’aiuto della cara Granger”
“Ma se riuscissimo?” insistette il giovane Grifondoro
“Cosa vuoi sapere, Potter?” chiese il professore non riuscendo a capire dove il ragazzo volesse andare a parare
“Quali sono i rischi?”
“Pensavo che il coraggioso Potter non temesse alcuna cosa. Il bambino sopravvissuto con la cicatrice a forma di saetta sulla fronte…”
Ma… lo stava prendendo in giro?
“Il bambino che appena in fasce ha sconfitto l’Oscuro Signore e che lo ha affrontato l’anno scorso, rovinando tutti i suoi meravigliosi sogni di gloria.” L’uomo si fermò per alcuni secondi fissando i suoi occhi scuri in quelli verdi e cristallini di Harry. Sembrava assaporare morbosamente ogni attimo dell’esitazione del giovane ed odiato Grifondoro “Il nostro eroe ha paura di bere una pozione?”
“Dovrei averne?” domandò Harry noncurante
“Certo che dovresti averne, Potter” sibilò “Le pozioni Acchiappasogni catturano i sogni, ma se la Maia ti mostrasse ciò che si nasconde dietro i cancelli che custodisce, potresti confondere la realtà con la fantasia e rimanere prigioniero del Mondo di Oneiros. Per sempre”
Harry lo osservava sgomento. Le parole, così come le infinite domande che aveva da porgli, gli morirono in gola rimanendo prigioniere del vuoto che per qualche istante inondò la sua mente.
“Questo vuol dire che morirebbe?” replicò Ron dando voce alla sua paura più grande
“Non ascolti, Weasley. Non morirebbe sarebbe per sempre prigioniero del mondo dei sogni!” replicò l’uomo chiudendo fragorosamente la porta dietro di se
“Tu ci hai capito qualcosa?” domandò Ron volgendo lo sguardo su Harry
“Ron, sta solo cercando di spaventarci” replicò asciutto, cercando di tranquillizzare il giovane Weasley “L’unica cosa vera che ha detto, probabilmente, è che dovremmo testare la pozione su di noi e se non è preparata correttamente dubito che ci faccia granché bene… ” poi cercando di tranquillizzare più se stesso che l’amico, “… ma di certo non ci ucciderà! Silente non lo permetterebbe mai” puntualizzò sicuro “Piuttosto cominciamo a cercare questo maledetto libro” “Non ci riusciremo mai” squittì Ron disperato, alzando la testa verso l’alto e scrutando, con lo sguardo, l’enorme pila di libri che si dipanava dinanzi ai suoi occhi.
*
Passarono
gran parte della serata levitando a destra e a manca in cerca di un libro, di
cui cominciarono a dubitarne l’esistenza. **
“Non c’è”
disse Ron accasciandosi stancamente al suolo
“C’è”
assicurò Harry “sono sicuro che c’è! E poi ne mancano appena un centinaio…
forse qualcosina in più!!”
“Ora ti
fidi anche di Piton?”
“Ron, Piton
non trasgredirebbe mai un ordine di Silente. Se gli ha chiesto di preparare la
pozione lui la preparerà. Sta solo cercando di renderci il compito più
difficoltoso” terminò, avvicinandosi all’amico e sedendosi al suo fianco con le
gambe incrociate e il volto fisso sull’enorme libreria.
“Harry,
mancano poche ore al calar della luna”
“Dobbiamo
sapere cosa cercare, altrimenti potremmo cercare per giorni”
“Se ci
fossero Hermione e Luna, sarebbe tutto più semplice, loro sanno sempre dove si
trova il libro giusto!”
“Sono così
simili” osservò Harry
“Già”
assentì Ron malinconico
“E per
questo che ti piace?” domandò Harry serrando lr ginocchia contro il petto
“E’ quello
che lei mi ha rimproverato!” sembrava parlare a se stesso “All’inizio credo che
mi piacesse perché mi ricordava tanto Hermione!!” il suo volto era dolce “Ma
Luna è diversa. Lei è forte, dolce, allegra, intelligente, proprio come la
nostra Hermione, però Luna ha un modo di dire le cose e di portele in maniera
così semplice da essere disarmante”
“Sei ancora
innamorato di Hermione?”
“Me lo sono
chiesto spesso, soprattutto dopo che mi ero accorto di provare per Luna
qualcosa di più di una semplice amicizia” i suoi occhi erano fissi in quelli di
Harry “Ma non lo so! In queste occasioni mi piacerebbe essere una ragazza, loro
sono più brave di noi in queste cose introspettive!”
Harry chinò
la testa, dimentico del libro, della pozione Acchiappasogni e della luna che
era quasi calante
“Io sono
contento” continuò Ron “che tu e Hermione stiate insieme; davvero!!! Voi due
siete i miei migliori amici. In questi giorni ho molto parlato con Hermione e
lei mi ha detto che per non far soffrire Luna devo fare chiarezza nei miei
sentimenti”
“Ci vuole
tempo per fare chiarezza nei propri sentimenti” lo consolò Harry appoggiandogli
una mano sulla spalla
“Ho solo
paura che lei non mi aspetti. E se qualcun’altro me la portasse via?”
Harry notò
che l’amico era visibilmente preoccupato
“Ha detto
che ti avrebbe aspettato!” asserì flemmatico
“Sono cose
che si dicono”
“Credi che
Luna sia una ragazza che dice le cose tanto per dire?”
“No”
replicò Ron con un sorriso “Se lo ha detto allora mi aspetterà! Mi manca così
tanto, so che forse ti sembrerà strano che possa essermi innamorato così
velocemente di un’altra ragazza, sembra così strano anche a me! E’ che… è come…
”
“So
benissimo cosa vuoi dire amico” lo interruppe Harry “l’ho provato anch’io prima
di te! E come qualcosa che ti entra dentro lentamente. Senza nemmeno
accorgertene cominci a vedere quella persona con occhi diversi e le cose
cambiano, vorresti vederla sempre, sentirne la voce. Il cuore ti batte
all’impazzata quando sai di doverla vedere e poi si ferma di colpo se entra
nella tua stessa stanza. E’ la prima persona a cui pensi la mattina e l’ultima
a cui volgi il tuo ultimo pensiero prima di dormire. Non sai perché… ma è così…
succede e basta”
“Hai
proprio colto nel segno!” confermò Ron
“Devi solo
essere tranquillo e avere fiducia di quello che provi. Vedrai che sarà più
semplice di quello che pensi. E poi è successo a me e a Ginny, perché non
dovrebbe succedere anche a te?”
“Tu ti sei
innamorato di Hermione, ma quando è successo per Cho Chang non provavi più
nulla da molto tempo. Io mi sono avvicinato a Luna perché abbiamo molte cose in
comune; poi lei è una ragazza molto carina oltre ad essere dolce ed
intelligente. Forse quello che provavo per Hermione non era molto diverso da
quello che provo per mia sorella, non lo so ancora, ma sicuramente nessuna
delle nostre situazioni è paragonabile con quella di mia sorella e… quello lì”
Era
furibondo!
“Ron, loro
due sono innamorati” chiarì Harry intimorito
Ron lo
fissò torvo “Lei era prima innamorata di te, del bambino sopravvissuto, poi di
quell’idiota di Corvonero, Michael Corner poi di Dean. Harry mia sorella non è
innamorata proprio di nessuno, lei ha solo la sindrome del MediMago”
“Sindrome
del MediMago?” replicò perplesso
“Già!! Gli
piacciono quelli che deve aiutare, che deve salvare”
“Ah… un
analogo della sindrome della crocerossina del mondo babbano!” pensò fra se
“Ora, ha
solo deciso di salvare Draco Malfoy dal suo doloroso destino di Mangiamorte”
proseguì Ron infervorato “e poi come tutte le donne è attratta dal bello e
dannato”
“Trovi che
Malfoy sia bello?” domandò Harry basito
“Non è il
mio tipo, ma non si può dire che sia brutto” replicò Ron divertito “perché tu
lo trovi brutto?”
Si
fissarono per alcuni secondi, esplodendo poi in una sonora risata, ma
repentinamente entrambi zittirono ricordando che si trovavano ancora nella
stanza del professore di Pozioni e che la luna ormai calante, stava per
lasciare spazio ad un nuovo giorno.
“Dobbiamo
trovare quel libro” suggerì Harry “ma dobbiamo cercare di limitare la ricerca!
Continuare alla rinfusa non porterà ad alcun risultato”
“Se
provassimo per ingredienti? Polvere di fays e piume di Grifone sono gli
elementi fondamentali. Proviamo prima con queste”
“Ok”
assentì Harry “Io cerco la piuma di Grifone, tu la polvere di Fays. Abbiamo
poco tempo, Ron… molto poco”
“Lo so! Ma
ci riusciremo”
Si
scapicollarono lungo l’intero scaffale, volteggiando da un lato all’altro.
Sfogliavano i testi velocemente. Tomi sudici e scintillanti, vecchi e nuovi,
malandati e ben tenuti, non trascurarono nessun testo nel cui titolo c’era un
richiamo seppur vago a: sogni, fays o Grifoni. Mancava pochissimo, il cielo
ormai aveva perso da molto tempo il suo intenso colore blu quasi tendente al
nero della notte inoltrata, per lasciare il posto ad uno sbiadito manto
stellato, in cui appena percettibile era l’orsa maggiore. In quella buia stanza
non potevano scorgere i particolari della notte, ma era chiaro che il buio
diventava sempre meno intenso e attraverso la finestra, che ricopriva l’intera
parete di fronte alla libreria, trapelava una tenue luce azzurrina che lasciava
chiaramente intuire il finire della notte. Avevano quasi perso la speranza
quando Ron notò tra i libri, nella parte più alta della libreria, un piccolo
libro rilucente di un bagliore verdognolo.
“TROVATO”
gridò il ragazzo entusiasta, mentre frettoloso si avvicinava all’amico
“Non
urlare” sussurrò Harry
“Scusa, ma
non riesco a crederci. E’ stato un vero colpo di fortuna” replicò aprendo il
grazioso libello che recava iscritto sulla copertina soltanto ‘Polvere di Fays’
“Eccola! Pozione Acchiappasogni: Lavanda, Verbena, Timo, Valeriana, Tiglio,
Papavero, Luppolo, Sambuco, Somnia Sulfurea e ovviamente polvere di Fays
dell’aria e piuma di Grifone” elencò soddisfatto per l’impresa “Le erbe
dovrebbero essere tutte nell’armadio” fece indicando la credenza alla sua
sinistra “le altre cose sono accanto al calderone. Tu pensa a preparare il
paiolo, io mi occupo delle erbe”
Harry si
apprestò a preparare il grosso pentolone. Dopo pochi minuti Ron si accostò a
lui carico di vasetti ricolmi di erbe triturate e intere, ponendoli al suo
fianco.
Ron
cominciò a leggere porgendo volta per volta i vasetti all’amico,
“Aggiungere
al paiolo tre grossi mestoli di acqua di Rosa Canina” Harry afferrò un’ampolla
di colore perlaceo la stappò e verso tre grossi mestoli nel recipiente di rame
“Poi aggiungi tre foglie di Lavanda, due manciate di Verbena” mentre Ron
proseguiva lento nella sua lettura, Harry eseguiva impeccabile ogni istruzione
con inusitata perizia “otto foglie di Timo e dodici di Valeriana, una manciata
di Tiglio, tre semi di Papavero e nove di Luppolo, due cucchiaini di succo di
Sambuco ed infine tre foglie di Somnia Sulfurea. Lasciare a macerare per un
plenilunio” Ron fissò Harry gioioso “Per il momento abbiamo finito domani
bisogna aggiungere la Polvere di fays dell’aria e poi la pozione deve riposare fino
alla luna nuova”
“Finito”
fece Harry buttando l’ultima foglia di Sominia Sulfurea nel calderone
Nel cielo
ormai le stelle erano sparite, ma la luna era ancora visibile. La notte stava
lentamente lasciando spazio ad un nuovo giorno. Era fatta! Ma quella corsa
contro il tempo li aveva stremati. Crollarono esausti l’uno accanto all’altro
sprofondando in un pesante sonno rasserenante. Trasalirono, alcune ore dopo, risvegliati
dal tossire nervoso di Piton che cercava di attirare la loro attenzione.
Quando Harry aprì gli
occhi vide il professore di Pozioni che con aria stupita osservava il contenuto
del pentolone. Nell’aria c’era un delicato odore di lavanda e timo e un morbido
retrogusto floreale. Se non fosse stato per i pacati insulti di Severus Piton,
sarebbe stato un dolce risveglio. Ma quell’uomo era sempre capace di rovinare
tutto. Al termine degli improperi dovettero correre nei loro dormitori,
scapicollarsi nelle loro stanze raccattare i libri e apprestarsi alla lezione
della McGrannitt. Entrambi trascorsero l’intera lezione cercando di restare
svegli, mentre Hermione dispensava gomitate a destra e a manca nel mero
tentativo di tenerli desti. Fu una vera impresa arrivare alla fine della
lezione, ma ancora più difficile fu cercare di arrivare alla fine della
giornata. Le due ore di Incantesimi del piccolo professor Vitious sembrarono le
più lunghe della loro vita. Dovevano cercare di concentrarsi per eseguire una
magia senza l’ausilio delle loro bacchette. Ma per entrambi la cosa era
assolutamente fuori discussione, dovevano già concentrarsi per stare svegli,
figurarsi se potevano compiere incantesimi senza bacchetta. Era
improponibile!!! Sonnecchiarono finanche alla lezione di Lupin e ad ora di
pranzo Ron stava quasi per spiaccicarsi in un piatto di trippa con patate.
Erano letteralmente distrutti.
“Fra un’ora
abbiamo due ore di Pozioni” fece notare Hermione, mentre beveva del succo di
pomodoro
“Due ore
di Pozioni” mugugnò Ron disperato, poggiando la testa tra le mani e
scompigliandosi nervosamente i capelli come per destarsi da uno stato di
torpore.
“E non è ancora
finita! C’è anche la partita di Quidditch contro i Serpeverde. Faremo una
figuraccia” rincarò Harry desolato
br>
“Vinceremo”
replicò Ron con gli occhi iniettati di sangue, per il sonno arretrato e per la
determinazione nel proteggere la sorella “Non ci lasceremo mai battere dai
Serpeverde. E poi noi dobbiamo schiacciare quel Mangiamorte di un Malfoy”
“Ben detto
amico” replicò Harry deciso
Hermione e
Ginny li fissavano sconcertate e…
“… forse
non hanno tutti i torti” pensò Harry sfiancato
Miracolosamente
riuscirono a restare svegli durante le due ore di Pozioni. Crollarono solo per
alcuni minuti nello spogliatoio dei Grifondoro. Harry era troppo stanco anche
per fare il consueto discorso d’incoraggiamento pre-partita alla Baston. Ebbe
appena la forza di dire a Ginny di ricapitolare gli schemi che avrebbero dovuto
usare. E cullato dalla gentile voce della ragazza si assopì per un tempo che
gli sembrò un infinitesimo di secondo. Ma in quella frazione di secondo, la sua
mente lo riportò ad antichi ricordi; a Baston e alle sue riunioni di fine
ottobre per discutere delle tattiche per il nuovo campionato. Quanto tempo era
passato da allora ed ora questo era il suo ultimo campionato scolastico. E
pensare che quando era arrivato nel mondo magico nemmeno sapeva cosa fosse il
Quidditch!!!
Il
Quidditch: una squadra di quidditch era formata da sette giocatori: tre
Cacciatori, il cui compito consisteva nel segnare punti facendo passare la
Pluffa (una palla rossa grande come un pallone da calcio) in uno degli anelli
posti all’altezza di quindici metri alle due estremità del campo; due
Battitori, provvisti di mazze robuste per respingere i Bolidi (due pesanti
palle nere che sfrecciavano in giro cercando di colpire i giocatori); un Portiere,
che difende le reti e il Cercatore, che aveva il compito più difficile, quello
di prendere il Boccino d’Oro, una pallina alata grossa come una noce la cui
cattura poneva fine alla partita e guadagnava alla squadra del Cercatore
centocinquanta punti extra.
La squadra
dei Grifondoro era forte nonostante fosse formata quasi esclusivamente da
elementi nuovi. Jack Sloper e Andrew Kirke erano i Battitori. Lilia Hamster,
Samantha Carter e Ginny Weasley erano i Cacciatori. Ron Weasley era il Portiere
e lui, Harry Potter era il Cercatore e il Capitano. L’anno prima era stata
molto dura tenuto conto dell’inesperienza e della giovinezza della squadra, ma nonostante
tutto erano comunque riusciti a vincere il campionato, quest’anno non sarebbero
stati da meno e poi… dovevano salvare Ginny.
“Harry”
chiamò Ginny
“Harry
osservò, uno per uno, i suoi giocatori e poi con sguardo fiero disse:
“Ok, è ora,
andiamo… “
Uscirono in campo, accolti da un’ondata di
fragoroso entusiasmo. Harry notò che lo stadio scintillava di coccarde e
bandiere scarlatte con il leone di Grifondoro disegnato sopra; ben pochi erano
invece i tifosi di Serpeverde. Infatti, dietro la porta della squadra
verde-argentea, erano schierate appena duecento persone in verde, il serpente
argentato di Serpeverde scintillava sulle loro bandiere, ed il professor Piton
era seduto in prima fila, vestito di verde come tutti gli altri, con in faccia il
solito sorriso sgradevole.
Tra gli
spalti c’era la sua Hermione, che indossava una sciarpa oro e rosso, e al suo
fianco c’era Luna Lovegood, la quale invece indossava un enorme maglione su cui
lampeggiava la scritta ‘LA COPPA AI LEONI’.
La partita
stava per cominciare. Colin Canon, prese la bacchetta, la avvicinò alla gola
“Sonor”
sussurrò.
La sua voce
si amplificò.
“Signori e
Signore, benvenuti alla prima partita del campionato”
I giocatori
si posero uno di fronte all’altro
“Alla
vostra sinistra la squadra di GRIFONDORO, con indosso i colori scarlatti della
casa di appartenenza” urlò Colin Canon, che aveva sostituito dall’anno prima
Lee Jordan nella cronaca della partita “HAMSTER, CARTER, WEASLEY, WEASLEY,
SLOPER, KIRKE ed il nostro capitano HAAARRYYYY POOOTTEEEER”. Al nome di Harry
gli applausi divennero assordanti.
La
McGrannitt, seduta al fianco del giovane Grifondoro, tossicchiò rumorosamente,
e scrutò il ragazzo con aria corrucciata. Il quale con finta noncuranza proseguì
nella sono-cronaca
“Alla
vostra destra la squadra di Serpeverde, con indosso la solita casacca verde. Tutti
piuttosto grossi tranne il capitano: Tyger, Goyle, Zabini, Berton, Kornwel,
Montague e il loro capitano Draco Malfoy”.
Certo che
c’era poco da domandarsi per quale squadra parteggiasse il piccolo Colin Canon.
“I capitani
si diano la mano!” disse Madama Bumb.
Harry e
Draco si avvicinarono
“Vinceremo,
Malfoy” decretò Harry porgendogli la mano “Per noi questa è più di una partita”
“Prenderò
il boccino prima di te questa volta” replicò Draco stringendogli la mano
“Perché anche per me questa è più di una partita”
“In sella
alle scope” disse Madama Bumb.
Il fischio
d’inizio andò perso nell’urlo della folla, mentre quattordici scope si
libravano a mezz’aria. Harry sentì il vento pungente di novembre lambirgli il
viso; si guardò intorno, vide Malfoy che lo tallonava e accelerò in cerca del
Boccino.
“La Pluffa
è nelle mani di Lilia Hamster che la passa rapidamente a Carter. Samantha
Carter evita con una finta un Bolide scagliato da Goyle, ma… perde la palla che
però è subito recuperato da Ginny Weasley. Avanza. Avanza ancora e tira… Si, HA
BATTUTO IL PORTIERE!!! Gorge Kornwel , non l’ha neanche vista!!! Ginny sei
bravissima!!! DIECI A ZERO PER GRIFONDORO”
Pluffa al
centro la partita era ripresa.
“Per il
momento il risultato e dieci a zero. La palla e di nuovo nelle mani di
Grifondoro. Ragazzi stiamo andando alla grandissima”
“Ehm… ehm…
“ tossicchiò la McGrannitt
“Mi scusi
professoressa” disse Colin riprendendo però rapidamente il controllo della
situazione “Carter si avvicina agli anelli. Kirke allontana un Bolide… Sloper
ne allontana un altro! Samantha è vicinissima all’anello destro, ma Kornwel
sembra aver capito le sue intenzioni, ma… era una finta Carter lancia la Pluffa
a Hamster che mette la Pluffa in rete. VENTI A ZERO PER GRIFONDORO”
Harry
sfrecciava intorno al campo, cercando il Boccino con lo sguardo, tampinato da
Draco Malfoy, ma ben attento a non perdere una parola del commento di Colin.
“Ancora
Grifondoro in possesso, no, è Serpeverde… no, di nuovo la Pluffa è nelle mani
di Ginny Weasley, che risale il campo ad una velocità impressionante e…
FALLO!!! FALLO!!! MADAMA FACCIA QUALCOSA!”
Zabini
aveva scartato avanti Ginny, però invece di prendere la Pluffa, con un forte
strattone, l’aveva disarcionata dalla scopa anche se la ragazza era rimasta
tenacemente attaccata al manico. Come una furia Ron volò verso Zabini e, con la
determinazione del fratello maggiore, strappò la mazza dalle mani del
Serpeverde e lo colpì in testa. Il naso di Zabini cominciò a sanguinare
copiosamente. Il fischietto diMadama Bumb sibilò per due volte.
Harry si
accostò a Malfoy e lo udì imprecare contro il compagno di squadra
“Zabini,
stupido gorilla, me la pagherai!!”
“E’ così
che vuoi vincere, Malfoy?” lo schernì Harry “Ma noi siamo i più forti e non
abbiamo bisogno di sporchi trucchetti”
“Pensa al
Boccino Potter, ricorda che la partita finirà solo quando lo troveremo” e si
allontanò velocemente
“Basta
così!!” strillò la donna sfrecciando fra Zabini e Ron “Rigore a Grifondoro per deliberata aggressione al suo Cercatore
e rigore a Serpeverde per fallo di reazione del Portiere”
“Ma non è
giusto Madama Bumb” protestò Ron
Madama Bumb
soffiò il fischietto e Ginny Weasley scattò in avanti per battere il rigore.
“Forza
Ginny” ululò Colin, la sua era l’unica voce che rompeva il silenzio… poi… “SI!!
HA BATTUTO QUELL’IDIOTA DI KORNWEL”
“SIGNOR
COLIN” vociò la McGrannitt “SE CONTINUA COSI’ LA PROSSIMA SONO-CRONACA CHE
FARA’ SARA QUELLA DELLE GARE DI GUFI”
“Mi scusi
professoressa” bisbigliò; poi compostamente proseguì” trenta a zero per
Grifondoro”
Harry voltò
bruscamente la Firebolt e vide Zabini che si apprestava a battere il rigore.
Ron accovacciato davanti alla porta seguiva attentamente ogni movimento
dell’avversario. Il suo volto era teso e tirato e denotava una grande
concentrazione.
“Ronald
Weasley l’anno scorso ha dato prova di essere un ottimo portiere” commentò
Colin sommessamente mentre la folla trepidante attendeva il fischio di Madama
Bumb “Stupendo tiro di Zabini… Weasley sembra aver intuito la traiettoria della
Pluffa e… SI… SI… SI… L’HA PARATA!!! BRAVISSIMO RON”
Un’ovazione
si levò dallo stadio, insieme a cori di incitazione per Ron e per i Grifondoro;
seguiti da fischi e ‘buuu’ per la pessima esibizione che stavano mostrando i
i loro avversari di sempre. Sollevato Harry sfrecciò via in cerca del Boccino. Poi,
improvvisamente la vide... la piccola
pallina dorata era proprio accanto a Malfoy, ma quello stupido non l’aveva
nemmeno vista. Avrebbe potuto facilmente prenderlo, in tanti anni aveva
dimostrato d’essere molto bravo. Aveva ottimi riflessi e nonostante cavalcasse
scope dalla metà del tempo degli altri ragazzi, Harry sembrava essere nato su
di un manico di scopa. Ma, il capitano di Grifondoro, aveva deciso che quella
doveva essere una goleada. I suoi giocatori si stavano comportando benissimo,
quindi perché mai interrompere ora la partita più bella che si fosse mai
disputata tra Grifondoro e Serpeverde. Inizialmente temeva che Ginny per amore
potesse giocare male favorendo Malfoy, ma lei stava giocando molto meglio che
in altre occasioni e poi Ron, nonostante la stanchezza e il nervosismo, era superlativo.
Non solo aveva parato il rigore,
ma intercettava ogni Pluffa senza alcuna difficoltà, sulla porta dei Grifondoro
sembrava esserci un incantesimo Inviolabile. Come poteva con quei presupposti
mettere fine alla partita con la cattura dell’alata pallina? La partita doveva
finire in maniera inequivocabile. Trecentodieci a zero. Centosessanta punti
partita, più centocinquanta punti per il Boccino.
In
maniera inequivocabile!!!
“SLOPER
SPARA UN BOLIDE CONTRO BERTON FACENDOGLI PERDERE LA PLUFFA… GINNY WEASLEY LA
PRENDE AL VOLO E… SEGNA!!!” ululò Colin “QUARANTA A ZERO PER GRIFONDORO”
“Forza
ragazzi” gridò Harry “possiamo fare ancora meglio”
“Samantha
Carter è in possesso della Pluffa e avanza verso la porta dei Serpeverde. Goyle
e Tiger lanciano Bolidi in direzione di Samantha, ma non riescono a fermare la
sua corsa… dai Sam… DAI!!”
Harry si
voltò. Ogni singolo giocatore di Serpeverde, esclusi il portiere e Malfoy si
diressero furiosi verso Samantha nel tentativo di fermarla. Il capitano dei
Grifondoro puntò la Firebolt, si chinò tanto da aderire al manico e la spronò
in avanti, come un proiettile filò verso i Serpeverde disperdendoli, ma Goyle
colpì la bionda Cacciatrice di Grifondoro con la sua mazza. Samantha prima di
cadere rovinosamente dalla scopa buttò la palla in rete
“FALLO!
FALLO!” reclamò Colin “CINQUANTA A ZERO E FALLO ASSEGNATO AI GRIFONDORO”
Harry si
avvicinò alla sua giocatrice cercando di capire l’entità del danno
“Come stai,
Samy?” domandò Harry aiutandola ad alzarsi
“Benissimo
capitano” lo rassicurò la ragazza “E poi i nostri allenamenti sono cento volte
più duri di questa partita. Non preoccuparti vai a prendere il Boccino” lo
incitò la Cacciatrice premurosa.
Harry
ritornò in posizione e notò che Malfoy si era avvicinato a Goyle. Parlavano
fittamente e Goyle sembrava spaventato e mortificato.
Cosa gli
aveva detto?
Effettivamente
quella avrebbe potuto essere la partita più sporca a cui avesse mai preso
parte. Stavano giocando contro i Serpeverde e questi ultimi stavano perdendo
per cinquanta a zero, eppure la partita nel limite del possibile era stata più
che corretta.
“GINNY
WEASLEY SEGNA ANCORA SU RIGORE. SESSANTA A ZERO PER I GRIFONDORO”
Stava
divagando… doveva concentrarsi sulla partita!
“Di nuovo
Lilia Hamster in possesso della Pluffa. Passa a Samantha Carter. Avanza, schiva
un bolide, schiva Zabini, schiva un Bolide di Tiger. Passa a Ginny
Weasley. Un bolide le sfreccia
davanti agli occhi. Il bolide è allontanato da Jack Sloper. Ma Ginny è
sbilanciata e passa a Hamster…Carter…Weasley… TIRA… SI… ANCORA… SETTANTA A
ZERO”
Settanta
a zero… altri novanta punti!
Potevano
farcela. Nuovamente il Boccino d’Oro sfrecciò a pochi metri da lui e nuovamente
Harry lo ignorò. Per distrarre Malfoy schizzò dalla parte opposta fingendo di
aver individuato la pallina. Malfoy, come previsto gli si affiancò immediatamente.
“Questa
volta sono i Serpeverde ad essere in possesso di palla. Kirke gli lancia un
Bolide… il Serpeverde lo evita, ma ecco apparire dal nulla Ginny Weasley, che
afferrà la Pluffa e la passa a Samantha… Hamster la prende.. e … DI NUOVO RETE…
OTTANTA A ZERO! UNA PARTITA DAVVERO MIRABILE”
Potevano
farcela. Doveva solo avere un altro po’ di pazienza, non doveva avere fretta di
prendere il Boccino.
Poi i tiri
in porta si susseguirono rapidamente.
“NOVANTA A
ZERO”
I
Serpeverde erano ormai alla mercé dei Grifondoro, travolti dal loro spirito
battagliero…
“CENTO A
ZERO!!”
… e dalla
loro tecnica superlativa
“CENTODIECI
A ZERO”
Senza i
loro sporchi trucchetti, i Serpeverde non avevano alcuna speranza contro i
Grifondoro. E Malfoy non era alla sua altezza come Cercatore.
“CENTOVENTI
A ZERO”
Lo sguardo
di Harry era fisso su Draco Malfoy mentre le sue orecchie erano attentamente
sintonizzate sulle urla concitate di Colin.
“CENTOTRENTA
A ZERO”
Non doveva
perdere la concentrazione. Doveva assolutamente trovare il Boccino e tenerlo
d’occhio fino al momento in cui lo avrebbe stretto tra le sue mani.
“CENTOQUARANTA
A ZERO”
Tutti lo
avrebbero acclamato! Quella che avrebbe dovuto essere la partita più difficile
della loro vita, vista la posta in palio, si era dimostrata semplice come
rubare caramelle ad un bambino.
“CENTOCINQUANTA
A ZERO”
Una altra
rete… e poi la partita sarebbe finita!
WHOOSH
Un bolide
gli sfrecciò accanto all’orecchio sinistro. Ed in quel momento Harry aveva
nuovamente visto il Boccino d’Oro, ma questa volta non era l’unico, anche
Malfoy l’aveva visto ed entrambi si erano lanciati verso la luce dorata.
E non erano
gli unici ad essersi accorti del Boccino d’Oro. L’attenzione dell’intero stadio
era ora rivolta su i due Cercatori che si strattonavano violentemente
“Harry
Potter e Draco Malfoy sgusciano velocemente attraverso il campo e tra i loro
amici ed avversari. Sono all’inseguimento del Boccino d’Oro, che potrebbe
finalmente porre fine a questa goleada dei Grifondoro” Colin commentava
meticolosamente ogni movimento dei due avversari “SONO VELOCISSIMI. SONO SPALLA
A SPALLA. E SONO SEMPRE PIÙ VICINI AL TERRENO DI GIOCO”
Si
avvicinavano pericolosamente al suolo, ma nessuno dei due voleva mollare.
Entrambi si schiacciarono sui loro manici di scopa cercando così di diminuire
l’attrito e aumentare la loro velocità.
“Lascia
perdere, Malfoy. Non puoi battermi”
“Prenderò
quel maledetto Boccino, Potter, anche se dovessi schiantarmi al suolo”
“STANNO PER
SCHIANTARSI!!!”
Il silenzio
piombò sullo stadio. Gli occhi di tutti erano puntati sui due ragazzi. Entrambi
allungarono la mano cercando di afferrare la pallina alata. Harry l’aveva quasi
presa, le aveva sfiorato le delicate ali dorate, ma per evitare il suolo, dovette
appoggiare ambedue le mani al manico di scopa e tirarlo verso l’alto. Risalì
rapidamente.
“HARRY
EVITA LO SCHIANTO CON UNA FINTA WRONSKY… SPETTACOLARE” commentò Colin ammirato
“MA ORMAI SIAMO ABITUATI ALLE IMPRESE DEL NOSTRO GRANDE CAPITANO”
Draco
Malfoy si era schiantato.
“NIENTE DA
FARE INVECE PER IL CAPITANO DI SERPEVERDE CHE E’ RIVERSO AL SUOLO”
Harry si
voltò. Volgeva lo sguardo tutt’intorno al campo in cerca del Boccino d’Oro, ma
non riusciva ad individuarlo!
Dov’era?
Madama
Chips accorse per soccorrere Draco Malfoy.
“Il ragazzo
ha preso il Boccino d’Oro” gridò la donna cercando di attirare l’attenzione di
Madama Bumb.
Cosa?
Il capitano
di Serpeverde si sollevò aiutato da Madama Chips e, levando il braccio al
cielo, mostrò il Boccino che stringeva ancora tra le mani.
“Centocinquanta
a Centocinquanta” sussurrò Colin incredulo “Parità. Che peccato era stata una
partita davvero bellissima in cui i Grifondoro hanno dato il meglio di se. E’
UNA VERA INGIUSTIZIA” ululò il giovane cronista deluso
“Signor
Colin” replicò compostamente la McGrannitt “Io invece credo sia stata una
partita straordinaria”
Harry
ancora incredulo si accostò al terreno e scendendo dalla scopa osservò Malfoy
basito.
Come era
potuto accadere?
“Non si
preoccupi Madama Chips sto bene!” disse il Serpeverde staccandosi bruscamente
dalla donna “Posso benissimo farcela da solo” poi rivolgendosi ad Harry
proseguì “Ti avevo detto che l’avrei preso” lo apostrofò con un ghigno “Mi hai
sottovalutato, Potter. E non bisogna mai sottovalutare un avversario”
Ed ora
gli dava anche lezioni di vita!!
Nel
frattempo anche Ron e Ginny si erano avvicinati. Mentre Mdadama Chips si
allontanò borbottando “Questi ragazzi, credono di essere indistruttibili”
“Bella
partita Weasley” disse fissando il suo sguardo su Ginny “Hai giocato veramente
bene!”
“Dovevamo
vincere” replicò la ragazza sorridendo “Ed è stata una partita corretta,
proprio come mi avevi promesso”
“Già…
niente trucchi” replicò il ragazzo
“Però
abbiamo pareggiato, quindi l’accordo salta” puntualizzò Ron
“Ron, credi
davvero che se avessimo perso avrei rinunciato a lui” sussurrò appena la
sorella minore “Non avrei mai lasciato decidere ad una partita della mia vita”
Harry penso
che forse Ginny non aveva tutti i torti.
“Andiamo, i
ragazzi ci stanno aspettando nello spogliatoio” disse Harry incitando Ginny e
Ronald Weasley.
Passarono
accanto a Draco Malfoy che, fermo al centro del campo, stringeva ancora tra le
mani la pallina dorata. Ginny si accostò appena al ragazzo e prima di
allontanarsi gli sussurrò
“Io ti amo
Draco Malfoy”
Il ragazzo
afferrò il braccio della ragazza, sembrava volesse dirle qualcosa. Harry notò
il volto risentito di Ron, in contrasto con quello pieno di speranza di Ginny.
Il capitano di Grifondoro d’altro canto, era molto preoccupato. Malfoy e Ginny, in quell’ultima fase
della partita, avevano ostentato troppo quello che provavano l’uno per l’altra.
Certo, da lontano, sarebbe anche potuto sembrare un semplice alterco tra
Grifondoro e Serpeverde… uno dei tanti. Ma ad una più attenta osservazione era
chiaramente una vera e propria dichiarazione d’amore.
Proprio
mentre Malfoy stava avvicinandosi pericolosamente a Ginny, arrivò Tiger
“Tutt’apposto,
Malfoy?”
“Lasciami,
Malfoy” ruggì Ginny cercando di divincolarsi
“Lascia
stare mia sorella, Idiota!” ululò Ron
“Tieni la
lingua a freno, Weasley” ribadì, lasciando il braccio della giovane maga
“Volevo solo fare due chiacchiere in privato con tua sorella”. Esplose in una
sonora risata
“Sei morto,
Malfoy” lo minacciò Harry afferrando il braccio di Ginny e trascinandola verso
gli spogliatoi.
Erano riusciti
appena in tempo ad evitare una vera e propria tragedia.
Chissà
se quello stupido di Tiger aveva capito qualcosa?
Certo che
quel suo sguardo perso nel vuoto non dava adito a nessuna nefasta supposizione.
E poi Malfoy era stato molto astuto e lui e Ron erano stati prontissimi; per
non parlare di Ginny avrebbero dovuto darle l’oscar del mondo magico, come
miglior attrice protagonista… comunque almeno per il momento la partita era
finita.
NdA: Entro la luna nuova la Pozione Acchiappasogni sarà pronta e Harry rincontrerà la Ninfa Kalindra. Nei prossimi
capitoli avremmo altre informazioni sul Dio e sulla magia del Caos e sui piani di Voldemort.
Cmq il prossimo capitolo sarà molto molto leggero... farò un breve riassunto, così cominceremo a tirare le somme (ho previsto circa
venti capitoli per cui bisogna cominciare a mettere un pò di punti)! E... anche per i nostri amici giungerà Natale, un pò di pace, e...
un pò di romanticismo (almeno ci provo!!)
Infine vorrei ringraziare Kalindra per la splendida idea del pareggio, ho preferito però dare
un momento di gloria anche a Draco Malfoy, vista la sua scarsa inclinazione per il Quidditch nell'opera della Rowling;
spero che per te vada bene lo stesso. Inoltre mi piacerebbe che continuassi con i tuoi suggerimenti anche
nel proseguo della storia. Chi ha seguito la Rivolta dei Mezzosangue sa che spesso seguo i suggerimenti dei lettori, quindi ogni buona idea
è ben accetta.
Il prossimo capitolo dovrebbe essere pronto fra quindici giorni quindi.... a prestissimo e baci a tutti
Lella80