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Autore: virgily    18/03/2013    1 recensioni
Sangue purpureo e denso cominció a macchiare il sontuoso kimono di seta broccata, lasciando che una pozza calda e rossastra si diramasse per l’intera pavimentazione. Svuotata di ogni suo riprovevole ricordo, la testa della donna finalmente era leggera, proprio come il suo corpo che lentamente si accasciava al suolo
-Yukari! YUKARI!!!- sentiva la sua voce chiamarla con tutto il fiato che gli rimaneva nel polmoni, lasciandola sussultare per l’ultima volta.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hao Asakura, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scendendo le scale del primo piano all’impazzata, le due sciamane piombarono nella tavola calda preparandosi al peggio. Conoscevano bene Jackline e la sua impulsivitá eccessivamente marcata, e poiché non erano ben disposte a ripagare i probabili danni del locale, scrutarono l’intero ambiente con l’intento di ritrovare la loro amica e tranquillizzarla il prima possibile. Non ci volle molto, perché riconobbero immediatamente i boccoli dorati della loro compagna che quasi elettrizzati si gonfiavano sempre piú. Teneva la mano tesa contro la guancia di un ragazzo, piuttosto alto e i capelli che trasudavano brillantina da ogni dove, e sembrava che gliene stesse dicendo quattro
-Provaci ancora una volta e giuro che ti faccio a pezzi! Porco!- aveva gridato la bionda conquistandosi l’attenzione di tutta la tavola calda
-Ecco... Ci risiamo!- bofocchió la bruna portandosi una mano alla fronte
-Su andiamo Miyu- sbuffó Kat con uno sguardo seriamente scocciato. Ad ampie falcate allora la moretta si avvicinó alle spalle di Jackline, prendendola per una spalla. Questa, sentendosi quella mano fredda sulla pelle sobbalzò voltandosi di scatto. Le due ragazze si fissarono dritte negli occhi, e non appena le irigi grige di Kat fulminarono quelle della sua amica, Jackline immediatamente raffreddó i suoi bollenti spiriti. Raramente Kat sfoderava quello sguardo maligno, e quelle poche volte preannunciava una possibile catastrofe
-Tutto bene?- domandó dal canto suo Miyu, ponendosi nel mezzo tra lo sconosciuto e la sua amica
-Si, la tua amica é pazza!- rispose l’uomo sfiorandosi la guancia lesa
-Pazza io?! Questo qui mi ha toccato il sedere!- rispose la bionda tornando ad agitarsi, scattando in avanti ma finendo dritta dritta contro il corpo della giovane Miyu, che come uno scudo evitó che si lanciasse contro il ragazzo per staccargli la testa a morsi
-Ma si puó sapere che diavolo sta succedendo qui?!- una voce completamente estranea s’inoltró nel discorso, cogliento tutti e quattro di sorpresa. Un secondo ragazzo, probabilmente amico dello spilungone brillantinato, giunse sulla scena con passo lento e spavaldo; i suoi occhi dorati quasi brillavano, mostrando un accattivante audacia e sicurezza
-Ah non ti intromettere Ren...- sbuffó l’uomo sistemandosi il colletto della sua camicia viola
-Hey che mi sono perso? Che hai combinato eh Ryu?- nuova voce, nuovo ragazzo che sembrava essere sbucato dalle spalle del tipo con le iridi dorate. Questo dai folti capelli blu, avanzava con le braccia conserte e un sopracciglio sollevato verso l’alto, esponendo uno sguardo maliziosamente furbo. Ora anche altri giovani sembravano essersi avvicinati, salendo ad un numero complessivo di circa dieci persone tra ragazzi e ragazze, e per la maggioranza sciamani
“Questa non ci voleva...” pensó immediatamente Kat cominciando a studiare le persone che aveva davanti. Sembravano essere un bel gruppo compatto, quindi bastava inimicarsi un solo componente per ritrovarsi contro tutti, e onestamente la moretta non aveva la minima voglia di sprecare le sue energie per una questione tanto futile
-Sentite. Sono sicura che sia stato tutto un malinteso!- commentó Miyu cercando di trovare una soluzione diplomatica, e quasi venendole in contro un ragazzo giuse al suo fianco sostenendola con occhi dolci e profondi, e un sorriso che di primo impatto trasmetteva fiducia
-Hai ragione. Sono certo che il nostro amico Ryu non aveva cattive intenzioni...- ridacchió grattandosi appena il capo, facendo spostare di qualche centimetro i grandi cuffioni arancioni che gli incorniciavano il viso. Alla sua risposta Miyu sorrise quasi automaticamente, mentre con il suo solito fare disinteressato Kat sbuffava vistosamente. Era quasi sollevata in realtá, almeno adesso era certa che non ci sarebbe stata alcuna battaglia quella sera
-Bene, allora visto che é tutto chiarito possiamo tornare al nostro tavolo ragazze...- disse afferrando Jackline per un braccio. Miyu osservó un ultima volta quello sciamano dall’aria tanto simpatica, sorridendo appena quando i suoi occhi s’incontrarono con i suoi. Fece per seguire le sue amiche quando una delle ragazze, una sua coetanea dai capelli biordi e lisci, parlo con voce sottile ma imponente; con tono fermo e imperante
-Questo é fuori discussione! Con una delle sue solite bravate, Ryu ha mancato di rispetto ad una vostra compagna. Pertanto come minimo lasciate che vi offra la cena- affermó lasciando sbiancare tutti i suoi compagni
-Anna ma sei impazzita?!- ringhió uno sciamano dal folto afro bruno e la pelle del dolce colore del cioccolato. Tuttavvia appena la ragazza vi voltó sembró che con i suoi occhi scuri lo avesse polverizzato. L’angolo sinistro delle labbra di Kat si sollevó appena, apprezzando il carattere forte della biondina, tuttavia disse
-Grazie ma non ne abbiamo bisogno...- e alla sua affermazione Anna la penetró con gli occhi. C’era qualcosa di strano in quelle ragazze, e l’unico modo per scoprirlo era tenersele il piú stretto possibile. Dal canto suo invece, Kat aveva ben intuito quali fossero le intenzioni della ragazza con la bandana rossa, ma evitando di parlare le rivolse semplicemente le spalle
-Dai non é una cattiva idea!- affermó il ragazzo che tanto ispirava fiducia a Miyu, cercando l’assenso sul volto di quest’ultima. La bruna si voltó in direzione delle sue amiche, e con un timido sorriso le invito ad aggregarsi a loro
-Come vuoi tu!- rispose Jackline sollevando le spalle, fiancheggiandola
-Si ma io vicino a lui non mi ci siedo! Piuttosto in piedi- ridacchió spavalda ammiccando allo sciamato amante del gel per capelli
-Tranquilla i posti ci sono!- ridacchió un ragazzino dai capelli dorati e uno zaineto grande quasi quanto lui. Miyu osservó la sua amica che nel frattempo si andava a sedere proprio accanto a quest’ultimo. Sebbene fino a qualche minuto prima la tensione si tagliasse con un coltello, come d’incanto sui visi di tutti sembrava essere calato un soffice velo di serenitá che quasi lasció disorientata la giovane sciamana
-Miyu. Io non mi fido- le sussurrò piano Kat prendendola in disparte, afferrandole prontamente il polso.
-Quando mai ti fidi di qualcuno tu?- rispose a tono scompigliandole appena la folta chioma corvina
-Dico sul serio. Ci metteranno nei guai...- rispose seriosamente fissandoli in cagnesco. La bruna sbuffò.
-No, io non credo. E poi magari un po’ di compagnia ci farà bene. Sembrano un gruppo molto unito…-  affermò scrutandoli di sottecchi con un lieve sorriso impresso sulle labbra.
-Sarà…- disse la sua amica –Ma ricordati, Miyu, che non partecipiamo al torneo per farci degli amici- Kat si scostò dalla sua compagna, avviandosi verso il primo posto libero che le capitò a tiro: incastonata tra il ragazzo dalla cresta aguzza e quello con la chioma bluastra. La castana guardò un’ultima volta le sue amiche; Jackline pareva essersi subito lanciata in una loquace discussione, come suo solito fare, con il bimbo biondo e la rosa. Kat al contrario restava immobile nella sua stoica austerità, senza degnare gli altri né di uno sguardo né di una parola…
-Hey! Vieni, qui c’è posto!- una voce calda e accogliente giunse al suo orecchio, il giovane dall’aria simpatica con le grandi cuffie arancioni le stava facendo cenno di sedersi accanto a lui, sul fondo del tavolo.

Era trascorsa poco più di un’ora, eppure mangiavano e conversavano come se si conoscessero da una vita. Ed era piacevole partecipare e sentire quel calore sincero e genuino che le tre giovani sciamane non avevano mai provato. Non erano abituate ad avere molti amici. Erano sempre state un trio. Non esisteva nessun’altro. Eppure, per quanto fosse difficile ammetterlo, non era per nulla sgradevole la loro compagnia. Jackline oramai sembrava sopportare le avances del capellone, che una volta presentatosi cortesemente, aveva posto le sue scuse per “l’incidente” accaduto poco prima. Persino Kat aveva cominciato a spiccicare qualche parolina con Horohoro, sebbene restasse sempre sulla difensiva, proprio come il giovane Tao Ren, che al contrario lo osservava di sottecchi.
-Come hai detto che ti chiami?- domandò improvvisamente il castano al suo fianco, facendo tornare la giovane sciamana con i piedi per terra.
-Come scusa?-
-Parliamo da più di mezz’ora e ancora non ho capito che ti chiami...- si chiarì il ragazzo, sorridendole dolcemente
-Oh…- arrossì appena –Mi chiamo Miyu Okamoto- rispose piano, aggiustandosi dietro l’orecchio, con lo sguardo basso, una ciocca di capelli color ebano. Lo sciamano udito quel nome espose un sorriso affabile, mentre la bionda che sedeva davanti a lei contriva la mascella, quasi sbiancando. La medium si sollevò di scatto dalla seggiola, facendola tremare. Senza dire una parola, se ne andò.
-Anna? Dove vai?- chiese il ragazza senza ricevere alcuna risposta. Miyu la osservò mentre si allontanava a passo svelto e sicuro, dileguandosi al di là della porta che dava alle scale del piano superiore
-Scusala, Anna avvolte è piuttosto impulsiva-
-Ho notato…-  Miyu tornò a fissarsi spaesata le mano poste sul suo grembo. Quella ragazza era strana. Appena aveva sentito il suo nome si era dileguata in quel modo talmente brusco che inevitabilmente le fece pensare che fosse proprio lei il problema, “E chi altri sennò?”
-Comunque piacere di conoscerti…- la bruna sollevò appena lo sguardo, ammirando quella bella mano affusolata puntata contro di lei, sollevò appena l’angolo sinistro delle labbra, avvolgendo le dita con le sue
-Io mi chiamo Yoh. Yoh Asakura – in quel preciso istante, un brivido sottopelle, colse alla sprovvista la povera sciamana. “Asakura…”
Lo scrutò in viso, facendo attenzione ai tratti affilati del suo viso, ai suoi occhi profondi e familiari. Ebbe un capogiro che la fece barcollare dalla seggiola:
“Yukari resisti ancora, ti prego... ” sentiva la sua voce nella testa, una voce calda, suadente, vellutata… e ritraendo di scatto la mano da quella dello sciamano, la bruna se la portò in viso, parandosi le orecchie con ambo le mani, non voleva ascoltare
-Hey tutto bene? Ti senti male?- la voce di Yoh tuttavia sembrava un sussurro ovattato in confronto a tutto quel frastuono che rimbombava nella sua testa
“Cosa stai facendo? Yukari non sei in grado...” chiuse gli occhi, avvinghiando le dita tra i capelli, le girava la testa e inevitabilmente scivolò giù portandosi con sé tutta la sedia. Prontamente, lo sciamano al suo fianco la cinse per le spalle, evitandole uno spiacevole incontro con il pavimento. Stringendola al petto, il giovane Asakura cercò i suoi occhi che roteavano senza sosta, socchiusi, spenti, svuotati
-Miyu?!- all’unisono, le sue due migliori amiche si sollevarono di scatto dal loro posto, fiancheggiando il ragazzo. Sebbene avesse tantissimi occhi puntanti addosso, non riusciva a vedere altro che tante fiamme del colore dell’oro, dell’ocra e del sangue:
“Yukari! YUKARI!!!” Miyu trasalì, serrando definitivamente le palpebre. E tutte quelle grida furono soltanto un ricordo.

***
-Cosa hai detto Anna?!- la voce di Yohmei  Asakura dall’altro capo del telefono pareva tremante, trasudava stupore. Come immaginava, aveva colto nel segno…
-Sapete dirmi qualcosa su Miyu Okamoto? Se non sbaglio la sua famiglia era molto legata a quella degli Asakura tempo fa…- ripeté glaciale come suo solito, senza lasciar trapelare alcuna emozione, sebbene fosse curiosa di svelare quei dubbi che immediatamente le erano sorti, Anna aveva già sentito quel nome, e il fatto che l’attuale capofamiglia degli Asakura stentasse ancora a risponderle aumentava ulteriormente la sua sete di risposte
-Non è possibile…- sussurrò piano l’uomo
-È grave?-
-Sì, se ciò che mi stai dicendo è vero, allora siamo tutti in pericolo…-
-Addirittura? Mi perdoni signor Yohmei ma ho visto questa Miyu, e non mi sembra una sciamana pericolosa…-
-No. Non capisci. Lei… Maledetto Gidayu- Anna si morse un labbro, fremente
-Parli chiaro, una volta per tutte- ringhiò digrignando i denti, impaziente
-Non posso dirti la verità. Non ora Anna. Devo discuterne con il capofamiglia degli Okamoto prima. Ma ti prego, finché non avrai mie notizie, non perderla di vista. Mai. E se doveste incontrare Hao, per l’amor del cielo nascondetela-
-Hao? Cosa c’entra adesso Hao?-  non sapeva se fosse arrivata l’ora di agitarsi, ma cominciava asnetire un cerco scompiglio dentro il suo piccolo petto
-Fai come ti ho detto Anna. Se l’incontro con Giudayu Okamoto andrà per il verso giusto, allora potrò raccontarti tutto. A presto- e detto questo, senza aggiungere nient’altro, Yohmei Asakura attaccò. Più che rassicurata, adesso nella testa di Anna le domande erano aumentate. Chi diavolo era questa Miyu Okamoto? Perché spaventava così tanto il nonno di Yoh? Ma soprattutto, perché Hao doveva essere interessato ad una come lei?
-Miyu?!- sentì un grosso frastuono, e una baraonda propagarsi dal piano inferiore. lasciò il telefono, e strinse forte i denti, avviandosi verso le scale. Non si sarebbe data per vinta. Giurò a se stessa che avrebbe portato tutti i nodi al pettine, che non avrebbe mollato. Mai

*Angolino di Virgy*
Chiedo venia, sono secoli che non aggiorno. Tuttavia mi mancava questa fiction, e spero proprio di postare il prossimo capitolo, a cui sto già lavorando, al più presto. Recensite e fatemi sapere il vostro parere ;)
Un bacio
-V-
  
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