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Autore: meggislarry_    18/03/2013    4 recensioni
Never let the fear of streaking out keep you from playing the game...(non lasciare mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare) quelle parole risuonavano ancora nella mia mente, dopo 2 anni, e anche in una situazione come questa...una bottiglia di birra sbattuto contro il muro vicino a me mi riporta alla realtà e l'uomo che ho davanti a me con un bastone in mano, offusca l'immagine della donna nei miei pensieri... e a quel punto mi accorgo che sono in pericolo.. e quando quella persona prende lo slancio per avventarsi contro di me, mi metto a correre con tutta la forza che ho...
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Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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  • Life is different from everyone
 


Correvo, correvo il più lontano possibile, il più velocemente possibile... Non era la prima volta e sapevo come si sarebbe conclusa quella serata, sarei rimasta al parco a pensare, a ricordare, ma mentre correvo avevo sempre paura...
Quando, alla fine mi ritenni al sicuro nel mio piccolo abituale rifugio, mi sedetti e iniziai a dondolarmi sull'altalena che amavo fin da quand'ero piccola, mi ci portava sempre mia mamma,che dopo essermi divertita su quella giostra mi proponeva di giocare a nascondino insieme, e visto che io non amavo contare lo faceva lei e mi lasciava vincere per la maggior parte delle volte...
A quei pensieri mi spuntò un piccolo e triste sorriso... sapevo che quei momenti non sarebbero mai più tornati, non perchè erano nel passato, ma perchè sarebbe stato impossibile per me rivedere quel magnifico sorriso che mi illuminava la giornata già dal mattino quando veniva a svegliarmi.
A quel punto la paura mi invase di nuovo...never let the fear of streaking out keep you from playing the game (non lasciare mai che la paura ti impedisca di partecipare)...
di nuovo quella frase, l'amavo, era una delle cose più preziose che avevo, ma quell'uomo aveva distrutto tutto.
Tutti gli oggetti che io conservavo e nascondevo da lui,e che finiva per trovarli, scomparivano e finivo per soffrirne, ma questa è l'unica cosa che gli era impossibile distruggere... 
quelle erano le parole che mia mamma mi ripeteva quando ero piccola e tornvo a casa a piangere perchè non mi lasciavano giocare o altre cose solo perchè ero musulmana, ma queste parole non erano importanti solo per questo,lo erano perchè sono state le ultime parole che mi disse prima di lasciarmi,e facendomi promettere di non piangere se qualcuno
 mi avesse preso di mira o stuzzicato, o se addirittura avesse alzato le mani su di me,dovevo sempre rialzarmi a testa alta e un ... sorriso.. perchè quelle persone non avrebbero mai saputo nulla della mia vita quindi, non mi avrebbero mai capita, e quando avrebbero visto la mia reazione alle loro prese in giro si sarebbero mangiati le unghie fino alla pelle per la gelosia(a questa frase ridevo sempre, sapeva farmi sorridere dopo aver pianto accanto a lei).
Mi aveva sempre detto che fuori potevo anche essere una donna, ma dentro ero un uomo che superava tutti... io ci credevo poco, ma quando me lo diceva sorridevo e annuivo in segno di consenso.
Il punto era che non si sarebbe mai aspettata che la persona che mi avrebbe deriso era colei che mi è sempre stata vicino e che mi aveva trattata con falsità, per una vita intera, come una figlia, anche se ero sangue del suo sangue... si,l'uomo che mi sapventava e da cui scappavo era mio padre..
 
Lui divenne così, solo dopo la morte di nostra madre... nostra perchè ho un fratello maggiore che ha 20'anni...
Lui non sa nulla di tutto ciò che succede tra me e mio padre perchè lavora oltremare e torna ogni 4 o 6 mesi di viaggio.E' secondo ufficiale di una nave gasiera e quando torna, per i due mesi che resta mio padre si comporta da bravo papà dandomi i soldi per comprarmi vestiti o altre cose che mi potevano mancare... Ma quando mio fratello, Samuel, ripartiva ero di nuovo da sola e quell'uomo con cui condividevo la casa si "vendicava" a partire dai soldi che mi dava, e mi picchiava...
Non ho osato parlarne con mio fratello perchè mio padre si sarebbe arrabbiato e avrei subito torture peggiori di quelle di adesso e perchè sarebbe potuto finire in prigione, e io non volevo restare sola ... Questo era il io punto debole, e mia mamma lo conosceva bene, infatti mi era sempre stata accanto sia quando ero triste sia quando ero felice.. e ora avrei sopportato
tutto pur di evitare una cosa del genere, d'altronde lui è sempre mio padre...

Quasi ogni sera quando torna a casa è ubriaco, e inizia ad arrabbiarsi anche se continuo a dargli ragione su ogni cosa che dice.
A volte quando io non reagisco, lui non ci vede più dalla rabbia e prende il bastone e ...
Certe volte riesco a scappare ,come oggi, ma altre mi devo subire tutto quel dolore insieme al mio...
Ora mi guardo i lividi sulle braccia alzando lentamente le maniche e sento gli occhi bruciarmi, ma subito rialzo lo sguardo verso il cielostellato che eravamo abituati a guardare tutti insieme sdraiati in giardino, ma in quel momento non le ammiro, cerco solo di scacciare quelle gocce salate che minacciavano di scendere sulle mie guance...
Altre volte mi dà la colpa di aver ucciso la mamma, mi dice di aver allontanato mio fratello da noi, e mi insulta,
mi picchia, ogni volta..
Quando invecie quelle poche volte che tornava a casa sobrio non mi rivolgeva nemmeno la parola e si chiudeva in camera senza uscirene fino all'alba del giorno dopo, per poi tornare la sera tardi... Questa è la mia vita, la vita di una sedicenne che invece di tornare contenta a casa per dire ai suoi genitori il bel voto che ha preso o raccontarli di un avvenimento divertente
successo a scuola, ha paura e ogni volta che sente la porta aprirsi per poi richiudersi alle spalle della persona appena entrata, sobbalza, il cuore inizia a batterle forte e sente il suo corpo tremare...
Un rumore di passi mi riportò alla realtà e interruppe i miei pensieri e ricordi, quindi m'irrigidii sull'altalena fermandola, e vedendo che i piedi che si erano fermati davanti a me diventare sempre più offuscati per colpa delle lacrime che ancora minacciavano di uscire, alzai lentamente gli occhi facendomi coraggio...
  
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