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Autore: Zayns quiff    18/03/2013    3 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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«C-Ciao Zayn» sorrido spaventata e confusa dal vederlo qui davanti a me, avevo letto su Twitter che era chiuso nel palazzo a fare un'intervista, ma evidentemente non è così. Rimango a guardarlo e in questi quattro mesi non è cambiato per niente: il suo ciuffo ribelle che gli spicca alto in fronte, la sua barba incolta che gli contorna le guance e gli occhi, quei meravigliosi occhi che in questi mesi hanno torturato i miei sogni. Mi è mancato tutto di lui dai suoi tatuaggi, che noto sono aumentati, al suo modo di sorridere mordendosi la lingua e arricciando dolcemente il naso; è facile capire quando il suo sorriso è finto o quando è vero perché gli occhi gli si illuminano.
«Ti ho vista dalla finestra» indica la vetrata, alzo gli occhi e scorgo la chioma riccia di Harry che ci osserva di nascosto per non farlo capire agli altri, sorrido e in un secondo mi rendo conto di quanto mi siano mancati tutti e cinque.
«Ah ora capisco la tua apparizione misteriosa qui» sorrido un po' impacciata.
«Tu invece come mai sei qui?» mi chiede avvicinandosi pericolosamente, faccio un passo indietro ma le mie gambe sono in fase stanby perciò non riescono a muoversi.
«Io.. Io bhé avevo sentito che eravate qui e siccome uscivo dall'università avevo pensato di passarvi a trovare» dico tutto d'un fiato gesticolando terribilmente con le mani, vizio che ho acquistato da quando sono in Italia.
Lo guardo ridere, mi sento in imbarazzo perché capisco che sto facendo la figura della scema qui impalata a gesticolare, quando il ragazzo che amo ancora è ad un centimetro da me.
AHAH lo ami ancora eh?
Sta zitta..
«Ora vado, sai devo tornare ai corsi dell'università eh..»
«Cait tutto bene? E' parecchio che sei li dentro» Marco entra nel giardino interrompendo la nostra chiacchierata e di colpo è come se su di noi fosse calata un'aria gelida e il sole si oscurasse per un secondo, gli occhi di Zayn da sorridenti e felici diventano bui e arcigni.
«Zayn lui è Marco» faccio le presentazioni osservando prima l'uno poi l'altro per vedere cosa succe­de, ma Malik si avvicina cortesemente e con un suo sorriso finto gli stringe la mano calorosamente.
Qualcuno apre il portone da dove era comparso Zayn ed escono tutti gli altri membri della band perfetto siamo proprio tutti ora sorrido mentre loro mi corrono incontro abbracciandomi forte uno dopo l'altro. Quando è il turno di Niall vedo i suoi occhi azzurri brillare sotto la luce del sole che è riapparso e il mio stomaco si sente male per lui.. lui mi ama, o almeno è quello che ha detto quattro mesi fa all'aeroporto però io non provo la stessa cosa e questo sicuramente lo ferirà terribilmente.
«Niall spostati» esclama Harry dando una gomitata al biondino e parandosi davanti a me, con la sua spaventosa altezza mi fa ombra, deve essere cresciuto ancora di più. Sorride e mi abbraccia forte, ri­cambio l'abbraccio affondando il mio viso nel suo petto.. almeno ho lui dalla mia parte e questa vol­ta voglia o no dovrà assolutamente aiutarmi.
«Bene ora possiamo andare?» domanda Marco impaziente, lo guardo lanciandogli un'occhiataccia, lui e il tatto vivono in due mondi opposti lo vedo scusarsi con lo sguardo però inizia a tirarmi la mano.
«Ci vediamo sta sera!» mi sussurra Harry all'orecchio così che posso sentire solo io prima che il mio amico mi trascini via, saluto tutti con la mano sparendo dietro al portone, l'ultima cosa che vedo sono gli occhi tristi di Zayn che mi guardano per la seconda volta andare via.
Camminiamo tutto il centro di Milano fino ad arrivare al mio appartamento, Marco continua a guar­darsi intorno nervoso stropicciandosi le mani in modo frenetico e poco rassicurante, metto la chiave nella toppa poi mi giro a guardarlo.
«Cosa hai?»
«Niente..» lo guardo «Okay è che sono nervoso, lo sai quanto mi piace e..»
«Marco andrà tutto bene» gli afferro lo mano sorridendo «Sara ne sarà contentissima» saliamo in casa iniziando a fare i preparativi, Marco è diventato da ben quattro mesi il mio migliore amico così come Sara con la quale condivido l'appartamento visto i prezzi allucinanti qui a Milano, questa sera il mio bell'amico ha deciso finalmente dopo un anno di dichiararsi e lo sto aiutando nel suo intendo.
Dopo un'oretta la casa è pronta, fortunatamente ha chiesto il mio aiuto perché lui in fatto di romanti­cismo è proprio negato. Voleva passare la serata a vedere un film dell'orrore, ci rendiamo conto? In­vece grazie alla splendida Cait, okay ora non tirartela troppo, la casa è piena di candele mentre un dolce arrosto si sta cuocendo nel forno.
«Non c'è bisogno che mi ringrazi» gli dico sdraiandomi sul divano completamente esausta.
«Cait io.. sei la migliore! Grazie, grazie» mi abbraccia fortissimo impedendomi di respirare.
«Lasciami andare ora» rido scappando da lui, mi arriva un messaggio così prendo l'Iphone e guar­do.. è di Harry.

Vestiti, sarò lì tra mezz'ora”

Guardo l'orologio e corro subito a farmi una doccia raccomandando a Marco di non bruciare la cena, cerco di sbrigarmi ignorando i milioni di pensieri che mi affollano in testa tutti che hanno una solo direzione: Zayn.
Esco velocemente precipitandomi in camera per vestirmi e come ogni volta che devo uscire con lui non trovo nulla di adatto da mettere, provo a non tirare fuori tutto ma l'orologio alla parete non fa che scandire i minuti che passano velocemente. Dato che fuori è caldo indosso una canottiera bianca con la sciarpa rossa che mi aveva regalato mia padre e un paio di leggings blu, indosso le mie solite converse ed esco dalla camera.
«Come sto?» chiedo guardando Marco.
«Stupenda» sorride spegnendo il forno, il telefono inizia a squillare segno che Harry è qui sotto, ab­braccio il mio migliore amico facendogli un imbocca al lupo grandissimo e scendo di sotto trovando una Range Rover nera che mi aspetta, gli sorrido e salgo.
«A chi hai rubato la macchina?»
«Presa in affitto, nessun furto tranquilla» sorride mettendo in moto.
«Come sapevi che abitavo qui?»
«Cait.. sono Harry Edward Styles!» afferma guardandomi sorpreso, scoppio a ridere mentre sfreccia veloce tra le strade trafficate di Milano; il tragitto è breve e silenzioso ho raccomandato ad Harry di non accendere la radio perché la musica italiana di sicuro non gli piace così presto arriviamo al loro hotel che si trova proprio al centro.
Entriamo nella hall e il riccio mi fa segno di seguirlo al secondo piano, raggiungiamo una camera e da fuori si sente un baccano pazzesco segno che lì dentro devono essere almeno in dieci, faccio un passo avanti ma lo stomaco mi si contrae e non riesco a respirare. L'ho già visto questa mattina però non abbiamo parlato poi molto invece ora potremmo restare addirittura da soli e non sono pronta.. quando me ne sono andata da Londra non avevo pensato all'idea che un giorno lo avrei rivisto.
«Tranquilla, lui non c'è» mi rassicura Harry spalancando la porta, entro e non mi ero sbagliata ci sono proprio un sacco di persone: oltre a loro quattro vedo Eleanor, Cam, Josh, Andy e un altro paio di persone che però non conosco.
Cam mi viene in contro correndomi ad abbracciare fortissimo, ricambio l'abbraccio stringendola forte, mi è mancata tantissimo! Anche El si alza dal letto sommergendomi con i suoi baci e le sue carezze.
«Pretendo che tu saluti anche me» chiede imbronciata una voce femminile, mi giro trovandomi da­vanti un paio di occhi neri.
«Beth!» urlo saltandole in braccio, in questi mesi non ci siamo mai riuscite a vedere nonostante ci sentissimo tutti i giorni e ora che è qui sono così contenta che una lacrima tradisce le mie emozioni scendendomi lungo la guancia.
«Stai benissimo» sussurra mia sorella lasciandomi andare.
«Allora che stavate facendo?» chiedo sedendomi sul bordo del letto.
«Casino» urla Josh suonando con le mani sopra un mobile, Louis urla e ricomincia a cantare insie­me ad Liam; Niall si siede vicino a me abbracciandomi da dietro lo guardo sorridendo perdendomi per la seconda volta in questa giornata nei suoi occhi così limpidi.
«Lo so che ami ancora lui, Cait io ti voglio un bene dell'anima e in questi mesi ho capito che noi siamo perfetti per essere amici e niente più» mi dice all'orecchio per farlo sentire solo a me.
Mi volto trovandomi il suo viso ad un centimetro da me sussurro un “grazie” prima di abbracciarlo forte, il mio stomaco si rilassa piacevolmente capendo che una parte del pesante fardello che avevo portato questi mesi si stava staccando.
Restiamo tutti vicini a parlare, racconto di com'è l'Italia, dell'università, degli amici che mi sono fat­ta spiegando il ruolo di Marco nella mia vita per chiarire eventuali equivochi, mentre loro mi dicono di come procede bene il tour, di tutti gli spettacoli e le cretinate che hanno fatto sul palco; io riman­go ad ascoltarli entusiasta di far parte di nuovo di questa grande famiglia. Vivere a Milano è stato sempre il mio obiettivo da raggiungere, ma ora che sono qua sento che la mia vita senza di loro è vuota e insignificante.
La porta della camera si apre e si affaccia Zayn che mi cerca con gli occhi tra le altre persone, quan­do mi trova vedo quel suo luccichio farsi strada fino ad incontrare le sue iridi marroni, mi fa segno di seguirlo così mi alzo ed esco immergendomi nel corridoio completamente buio, fuori deve essere calata la notte.
«Zayn?» lo chiamo sotto voce.
Sento il suo profumo avvicinarsi poi la sua mano raggiunge la mani intrecciandosi insieme, rimango ad aspirare il suo odore prima che lui mi trascini via verso il tetto, quest'hotel è davvero immenso e molto lussuoso.. proprio degno degli One Direction.
Arriviamo nel terrazzo dove al centro c'è un tavolo apparecchiato alla perfezione pieno di candele e sopra di esso un cielo stellato ci illumina la serata, rimango senza parole mi erano mancate tutte queste attenzioni, tutte le sue folli ma romantiche idee. Mi era mancato semplicemente lui.
Mi volto per guardarlo ed è vestito con una t-shirt nera molto aderente e subito mi sento inadatta, così guardo a terra imbarazzata.
«Sei perfetta..» sussurra lui alzandomi il viso, i miei occhi incrociano i suoi e finalmente mi sento a casa.. la mia casa, il mio porto sicuro.
«Saró per sempre tua.. » mi esce detto così all'improvviso, senza pensarci. Guardo i suoi occhi dila­tarsi per la sorpresa e un sorriso aprirsi sul suo volto, un sorriso meraviglioso mai visto prima, si av­vicina di più afferrandomi i fianchi con le mani e abbracciandomi forte.
«Non ti lascerò più andare via!» esclama.

  
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