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Autore: Martina3    18/03/2013    2 recensioni
Jade è una ragazza diciassettenne che, in seguito a una cattiva esperienza, non crede più nell'amore. Sarà, però, un ragazzo con riccioli scuri e occhi turchesi a cambiarle la vita...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Pov

Tornammo a Londra, dopo un paio di giorni fantastici. Mi dispiaceva di non averla portata in un posto molto speciale, ma stavo mettendo via i soldi che ci sarebbero serviti in futuro. Già, la mia vita ora era Jade e di conseguenza lei era il mio futuro.

Ero in camera mia a mettere un po' a posto il disordine madornale che c'era, quando aprii il cassetto e ritrovai l'album dove erano custodite le nostre prime parole, l'inizio di una storia che sarebbe durata per l'eternità.

Sfogliai le pagine:

 

Ciao!

 

Come va?

 

Mi dispiace... Io niente male, ti ringrazio.

 

Sì, tutto a posto.

 

No no, era mia sorella. Era venuta ad aiutarmi!

 

E tu? E' vero che non hai nessuno?

 

Qualcosa di brutto?

 

Hai voglia di parlarne?

 

Chi è stato?

 

Bhe, sei ancora giovane... Perché rinunciare in partenza? Magari non tutti sono così.

 

Certo che esiste.

 

 

Sorrisi. Mi sembravano passati lunghi anni. Rividi ogni momento passato insieme, bello e brutto. E ripensai a quanto avessimo sofferto entrambi in quel periodo buio, a Cindy... “Chissà ora com'è, lei.”, mi chiesi. Mi dispiaceva, nonostante tutto di averla usata, quella povera ragazza, così non ci pensai troppo.

Ad un certo punto la tenda della stanza di Jade si aprì e ridemmo entrambi al ricordo di quell'inizio. Presi il blocco e scrissi: Ciao!

Lei rise e rispose: Ciao!

Già, proprio come la prima volta: Allora? Credi ancora che l'amore non esista?

Eccome se esiste.

Ci avresti mai pensato?

No. Ma eri sexy.

Risi: Anche tu, molto sexy.

Eri davvero mozzafiato.

Cosa vuoi dire, adesso non lo sono?, scherzai.

Niente è come la prima volta.

Questa me la segno. Comunque tu sei ancora una meraviglia.

Ti amo.

Anch'io.

 

Jade Pov

Il giorno a seguire, dopo scuola, Harry e io andammo a fare un giro.

«Quando avremmo dei bambini la femmina si chiamerà Megan.», dissi.

Vidi nei suoi occhi uno stupore inaspettato. Non avevamo mai parlato di avere dei figli, ma sembrava felice.

Risi: «Che c'è? Ti imbarazza la cosa? Sarai un bravo papà.»

«Questa non me l'aspettavo.», non aveva ancora realizzato, «Comunque il maschio si chiamerà Jake.»

«Come vuoi. Altre proposte per la femmina?»

«Jennifer.»

«Quante J in famiglia.»

«Sarete le J della mia vita.», sorrise.

Passeggiavamo per le strade, mano nella mano, pianificando il nostro futuro. Ma un nostro futuro non ci sarebbe mai stato, perchè ciò che accadde pochi attimi dopo se lo portò via. Un bimbo si ritrovò in mezzo alla strada e una macchina stava arrivando, veloce. D'un tratto Harry scomparve alla mia destra, per salvare quella creatura da una morte crudele. Poco dopo il corpo esanime dell'amore della mia vita giaceva sul ciglio della strada. Non mi resi conto di nulla. Andai da lui e iniziai a piangere e a gridare: «Harry! Ti prego, non lasciarmi proprio ora. Dobbiamo fare molte cose insieme, ricordi? Le J della tua vita...», scuotevo il suo corpo invano, disperata, «Rispondimi, dannazione. Non è possibile. No. Tu non puoi andartene via così. Non puoi. Resta con me. Ce la farai, amore, te lo prometto.». Non mi fermai di gridare e di invocare il suo nome. Sentii il rumore delle sirene e qualcuno tirò il mio braccio: «Signorina, la prego.». «Mi lasci stare!! Andate via tutti o non ce la farà!», ormai non ero più cosciente ed ero inconsapevole del fatto che Harry non sarebbe più tornato, mai più.

«Signorina. Il suo ragazzo... il suo ragazzo è morto.»

«Non dite sciocchezze. Harry non è...», e proprio quando stetti per pronunciare quella parola caddi a terra, con lo sguardo perso nel vuoto.

 

Mi ritrovai in ospedale, mio fratello affianco a me. Non parlò.

Fu allora che ricordai tutto e cominciai a piangere, disperatamente, con le mani sul viso: «No, no, no, no, no... Perché questo? Cosa ho fatto di male, Dio? Cos'ho fatto per meritarmi tutto questo?».

Niall mi strinse forte: «Jade, il mondo è crudele. Ma dobbiamo accettarlo.»

Tutto nel giro di pochi attimi era andato in fumo. Non parlavo più, non mangiavo e non bevevo. Mi obbligavano per evitare che mi sentissi male. Ma io stavo già male, perchè il dolore al cuore era più forte di qualsiasi altra ferita fisica. Mi svegliavo nel cuore della notte, col sudore freddo sulla mia pelle e guardavo quel letto vuoto.

 

Passarono giorni, settimane, mesi. E non passava giorno in cui io non piangessi, in memoria di colui che mi aveva cambiato la vita. Cercavo di non ricordare, di non pensare, ma era tutto quanto inutile. Andavo ogni giorno a trovarlo e portandogli un fiore. Avevo pensato tante volte di farla finita, ma pochi mesi dopo la sua morte una notizia cambiò le cose.

 

 

Sette anni dopo

 

Il dolore non era ancora sparito del tutto e ma l'avrebbe fatto. Ma quando mi dissero che ero incinta, fu quella la cosa che mi diede la forza di andare avanti. Due gemelli, Jennifer e Jake.

Avevano gli occhi ed il sorriso del padre.

 

 

 

 

Ok, mi viene da piangere. :')

Dichiaro questa FF completa. Grazie a chi l'ha letta e a chi l'ha recensita.

Ne sto preparando una nuova e spero vi piaccia.

Un bacio e grazie ancora,

Marti <3

  
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