La matita scorreva sul foglio bianco in un intricato intreccio di linee.
-Hai finito, JJ?- chiese Kade, ma lei, immersa nei suoi pensieri, non rispose, continuando a disegnare taciturna.
-JJ?- la chiamò lui di nuovo, senza avere risposta.
June lo scrutò da dietro l’album da disegno, cogliendo lo sguardo del ragazzo che la osservava interrogativo.
-FATTO!- esclamò d’improvviso facendo sobbalzare Kade.
-Fammi vedere…- JJ aveva ritratto il ragazzo in versione manga, sorrideva sprezzante e al fianco aveva una katana.
-Fico.- commentò.
-Sei tu! Il protagonista del mio manga!
-Eh?- mormorò lui sorpreso.
-Sto scrivendo un manga, tu sei il protagonista, ti chiami Kogen No Shi e stai viaggiando per vendicare il tuo migliore amico, ucciso da Hanawaru.- spiegò.
-E chi è Hanawaru?- chiese il ragazzo curioso di sapere il seguito.
-Una ragazza con la doppia personalità: di notte è Hanawaru e di giorno Shiro Kagi, tutto ciò succede perché lo spirito malvagio della sorella si è impossessato di lei e la notte prende il possesso di Shiro Kagi, che non ricorda nulla.- JJ girò la pagina e in quella successiva c’era un autoritratto.
-Quindi tu sei… Shiro Kagi?- lei annuì e batté le mani.
-Esatto! Oppure Hanawaru, dipende dai punti di vista. Senti, a parte la trama generale, non ho idea di come continuare. Ti va di darmi una mano, senpai?- lui non poté far altro che sorridere.
-Certo.
 
-Hey, JJ, sapevi che Tite Kubo verrà in città?
-Eh? Dici sul serio o scherzi?- lui scosse la testa.
-Dici che me li autografa questi?- indicò un intero scaffale della libreria, contenente soltanto BLEACH.
-Non avevo mai notato che ne avessi così tanti… e poi ci sono anche tutti quelli di Dragon Ball! Non ci credo!- Kade ne prese uno a casa e cominciò a sfogliarlo, ovviamente al contrario.
-Senti, per Hikaru no Go… mi ricorda qualcosa.- disse. A lui non importava l’argomento, anche solo allungare di un minuto le conversazioni con June per lui era abbastanza.
-L’ha disegnato Takeshi Obhata, quello di Death Note.
“Piuttosto, devo pensare a come comportarmi decentemente! È la prima che vengo a casa di JJ…” pensò rattristandosi.
-Dove andrà Tite Kubo?- si informò lei.
-Ehm, a una festa organizzata da mio padre. Beh, lui si occupa di tradurre e pubblicare manga, per questo…- si interruppe quando June lo avvicinò sedendosi vicino a lui guardandolo con occhi scintillanti.
-Sul serio? E perché non me lo hai detto prima…
-Perché mi ha proibito di andarci.- la ragazza stava per scoppiare in lacrime.
-O almeno, non potrò andarci senza una ragazza.- concluse.
-Eh? Quindi non sei fidanzato, Kade?- lui scosse la testa.
-No. Cosa te lo ha fatto credere?- lei sorrise.
-La prima volta che ti ho visto ho pensato “Wow, kawaii!” e poi mi sono detta: “è sicuramente fidanzato”. Ma a quanto pare mi sbagliavo, non tutti i ragazzi carini sono fidanzati.
-Cos’è, una dichiarazione d’amore?- risero entrambi.
-Dire “kawaii” non equivale a una dichiarazione. E noi non abitiamo in un manga shojo.
-In un manga shojo noi ci ameremmo, vero?
-Probabile.