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Autore: Sakurina    06/10/2007    3 recensioni
La mia storiella è tutta INOxSHIKAMARU!!! A causa di persone che continuano a intromettersi fra di loro, Ino e Shika si troveranno a dover affrontare una serie di incomprensioni che metteranno a dura prova il loro legame...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tu Sei Mia

Tu Sei Mia!

 

Bubu settete! Uaaaah sono ancora io la vostra Sakurina che mi sono ripresa alla velocità della luce dall’influenza e sono troppo ispirata per scrivere questa ff e prima di perdere l’ispiration vi pubblico un altro capitolo!!! Mpf! Questo cap vi assicuro che vi darà su il nervoso perché la nostra “cara” Temari proprio non manda giù questo feeling tra Ino e Shika e si impegnerà a fare la str…!

Aspetto con ansia le vostre recensioni!!! Bacioneeee!

 

CAPITOLO 5.

Una Notizia Inaspettata

 

Non appena finì di salire la rampa di scale, Ino si sedette per terra, con la schiena appoggiata al muro. Cercò di calmarsi. La scena di prima l'aveva scossa nel profondo, senza alcuna ragione particolare. La verità era che non riusciva a non essere gelosa di Shikamaru ogni volta che lo vedeva in compagnia di Temari. Capiva che la ragazza era molto più sveglia ed intelligente di lei, che era il tipo di donna perfetta per Shikamaru. Ogni volta cercava sempre di più di farsene una ragione. E sempre meno ci riusciva. Ma perché doveva essere gelosa di Shikamaru? Questo suo sentimento implacabile le dava sui nervi.

"...un appuntamento con Tsunade, eh?" pensò con rabbia Ino. Shikamaru aveva mentito pure a Choji. "...altro che Tsunade... quella non mi sembrava proprio Tsunade... quell'idiota di un Shikamaru...".

La ragazzina strinse i pugni con forza, lo sguardo vacuo e pieno di rancore. "Non mi sembra poi tanto dispiaciuto per il nostro litigio... sembra essersi ripreso alla grande..."

-"Oh Ino, sei tu!"-

Ino si voltò, trovandosi davanti Tsunade con in mano dei grossi ed ingombranti libri.

-"Cosa ci fai lì per terra?"- chiese l'hokage, sbigottita.

-"Oh... no, niente... sono venuta a riportarti dei libri che aveva Sakura... lei è raffreddata..."- disse Ino flebilmente, porgendo i libri alla donna.

Tsunade afferrò i libri, poi fissò sospettosamente la biondina, ancora seduta sul pavimento.

-"Vuoi rimanere lì tutto il giorno o ti accomodi nel mio studio? Ho una cosa importante di cui parlarti..."-

Ino si sollevò a fatica e raggiunse la maestra nel suo ufficio. Tsunade si accomodò, intrecciando le mani e appoggiandovi sopra il mento, con fare pensieroso.

-"Ino... il motivo per cui volevo parlarti... è che ho una proposta molto interessante da farti..."- cominciò seriamente la donna. Ino la ascoltava con attenzione. -"Sai Ino, una mia cara amica di nome Honoka, una delle migliori ninja mediche che io conosca e che mi ha insegnato molte cose, mi ha contattata qualche giorno fa. Si lamentava del fatto di non riuscire a trovare nessuna apprendista valida e perciò mi ha chiesto se non avessi qualcuno da mandarle... sai Ino, tu sei un'apprendista molto valida e intelligente, sei brava e diligente, apprendi tutto alla svelta e ti impegni con tutta te stessa... Honoka potrebbe insegnarti molte cose utili e innovative, che poi potresti spiegare a Sakura e me... potrebbe interessarti come esperienza?"- chiese Tsunade, con un sorriso affabile e sincero.

Ino rimase del tutto a bocca aperta. Non si sarebbe mai aspettata una tale proposta, in realtà in quel momento era l'ultima cosa che avrebbe mai potuto aspettarsi. La biondina cercò di realizzare cosa Tsunade le avesse appena proposto.

-"Ma... perché proprio a me? Perché non a Sakura?"- chiese Ino, disorientata.

-"Tutte le proposte nuove e interessanti che ho, solitamente le propongo a Sakura... perché non a te per una volta? Sei molto brava Ino, e penso che questa possa essere un'esperienza nuova ed interessante per te. Apprenderesti tante cose nuove e potresti pure superare il livello di Sakura, sai? L'unica cosa che ha di male è che Honoka vive molto lontano da qui, ai confini della Terra del Fuoco con la Terra delle Rocce. Si parla di un anno di apprendistato... pensaci con attenzione e calma, Ino... è un'esperienza irripetibile!"-

-"Sì, sono d'accordo... ci penserò, Tsunade..."- sorrise Ino, ancora un po' confusa.

 

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Shikamaru uscì svogliatamente da cortile di Tsunade. Era rimasto indeciso: non sapeva se tornarsene a casa oppure aspettare Ino per cercare di parlarle. Inizialmente aveva optato per la seconda opzione, ma dopo pochi minuti sentì il bisogno di andarsene: non se la sentiva ancora di affrontare la biondina. Voleva essere sicuro di ciò che le avrebbe detto, voleva prepararsi un discorso chiaro e sincero, cercando di evitare altri danni.

Appena varcata la soglia, incontrò nuovamente Temari. La squadrò poco convinto.

-"Che fai? Torni indietro?"- chiese Shikamaru, convinto che la ragazza fosse venuta a cercarlo.

-"Sì, mi sono dimenticata di dire una cosa a Tsunade... e tu? Come mai ancora qui? Hai parlato con Ino?"- chiese con un sottile filo d'ironia nella voce.

Shikamaru aggrottò le sopracciglia, infastidito.

-"Tsk... no, non ho parlato con Ino... e comunque sia non sono affari che ti riguardano..."- brontolò il ragazzo, proseguendo per la sua strada.

-"Shikamaru"- lo richiamò Temari, facendolo voltare -"Perché hai rifiutato la proposta di Tsunade? Ti rivolta così tanto l'idea di passare qualche mese al Villaggio della Sabbia con me?"- chiese seriamente.

Shikamaru sbuffò, con sguardo vacuo.

-"No... la verità è che... sono convinto che almeno per adesso il mio posto sia qui, e non altrove... forse un giorno verrò al Villaggio della Sabbia, ma adesso proprio no... ho troppe cose per la testa..."- e così dicendo, il ragazzo si allontanò, senza neanche salutare.

Temari si corrucciò molto. Non si sarebbe mai aspettata un rifiuto da parte di Shikamaru. Quando Tsunade le aveva chiesto di portare il ragazzo con sé come rappresentante del Villaggio della Foglia nel suo paese, Temari si era sentita al settimo cielo. Avrebbe potuto passare sei mesi in compagnia di quel ragazzo che la affascinava così tanto. L'ultima cosa che si sarebbe mai aspettata sarebbe stato un rifiuto, proprio da parte di Shikamaru poi! Il suo comportamento sfuggente e freddo era sospetto e Temari capì subito che c'era qualcosa che preoccupava Shikamaru. Ma mai, mai e poi mai si sarebbe aspettata che quel qualcosa potesse essere Ino. Doveva per forza essere lei. Quello sguardo smarrito di quando si erano incontrati, quella tensione, quella malinconia... Temari lo aveva afferrato subito. E si sentiva ferita nel profondo del suo orgoglio. Battuta da una mocciosa come Ino Yamanaka. E da quando era più importante di lei per Shikamaru?

Pensando questo, Temari, che era ritornata indietro solamente per rivedere Shikamaru e non per parlare con Tsunade come aveva detto, attraversò a grandi passi il cortiletto per uscire dall'altra parte. Il destino volle farla imbattere proprio nella bella Ino, appena uscita dall'ufficio dell'hokage.

-"Oh ciao Ino, ci si rivede, eh?"- domandò Temari, con tono di provocazione.

Ino vi rimase di stucco. Quella era decisamente l'ultima persona che avrebbe voluto rivedere nel giro di mezzora, ed eccola lì davanti a lei per la seconda volta. La biondina decise di riprendere il controllo di se stessa e di fingersi cordiale e amichevole: del resto, non aveva motivo per essere sgarbata con lei solo perché usciva con quel cretino di Shikamaru.

-"Ciao Temari, quand'è che sei arrivata?"- domandò affabilmente.

-"Giusto questa mattina... come mai Tsunade ti ha convocata?"- chiese Temari.

-"Oh beh... in realtà mi ha proposto di andare a fare un apprendistato da una sua amica che vive lontano da qui... si chiama Honoka ed è una ninja medico..."- rispose Ino con disinvoltura.

-"Honoka! Cavolo, ma è una ninja medico famosissima! Tsunade ti ha offerto davvero una grande occasione! Non devi assolutamente sprecarla... che fortuna, avete un hokage che si preoccupa molto per tutti voi, anche con Shikamaru è stata molto gentile!"- asserì Temari, sperando di stimolare la curiosità di Ino.

-"In che senso... che ha detto a Shikamaru?"- chiese Ino, nascondendo un filo di preoccupazione.

-"Come, non te lo hanno detto? Shikamaru passerà sei mesi con me al Villaggio della Sabbia! Partiremo presto... sai, verrà in missione rappresentativa e si fermerà un po' da me per imparare alcune tecniche interessanti del mio villaggio... ero convinta però che Shikamaru già te lo avesse detto..."- mentì spudoratamente Temari.

Ino rimase senza parole. Non poteva fare a meno di osservare la bella ragazza che sorrideva soddisfatta di fronte a lei. E pensava, e rimuginava sulle parole appena sentite dalla ragazza.

"E' ovvio, insomma, Shikamaru e Temari si frequentano da tempo. Non c'è nulla di strano se LUI ha deciso di stare con LEI per sei mesi. Già, sei mesi. Non c'è nulla di strano, davvero. Avanti Ino, non restare qui muta come un pesce. Reagisci! Insomma, vuoi reagire?! Non piangere cretina! Ecco, brava, così... brava Ino... rispondi con calma... non cedere, avanti, resisti..." pensava la povera Ino, caduta in un mutismo causato dal forte shock appena subito.

-"Ah, beh, no... in realtà Shikamaru... non mi aveva detto niente... sai, in questi giorni non abbiamo avuto molte occasioni di parlarci..."- sforzò la voce Ino, quella voce che sembrava essere svanita nel nulla fino a pochi secondi prima.

-"Sono sicura che te lo dirà presto... beh, comunque sia congratulazioni ancora per l'apprendistato con Honoka! Spero che tu abbia accettato la proposta, vero? Non puoi farti scappare questa occasione d'oro!"- continuò Temari, certa di avere la ragazzina in pugno.

-"Ehm... in realtà... non ho ancora dato una risposta a Tsunade, ma... molto probabilmente accetterò..."- rispose nuovamente a fatica Ino.

-"Beh, allora spero che verrai a salutarci il giorno della partenza... a me e Shikamaru, intendo..."- ghignò soddisfatta Temari.

-"Sì, ovviamente... ora devo andare, scusami..."- rispose con voce bassa e calma.

-"Oh, no, scusami tu Ino se ti ho trattenuta... ci vediamo!"- e dicendo questo, Temari uscì dal cortiletto dal cancello secondario, mentre Ino si avvicinava a passo veloce a quello dal lato opposto.

...Shikamaru passerà sei mesi con me al Villaggio della Sabbia! Partiremo presto... sai, verrà in missione rappresentativa e si fermerà un po' da me... ero convinta però che Shikamaru già te lo avesse detto...

Temari non c'era più, ma le sue parole erano rimaste. E continuavano ad aumentare, si ripetevano insistenti nella testa di Ino. Continuavano a girare, a ferire, a provocare un dolore intenso che la ragazzina non riusciva più a controllare.

Il passo veloce si trasformò in una corsa, una corsa senza senso per le vie di Konoha. Una corsa che non riuscì a trattenere le lacrime che immediatamente cominciarono a bagnare gli occhi cristallini di Ino, ma che però riuscì a nascondere in parte.

"BASTA INO! SMETTILA DI PIANGERE! SMETTILA DI SOFFRIRE! SMETTILA DI PENSARE A SHIKAMARU!!!" urlava Ino nella sua testa, cercando inutilmente di farsi forza e di lenire il dolore che le pulsava prepotentemente nel petto.

La corsa sembrava senza fine, fino a quando non vide qualcuno mettersi davanti a lei, fermando la sua maratona. Ino riuscì a frenarsi appena prima di investire la piccola Hinata, che vedendola correre e accorgendosi delle sue lacrime, l'aveva raggiunta.

-"...Hinata..."- sussurrò Ino, sconvolta e ancora preda di quelle lacrime contro le quali era impotente.

-"Inochan, che ti succede?"- chiese la dolce Hinata, mettendole una mano sulla spalla e guardandola con sguardo preoccupato.

Ino non resistette più, la sua forza era al limite. Non riusciva più a fingersi forte. Non dopo quello scontro psicologicamente strenuante con la bella Temari. La biondina scoppiò in un pianto disperato, nascondendo il volto nella spalla dell'amica. Nessuno per le vie doveva vedere quelle lacrime che per l'ennesima volta Ino era stata costretta a versare per Shikamaru.

-"Basta Hinata, basta... non ci voglio più rimanere qua... voglio andarmene..."- riuscì a singhiozzare Ino.

 

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Il giorno seguente, Ino stava mettendo sottosopra la sua cameretta. Aveva passato l'intero pomeriggio del giorno prima a casa Hyuga, piangendo tra le braccia di Hinata, raccontandole tutto per filo e per segno. Ino capì che piangere perché Shikamaru voleva partire con Temari era assurdo, perciò entro sera riuscì a riprendersi. Hinata non le disse nulla, la ascoltò e accolse il suo sfogo. Le disse che sarebbe tornata l'indomani, una volta che Ino si fosse calmata, e avrebbero chiarito.

Così quella mattina Ino era terribilmente nervosa e irrequieta. Frugava nella sua camera alla ricerca disperata di tutto l'occorente per il viaggio verso casa di Honoka. Ormai si era risoluta. Sarebbe partita, sarebbe diventata un'abile ninja medico e avrebbe dimenticato tutta quella assurda storia senza senso su Shikamaru e Temari. Avrebbe chiarito tutto e si sarebbe dimenticata di loro.

Poco dopo arrivò Hinata, in compagnia di Sakura e Ten Ten. Ino squadrò le tre sospettosa: solitamente quando si riunivano tutte insieme non era un buon segno, evidentemente volevano farle una bella lavata di capo.

Ed in effetti...

-"Come diavolo ti viene in mente di partire, Ino?!?"- sbottò Ten Ten, facendo tremare le pareti della casa.

-"Oh insomma, Ten Ten! Voglio diventare una ninja medico e questa è un'ottima occasione!"- ribatté Ino sbattendo con violenza dei maglioni nella valigia. Ten Ten li riprese e li rimise al suo posto.

-"Ten Ten!!!"- ringhiò Ino.

-"Insomma!!! Figurati se te ne devi andare dall'altra parte della Terra del Fuoco per colpa di una tipa con quattro codini assurdi in testa!!!"- ribatté Ten Ten.

-"Io non me ne vado via per quello!!!"- urlò Ino.

-"Ah no?!? E per che cosa, allora?!?"- sbottò Ten Ten.

-"CALMATEVIIII!!!"- urlò Sakura, irritata da quello sclero generale. -"Ciò che Ten Ten sta cercando di dirti, e che in fondo pensiamo tutte quante, è che secondo noi andartene da qui è il modo più comodo e semplice per scappare dalla realtà, Ino..."- spiegò tranquillamente Sakura.

-"Ah sì? E quale sarebbe la realtà, sentiamo?"- chiese Ino, infastidita.

-"La realtà che tu non vuoi ammettere è che tu sei gelosa di..."-

-"...di mio nonno! Non dire una parola di più, Sakura Haruno! Non voglio nemmeno sentire quello che avete da dire perché già lo immagino! E vi dico che non è così!"- ringhiò Ino, risbattendo con forza i vestiti dentro la valigia. -"E poi ormai ho già dato la mia risposta a Tsunade, mi dispiace... partirò settimana prossima, punto e stop!"-

Ten Ten uscì furibonda dalla stanza dell'amica, sbattendo violentemente la porta. Tutta la seguirono.

-"Ma sei impazzita?!"- urlò Ino.

-"No, sono solo stanca di sentirti dire certe stronzate!!!"- la rimproverò seriamente l'amica -"Insomma, si può sapere dov'è finita la vecchia Ino?! Quella grintosa che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, tantomeno da una sabbiaiola con in testa uno scopettone!!! Tu non sei più la Ino che conoscevo io, la mia amica non sarebbe mai scappata davanti alle difficoltà, avrebbe combattuto fino alla fine e avrebbe chiarito le cose con Shikamaru, prima di sparire per un anno ai confini del mondo! Quindi mi dispiace Ino, ma non ho intenzione di ascoltare una parola di più fino a quando non avrai cambiato idea... ciao!"- e dicendo questo, Ten Ten uscì sbattendo violentemente la porta.

Ino rimase lì, tremante per il nervoso. Non era possibile. Quello era un incubo. Tutto stava andando a rotoli. Tutti ce l'avevano con lei. Perché stava accadendo tutto questo? Quando sarebbe finito tutto quel dolore? Chi aveva torto, chi ragione? Andarsene era davvero la soluzione migliore? Ma Ino non riusciva più a trovare il coraggio che le serviva per reagire, la vecchia Ino di un tempo forse era scomparsa per sempre; e adesso, per la prima volta nella vita, avrebbe tanto voluto scegliere la strada più facile piuttosto che quella più giusta...

 

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Shikamaru se ne stava sdraiato a fissare le nuvole correre velocemente per quel bel cielo azzurro di primavera. Avrebbe voluto che anche la sua anima potesse essere più leggera, in modo che le giornate sarebbero potute trascorrere più rapidamente. Eppure aveva un peso lì, un groppo in gola che lo faceva sentire pesante e depresso.

Una ombra coprì il sole, risvegliandolo dal suo mondo di ragionamenti contorti. Si trovò davanti il viso sorridente di Temari.

-"Come mai tutta questa allegria...?"- chiese perplesso.

Temari si buttò a sedere di fianco a lui.

-"Oh nessun motivo in particolare... le belle giornate mi mettono di buon umore..."- rispose allegramente lei.

-"Cosa dovevi dire ieri alla fine, a Tsunade?"-chiese interessato il ragazzino.

-"A Tsun...? Ah, sì certo, a Tsunade... oh no, niente di particolare. Ah, sai che ho incontrato Ino poi?"- ghignò maliziosamente la bionda.

Shikamaru si sollevò di scatto, fissando Temari interrogativo.

-"Ah sì? E ti ha detto qualcosa?"- chiese lui, ansioso.

-"Oh sì! Era al settimo cielo per la proposta di Tsunade!!!"- sorrise Temari, falsamente contenta.

-"...quale proposta...?"- chiese Shikamaru, perplesso.

-"Ma come, non lo sai?! Tsunade ha proposto a Ino di partire per andare da Honoka, una famosissima ninja medico, a fare un apprendistato di un anno ai confini della Terra del Fuoco con la Terra delle Rocce! E' un'occasione irripetibile, sai? E Ino l'ha accettata giusto stamattina! Ma come, non te lo ha detto? Pensavo che foste amici..."- sussurrò divertita Temari.

Shikamaru fulminò la bionda con lo sguardo.

-"Lo hai capito benissimo anche da sola che io e Ino abbiamo litigato... finiscila di fare l'ipocrita!!!"- ringhiò Shikamaru, alquanto infastidito dall'ipocrisia di Temari.

La ragazza si offese molto. Si alzò e guardò male Shikamaru.

-"Senti un po'... non so che cosa diavolo tu voglia rimanere a fare qui a Konoha, soprattutto ora che Ino se ne va... sicuramente la mia proposta è ancora valida... almeno io ho il buonsenso di avvisarti, prima di andarmene..."- e dicendo questo con un pizzico di cattiveria, Temari se ne andò, lasciando Shikamaru in uno stato di confusione totale.

D'altronde Shikamaru poteva fidarsi davvero di Temari? Il ragazzo sapeva bene che la gelosia... era un sentimento implacabile, che aveva provato sulla sua stessa pelle. Spingeva a fare e a dire qualsiasi cosa. Shikamaru aveva capito della gelosia di Temari verso Ino e per questo decise di diffidare di quella notizia così dolorosa, sparata a bruciapelo e senza sicurezza alcuna.

 

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La porta dello studio di Tsunade si spalancò con forza. L'hokage fissò Shikamaru alquanto contrariata. Questo si avvicinò, ancora col fiatone per la lunga corsa, e sbatté con forza i pugni sulla scrivania della donna.

-"Okay, prima di tutto bussare non è un optional e seconda cosa, ti sei dimenticato le buone maniere tutte di botto?!"- si lamentò Tsunade, fissando Shikamaru con irritazione.

-"E' vero che Ino se ne andrà?"- domandò con furia Shikamaru.

Tsunade rimase spiazzata dalla domanda del ragazzo.

-"Sì, certo... farà un anno di apprendistato presso una mia amica, piuttosto lontano da qui... perché?"- chiese la donna, ancora sorpresa dalla reazione del ragazzo.

Questa volta, Shikamaru non riuscì a ribattere. Era vero. Ino se ne andava via. Via, lontano, per un anno intero. Lontano da Konoha. Lontano da lui. Allora era vero, Ino non era sua. Ino doveva decidere da sola, per se stessa. Ino non aveva più bisogno della sua protezione. Ino se ne andava da Konoha e lo lasciava da solo. Attorniato da amici, ma profondamente solo.

"Che farò senza di te, Ino...?" era l'unico egoistico pensiero che gli riuscisse ad occupare la mente in quel momento.

Tsunade fissò il ragazzino, che da qualche minuto sembrava caduto in catalessi, fermo a fissare un punto nel vuoto.

-"Shikamaru..."- lo richiamò l'hokage. Il ragazzo si riprese, guardandola perplesso. -"...allora, hai pensato alla mia proposta?"-

-"Proposta... quale proposta...?"-

-"Ma ci sei o ci fai?"- si irritò Tsunade -"Insomma, Shikamaru, partirai o no con Temari per passare sei mesi al Villaggio della Sabbia?"-

Shikamaru rimase un attimo perplesso, fissando la donna che lo scrutava perplessa.

-"Sì, Tsunade, penso proprio che ci andrò..."- rispose Shikamaru d'impulso. D'altronde, quella era l'unica prospettiva allettante che lo attirava. L'unica che gli prometteva un po' meno dolore. Sicuramente era meglio che rimanere per un anno intero a Konoha senza Ino.

 

  
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