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Autore: RaffaLella    04/10/2007    1 recensioni
Una nuova avventura, un nuovo mistero...tutto questo e ancora di più in questa storia che vedrà Harry affrontare il suo più grande incubo, Voldemort e l'ultima agghiacciante verità sul suo mondo
Genere: Dark, Drammatico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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CAP13

Anche questo capitolo mi è venuto piuttosto lungo.
La scorsa volta avevo proposto un sondaggio sulla partita e tutti avete optato per una vittoria dei Serpeverde... spero che il risultato vi piaccia!!
Prima di cominciare, come sempre, ringrazio le persone che hanno lasciato un commento e che hanno lasciato una risposta al mio sondaggio. Come dico sempre, le storie si scrivono da sole e quello che non scrivono loro lo facciamo insieme. Quindi un ringraziamento speciale a marco (non ti preoccupare non li faccio lasciare, la coppia Harry/Hermione l'avete decisa in tanti nella storia precedente quindi ben lungi da me separli. Spero che anche questo capitolo ti piaccia e nel prossimo chap ti faccio un regalino!!), granger90 (In questo capitolo Ron comincia un pò a riflettere su Luna e su Hermione... cosa non facile d'altronde, ma come hai notato anche tu... necessario), k94 (Innanzitutto grazie tante per il complimento. Volevo rassicurarti sul fatto che Draco e Ginny, almeno per il momento sono innamorati, per cui sono sicura che resisteranno anche a questa ennesima prova...) ed infine Kalindra (Grazie per il lungo commento... tral'altro utilissimo... per quanto riguarda Seth: diciamo che solitamente quando mi discosto da ciò che leggo avviso i lettori dell'incongruenza dettata dalla trama. Effettivamente Seth, non era esclusivamente una divinità interamente malvagia, e questa è la ragione per cui alcuni faraoni ne portano il nome. Nel periodo predinastico era una divinità benigna dei morti, poi, se non ricordo male, la sua importanza diminuisce quando i re dell' Alto Egitto unificano le Due Terre ed impongono il loro dio, Horus, come divinità principale... il culto di Seth venne sostituito da quello di Horus e quindi le due divinità si anteposero divenendo l'una l'incarnazione del bene e l'altra il male ad esso contrapposto. Quindi la devozione nei confronti di Seth si attenua, fino a trasformarsi gradualmente in demonizzazione: ciò avvenne soprattutto in seguito alla sempre crescente importanza del culto di Osiride e al crescente atteggiamento ostile nei confronti degli stranieri... In realtà la storia è abbastanza complicata, perchè ci sono periodi in cui Seth coesiste con Horus e col fratello Osiride, mantenendo anche delle potenzialità benigne, ma col tempo scompaiono anche quelle. Comunque quando proseguiremo con la ffic farò spiegare da Lupin la vera natura di Seth, così magari è più semplice)
Grazie ancora... buona lettura a tutti
Lella80




CAP13
Grifondoro vs Serpeverde


Dal giorno dell'ultima riunione nella Stanza delle Necessità erano passati alcuni giorni e si erano creati nuovi equilibri all'interno del ”allegra combriccola”, così com’era stata sarcasticamente ribattezzata da Draco Malfoy. I giovani maghi tentarono, per quanto concesso dalla loro inesperienza, di evitare inutili risse e liti e di concentrarsi, non solo sui loro problemi adolescenziali, ma su un bene superiore: la salvezza dell’umanità!
Ma… non era facile!!
Per Harry ed i suoi amici era abbastanza gravoso pensare “alla salvezza dell’umanità”, mentre erano totalmente soggiogati dai loro infiniti drammi adolescenziali. I nostri giovani eroi combattevano ogni giorno con i loro fantasmi e i loro piccoli tormenti e non sempre la salvezza dell’umanità era la loro priorità. E, in certe occasioni, come la partita di Quidditch più importante e più attesa della stagione, Serpeverde contro Grifondoro, i problemi dell’umanità passavano almeno per qualche ora in secondo piano o meglio… erano delicatamente accantonati nell’angolo più buio e nascosto delle loro menti. Naturalmente era impossibile dimenticare che Lord Voldemort voleva uccidere Silente e Harry per poter aprire le porte di un nuovo mondo dominato dalla magia del Caos e dall’ennesimo malvagio Dio. Eppure vincere quest’incontro avrebbe ridato loro un fugace sorriso.
Per la maggior parte dei Grifondoro, vincere contro la squadra verde-argentea, significava solo vincere il Torneo di Quidditch per l’ennesima volta, un fulgido obiettivo d’altronde, ma per Harry e Ron, la vittoria trascendeva la vittoria stessa. Allontanare Draco Malfoy dalla vita di Ginny Weasley, era questo il loro vero obiettivo ed era un incentivo più che sufficiente per dare il massimo nella partita che avrebbe visto Mangiamorte contro Auror.
Volevano vincereDovevano vincere… non per la salvezza di tutta l’umanità, ma solo per la salvezza di Ginny.
I loro allenamenti erano diventati dei veri e propri massacri psico-fisici. Nell’ultima settimana si erano allenati per ore ed ore, giocando ininterrottamente sotto fiumi di pioggia scrosciante. A volte la pioggia sferzava così forte sui loro volti che potevano sentire il dolore di sottili aghi contro la pelle ghiacciata. I temerari giocatori del Grifondoro continuavano ad allenarsi senza remore e senza tregua, contro le intemperie della natura. Il demone, che aveva posseduto Baston ed Angelina, sembrava dominare la mente è il corpo non solo di Harry ma anche di Ron. A nulla erano valse le lamentele dei membri più giovani della squadra, impegnati nei G.U.F.O., a nulla erano valse le parole di Luna e di Hermione, perché nulla li avrebbe distolti dalla loro missione…
La loro lotta contro il male, incarnato nella figura di Draco Malfoy, venne interrotta solo dalla seconda serata di punizione nella stanza del professore di Pozioni

“Se ci ha fatti entrare” azzardò Ron, buttando lo sguardo sulle ampolle ricolme di intrugli di vario colore che erano ordinatamente disposte sui numerosi scaffali “allora… forse… non dovremmo andare in giro di notte nella foresta proibita alla ricerca di qualcosa di particolarmente schiattoso!!!”

“Sono sicuro” notò una voce falsamente carezzevole “che Minerva McGrannitt sarebbe molto orgogliosa di constatare il coraggio degli studenti della sua casa”

Senti chi parla!!” pensò Harry indignato, fissando la nera figura del professore di Pozioni “proprio lui che per salvare la propria pelle fa il doppio gioco

“Hai qualcosa da ridire, Potter?” domandò l’uomo fissando lo sguardo sul giovane mago

“No, signore” replicò Harry asciutto

“Bene” cominciò flemmatico voltandogli le spalle “stanotte preparerete una Pozione Acchiappasogni” estrasse la bacchetta e con un tocco aggraziato fece apparire, davanti ai due ragazzi, un grosso calderone, delle ampolle di diverso colore, una piuma dorata e della polvere argentea “Qui c’è tutto quello che vi serve, vi rammento che questa pozione va preparata in tempi ben precisi. Alcune di queste erbe devono macerare per un intero plenilunio”

“Ma… oggi comincia il plenilunio” obiettò Ron accigliato

“Perché credi di essere qui stanotte, Weasley, per cogliere margherite?” ironizzò il professore “Il nostro preside mi ha chiesto di preparare una pozione Acchiappasogni per te, Potter. Ho pensato che potesse essere utile ad entrambi esercitarvi nella preparazione di una pozione, visto gli scarsi risultati ottenuti durante le lezioni regolari. Ho pensato“ commentò, aggrottando le sopracciglia e inarcando le labbra in un sorriso tirato “che se aveste avuto un incentivo vi sarebbe stato più semplice applicarvi”

“Incentivo?”

“Si, Potter. Il Professor Silente mi ha raccontato dei tuoi strani sogni e del tuo desiderio di catturarli. Quindi se è una cosa a cui tieni tanto, magari profonderai un impegno maggiore. E’ noto che le persone con scarso intuito ed intelligenza, hanno bisogno di molti stimoli per riuscire anche nelle cose più semplici”

“In realtà non credo, in questo momento, di aver bisogno di un Pozione Acchiappasogni, Signore”

“Come dicevo, le persone con scarso intuito ed intelligenza hanno bisogno di molti stimoli per riuscire anche nelle cose più semplici. Sono stato informato da Remus che hai incontrato una Ninfa nei tuoi sogni. La Maia che si trova a guardia dei Cancelli dei Sogni”

Ma perché dovevano sempre raccontargli tutto?
Se nessuno si fidava di lui perché tenerlo al corrente di notizie tanto delicate?

“Una Maia di nome Kalindra” continuò indolente “Il professor Silente ritiene che tu debba rincontrarla ed io condivido il suo pensiero. La Pozione Acchiappasogni libera la mente dai sogni aprendola a tutto ciò che è al confine tra la realtà e il sogno.” I suoi occhi erano diventati due strette fessure e le sue labbra s’incurvarono leggermente verso l’alto mimando una sorte di empio ghigno “Questi sono infusi potenti, stupido ragazzo, il cui potere è pari solo ad alcune magie proibite”

Era questa la ragione per cui Silente era inizialmente contrario all’utilizzo di una Pozione Acchiappasogni.?

“E come tutte le magie proibite e una magia molto pericolosa” terminò secco l’uomo

Sorrideva!!

Perché sorrideva?

“Vuol dire che Harry potrebbe morire nel caso in cui la bevesse?” domandò Ron allarmato

“Diciamo che se non viene preparata correttamente la morte è istantanea!” puntualizzò l’odiato professore

“Quindi” Harry deglutì temendo il peggio “noi dovremmo preparare la pozione, senza il suo aiuto e poi io dovrei berla?”

“Si, Potter, forse non hai fiducia nelle tue capacità ed in quello del tuo fedele amico”

“E dove si trova la formulazione dell’infuso?”

“E’ qui” toccò il muro vuoto davanti a se facendo apparire una biblioteca immensa stracolma di vecchi libri impolverati, praticamente tutti uguali “Spero che riusciate a trovare al più presto il libro giusto”

Era impossibile!! Avrebbero dovuto essere i ragazzi più fortunati dell’intero mondo magico e babbano per poterlo trovare nei tempi giusti. La luna piena brillava alta in un cielo terso e stellato, quindi dovevano essere intorno alle dieci di sera e loro avrebbero dovuto mettere a macerare le erbe nelle giuste proporzioni prima del calar della luna. Ed in quello scaffale c’erano più di trecento libri… Era impossibile!!!

“Se non ci da un indicazione sulla collocazione del libro, probabilmente passeremo tutta la notte a cercarlo e domani c’è l’incontro Serpeverde contro Grifondoro!!” protestò Ron

“La partita è nel primo pomeriggio”

“Ma domani mattina abbiamo le lezioni e quest’anno ci sono i M.A.G.O, non possiamo saltare i corsi”

“Questi non sono affari miei, Weasley” replicò l’uomo seccato

Il professore di Pozioni si voltò e si avvicinò ad una grossa porta nascosta dietro un enorme armadio appena socchiuso. Appoggiò la mano alla maniglia in ottone e aggiunse
“Cercate di non fare troppo rumore, domani mattina dovrei svegliarmi presto” il suo volto era nuovamente illuminato da un riso beffardo “Nel caso in cui riusciate a trovare il libro, lasciate pure le erbe a macerare in questo armadio“ indicò l’armadio alla sua destra “Buonanotte” disse aprendo la porta

“Mi scusi, Signore” Harry tentò di attirare l’attenzione dell’uomo

“Cosa c’è, Potter?” domandò il mago visibilmente infastidito

“E se preparassimo una corretta Pozione Acchiappasogni?”

L’uomo cominciò a ridere di gusto.
Ma allora voleva davvero vederlo morto!!
“Naturalmente dubito fortemente che possiate riuscire a preparare una buona pozione senza l’aiuto della cara Granger”

“Ma se riuscissimo?” insistette il giovane Grifondoro

“Cosa vuoi sapere, Potter?” chiese il professore non riuscendo a capire dove il ragazzo volesse andare a parare

“Quali sono i rischi?”

“Pensavo che il coraggioso Potter non temesse alcuna cosa. Il bambino sopravvissuto con la cicatrice a forma di saetta sulla fronte…”

Ma… lo stava prendendo in giro?

“Il bambino che appena in fasce ha sconfitto l’Oscuro Signore e che lo ha affrontato l’anno scorso, rovinando tutti i suoi meravigliosi sogni di gloria.” L’uomo si fermò per alcuni secondi fissando i suoi occhi scuri in quelli verdi e cristallini di Harry. Sembrava assaporare morbosamente ogni attimo dell’esitazione del giovane ed odiato Grifondoro “Il nostro eroe ha paura di bere una pozione?”

“Dovrei averne?” domandò Harry noncurante

“Certo che dovresti averne, Potter” sibilò “Le pozioni Acchiappasogni catturano i sogni, ma se la Maia ti mostrasse ciò che si nasconde dietro i cancelli che custodisce, potresti confondere la realtà con la fantasia e rimanere prigioniero del Mondo di Oneiros. Per sempre”

Harry lo osservava sgomento. Le parole, così come le infinite domande che aveva da porgli, gli morirono in gola rimanendo prigioniere del vuoto che per qualche istante inondò la sua mente.

“Questo vuol dire che morirebbe?” replicò Ron dando voce alla sua paura più grande

“Non ascolti, Weasley. Non morirebbe sarebbe per sempre prigioniero del mondo dei sogni!” replicò l’uomo chiudendo fragorosamente la porta dietro di se

“Tu ci hai capito qualcosa?” domandò Ron volgendo lo sguardo su Harry

“Ron, sta solo cercando di spaventarci” replicò asciutto, cercando di tranquillizzare il giovane Weasley “L’unica cosa vera che ha detto, probabilmente, è che dovremmo testare la pozione su di noi e se non è preparata correttamente dubito che ci faccia granché bene… ” poi cercando di tranquillizzare più se stesso che l’amico, “… ma di certo non ci ucciderà! Silente non lo permetterebbe mai” puntualizzò sicuro “Piuttosto cominciamo a cercare questo maledetto libro”

Non ci riusciremo mai” squittì Ron disperato, alzando la testa verso l’alto e scrutando, con lo sguardo, l’enorme pila di libri che si dipanava dinanzi ai suoi occhi.


*

Passarono gran parte della serata levitando a destra e a manca in cerca di un libro, di cui cominciarono a dubitarne l’esistenza.
“Non c’è” disse Ron accasciandosi stancamente al suolo

“C’è” assicurò Harry “sono sicuro che c’è! E poi ne mancano appena un centinaio… forse qualcosina in più!!”

“Ora ti fidi anche di Piton?”

“Ron, Piton non trasgredirebbe mai un ordine di Silente. Se gli ha chiesto di preparare la pozione lui la preparerà. Sta solo cercando di renderci il compito più difficoltoso” terminò, avvicinandosi all’amico e sedendosi al suo fianco con le gambe incrociate e il volto fisso sull’enorme libreria.

“Harry, mancano poche ore al calar della luna”

“Dobbiamo sapere cosa cercare, altrimenti potremmo cercare per giorni”

“Se ci fossero Hermione e Luna, sarebbe tutto più semplice, loro sanno sempre dove si trova il libro giusto!”

“Sono così simili” osservò Harry

“Già” assentì Ron malinconico

“E per questo che ti piace?” domandò Harry serrando lr ginocchia contro il petto

“E’ quello che lei mi ha rimproverato!” sembrava parlare a se stesso “All’inizio credo che mi piacesse perché mi ricordava tanto Hermione!!” il suo volto era dolce “Ma Luna è diversa. Lei è forte, dolce, allegra, intelligente, proprio come la nostra Hermione, però Luna ha un modo di dire le cose e di portele in maniera così semplice da essere disarmante”

“Sei ancora innamorato di Hermione?”

“Me lo sono chiesto spesso, soprattutto dopo che mi ero accorto di provare per Luna qualcosa di più di una semplice amicizia” i suoi occhi erano fissi in quelli di Harry “Ma non lo so! In queste occasioni mi piacerebbe essere una ragazza, loro sono più brave di noi in queste cose introspettive!”

Harry chinò la testa, dimentico del libro, della pozione Acchiappasogni e della luna che era quasi calante

“Io sono contento” continuò Ron “che tu e Hermione stiate insieme; davvero!!! Voi due siete i miei migliori amici. In questi giorni ho molto parlato con Hermione e lei mi ha detto che per non far soffrire Luna devo fare chiarezza nei miei sentimenti”

“Ci vuole tempo per fare chiarezza nei propri sentimenti” lo consolò Harry appoggiandogli una mano sulla spalla

“Ho solo paura che lei non mi aspetti. E se qualcun’altro me la portasse via?”

Harry notò che l’amico era visibilmente preoccupato
“Ha detto che ti avrebbe aspettato!” asserì flemmatico

“Sono cose che si dicono”

“Credi che Luna sia una ragazza che dice le cose tanto per dire?”

“No” replicò Ron con un sorriso “Se lo ha detto allora mi aspetterà! Mi manca così tanto, so che forse ti sembrerà strano che possa essermi innamorato così velocemente di un’altra ragazza, sembra così strano anche a me! E’ che… è come… ”

“So benissimo cosa vuoi dire amico” lo interruppe Harry “l’ho provato anch’io prima di te! E come qualcosa che ti entra dentro lentamente. Senza nemmeno accorgertene cominci a vedere quella persona con occhi diversi e le cose cambiano, vorresti vederla sempre, sentirne la voce. Il cuore ti batte all’impazzata quando sai di doverla vedere e poi si ferma di colpo se entra nella tua stessa stanza. E’ la prima persona a cui pensi la mattina e l’ultima a cui volgi il tuo ultimo pensiero prima di dormire. Non sai perché… ma è così… succede e basta”

“Hai proprio colto nel segno!” confermò Ron

“Devi solo essere tranquillo e avere fiducia di quello che provi. Vedrai che sarà più semplice di quello che pensi. E poi è successo a me e a Ginny, perché non dovrebbe succedere anche a te?”

“Tu ti sei innamorato di Hermione, ma quando è successo per Cho Chang non provavi più nulla da molto tempo. Io mi sono avvicinato a Luna perché abbiamo molte cose in comune; poi lei è una ragazza molto carina oltre ad essere dolce ed intelligente. Forse quello che provavo per Hermione non era molto diverso da quello che provo per mia sorella, non lo so ancora, ma sicuramente nessuna delle nostre situazioni è paragonabile con quella di mia sorella e… quello lì”

Era furibondo!

“Ron, loro due sono innamorati” chiarì Harry intimorito

Ron lo fissò torvo “Lei era prima innamorata di te, del bambino sopravvissuto, poi di quell’idiota di Corvonero, Michael Corner poi di Dean. Harry mia sorella non è innamorata proprio di nessuno, lei ha solo la sindrome del MediMago”

“Sindrome del MediMago?” replicò perplesso

“Già!! Gli piacciono quelli che deve aiutare, che deve salvare”

Ah… un analogo della sindrome della crocerossina del mondo babbano!” pensò fra se

“Ora, ha solo deciso di salvare Draco Malfoy dal suo doloroso destino di Mangiamorte” proseguì Ron infervorato “e poi come tutte le donne è attratta dal bello e dannato”

“Trovi che Malfoy sia bello?” domandò Harry basito

“Non è il mio tipo, ma non si può dire che sia brutto” replicò Ron divertito “perché tu lo trovi brutto?”

Si fissarono per alcuni secondi, esplodendo poi in una sonora risata, ma repentinamente entrambi zittirono ricordando che si trovavano ancora nella stanza del professore di Pozioni e che la luna ormai calante, stava per lasciare spazio ad un nuovo giorno.
“Dobbiamo trovare quel libro” suggerì Harry “ma dobbiamo cercare di limitare la ricerca! Continuare alla rinfusa non porterà ad alcun risultato”

“Se provassimo per ingredienti? Polvere di fays e piume di Grifone sono gli elementi fondamentali. Proviamo prima con queste”

“Ok” assentì Harry “Io cerco la piuma di Grifone, tu la polvere di Fays. Abbiamo poco tempo, Ron… molto poco”

“Lo so! Ma ci riusciremo”

Si scapicollarono lungo l’intero scaffale, volteggiando da un lato all’altro. Sfogliavano i testi velocemente. Tomi sudici e scintillanti, vecchi e nuovi, malandati e ben tenuti, non trascurarono nessun testo nel cui titolo c’era un richiamo seppur vago a: sogni, fays o Grifoni. Mancava pochissimo, il cielo ormai aveva perso da molto tempo il suo intenso colore blu quasi tendente al nero della notte inoltrata, per lasciare il posto ad uno sbiadito manto stellato, in cui appena percettibile era l’orsa maggiore. In quella buia stanza non potevano scorgere i particolari della notte, ma era chiaro che il buio diventava sempre meno intenso e attraverso la finestra, che ricopriva l’intera parete di fronte alla libreria, trapelava una tenue luce azzurrina che lasciava chiaramente intuire il finire della notte. Avevano quasi perso la speranza quando Ron notò tra i libri, nella parte più alta della libreria, un piccolo libro rilucente di un bagliore verdognolo.

“TROVATO” gridò il ragazzo entusiasta, mentre frettoloso si avvicinava all’amico

“Non urlare” sussurrò Harry

“Scusa, ma non riesco a crederci. E’ stato un vero colpo di fortuna” replicò aprendo il grazioso libello che recava iscritto sulla copertina soltanto ‘Polvere di Fays’ “Eccola! Pozione Acchiappasogni: Lavanda, Verbena, Timo, Valeriana, Tiglio, Papavero, Luppolo, Sambuco, Somnia Sulfurea e ovviamente polvere di Fays dell’aria e piuma di Grifone” elencò soddisfatto per l’impresa “Le erbe dovrebbero essere tutte nell’armadio” fece indicando la credenza alla sua sinistra “le altre cose sono accanto al calderone. Tu pensa a preparare il paiolo, io mi occupo delle erbe”

Harry si apprestò a preparare il grosso pentolone. Dopo pochi minuti Ron si accostò a lui carico di vasetti ricolmi di erbe triturate e intere, ponendoli al suo fianco.
Ron cominciò a leggere porgendo volta per volta i vasetti all’amico,
“Aggiungere al paiolo tre grossi mestoli di acqua di Rosa Canina” Harry afferrò un’ampolla di colore perlaceo la stappò e verso tre grossi mestoli nel recipiente di rame “Poi aggiungi tre foglie di Lavanda, due manciate di Verbena” mentre Ron proseguiva lento nella sua lettura, Harry eseguiva impeccabile ogni istruzione con inusitata perizia “otto foglie di Timo e dodici di Valeriana, una manciata di Tiglio, tre semi di Papavero e nove di Luppolo, due cucchiaini di succo di Sambuco ed infine tre foglie di Somnia Sulfurea. Lasciare a macerare per un plenilunio” Ron fissò Harry gioioso “Per il momento abbiamo finito domani bisogna aggiungere la Polvere di fays dell’aria e poi la pozione deve riposare fino alla luna nuova”

“Finito” fece Harry buttando l’ultima foglia di Sominia Sulfurea nel calderone

Nel cielo ormai le stelle erano sparite, ma la luna era ancora visibile. La notte stava lentamente lasciando spazio ad un nuovo giorno. Era fatta! Ma quella corsa contro il tempo li aveva stremati. Crollarono esausti l’uno accanto all’altro sprofondando in un pesante sonno rasserenante. Trasalirono, alcune ore dopo, risvegliati dal tossire nervoso di Piton che cercava di attirare la loro attenzione.
Quando Harry aprì gli occhi vide il professore di Pozioni che con aria stupita osservava il contenuto del pentolone. Nell’aria c’era un delicato odore di lavanda e timo e un morbido retrogusto floreale. Se non fosse stato per i pacati insulti di Severus Piton, sarebbe stato un dolce risveglio. Ma quell’uomo era sempre capace di rovinare tutto. Al termine degli improperi dovettero correre nei loro dormitori, scapicollarsi nelle loro stanze raccattare i libri e apprestarsi alla lezione della McGrannitt. Entrambi trascorsero l’intera lezione cercando di restare svegli, mentre Hermione dispensava gomitate a destra e a manca nel mero tentativo di tenerli desti. Fu una vera impresa arrivare alla fine della lezione, ma ancora più difficile fu cercare di arrivare alla fine della giornata. Le due ore di Incantesimi del piccolo professor Vitious sembrarono le più lunghe della loro vita. Dovevano cercare di concentrarsi per eseguire una magia senza l’ausilio delle loro bacchette. Ma per entrambi la cosa era assolutamente fuori discussione, dovevano già concentrarsi per stare svegli, figurarsi se potevano compiere incantesimi senza bacchetta. Era improponibile!!! Sonnecchiarono finanche alla lezione di Lupin e ad ora di pranzo Ron stava quasi per spiaccicarsi in un piatto di trippa con patate. Erano letteralmente distrutti.

“Fra un’ora abbiamo due ore di Pozioni” fece notare Hermione, mentre beveva del succo di pomodoro

Due ore di Pozioni” mugugnò Ron disperato, poggiando la testa tra le mani e scompigliandosi nervosamente i capelli come per destarsi da uno stato di torpore.

“E non è ancora finita! C’è anche la partita di Quidditch contro i Serpeverde. Faremo una figuraccia” rincarò Harry desolato
br> “Vinceremo” replicò Ron con gli occhi iniettati di sangue, per il sonno arretrato e per la determinazione nel proteggere la sorella “Non ci lasceremo mai battere dai Serpeverde. E poi noi dobbiamo schiacciare quel Mangiamorte di un Malfoy”

“Ben detto amico” replicò Harry deciso

Hermione e Ginny li fissavano sconcertate e…
“… forse non hanno tutti i torti” pensò Harry sfiancato

**

Miracolosamente riuscirono a restare svegli durante le due ore di Pozioni. Crollarono solo per alcuni minuti nello spogliatoio dei Grifondoro. Harry era troppo stanco anche per fare il consueto discorso d’incoraggiamento pre-partita alla Baston. Ebbe appena la forza di dire a Ginny di ricapitolare gli schemi che avrebbero dovuto usare. E cullato dalla gentile voce della ragazza si assopì per un tempo che gli sembrò un infinitesimo di secondo. Ma in quella frazione di secondo, la sua mente lo riportò ad antichi ricordi; a Baston e alle sue riunioni di fine ottobre per discutere delle tattiche per il nuovo campionato. Quanto tempo era passato da allora ed ora questo era il suo ultimo campionato scolastico. E pensare che quando era arrivato nel mondo magico nemmeno sapeva cosa fosse il Quidditch!!!
Il Quidditch: una squadra di quidditch era formata da sette giocatori: tre Cacciatori, il cui compito consisteva nel segnare punti facendo passare la Pluffa (una palla rossa grande come un pallone da calcio) in uno degli anelli posti all’altezza di quindici metri alle due estremità del campo; due Battitori, provvisti di mazze robuste per respingere i Bolidi (due pesanti palle nere che sfrecciavano in giro cercando di colpire i giocatori); un Portiere, che difende le reti e il Cercatore, che aveva il compito più difficile, quello di prendere il Boccino d’Oro, una pallina alata grossa come una noce la cui cattura poneva fine alla partita e guadagnava alla squadra del Cercatore centocinquanta punti extra.
La squadra dei Grifondoro era forte nonostante fosse formata quasi esclusivamente da elementi nuovi. Jack Sloper e Andrew Kirke erano i Battitori. Lilia Hamster, Samantha Carter e Ginny Weasley erano i Cacciatori. Ron Weasley era il Portiere e lui, Harry Potter era il Cercatore e il Capitano. L’anno prima era stata molto dura tenuto conto dell’inesperienza e della giovinezza della squadra, ma nonostante tutto erano comunque riusciti a vincere il campionato, quest’anno non sarebbero stati da meno e poi… dovevano salvare Ginny.

“Harry” chiamò Ginny

“Harry osservò, uno per uno, i suoi giocatori e poi con sguardo fiero disse:
“Ok, è ora, andiamo… “

Uscirono in campo, accolti da un’ondata di fragoroso entusiasmo. Harry notò che lo stadio scintillava di coccarde e bandiere scarlatte con il leone di Grifondoro disegnato sopra; ben pochi erano invece i tifosi di Serpeverde. Infatti, dietro la porta della squadra verde-argentea, erano schierate appena duecento persone in verde, il serpente argentato di Serpeverde scintillava sulle loro bandiere, ed il professor Piton era seduto in prima fila, vestito di verde come tutti gli altri, con in faccia il solito sorriso sgradevole.
Tra gli spalti c’era la sua Hermione, che indossava una sciarpa oro e rosso, e al suo fianco c’era Luna Lovegood, la quale invece indossava un enorme maglione su cui lampeggiava la scritta ‘LA COPPA AI LEONI’.
La partita stava per cominciare. Colin Canon, prese la bacchetta, la avvicinò alla gola
“Sonor” sussurrò.

La sua voce si amplificò.
“Signori e Signore, benvenuti alla prima partita del campionato”

I giocatori si posero uno di fronte all’altro

“Alla vostra sinistra la squadra di GRIFONDORO, con indosso i colori scarlatti della casa di appartenenza” urlò Colin Canon, che aveva sostituito dall’anno prima Lee Jordan nella cronaca della partita “HAMSTER, CARTER, WEASLEY, WEASLEY, SLOPER, KIRKE ed il nostro capitano HAAARRYYYY POOOTTEEEER”. Al nome di Harry gli applausi divennero assordanti.

La McGrannitt, seduta al fianco del giovane Grifondoro, tossicchiò rumorosamente, e scrutò il ragazzo con aria corrucciata. Il quale con finta noncuranza proseguì nella sono-cronaca
“Alla vostra destra la squadra di Serpeverde, con indosso la solita casacca verde. Tutti piuttosto grossi tranne il capitano: Tyger, Goyle, Zabini, Berton, Kornwel, Montague e il loro capitano Draco Malfoy”.

Certo che c’era poco da domandarsi per quale squadra parteggiasse il piccolo Colin Canon.

“I capitani si diano la mano!” disse Madama Bumb.

Harry e Draco si avvicinarono
“Vinceremo, Malfoy” decretò Harry porgendogli la mano “Per noi questa è più di una partita”

“Prenderò il boccino prima di te questa volta” replicò Draco stringendogli la mano “Perché anche per me questa è più di una partita”

“In sella alle scope” disse Madama Bumb.

Il fischio d’inizio andò perso nell’urlo della folla, mentre quattordici scope si libravano a mezz’aria. Harry sentì il vento pungente di novembre lambirgli il viso; si guardò intorno, vide Malfoy che lo tallonava e accelerò in cerca del Boccino.
“La Pluffa è nelle mani di Lilia Hamster che la passa rapidamente a Carter. Samantha Carter evita con una finta un Bolide scagliato da Goyle, ma… perde la palla che però è subito recuperato da Ginny Weasley. Avanza. Avanza ancora e tira… Si, HA BATTUTO IL PORTIERE!!! Gorge Kornwel , non l’ha neanche vista!!! Ginny sei bravissima!!! DIECI A ZERO PER GRIFONDORO”

Pluffa al centro la partita era ripresa.

“Per il momento il risultato e dieci a zero. La palla e di nuovo nelle mani di Grifondoro. Ragazzi stiamo andando alla grandissima”

“Ehm… ehm… “ tossicchiò la McGrannitt

“Mi scusi professoressa” disse Colin riprendendo però rapidamente il controllo della situazione “Carter si avvicina agli anelli. Kirke allontana un Bolide… Sloper ne allontana un altro! Samantha è vicinissima all’anello destro, ma Kornwel sembra aver capito le sue intenzioni, ma… era una finta Carter lancia la Pluffa a Hamster che mette la Pluffa in rete. VENTI A ZERO PER GRIFONDORO”

Harry sfrecciava intorno al campo, cercando il Boccino con lo sguardo, tampinato da Draco Malfoy, ma ben attento a non perdere una parola del commento di Colin.

“Ancora Grifondoro in possesso, no, è Serpeverde… no, di nuovo la Pluffa è nelle mani di Ginny Weasley, che risale il campo ad una velocità impressionante e… FALLO!!! FALLO!!! MADAMA FACCIA QUALCOSA!”

Zabini aveva scartato avanti Ginny, però invece di prendere la Pluffa, con un forte strattone, l’aveva disarcionata dalla scopa anche se la ragazza era rimasta tenacemente attaccata al manico. Come una furia Ron volò verso Zabini e, con la determinazione del fratello maggiore, strappò la mazza dalle mani del Serpeverde e lo colpì in testa. Il naso di Zabini cominciò a sanguinare copiosamente. Il fischietto diMadama Bumb sibilò per due volte.
Harry si accostò a Malfoy e lo udì imprecare contro il compagno di squadra
“Zabini, stupido gorilla, me la pagherai!!”

“E’ così che vuoi vincere, Malfoy?” lo schernì Harry “Ma noi siamo i più forti e non abbiamo bisogno di sporchi trucchetti”

“Pensa al Boccino Potter, ricorda che la partita finirà solo quando lo troveremo” e si allontanò velocemente

“Basta così!!” strillò la donna sfrecciando fra Zabini e Ron “Rigore a Grifondoro per deliberata aggressione al suo Cercatore e rigore a Serpeverde per fallo di reazione del Portiere”

“Ma non è giusto Madama Bumb” protestò Ron

Madama Bumb soffiò il fischietto e Ginny Weasley scattò in avanti per battere il rigore.

“Forza Ginny” ululò Colin, la sua era l’unica voce che rompeva il silenzio… poi… “SI!! HA BATTUTO QUELL’IDIOTA DI KORNWEL”

“SIGNOR COLIN” vociò la McGrannitt “SE CONTINUA COSI’ LA PROSSIMA SONO-CRONACA CHE FARA’ SARA QUELLA DELLE GARE DI GUFI”

“Mi scusi professoressa” bisbigliò; poi compostamente proseguì” trenta a zero per Grifondoro”

Harry voltò bruscamente la Firebolt e vide Zabini che si apprestava a battere il rigore. Ron accovacciato davanti alla porta seguiva attentamente ogni movimento dell’avversario. Il suo volto era teso e tirato e denotava una grande concentrazione.

“Ronald Weasley l’anno scorso ha dato prova di essere un ottimo portiere” commentò Colin sommessamente mentre la folla trepidante attendeva il fischio di Madama Bumb “Stupendo tiro di Zabini… Weasley sembra aver intuito la traiettoria della Pluffa e… SI… SI… SI… L’HA PARATA!!! BRAVISSIMO RON”

Un’ovazione si levò dallo stadio, insieme a cori di incitazione per Ron e per i Grifondoro; seguiti da fischi e ‘buuu’ per la pessima esibizione che stavano mostrando i i loro avversari di sempre. Sollevato Harry sfrecciò via in cerca del Boccino. Poi, improvvisamente la vide... la piccola pallina dorata era proprio accanto a Malfoy, ma quello stupido non l’aveva nemmeno vista. Avrebbe potuto facilmente prenderlo, in tanti anni aveva dimostrato d’essere molto bravo. Aveva ottimi riflessi e nonostante cavalcasse scope dalla metà del tempo degli altri ragazzi, Harry sembrava essere nato su di un manico di scopa. Ma, il capitano di Grifondoro, aveva deciso che quella doveva essere una goleada. I suoi giocatori si stavano comportando benissimo, quindi perché mai interrompere ora la partita più bella che si fosse mai disputata tra Grifondoro e Serpeverde. Inizialmente temeva che Ginny per amore potesse giocare male favorendo Malfoy, ma lei stava giocando molto meglio che in altre occasioni e poi Ron, nonostante la stanchezza e il nervosismo, era superlativo. Non solo aveva parato il rigore, ma intercettava ogni Pluffa senza alcuna difficoltà, sulla porta dei Grifondoro sembrava esserci un incantesimo Inviolabile. Come poteva con quei presupposti mettere fine alla partita con la cattura dell’alata pallina? La partita doveva finire in maniera inequivocabile. Trecentodieci a zero. Centosessanta punti partita, più centocinquanta punti per il Boccino.
In maniera inequivocabile!!!

“SLOPER SPARA UN BOLIDE CONTRO BERTON FACENDOGLI PERDERE LA PLUFFA… GINNY WEASLEY LA PRENDE AL VOLO E… SEGNA!!!” ululò Colin “QUARANTA A ZERO PER GRIFONDORO”

“Forza ragazzi” gridò Harry “possiamo fare ancora meglio”

“Samantha Carter è in possesso della Pluffa e avanza verso la porta dei Serpeverde. Goyle e Tiger lanciano Bolidi in direzione di Samantha, ma non riescono a fermare la sua corsa… dai Sam… DAI!!”

Harry si voltò. Ogni singolo giocatore di Serpeverde, esclusi il portiere e Malfoy si diressero furiosi verso Samantha nel tentativo di fermarla. Il capitano dei Grifondoro puntò la Firebolt, si chinò tanto da aderire al manico e la spronò in avanti, come un proiettile filò verso i Serpeverde disperdendoli, ma Goyle colpì la bionda Cacciatrice di Grifondoro con la sua mazza. Samantha prima di cadere rovinosamente dalla scopa buttò la palla in rete

“FALLO! FALLO!” reclamò Colin “CINQUANTA A ZERO E FALLO ASSEGNATO AI GRIFONDORO”

Harry si avvicinò alla sua giocatrice cercando di capire l’entità del danno
“Come stai, Samy?” domandò Harry aiutandola ad alzarsi

“Benissimo capitano” lo rassicurò la ragazza “E poi i nostri allenamenti sono cento volte più duri di questa partita. Non preoccuparti vai a prendere il Boccino” lo incitò la Cacciatrice premurosa.

Harry ritornò in posizione e notò che Malfoy si era avvicinato a Goyle. Parlavano fittamente e Goyle sembrava spaventato e mortificato.
Cosa gli aveva detto?
Effettivamente quella avrebbe potuto essere la partita più sporca a cui avesse mai preso parte. Stavano giocando contro i Serpeverde e questi ultimi stavano perdendo per cinquanta a zero, eppure la partita nel limite del possibile era stata più che corretta.

“GINNY WEASLEY SEGNA ANCORA SU RIGORE. SESSANTA A ZERO PER I GRIFONDORO”

Stava divagando… doveva concentrarsi sulla partita!

“Di nuovo Lilia Hamster in possesso della Pluffa. Passa a Samantha Carter. Avanza, schiva un bolide, schiva Zabini, schiva un Bolide di Tiger. Passa a Ginny Weasley. Un bolide le sfreccia davanti agli occhi. Il bolide è allontanato da Jack Sloper. Ma Ginny è sbilanciata e passa a Hamster…Carter…Weasley… TIRA… SI… ANCORA… SETTANTA A ZERO”

Settanta a zero… altri novanta punti!
Potevano farcela. Nuovamente il Boccino d’Oro sfrecciò a pochi metri da lui e nuovamente Harry lo ignorò. Per distrarre Malfoy schizzò dalla parte opposta fingendo di aver individuato la pallina. Malfoy, come previsto gli si affiancò immediatamente.

“Questa volta sono i Serpeverde ad essere in possesso di palla. Kirke gli lancia un Bolide… il Serpeverde lo evita, ma ecco apparire dal nulla Ginny Weasley, che afferrà la Pluffa e la passa a Samantha… Hamster la prende.. e … DI NUOVO RETE… OTTANTA A ZERO! UNA PARTITA DAVVERO MIRABILE”

Potevano farcela. Doveva solo avere un altro po’ di pazienza, non doveva avere fretta di prendere il Boccino.
Poi i tiri in porta si susseguirono rapidamente.

“NOVANTA A ZERO”
I Serpeverde erano ormai alla mercé dei Grifondoro, travolti dal loro spirito battagliero…

“CENTO A ZERO!!”
… e dalla loro tecnica superlativa

“CENTODIECI A ZERO”
Senza i loro sporchi trucchetti, i Serpeverde non avevano alcuna speranza contro i Grifondoro. E Malfoy non era alla sua altezza come Cercatore.

“CENTOVENTI A ZERO”
Lo sguardo di Harry era fisso su Draco Malfoy mentre le sue orecchie erano attentamente sintonizzate sulle urla concitate di Colin.

“CENTOTRENTA A ZERO”
Non doveva perdere la concentrazione. Doveva assolutamente trovare il Boccino e tenerlo d’occhio fino al momento in cui lo avrebbe stretto tra le sue mani.

“CENTOQUARANTA A ZERO”
Tutti lo avrebbero acclamato! Quella che avrebbe dovuto essere la partita più difficile della loro vita, vista la posta in palio, si era dimostrata semplice come rubare caramelle ad un bambino.

“CENTOCINQUANTA A ZERO”
Una altra rete… e poi la partita sarebbe finita!

WHOOSH
Un bolide gli sfrecciò accanto all’orecchio sinistro. Ed in quel momento Harry aveva nuovamente visto il Boccino d’Oro, ma questa volta non era l’unico, anche Malfoy l’aveva visto ed entrambi si erano lanciati verso la luce dorata.
E non erano gli unici ad essersi accorti del Boccino d’Oro. L’attenzione dell’intero stadio era ora rivolta su i due Cercatori che si strattonavano violentemente

“Harry Potter e Draco Malfoy sgusciano velocemente attraverso il campo e tra i loro amici ed avversari. Sono all’inseguimento del Boccino d’Oro, che potrebbe finalmente porre fine a questa goleada dei Grifondoro” Colin commentava meticolosamente ogni movimento dei due avversari “SONO VELOCISSIMI. SONO SPALLA A SPALLA. E SONO SEMPRE PIÙ VICINI AL TERRENO DI GIOCO”

Si avvicinavano pericolosamente al suolo, ma nessuno dei due voleva mollare. Entrambi si schiacciarono sui loro manici di scopa cercando così di diminuire l’attrito e aumentare la loro velocità.
“Lascia perdere, Malfoy. Non puoi battermi”

“Prenderò quel maledetto Boccino, Potter, anche se dovessi schiantarmi al suolo”

“STANNO PER SCHIANTARSI!!!”

Il silenzio piombò sullo stadio. Gli occhi di tutti erano puntati sui due ragazzi. Entrambi allungarono la mano cercando di afferrare la pallina alata. Harry l’aveva quasi presa, le aveva sfiorato le delicate ali dorate, ma per evitare il suolo, dovette appoggiare ambedue le mani al manico di scopa e tirarlo verso l’alto. Risalì rapidamente.

“HARRY EVITA LO SCHIANTO CON UNA FINTA WRONSKY… SPETTACOLARE” commentò Colin ammirato “MA ORMAI SIAMO ABITUATI ALLE IMPRESE DEL NOSTRO GRANDE CAPITANO”

Draco Malfoy si era schiantato.

“NIENTE DA FARE INVECE PER IL CAPITANO DI SERPEVERDE CHE E’ RIVERSO AL SUOLO”

Harry si voltò. Volgeva lo sguardo tutt’intorno al campo in cerca del Boccino d’Oro, ma non riusciva ad individuarlo!
Dov’era?
Madama Chips accorse per soccorrere Draco Malfoy.

“Il ragazzo ha preso il Boccino d’Oro” gridò la donna cercando di attirare l’attenzione di Madama Bumb.

Cosa?
Il capitano di Serpeverde si sollevò aiutato da Madama Chips e, levando il braccio al cielo, mostrò il Boccino che stringeva ancora tra le mani.

“Centocinquanta a Centocinquanta” sussurrò Colin incredulo “Parità. Che peccato era stata una partita davvero bellissima in cui i Grifondoro hanno dato il meglio di se. E’ UNA VERA INGIUSTIZIA” ululò il giovane cronista deluso

“Signor Colin” replicò compostamente la McGrannitt “Io invece credo sia stata una partita straordinaria”

Harry ancora incredulo si accostò al terreno e scendendo dalla scopa osservò Malfoy basito.
Come era potuto accadere?

“Non si preoccupi Madama Chips sto bene!” disse il Serpeverde staccandosi bruscamente dalla donna “Posso benissimo farcela da solo” poi rivolgendosi ad Harry proseguì “Ti avevo detto che l’avrei preso” lo apostrofò con un ghigno “Mi hai sottovalutato, Potter. E non bisogna mai sottovalutare un avversario”

Ed ora gli dava anche lezioni di vita!!
Nel frattempo anche Ron e Ginny si erano avvicinati. Mentre Mdadama Chips si allontanò borbottando “Questi ragazzi, credono di essere indistruttibili”

“Bella partita Weasley” disse fissando il suo sguardo su Ginny “Hai giocato veramente bene!”

“Dovevamo vincere” replicò la ragazza sorridendo “Ed è stata una partita corretta, proprio come mi avevi promesso”

“Già… niente trucchi” replicò il ragazzo

“Però abbiamo pareggiato, quindi l’accordo salta” puntualizzò Ron

“Ron, credi davvero che se avessimo perso avrei rinunciato a lui” sussurrò appena la sorella minore “Non avrei mai lasciato decidere ad una partita della mia vita”

Harry penso che forse Ginny non aveva tutti i torti.
“Andiamo, i ragazzi ci stanno aspettando nello spogliatoio” disse Harry incitando Ginny e Ronald Weasley.

Passarono accanto a Draco Malfoy che, fermo al centro del campo, stringeva ancora tra le mani la pallina dorata. Ginny si accostò appena al ragazzo e prima di allontanarsi gli sussurrò
“Io ti amo Draco Malfoy”

Il ragazzo afferrò il braccio della ragazza, sembrava volesse dirle qualcosa. Harry notò il volto risentito di Ron, in contrasto con quello pieno di speranza di Ginny. Il capitano di Grifondoro d’altro canto, era molto preoccupato. Malfoy e Ginny, in quell’ultima fase della partita, avevano ostentato troppo quello che provavano l’uno per l’altra. Certo, da lontano, sarebbe anche potuto sembrare un semplice alterco tra Grifondoro e Serpeverde… uno dei tanti. Ma ad una più attenta osservazione era chiaramente una vera e propria dichiarazione d’amore.
Proprio mentre Malfoy stava avvicinandosi pericolosamente a Ginny, arrivò Tiger

“Tutt’apposto, Malfoy?”

“Lasciami, Malfoy” ruggì Ginny cercando di divincolarsi

“Lascia stare mia sorella, Idiota!” ululò Ron

“Tieni la lingua a freno, Weasley” ribadì, lasciando il braccio della giovane maga “Volevo solo fare due chiacchiere in privato con tua sorella”. Esplose in una sonora risata

“Sei morto, Malfoy” lo minacciò Harry afferrando il braccio di Ginny e trascinandola verso gli spogliatoi.

Erano riusciti appena in tempo ad evitare una vera e propria tragedia.
Chissà se quello stupido di Tiger aveva capito qualcosa?
Certo che quel suo sguardo perso nel vuoto non dava adito a nessuna nefasta supposizione. E poi Malfoy era stato molto astuto e lui e Ron erano stati prontissimi; per non parlare di Ginny avrebbero dovuto darle l’oscar del mondo magico, come miglior attrice protagonista… comunque almeno per il momento la partita era finita.




NdA: Entro la luna nuova la Pozione Acchiappasogni sarà pronta e Harry rincontrerà la Ninfa Kalindra. Nei prossimi capitoli avremmo altre informazioni sul Dio e sulla magia del Caos e sui piani di Voldemort.
Cmq il prossimo capitolo sarà molto molto leggero... farò un breve riassunto, così cominceremo a tirare le somme (ho previsto circa venti capitoli per cui bisogna cominciare a mettere un pò di punti)! E... anche per i nostri amici giungerà Natale, un pò di pace, e... un pò di romanticismo (almeno ci provo!!)
Infine vorrei ringraziare Kalindra per la splendida idea del pareggio, ho preferito però dare un momento di gloria anche a Draco Malfoy, vista la sua scarsa inclinazione per il Quidditch nell'opera della Rowling; spero che per te vada bene lo stesso. Inoltre mi piacerebbe che continuassi con i tuoi suggerimenti anche nel proseguo della storia. Chi ha seguito la Rivolta dei Mezzosangue sa che spesso seguo i suggerimenti dei lettori, quindi ogni buona idea è ben accetta.
Il prossimo capitolo dovrebbe essere pronto fra quindici giorni quindi.... a prestissimo e baci a tutti
Lella80

EFP
  
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