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Autore: Invisible_    18/03/2013    2 recensioni
"Matt a lei ci tiene veramente. E tu, invece? La ami quanto la ama lui?"
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Gaia Polloni, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio! 
Allora, grazie per le recensioni, siete gentilissime :) e grazie anche a chi segue in silenzio!

Ora torniamo al capitolo, che spero vi piaccia! :)
Enjoy!

-Break me up and steal what's left inside-


Scendo le scale lentamente, dietro di me Matthew cerca la mia mano,
stringendola.
Sbadiglia.
Ho paura, non voglio vedere Dominic. Non voglio vedere il suo volto, il suo
sorriso, i suoi occhi. Non so quale sarà la mia reazione e ciò mi spaventa,
soprattutto se Matthew è presente.
"Buongiorno Dominic!" lo saluta. è fin troppo allegro e pimpante. Come se la
notte prima non fosse successo nulla.
"Buongiorno" risponde svogliatamente il biondo, che, al contrario, si passa
una mano sul volto stanco, senza sollevare la testa. è seduto sulla sedia,
mentre si gira e rigira in mano un bicchiere vuoto.
Dall' armadietto sopra il lavandino prendo delle tazze, poi apro la credenza,
recupero due pacchetti di biscotti, uno al cioccolato -come piacciono a Matt-
e un altro alla panna -i miei preferiti. Appoggio tutto sul tavolo e verso del
latte nelle tazze.
Intanto i due si scambiano qualche battuta, alla quale io però non presto
ascolto, troppo impegnata a riempire la tazza di Matt con la giusta quantità
di latte -lui è un tipo preciso, troppo preciso.

"Gaia? Mi stai ascoltando? "
"Uh- Cosa?" chiedo, presa in contropiede.
"Tesoro, va tutto bene?" Matt mi guarda, curiosità e leggera preoccupazione
nei suoi occhi.
Ora mi fissa anche Dominic, con uno strano sorriso dipinto sul viso.
Un po' infastidita dal suo atteggiamento, rispondo "Sì, tutto bene"
"Ok" afferma poco convinto "Comunque ti ho chiesto se hai dormito bene"
Lo guardo allibita.
Non posso fare a meno di notare Dom, che alza gli occhi al cielo. Probabilmente
sa quali sono le conseguenze della stupida domanda del suo amico.
"Vuoi sapere se ho dormito bene? Benissimo. Una meraviglia. I 5 minuti
migliori della mia vita."
Sbatto la tazza sul tavolo. Qualche goccia macchia il ripiano lucido.
Matthew spalanca i suoi occhi blu. Finalmente si accorge dell'errore appena
commesso.
"No, Gaia, io non-"
"Stai zitto. Sei tornato a casa completamente ubriaco. E non è la prima volta
che lo fai."
"Tesoro, io lo-"
"No Matt. Devi smetterla ok?"
"Gaia, scusa è tutta colp-" interviene Dom, ma non lascio finire nemmeno lui.
"Tu. Tu!" Mi avvicino a lui. Ormai nulla può calmarmi.
"Non solo devo pensare al mio ragazzo, ma ora mi tocca anche badare a te! Non
siete due bambini, cazzo! Siete due adulti! Non potete andare in giro a bere,
fumare o a drogarvi come se nulla fosse!"
"Noi non-"
"Non mi interessa! Dovete darvi una calmata. Tutti e due! Se non fosse stato
per Chris e per me, a quest'ora stareste ancora al pub, a combinare chissà
quale casino."
Due paia di occhi mi fissano impauriti. Non sanno cosa replicare.
"Ma a voi non interessa, giusto? Tanto ci siamo sempre io e Chris a sistemare
tutto, no? Ma sapete una cosa? Io non ne posso più. Sono rimasta in piedi fino
alle 5 di mattina ad aspettarti, cazzo!" Mi rivolgo a Matthew, arrabbiata e
frustrata.
"E sei arrivato a casa completamente ubriaco! Oltretutto non eri l'unico. Tu,
Dominic, eri ridotto molto peggio. Hai vomitato l'anima! Fosse successo una
volta, avrei lasciato correre, ma no. é la stessa fottutissima storia, che si
ripete ogni fottutissimo giorno! E tu hai anche il coraggio di chiedermi se ho
dormito bene?!"
Loro si scambiano uno sguardo spaventato e colpevole. Sanno che ho ragione io.
"Se non la finite, non vi faccio più entrare in casa, ok?" dico seriamente,
abbassando il tono.
Annuiscono, senza fiatare.
Bevo un sorso di latte, che ormai si è raffreddato e poi torno in camera mia,
chiudendomi la porta alle spalle.


Due tocchi leggeri alla porta mi fanno sussultare. Aspetto un pò, poi mi alzo
e vado ad aprire.
"Cosa volete?" chiedo infastidita.
"Tu..ecco non hai finito la colazion-" Matt è costretto a interrompersi a
causa della gomitata tiratagli da Dom.
"Ouch- In realtà volevamo dirti che ci dispiace, hai ragione tu" Dominic
annuisce.
Si sono scusati. Non me lo aspettavo. Li guardo meravigliata.
"Davvero?"
"Sì, promettiamo che cercheremo di non esagerare più!"
Entrambi appoggiano una mano sul petto e alzano l'altra.
"Ci perdoni?" chiede Matt, facendomi gli occhi dolci.
"Come resistere al tuo bel visetto?" gli poso un bacio sul naso.
"Ricordatevi che la minaccia è ancora valida!"
"Tranquilla!" esclamano all'unisono.
"Visto che abbiamo fatto pace, vado a farmi un giretto al parco" ci informa il
moro.
"Vieni con me, Dom?"
"No..resto un po' qui, aiuto Gaia a risistemare la casa e poi tolgo il
disturbo!"
Lo fisso. Cos' ha intenzione di fare?
Percepisco distintamente il mio stomaco stringersi in una morsa, non so se
perchè resteremo da soli per un po' o perchè dovremo affrontare il discorso
lasciato in sospeso.
"Come vuoi" Matthew sorride, va in bagno e dopo una decina di minuti se ne va.
"Allora?" chiedo impaziente, appena la porta di casa si chiude con un suono
metallico.
Lui mi risponde con un altro dei suoi sorrisi e lentamente si avvicina per
baciarmi.


-1 mese dopo-

Uno squillo. Due squilli. La suoneria fastidiosa che contrasta con il
silenzio.
"Gaia..il telefono.."
Un fruscio di lenzuola.
"Pronto..?"
Una voce, la sua voce, di un tono più basso a causa del sonno.
"Ciao Matt..Sì, stavo dormendo.. Sono da Sara, perchè? Cos-"
Mi giro. I lunghi capelli riposano dolcemente sulla sua schiena nuda, coperta
solo dalle mie lenzuola bianche. La mano libera sposta una ciocca
all'indietro.
"No, te lo giuro! Sono da lei..Ah.."
Si volta verso di me, i suoi occhi mi cercano e ,trovandomi, trasferiscono
tutte le loro emozioni nei miei. La sua preoccupazione e la paura di essere
scoperti pesa sul mio corpo.
Le sfioro il suo morbido braccio e lei sorride leggermente.
Improvvisamente la sua espressione cambia, i tratti del volto si induriscono e
gli occhi castani si accendono, la stessa luce che li riempie quando ci
baciamo e facciamo l'amore. Questa volta però non sono animati dal piacere, ma dalla
rabbia, nonostante sappiamo tutti e tre che Matt ha ragione. Perfettamente
ragione.
"Lasciami spiegare! Siamo state insieme tutto il pomeriggio, poi, però, mi
sono allontanata un attimo e lei cos'ha fatto? Ti ha chiamato, pensando fossi
tornata a casa. Capisci che stupida?"
È davvero brava a mentire, lo ammetto. Un senso di inquietudine si insinua
sotto la mia pelle. Mi sposto, cercando di eliminare il pensiero che possa
aver riempito anche me di bugie.
"Dopo l'ho raggiunta e siamo andate a casa sua..."
Fa una pausa, ascoltando attentamente il suo ragazzo.
"Sì, direi che per pranzo sono a casa"
La guardo un po' deluso, speravo saremmo rimasti insieme di più.
"Va bene, ciao Matt..Anche io"
Preme sul tasto rosso del cellulare e sbuffa, stanca, troppo stanca. Ogni fibra
del suo corpo dimostra l'enorme fatica che fa a sopportare questa situazione. E mi dispiace.

"Dom..non so se voglio andare avanti così"
Abbasso gli occhi, che si posano sulle sue gambe, nascoste dalle lenzuole e
poi sulle mie mani. Queste si avvicinano alle sue, stringendole.
"Io non ci riesco...mentire a Matt ogni giorno mi fa male "
La capisco perfettamente.
"Tutte le volte in cui lo guardo negli occhi, nei suoi bellissimi occhi blu,
rivedo ogni tuo bacio...e questo mi toglie letteralmente il fiato"
Allontana una mano dalle mie e la passa sugli occhi, forse -sicuramente- per
reprimere le lacrime imminenti.
"Vuoi lasciarmi..?" chiedo in un sussurro. Il solo pensiero mi distrugge.
"No, come potrei? Io-"
Tentenna.
"Penso di essermi innamorata di te.." si lascia scappare, rivolgendomi uno
sguardo dolce e sincero.
Non posso fare a meno di sorridere.
"E lui..? Tu lo ami?"
"Questo è il problema..io sono sicurissima di averlo amato, ma ora non lo so
più, non ne sono certa. Soprattutto da quando ci sei tu nel mio cuore." Prende
una mia mano e l'appoggia sul suo petto.
La bacio dolcemente. Mi spingo lentamente verso di lei. Indietreggia fino
a quando non siamo sdraiati l'uno sull'altro.
"Se mi dovessero chiedere di definirti, non troverei aggettivo migliore se non
travolgente " ammette sorridendo, lasciandomi poi un bacio a fior di labbra.
Restiamo così un altro po', perdendoci nei nostri occhi, nelle nostre labbra,
rinchiudendoci nel nostro mondo, isolandoci da quella vita costruita su bugie
e timori.

"Devo andare o farò tardi"
Mi scosto per permetterle di alzarsi.
La guardo mentre si riveste, gli occhi concentrati sui bottoni della sua
camicia nera.
Lei si volta verso di me e sorride.
"Non gli dirai niente, vero?" chiedo.
"No.."
"Non facciamolo soffrire"
"Non possiamo nasconderglielo per sempre e quando lo scoprirà, sarà molto
peggio."
"Lo so, ma ti prego, non farlo..Ti prometto che troveremo un modo"
Lei recupera la sua borsa e mi lascia un bacio sulle labbra, poi mi saluta ed
esce.
Dopo poco il mio telefono si illumina e "I Want To Break Free" riempie il
silenzio.
Matthew.
Prendo un bel respiro e rispondo.
"Buongiorno!" Il mio cervello protesta contro quella voce squillante, che
prepotentemente e falsamente è uscita dalla mia bocca.
"Hey, amico! A cosa devo tutta questa allegria?"
"Non si può essere contenti di ricevere una chiamata dal proprio migliore
amico?"
Migliore amico. Deglutisco. Che stronzo che sono.
Mi passo una mano sul volto. Fortunatamente non riesce a vedermi.
"Ma per favore, tu difficilmente sei contento prima di pranzo!"
"È difficile ma non impossibile! Allora Bells? Cosa volevi dirmi?"
"Niente di importante..cioè in realtà sì, è importante, però-"
"Matt"
"Ok, scusa. Possiamo parlare di Gaia?"
Ah. Mi drizzo a sedere.
"Sì, certo. È successo qualcosa?"
Continua pure a fingere di non sapere nulla. Complimenti, Howard.
"Diciamo di sì. La sento più distante, ci stiamo allontanando lentamente e
inesorabilmente. Non so cosa fare! Non voglio perderla.."
Lo stomaco mi si chiude. Mi sento malissimo, ho distrutto la relazione tra
Matthew e la sua ragazza. E io sarei il suo migliore amico?
"Forse stai esagerando...magari ultimamente è molto impegnata e non riesce a
dedicarti molto tempo. Prova ad aspettare."
Chiudo gli occhi e li riapro.
"Vedrai che si sistemerà tutto"
"Lo pensi sul serio?"
"Sì" sussurro.
"Va bene, grazie Dom. Ora ti devo salutare, Gaia è appena arrivata. Ciao e
grazie ancora!"
"Ciao"
Ora la mia voce non suona più allegra, anzi. Concludo la chiamata e mi rimetto a letto.
Non ho voglia di fare nulla, voglio solo sopprimere quel senso di colpa che rimbomba nel cervello,
sottolineando ogni mio singolo errore.
Ma può essere definito errore qualcosa che desideri così tanto, qualcosa che
ti piace e ti fa star bene, nonostante tutte le difficoltà?

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Come ben sapete i Muse non mi appartengono, non scrivo per soldi, ecc...
P.S. Il titolo del capitolo è preso da Liquid State!
Aspetto le vostre recensioni!
Cheers! :)
  
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