Anime & Manga > Twin Princess
Segui la storia  |       
Autore: AngelBauer    18/03/2013    2 recensioni
Salve! Mi presento sono AngelBauer e mi sono iscritta da poco in questo sito.
Quindi questa è la mia prima storia.
Prima di tutto è un crossover, tra il mio telefilm preferito, Smallville, e Twin Princess.
La protagonista è Fine, una ragazza che, a causa di un ignoto destino, dovrà affrontare pericoli e minacce che la metteranno a dura prova. Ma non sarà da sola ad affrontare tutto ciò, verrà aiutata da una particolare squadra e i misteri saranno all'ordine del giorno.
Spero di avervi incuriosito e che leggiate la mia storia.
Besos
Angel
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Fine, Nuovo Personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un treno di ricordi
 
Era intenta a piegare e sistemare alcuni indumenti nel borsone che le sarebbe servito per il viaggio quando qualcuno busso alla porta della sua camera da letto con un tocco quasi impercettibile. Dalla porta semi chiusa si fece spazio una giovane ragazza sulla ventina con degli splendidi capelli mossi, marroni e dei riflessi biondi .
-Noi siamo quasi pronti-  gli occhi verde acqua della ragazza erano annebbiati da un velo di preoccupazione e questo Fine lo capì in un solo sguardo.
-Arrivo subito Kara!- concluse chiudendo il borsone e caricandoselo sulle spalle e prima di uscire prese la sua inseparabile giacca rossa.
-Pitt tornerà tra poco- avvisò Kara, Fine intanto chiudeva la porta della camera e buttava il borsone a terra al divano. Inizio a scrutare la stanza che la circondava. Era un piccolo appartamento che lei e il fratello avevano preso in affitto e si trovava all’ultimo piano di una palazzina in una piccola cittadina di periferia chiamata Samllville. La casa in sé non era molto grande ma era luminosa e arredata modernamente, con l’ambiente aperto tra lo spazioso soggiorno e la piccola cucina. L’arredamento era abbastanza moderno, ma la particolarità erano sicuramente i tre divani nel soggiorno. Nel frattempo che Fine pensava al suo rifugio lontano dal mondo e lontano da tutti, Kara aveva preparato una tisana e l’aveva posizionata sul tavolino di fronte al divano dove aveva gia disposto due tazze. La ragazza porse con gentilezza una delle tazze alla rossa ma lei rifiutò dicendole che non era in vena, conoscendo la preoccupazione di Fine, Kara la invitò a sedere sul divano e le fece bere la sua tisana per calmarla.
Lo scatto della serratura dalla porta d’ingresso fece alzare in piedi la rossa seguita a ruota dall’amica. Dalla porta entrò un Pitt sorpreso di vedere le due giovani li ad aspettarlo, con una mano manteneva la chiave mentre l’altra la maniglia e addentava un cornetto di sicuro al cioccolato dato la crema che fece cadere sulla soglia. Fine subito si innervosì e inizio ad accusarlo come una furia di essere in ritardo e di non fregarsene niente della loro missione, questo sfogo alleggerì il suo nervosismo che era sparito e resasi conto della situazione inizio a ridere di gusto travolgendo nella sua risata anche gli altri due. Finita la fase isterica della giovane iniziarono a radunare le cose necessarie per andare in stazione. Scesero le quattro rampe di scale della palazzina ed usciti dal portone trovarono una bella sorpresa sotto un cielo limpido con solo poche nuvole che faceva da cornice.
La poche gialla era parcheggiata a lato della strada e dietro si intravedeva una splendida moto nera.
-Piccolo bonus! Stare al fianco del boss si guadagnano dei privilegi- si vantò Pitt. Subito Fine si diresse alla sua moto, era da tanto che non la guidava. Sfilò prima le schiavi dal cappottino del fratello e salì in sella una volta acceso il motore sfrecciò per quelle piccole stradine lineari di Smallville con il vento che soffiava su tutto il suo corpo, era molto rinfrescante dato che le giornate erano ancora calde. Guidare quella moto era anche un modo per stare senza pensieri.
Sotto la stazione cerano parecchi treni in partenza altri fermi altri arrivati da poco c’era gente che faceva le corse per non restare fuori, persone che si salutavano dai finestrini altri ancora intenti a fare una fila chilometrica. A Fine tornò in mente la sera in cui salutò Wonder dal piccolo finestrino di un treno, nessuno quella sera era a conoscenza della sua decisione solo il padre che stranamente decise di lasciarla andare, forse solo adesso sapeva dare una spiegazione a quelle parole. Infatti a quel tempo non comprendeva l’importanza del suo viaggio. Ma forse suo padre sapeva a cosa stava andando incontro, e lo capiva solo adesso.
Però era strano tornare nel luogo in cui la sua avventura aveva avuto inizio, proprio in una stazione, così come in un treno era nata una grande amicizia. Fine meccanicamente alzò gli angoli della bocca a quel ricordo e guardò distrattamente Kara che discuteva con Pitt, forse per i posti a sedere, e sorrise pensando a come si erano conosciute…
 
La nostra piccola principessa fuggitiva aveva ancora il fiatone per aver corso per un’intera stazione nella speranza di non perdere il treno, proprio come era suo solito insieme alla gemella. Emise un sospiro non appena le porte del vagone di chiusero alle loro spalle, Pitt la teneva ancora per mano e le sorrideva mentre lei iniziò a ridere. Il ragazzo la invitò ad entrare nel vagone e subito una ragazza li avvicino sfoderando un meraviglioso sorriso.
-Piacere sono Kara- e porse la mano alla rossa che la strinse con titubanza anche perché un po’ sorpresa per questa inaspettata presentazione.
-P-piacere!- balbetto Fine, provocando la risata del fratello.
-Fine lei è Kara una mia amica- spiegò ma si vedeva forse un po’ troppo il  rossore comparso sul suo volto ma Fine preferì non infierire al notevole imbarazzo del fratello.
-Andiamo a scuola insieme- sembrava quasi che Kara volesse dare delle spiegazioni sul fatto che si conoscessero. Fine allora per farla sentire al suo agio sorrise e la invitò a sedere per chiacchierare. Tra le due ragazze subito nacque una forte amicizia. Nella prima parte del tragitto da Wonder sapevano già la storia l’una dell’altra. Kara veniva da una famiglia nobile della terra ed era figlia unica. Aveva deciso di studiare al college di Smallville, ma per il momento era ancora all’ultimo anno di liceo. Proprio come pitt era un anno più grande di Fine che al momento ne aveva  quasi diciassette. Lei aveva scelto di studiare teatro e recitazione perché era davvero portata. Al contrario di Pitt che aveva deciso di andare a studiare in quella scuola perché offriva maggiori studi e opportunità in campo della danda. Di certo era un ballerino eccezionale!
Così passo la metà del viaggio quando…
 
La voce di Pitt che gridava fece tornare Fine con i piedi per terra e accorgendosi che i due ragazzi stavano salendo li chiamò domandandogli se dovevamo aspettare gli altri, ma Pitt riferì che sarebbero arrivati i tempo. Detto questo anche la rossa si decise a salire e a prendere posto, si sedette comodamente ad aspettare il resto della squadra.
 
Nello stesso momento ma in un luogo alquanto lontano, più precisamente sul pianeta Wonder, un uomo con i capelli blu camminava frettolosamente per i corridoi di un palazzo molto soleggiato. Arrivato di fronte una grande porta decorata con un grande sole stilizzato al centro la spalancò entrando in una sala con grandi vetrate sulla destra da dove si poteva intravedere tutto il regno, era meraviglioso! Inoltre c‘era un gioco si colori tra l’arancione, il giallo e il rosato che esaltava ancora di più il luogo.
L’uomo si avvicina ad una donna con degli splendi capelli rossi raccolti. La donna in questione era seduta ad una grande tavola rettangolare col sole che arrivava ad illuminarla direttamente. Le si avvicinò senza fare rumore e le appoggiò le mani sulle spalle. Subito la donna si girò per guardare il marito negli occhi e domandargli cos’è che lo turbava.
-Ha convocato il consiglio dei re- rivelò l’uomo lasciando capire di chi stesse parlando.
-Andiamo… Sei solo dispiaciuto che appena tornato non è venuto a salutarti di persona-
-E ti pare poco? Elsa lo conosco da quando eravamo dei ragazzini e mi ha solo mandato una misera lettera per comunicarci della sua “ricomparsa”- sottolineò quest’ultima parola mimando le virgolette –Tutto così improvvisamente, non si è degnato di venirmi a salutare… Neanche per dirmi un “Ciao tutto bene? Mi sei mancato tanto”… Eppure ha avuto quattro giorni!- fece una piccola pausa e continuò –Lo credevo morto, per tutti questi anni!-
Il re a quel punto di lasciò cadere sulla sedia mettendosi le mani tra i capelli. Subito la regina lo abbraccio accarezzandogli i morbidi capelli.
-Otto lunghi anni… Non credi che dopo tutto questo tempo anche tu vorresti passare del tempo con la tua famiglia? Adesso il suo unico pensiero sono loro, ha addirittura scoperto di avere una figlia…  -
-Va bene! Forse sono stato un po’ egoista…-
-Un po’?-
-D’accordo… un po’ troppo…. Ma mi è mancato tanto!- sbuffo leggermente per non far notare quelle piccole lacrime celate nei suoi occhi d’orati pronte ad uscire da un momento all’altro.
La regina lo guardò con occhi dolci, anche se era il re più potente dell’intero pianeta restava un uomo dolce e sensibile. Fu distolta da quei pensieri dal suono della pesante porta che veniva aperte. Da essa comparve una giovane ragazza ben vestita, con dei lunghi capelli cerulei, proprio come il cielo sereno che mettevano in risalto il diadema dorato che portava sul capo. Con molta eleganza si avvicinò ai regnati e rivolse la parola all’uomo avvisandolo dell’arrivo di alcuni ospiti. La ragazza guardò con i suoi grani occhi verde acqua quelli della madre, la donna al fianco del re, era spaesata e voleva ricevere un po’ di fiducia dai bellissimi occhi rubino della madre, e così fu.
La donna porse la mano al marito per incitarlo ad alzarsi, da parte sua l’uomo la prese e la stinse forte si ricompose e insieme alla mogli e alla figlia andarono dai loro ospiti.
 
Intanto al palazzo nel regno dei gioielli il re e la regina erano a pranzo col il loro figlio Bright da poco tornato dopo circa sei mesi da un viaggio “educativo”.  Il principe aveva espresso il desiderio di conoscere di più il mondo che lo circondava prima di compiere il passo che lo avrebbe portato al trono. Così decise di viaggiare per un po’.
I sovrani erano molto curiosi di conoscere le esperienze che aveva vissuto il figlio, il pranzo infatti si prolungò di parecchio. Ad interromperlo era stato l’arrivo della sorella di Bright, arrivata da poco nel regno. I due fratelli che si incontravano dopo tanto tempo decisero di andare a passeggiare per il regno. Molti abitanti nel vedere il loro principe si fermarono a salutarlo calorosamente.
La loro passeggiatina li condusse in una zona quasi nelle vicine campagne in un posto dove i due principi da piccoli amavano andare a giocare. Era una piccola radura dove crescevano esclusivamente fiori di campo di svariati colori. Più in lontananza c’era un albero che a vederlo pareva secolare e forse era proprio così! Da uno dei possenti e grandi rami cadevano delle corde marroncini, un po’ vecchiotte, dalla cui estremità era legata una piccola asse di legno che fungeva da altalena. Altezza con molta disinvoltura si sedette  e si lascio dondolare, il vento le sfiorava i capelli ricci che lasciavano nell’aria il loro profumo.
-è proprio in questi momenti che non sembra cambiato niente- esordì Bright sedendosi ai piedi del maestoso albero.
-Invece sono cambiate tante cose, sembra solo ieri quando venivamo a giocare qui da bambini-
 -Come vanno le cose  qui?-
-Tutto nella norma, cosa potrebbe mai succedere?- finì con una risatina che lasciava intendere che su Wonder le probabilità di grandi scoop erano piuttosto basse.
-come ti trovi nel regno del Mulino a vento?- chiese proprio come un fratello premuroso.
-Molto bene, mi trattano tutti con molto riguardo e poi Auler è fantastico!- detto questo le gote della bionda si imporporarono nel pronunciare quell’ultima frase di innanzi al fratello.
-Hai saputo cos’è successo nel regno della luna?- chiese Altezza senza giri di parole.
-Si ho saputo…-
-Cosa pensi che succederà adesso?- gli occhi verdi di Altezza si specchiarono perfettamente con quelli rossi di Bright.
-Vedremo…-
Dopo questo piccolo momento di scombussolamento ritornarono alle loro storie…
E così che il resto della giornata passò tra chiacchiere e risate. Mentre il sole dava spazio ad una luna ansiosa di coprire con la sua imponenza il cielo notturno.
 
In una camera dal pavimento a scacchiera una donnaseduta alla sua scrivania guarda furibonda lo schermo di alcuni monitor, gli unici a portare un po’ di luce in quell’ambiente scuro e tetro. Si alza schiacciano i palmi della mano contro la fragile scrivania di vetro. Ed urla:
-La voglio morta! Uccidete la regina rossa!-
Dritto sul tavolo un pezzo degli scacchi si mostrava fiero nella sua diversità, infatti era il pezzo di una regina, molto particolare, era una Regina Rossa! innervosita da quel pezzo lo scaglia lontano da lei. L’oggetto in questione inizia a rotolare fino ad arrestare la sua corsa ai piedi di qualcuno. Una mano, a guardarla ghiacciata, prende il pezzo di questa scacchiera e lo gira tra le sue mani fredde come la neve
-Sarà fatto!- E ghigna soddisfatto per poi scomparire in un turbine di piccole schegge di ghiaccio, così piccole eppure così letali.
 
 
 
 
L’angolo di Angel
Salve gente magnifica gente! Piaciuto il capitolo? Lo so che è un casino ma purtroppo sono i primi capitoli e non so come strutturarli XD ma spero di fare capitoli più movimentati -.-
Abbiamo scoperto un po’ di cose tra cui le palesi rivelazioni alla fine che penso tutti abbiano capito -.-
Fatemi sapere e se volete consigliarmi qualcosa, sono a piene orecchie :3
Angel <3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: AngelBauer