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Autore: Watashiwa    17/03/2013    2 recensioni
'L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L'amore non è mai presuntuoso o pieno di sè, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore.'
Raccolta sul pairing di Naruto NaruHina, personalmente il mio preferito da sempre (dal lontano 2006).
Possibile inserimento di momenti 'ipotetici/missing moment' ma per la maggior parte tratti dal manga/anime Naruto.
Dal principio fino alla fine, qualunque essa sia.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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10. Perché Hinata cresce con Naruto attraverso gli obiettivi comuni.

Hinata vedeva Neji ed Hiashi allenarsi con tenacia empatica e coinvolgente e sorrise in maniera incondizionata nei loro riguardi, come se volesse riflettere nei suoi occhi la felicità di vederli allenarsi insieme.
In realtà, la felicità non era dietro l'angolo e il suo cuore lo sapeva altrettanto bene: probabilmente non era nemmeno triste; però le ombre nel suo animo erano onnipresenti, specie da quando la missione per riportare Sasuke era fallita miseramente.
Sapere delle condizioni di Neji l'aveva resa molto pensierosa e un poco infelice ma quando le dissero di Naruto aveva sentito riscaldarsi fortemente il cuore di un turbine di emozioni indistinte, che non sapeva definire perfettamente.
Si era promessa di andarlo a trovare per parlargli un po' - non necessariamente di se stessa - ma nonostante tutto non era riuscita a realizzare il suo obiettivo perché nel vederlo disteso nel letto d'ospedale, con una buona parte delle bende macchiate di sangue, le avevano fatto quasi perdere i sensi e di conseguenza era tornata a casa amareggiata e delusa di se stessa.
"Padre, Neji nii-san... vi ho portato un po' di tè caldo" - affermò lei con tono pacato, per poi sedersi delicatamente sul gradino della piccola scala del cortile.-
Hiashi notò la figlia subito dopo e fece cenno a Neji di prendersi una piccola meritata pausa e che lui sarebbe tornato presto per riprendere la sessione.
Il ragazzo raggiunse e si avvicinò silenziosamente alla cugina che ormai diventata sempre più una compagna ed un'amica fidata; le sorrise con serenità, notando che i suoi occhi erano turbati da qualche pensiero negativo, immaginando per cosa soffrisse.
Osservò il tè con fare distratto, poi disse gentilmente ad Hinata: "Ho saputo che Naruto andrà via dal villaggio per allenarsi. Perché non vai a salutarlo?"
Hinata aveva un'aria leggermente assorta nel suo mondo, perché sapeva bene che Naruto sarebbe andato via dal villaggio per un addestramento per chissà quanto tempo.
Pigolò con tristezza un "va tutto bene" che invece trasmetteva tutto il contrario di quanto detto, non lasciando più spazio a gesti o parole esplicite.
Fu però fulmineo e sorprendente il momento in cui arrivò Kiba nella villa di casa Hyuuga per visitare Hinata, intromettendosi nella conversazione e rivelando in maniera spaccone al genio Hyuuga il probabile motivo per il quale Hinata nascondeva le sue reali intenzioni, parlando del suo tentativo di incontro con Naruto in ospedale e causandole profondo imbarazzo.
Fu in quel frangente che Neji la osservò con un'occhiata attenta e particolarmente complice, vedendo nel suo sguardo il reale sentimento che sentiva per Naruto, crescente e forte nella sua pacatezza, come poi in fondo era la stessa Hinata.
E non fu Kiba ad incoraggiarla a fare quello che desiderava tanto ma Neji, iniziando a dimostrare di capire le sue sfumature e il suo portamento, parlandole e sorridendole per la prima volta con vero e sentito piacere.
Naruto aveva finito l'ultima ciotola di ramen leccandosi i baffi, con Iruka che gli sorrideva in maniera malinconica e nostalgica perché sapeva che l'avrebbe rivisto dopo due anni e mezzo.
Una pacca sulla spalla, un sorriso aperto fatto con il cuore e un "coraggio!" sussurrato con allegria apparente: questa era una buona parte del loro rapporto cresciuto nelle intemperie dell'indifferenza del mondo.
Naruto era pieno di speranza e sotto quel cielo limpido non poteva che brillare e rinnovare le sue aspettative e i suoi sogni, sostenendo le sue idee con forza e tanta costanza.
Alzò il pugno trionfante verso i volti degli Hokage - verso quello del Quarto, precisamente - e con occhi pieni di forza e determinazione disse gioioso che avrebbe fatto del suo meglio, augurandosi che lo avrebbe guardato tutti i giorni della sua vita.
"Che stai facendo, Naruto? Sbrigati, forza!" - fece Jiraiya dall'altra parte della strada che lo chiamava a gran voce -.
Naruto corse verso il sannin, pronto a cominciare la sua nuova avventura e un'interessante sfida contro se stesso e il mondo intero.
Hinata, che non si era fatta viva per parlargli un po', rimase nascosta dietro ad un palo con il suo sorriso, osservandolo ed ascoltandolo in ogni cosa che aveva detto.
"Devo fare del mio meglio anche io..." - pensò Hinata, che voleva definitivamente cambiare molte parti del suo carattere e di se stessa.
Avrebbe mostrato a tutti i frutti del suo impegno, costante e sempre più quotidiano, sarebbe riuscita a diventare una persona apprezzabile e forte, sperando fortemente che Naruto l'avrebbe successivamente notato la sua nuova lei: era un obiettivo da realizzare, ad ogni costo.
Perché Hinata cresceva ogni volta che Naruto si rinnovava di speranza nuova.
   
 
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