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Autore: Onlyna    18/03/2013    0 recensioni
Non è il suo sogno lavorare in una biblioteca per tutta la vita, ma di certo quell'impiego gli dà la possibilità di fare quasi tutto ciò che vuole quando non ci sono clienti; e, sinceramente, il silenzio di quel luogo è rilassante, soprattutto se pensa che ha casa ha quattro sorelle e una madre che non fanno altro che urlare tutto il giorno.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'AU Challenge.'
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I fell in love in the library once upon a time.


01. Jane Austen.
Harry lo ammette senza problemi, di essere ignorante per quanto riguarda la vita e la carriera di Jane Austen; non gli è mai interessata, sinceramente, e quel poco che sa di lei lo deve a quel film con Anne Hathaway e James McAvoy che sua sorella l'ha costretto a vedere una sera, mentre la mamma era fuori a cena con Robin: lei era bella, come al solito, e lui sembrava perfino un po' meno sfigato rispetto agli altri film; era quasi affascinante con quei costumi d'altri tempi, ma quello non gli aveva impedito di addormentarsi sul divano alla seconda pubblicità. Quando l'ha studiata, a scuola, si è rifiutato di prendere in mano uno dei suoi libri, preferendo farseli raccontare da sua sorella e cercando informazioni in più su internet.


02. Biblioteca.
La biblioteca comunale è un edificio piuttosto imponente, rispetto agli altri, e Louis adora l'odore dei vecchi libri che ci sono sugli scaffali; per questo, quando ha visto l'annuncio attaccato sulla porta d'ingresso, non ha esitato nemmeno un secondo a proporsi per il lavoro. La vecchia bibliotecaria è andata in pensione, e viste le poche risposte all'annuncio non è stato difficile ottenere il posto; Mrs. Jones l'ha aiutato durante le prime settimane, spiegandogli come tenere le schede di ogni cliente in ordine e di come cercare i libri dall'elenco del computer, e Louis ha imparato in fretta. Non è il suo sogno lavorare in una biblioteca per tutta la vita, ma di certo quell'impiego gli dà la possibilità di fare quasi tutto ciò che vuole quando non ci sono clienti; e, sinceramente, il silenzio di quel luogo è rilassante, soprattutto se pensa che ha casa ha quattro sorelle e una madre che non fanno altro che urlare tutto il giorno.


03. Clienti abituali.
Ci sono due ragazzi che vanno in biblioteca praticamente ogni pomeriggio; Louis sorride sempre al loro arrivo, e guarda mentre si sistemano a uno dei tavoli vuoti vicino alle finestre e tirano fuori i libri su cui devono studiare. Quello coi capelli più chiari e la voglia sul collo spegne sempre il cellulare prima di cominciare, appoggiandolo sul tavolo e leggendo i propri appunti mordicchiando una matita, mentre l'altro, quello con i capelli neri e la giacca di pelle sulle spalle, a volte smette di ripassare per farsi una sigaretta: Louis non ha mai pensato che osservare qualcuno all'opera con cartine, filtri e tabacco fosse così interessante, ma il modo rapido e sicuro con cui quel ragazzo si fa ogni giorno almeno due sigarette l'ha rapito. Scopre che si chiamano Liam e Zayn due giorni dopo, e accetta volentieri il loro invito ad uscire per bere qualcosa insieme.


04. Scaffali.
Da quando hanno cominciato ad uscire insieme, Louis ne approfitta per chiedere aiuto ai suoi nuovi amici con i suoi incarichi di bibliotecario; sin dall'inizio ha avuto problemi a riporre i libri nei ripiani degli scaffali più alti, e in genere si arrangiava arrampicandosi su una sedia, ma ora che li ha conosciuti capita spesso che chieda loro di mettere a posto i libri più in alto. Ogni sera, dopo essere stato aiutato, è lui che paga da bere; non gli dispiace, ed è divertito dalle occhiate timide che Zayn lancia ogni volta al barista del suo locale preferito, un ragazzo irlandese con i capelli tinti di biondo che ha scoperto chiamarsi Niall il primo giorno. Liam alza ogni volta gli occhi al cielo, dicendo all'altro di tirar fuori gli attributi e chiedergli di uscire, ma Zayn scuote sempre il capo ed esce dal locale per andare a fumarsi una sigaretta.


05. Penna d'oca.
Non sapeva che suo nonno collezionasse penne d'oca, ed è perplesso quando scopre di averne una nella sua scatola dei ricordi di quando era bambino: è completamente bianca, morbida e col pennino dorato, e c'è anche un piccolo calamaio lì accanto. Scopre che anche Gemma ne ha una, grigia striata di nero, e che il nonno ne ha regalata una a ciascuno alla loro nascita, come portafortuna; non capisce come una cosa del genere, di cui ha ignorato l'esistenza per la maggior parte della propria vita, possa portagli fortuna, ma apprezza comunque il gesto e decide di metterla in mostra nella propria camera, sulla scrivania che in qualche modo è sempre l'unica cosa ordinata della sua stanza. Magari adesso la fortuna girerà a suo favore, pensa quella notte, scuotendo il capo e chiudendo gli occhi; magari adesso troverà una buona scusa per andare a parlare con quel ragazzo con gli occhi azzurri che vede quasi ogni sera al locale in cui Nick si ostina a portarlo.


06. Il Giro del Mondo in 80 Giorni.
Si sente stupido, davvero, ad aver quasi completamente ignorato parecchi degli autori inglesi che ha dovuto studiare per scuola, adesso che si appresta ed entrare per la prima volta nella biblioteca comunale per prendere in prestito il libro di un francese; in qualche modo pensa di aver tradito la propria patria, ecco, anche se sa che è una sciocchezza e che comunque non leggerà Il giro del mondo in 80 giorni. Gli serviva solo una scusa per andare in biblioteca, dal momento che la sera prima ha scoperto che il ragazzo con gli occhi azzurri lavora lì; e sì, forse questo è ancora più stupido, ma quando entra nell'edificio e il giovane bibliotecario alza gli occhi dal suo computer e gli sorride, pensa che ne sia valsa la pena.
Come posso aiutarti?” domanda il ragazzo, quando Harry è ad un passo dalla sua scrivania con gli occhi bassi e le mani in tasca; alza appena lo sguardo, incrociando per un secondo le sue iridi azzurre, e borbotta che gli servirebbe prendere in prestito il romanzo di Verne.
Rimani qui, vado a prendertelo,” sorride ancora il bibliotecario, alzandosi dopo aver controllato sul computer in quale scaffale si trova; gli passa accanto, il gomito che sfiora il suo, e ridacchia del leggero rossore che si fa strada sulle guance del nuovo cliente. “Sei davvero adorabile, Harry,” afferma dopo essere tornato alla scrivania, il libro in mano e una scintilla maliziosa nello sguardo.
Come fai a -”
“Sapere il tuo nome? Se vuoi mantenere l'anonimato dovresti dire al tuo amico di abbassare un po' la voce quando ti chiama,” sorride, allungandogli il libro. “Che ne dici se questa sera usciamo insieme, senza quell'orso che ti porti sempre dietro? Non sei la persona più sottile del mondo, se proprio vuoi saperlo.”

Harry arrossisce ancora di più, mordendosi un labbro, ma annuisce perché, in fondo, avere una scusa per uscire con quel ragazzo è il motivo per cui è in biblioteca; si scambiano il numero di cellulare. E quando esce dalla biblioteca, con il libro di Verne sottobraccio e il numero di Louis memorizzato in rubrica, Harry ridacchia pensando che, forse, dovrebbe andare a trovare il nonno per ringraziarlo di avergli regalato quella penna d'oca.






LIBRERIA
Jane Austen scaffali biblioteca
clienti abituali penna d'oca Il Giro del Mondo in 80 Giorni
Completate 6/6


   
 
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