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Autore: brunettes    17/03/2013    2 recensioni
14 Giugno 2008
-Avanti muovi quelle gambe pappamolle!- urlò la quattordicenne.
-Ora ti prendo!- fu la risposta dell’amico, che accelerò il passo e si buttò addosso alla sua migliore amica rotolando sul prato insieme a lei.
Si stesero ridendo e riprendendo il fiato per la corsa, guardando il cielo.
-Harry cosa fai se io scappo?- chiese improvvisamente la bionda. Il riccio si girò a guardarla e le rispose –ti rincorro finché non ti prendo-
-Promesso?- chiese la ragazzina
-Promesso- rispose sicuro Harry.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.




14 Giugno 2008
-Avanti muovi quelle gambe pappamolle!- urlò la quattordicenne.
-Ora ti prendo!- fu la  risposta dell’amico, che accelerò il passo e si buttò addosso alla sua migliore amica rotolando sul prato insieme a lei.
Si stesero ridendo e riprendendo il fiato per la corsa, guardando il cielo.
-Harry cosa fai se io scappo?- chiese improvvisamente la bionda. Il riccio si girò a guardarla e le rispose –ti rincorro finché non ti prendo-
-Promesso?- chiese la ragazzina
-Promesso- rispose sicuro Harry.
 
 
 
28 Settembre 2012
 
La professoressa di storia continuava a parlare senza rendersi conto che nessuno stava prestando attenzione alle sue parole. La scuola era iniziata da poche settimane, ma i ragazzi erano già stufi di tutto quello straparlare dei professori. L’estate era passata troppo in fretta a Holmes Chapel, in un batter d’occhio tutti i ragazzi si erano ritrovati tra i banchi di scuola ad ascoltare le noiose lezioni della professoressa Smith. Tutti in quell’aula erano impegnati a fare qualcosa pur di far passare in fretta il tempo, tranne una ragazza seduta al primo banco vicino la finestra; lei si limitava a guardare l’orologio appeso alla parete a contare i minuti sperando che quell’ora infernale finisse presto per scappare via di lì. Come se qualcuno avesse ascoltato le sue preghiere, la campanella suonò e tutti gli studenti si precipitarono fuori dalle loro aule.
La ragazza si avvicinò al proprio armadietto accanto a quello delle sue migliori amiche, Marysol, Olivia, Michelle e Rebecca.
-Buongiorno ragazze- salutò la bionda.
-Buongiorno Cassie- risposero le amiche. Aprì il suo armadietto e posò i libri di storia estraendo quelli di chimica.
-Pranziamo insieme dopo?- domandò la rossa, Rebecca. Le amiche annuirono.
Si erano conosciute il primo anno di liceo, al corso di musical della scuola. Avevano stretto amicizia subito nonostante i caratteri differenti; sapevano che era quello a unirle, le loro diversità le completavano. Per quel motivo definivano la loro amicizia ‘speciale’.  La campanella suonò segno che gli studenti dovevano ritornare nelle proprie aule, le ragazze si salutarono e si divisero. Cassie chiuse l’armadietto e si avviò verso l’aula di chimica e si sedette al solito posto, quando le arrivò una pallina di carta, la aprì e lesse il contenuto ‘truccarsi non è illegale’. Sbuffò e si girò puntando lo sguardo sul gruppo di ragazzi agli ultimi banchi, intenti a guardarla ridendo, tra questi il suo (ex)migliore amico. Rimase a fissarlo, cercando qualcosa del suo vecchio amico, quello con cui era cresciuta. Rimase nuovamente delusa, quando constatò che di quel ragazzo non c’era rimasto più niente.
Passò il resto della lezione a ignorare i commenti sarcastici e le palline di carta con frasi poco carine, ma infondo ci era abituata a tutto quel movimento durante le ore di chimica. Erano quattro anni che accadeva, non capiva cosa ci trovassero di divertente nell’offendere la gente; aveva sempre pensato che fossero privi di intelligenza e ne aveva avuto la certezza quando era al secondo superiore.
Quando anche l’ora di chimica finì, Cassie seguì la massa di studenti che correva nella mensa. Come al solito, c’era una lunga fila al bancone, sbuffò e prese un vassoio, pensando a cosa prendere.
-Tesoro, mai pensato a un’operazione chirurgica?- disse Emily ‘l’odiosa’ insieme al suo gruppo di amici.
-Concordo con lei- disse, il suo migliore amico, Harry mentre poggiava una mano sul sedere da ippopotamo di Emily.
-Voi avete mai pensato a un trapianto di cervello?- rispose seccata, per poi avanzare verso Estella, la signora della mensa. Prese un hamburger, dell’insalata una mela e dell’acqua. Si allontanò dal bancone per permettere agli altri studenti di ordinare. Cercò con lo sguardo le sue amiche, trovandole poi al solito tavolo, si avvicinò a buttò il vassoio sul tavolo sbuffando.
-Tutto okay?- chiese Marysol notando il nervosismo dell’amica.
-No!- rispose Cassie.
-Per caso il tuo nervosismo ha il nome Harry Styles ed Emily Fields?- disse Liv.
-Tu che dici?- rispose la bionda, irritata.
-Dico che non dovresti innervosirti così per loro- disse con tono pacato la sua amica. Cassie sbuffò, sapeva che Liv aveva ragione, arrabbiarsi per due soggetti come loro era solo uno spreco di tempo ed energie, eppure le risultava sempre difficile non dare di matto avanti a tanta superficialità e sfrontatezza. Durante il pranzo chiacchierarono allegramente spettegolando di tanto in tanto, come era loro solito fare. Quando la campanella suonò segnando la fine della pausa pranzo, le ragazze di diressero verso lo spogliatoio, preparandosi a un’ora di educazione fisica.
Cassie aprì il suo armadietto prelevando la sua tuta, che consisteva in pantaloncini attillati elasticizzati neri e canottiera grigia. Legò i boccoli dorati in una lunga coda, poi si diresse insieme alle sue migliori amiche verso la porta che dava accesso all’enorme palestra. La riccia si avvicinò a Patrick il suo amato fratellastro, che la accolse a braccia aperte stringendola forte, come se non si vedessero da anni, quando invece si erano visti la mattina a colazione. Il loro genitori si erano sposati due anni prima, Cassie ricordava ancora il sorriso che aveva la mamma quel giorno, un sorriso che non vedeva sul suo volto da troppi anni. Adorava Dave, il padre di Patrick, non solo perché aveva ridato felicità a sua madre, ma perché dal primo giorno l’aveva trattata come una figlia, volendole ogni giorno sempre più bene.
-Hai visto chi c’è sorellina?- disse Patrick indicando un gruppetto di fronte a loro.
-Purtroppo si. È da stamattina che me li ritrovo dappertutto- sospirò amareggiata.
-Forza ragazzi venite qui! Formiamo le squadre!- urlò il professor Clift. Era un uomo estremamente affascinante, aveva dei capelli neri ricci e dei bellissimi e profondi occhi blu; era alto, muscoloso e aveva un gran senso dell’umorismo. Era sempre piacevole fare lezione con lui, c’era sempre qualche risata nella sua ora.
Tutti i ragazzi si avvicinarono, ascoltando le parole del professore.
-Bene ascoltatemi tutti, formeremo due squadre che si sfideranno in una partita di pallavolo. I capitani li scelgo io, mettetevi in fila-
Fecero come gli era stato detto, aspettando che il professor Clift scegliesse i due capitani. Diede una breve occhiata a tutti i ragazzi poi parlò
-Il capitano della squadra 1 è Harry Styles, mentre il capitano della squadra 2 è Cassandra Houston.- Il riccio, guardò la bionda con sguardo troppo sicuro, convinto di batterla, Cassandra invece, sbuffò, pensando che qualcuno ce l’avesse a morte con lei. Il professor Clift li chiamò accanto a lui, dicendogli di formare le squadre.
Una volta finito, iniziarono a giocare. ‘Che la partita abbia inizio’ pensarono entrambi, lanciandosi occhiate di fuoco. Il professore fischiò urlando un –che vinca il migliore!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Hola chicas, questo che vedete è il prologo/capitolo della nuova storia. Sinceramente mi piace molto cosa molto molto molto strana lol, spero che piaccia anche a voi, fatemi sapere cosa pensate di questo primo capitolo in una recensione, vi prego ci tengo tantissimo çç
Vi lascio, devo soffiarmi il naso çç (?) un bacio, ci vediamo presto.
Ale.

 
  
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