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Autore: Sesaria    18/03/2013    1 recensioni
Come mai una persona, all'improvviso, entra nella tua vita e cambia tutto? Che sia in meglio o in peggio, non importa. Che sia la divina provvidenza? Che bella battuta. E chi ci crede ancora a queste cose? Ho sempre pensato che ognuno è artefice del proprio destino. Sarà davvero così? Intanto lui, guardandomi negli occhi, mi disse: “Saltiamo o no? Ora, adesso e subito. È il tempo di decidere.”
Io, impallidendo, rimasi per qualche secondo in silenzio. Tutta la vita mi passò davanti agli occhi. “Buttiamoci!” fiatai in un millisecondo. Mai avevo fatto qualcosa di simile e una paura folle prese il sopravvento. Questo non mi impedì però di stampargli il primo bacio sulle sue labbra, che in quel momento sapevano di fragole.
Non ci fu tempo per i commenti, fortunatamente. Gli presi la mano e vedemmo il vuoto davanti a noi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta. Aspettavo con impazienza che la canzone cominciasse. Avevo comprato i biglietti tre mesi prima; più che altro me li avevano regalato i miei genitori per il mio compleanno. Ed ecco che le luci si spensero; un riflettore illuminò il palcoscenico.

“Uno due tre; prova prova” una voce infinitamente bassa diceva. “ Buona sera a tutti. Pronti per essere portati in un mondo dove solo la musica regna? Ebbene, vi presento Ed Sheeran.”

Settle down with me, cover me up, cuddle me in, lie down with me, hold me in your arms...” e mentre la sua voce, accompagnata da quel magico strumento, pronunciava queste dolci parole io mi ritrovai inaspettatamente immersa in un mondo che non aveva niente a che vedere con la realtà: il mondo dei ricordi. Le lacrime, senza che io me ne rendessi conto, iniziarono a rigare il mio viso. Ogni parola che quel soffio di voce mandava alle mie orecchie aveva trovato il sentiero che è diretto al mio cuore. Ricordi iniziarono a riaffiorare nella mente, in una carellata che non riuscii a fermare.

Mentre le ultime lacrime mi scendevano dalle guance, vidi con la coda dell'occhio una figura statuaria avvicinarmisi. Mi porse un fazzoletto: “ Tutto ok?” mi chiese.

Io con gli occhi vitrei presi il fazzoletto e asciugai le gocce salate: “Grazie.” Si sedette accanto a me. Fu allora che notai un po' di gente fissarmi... Io, imbarazzata, rifocalizzai la mia attenzione sul palcoscenico. Ed Sheeran continuava il suo concerto. Conoscevo tutte le sue canzoni a menadito. Invece non sapevo niente di lui o della sua vita. A me interessava solo ciò che mi poteva trasmettere con il suo talento. Registrai nella mia memoria ogni attimo di quell'esibizione: quel riflettore faceva sembrare il tutto una favola. Nella piccola pausa che il cantautore si era preso, io mi ritrovai a fissare lo strano sconosciuto che prima mi aveva offerto gentilmente il fazzoletto.

“Non sai chi sono io, vero?” mi chiese, sentendosi il mio sguardo indagatore addosso.

“Dovrei saperlo?” domandai. “ Scusa, che sbadata, io sono Haley. Come hai fatto ad accorgerti prima dall'altra parte del locale del mio stato pietoso?”

“Penso se ne siano accorti un po' tutti del tuo stato d'animo.” disse sorridendo goffamente. “Piacere sono Liam.”

“Sono dispiaciuta. Davvero.” Io ormai a queste figure ci ero abituata. E tutte le persone che mi conoscevano sapevano che senza farne almeno una al giorno, non potevo vivere. Ma in questo posto nuovo, molto carino, con tutte le persone che avevano un atteggiamento composto, non della mia solita routine, sono semplicemente sembrata una pazza. Ma quel ragazzo, Liam, (mi stupii di essermi ricordata il nome vista la mia scarsa memoria), con il suo sorriso mi aveva riportato al mondo reale.

“Non ti rimetterai a piangere, spero.” disse, alzando un sopracciglio.

Oook. Forse mi ero sbagliata sul suo conto. Indaghiamo. “ No, il momento di crollo ha avuto la sua fine. Perché prima mi hai chiesto se sapevo chi eri?”

Come al solito, tempismo sbagliato. La cortissima pausa era finita e il re della serata era ritornato al suo trono, accompagnato dalla sua corte formata dalla band musicale. Non ci fu bisogno nemmeno di richiamare l'attenzione che già erano tutti pronti per il secondo round, così come lo ero pure io.

«If you take this bird in, with his broken leg, we can nurse it she said» ogni volta che sentivo questa canzone un sorriso mi si stampava sul viso. Liam mi guardò e si avvicinò al mio orecchio. “Hai un bellissimo sorriso.” Io, che non ero abituata a quel genere di attenzioni, soprattutto da parte di uno sconosciuto, arrossii con un'innocenza che non mi apparteneva proprio, e abbassai lo sguardo. La verità era che nessuno mi faceva quell'effetto da troppo tempo. avevo passato l'ultimo anno a costruire un castello di ghiaccio in cui mi sono rinchiusa, rendendo estranee tutte le emozioni: il dolore, le lacrime, i sorrisi, tutto. E ritrovai tutto sciogliersi in un battito. E mi sentivo bene. Gli risposi con un sorriso.

“Vorresti conoscere Ed?” chiese con un filo di voce.

I miei occhi in quel momento avevano la lucentezza di un diamante. “Come... ? Tu lo conosci? Perché io?”

“Rispondi solo di sì!” mi ordinò, sbrigativo.

“Sì!” ubbidii docilmente io.

Finita l'esibizione, con mia sorpresa quel ragazzo mi prese per mano. Non avendo scelta, seguii quella guida, che mi portò dritta dritta da colui che prima mi fece venire ritrovare il passato.

“Ed!” la sua mano si stacco dalla mia e io mi sentii persa. “Ti presento Haley. Una tua fan.”

“ Ehilà! Come ti è sembrato il concerto?” rispose rivolgendosi a me, cordiale.

Io ancora sconvolta, sia dal ragazzo che mi aveva portato fin lì, ma soprattutto dal mio idolo, non so dove trovai la voce per rispondere: “Mm, sinceramente ho assistito a esibizioni migliori”oddio, ma cosa mi era appena uscito dalla bocca? Lo lasciai sconvolto con la mia risposta. “ Scherzo! Non mi sono emozionata così tanto in vita mia! E il qui presente te lo può confermare...” vedendolo ritrovare il sorriso. Nel mentre ho vidi il ragazzo che ha fatto divenire il mio sogno realtà cambiare colore da bianco fantasma a rosso pomodoro.

“Mi sono sentito mancare il respiro per pochi secondi. Vedere che le persone si emozionano sentendo le mie performance mi fa capire che ciò che faccio ha un senso.” si vedeva che era stanco e non vedeva l'ora di abbracciare il suo letto.

“Sono certo che se Liam ti ha portato a conoscermi c'è stato qualcosa che lo ha colpito profondamente. Non accade mai questo!” e i nostri sguardi si volsero verso di lui.

“Non so cosa sia accaduto ma gli sarò eternamente grata.” ammisi sognando.

Per la prima volta i nostri sguardi si erano incontrati. Era molto imbarazzato e non sapeva che rispondere e ciò suscitava in me tanta tenerezza.

“Penso sia arrivato il momento di togliere il disturbo” dissi. “ ti ringrazio per questa chiaccherata e continua a scrivere. Io sarò sempre lì ad ascoltarti.” mi indirizzai verso l'uscita, non rendendomi ancora conto di ciò che era appena accaduto. Sentii una mano che mi tratteneva. Liam mi aveva preso la mano. “Ti accompagno fuori. Ed, noi ci sentiamo dopo.”

“Potevo trovare l'uscita anche da sola eh...” precisai io, sentendomi una bambina di due anni. La verità era che non sapevo dove fosse, ma pensavo di potermela cavare.

“Lo so, ma volevo farlo personalmente.” disse accompagnandomi al guardaroba. Aspettò che io prendessi il mio giacchetto e la mia borsa, il che mi sembrò un po' strano.

Una domanda arrivò infine: “ vuoi un passaggio a casa?”

“Certo” risposi io senza pensarci due volte. I miei, per coincidenza, erano fuori città per qualche giorno e io non avevo nessun accompagnatore o accompagnatrice.

Arrivò con la sua bella Audi TT rosso fuoco, che mi lasciò sbalordita.

“Come mai sei tanto gentile con una che hai appena conosciuto?” fu la domanda che mi sorse spontanea, anche se non m'interessava la risposta, volevo mettere fine a quel silenzio imbarazzante che era entrato con me in macchina.

“Come mai così sospettosa? Non ti fidi mai degli sconosciuti?” mi chiese ironico.

“Be, visto che sono con te in macchina alla domanda ti rispondi da solo. Comunque bell'auto, devi avere un sacco di quattrini(ovviamente la seconda frase la dissi nella mia testa)”.

“Giusto. Mi puoi dire l'indirizzo così ci avviamo?” notai che aveva occhi marroni, molto profondi, con delle ciglia lunghissime. Proprio dei begli occhi. Ma cosa mi succedeva? Avevo anche dimenticato di rispondere. “ Certo. È East London,17314009,Hornchurch .”

Mise in moto. Lo vidi farsi sfuggire l'occhio un paio di volte alla sua sinistra, verso il luogo dove ero seduta io. Qualche minuto e saremmo arrivati. Quel silenzio mi soffocava, e così accesi la radio. Gli ACDC erano infuocati nella performance della loro, forse, più famosa canzone: Highway to hell. Appena la sentii mi misi a canticchiarla e lui sorrise.

“Eccoci arrivati.”

“Forse ti sarò sembrata maleducata, e per questo ti chiedo scusa. Ma sappi che ti sarò sempre grata per questa serata, dal fazzoletto, al passaggio.” improvvisai una specie d'abbraccio, visto che la macchina non permetteva di più. E uscii.

Quando arrivai alla porta dell'ingresso, sentii una voce dirmi: “E se io volessi incontrarti di nuovo?”

“Allora aspetteremo il secondo incontro casuale. È stato bello conoscerti, Liam. Alla prossima.”

Lo vidi salire nella sua macchina e partire, girandosi a guardarmi.

Appena entrai, mi ricordai della domanda che gli avevo fatto durante il concerto, perché mi aveva chiesto se lo conoscevo?

  
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