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Autore: hellnaw    19/03/2013    8 recensioni
Era passato un anno esatto.
Da un anno esatto Harry era da solo.
Da un anno esatto viveva senza Louis,aveva dimenticato la sua voce,la sua risata,il colore dei suoi occhi,il tepore delle sue labbra contro le sue,il suo tocco.
Da 365 giorni,Harry puliva la panchina davanti alla fermata del treno,salutava il capotreno e rimaneva seduto lì tutto il giorno,aspettando l'arrivo di Louis.
Per 365 giorni,si era svegliato all'alba e si era addormentato a notte fonda.
Faceva una misera colazione,un misero pranzo con un panino e una cena al take away.
[..]
Harry non riusciva più a vivere,da un anno.
**
Erano passati tre anni.
Di Louis non c'era nemmeno l'ombra.
Harry continuava a sperare,continuava a dimagrire,ad indebolirsi,a morire.
**
2190 giorni senza Louis. Harry strinse gli occhi.
Si chiamava Louis?
**
Dopo 2986 giorni,Harry si era completamente dimenticato di Louis.
[tratto dalla storia di 'Hachiko']
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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*consiglio di ascoltare questa canzone a ripetizione c:

To My Dearest Love,
Goodbye.
 
Harry correva.
Correva a perdifiato,sentiva che se avesse continuato a correre così velocemente,avrebbe preso il volo,come un angelo.
La neve cadeva sempre più e non aveva indossato nient'altro che un maglione di lana.
Non aveva tempo di vestirsi pesantemente,se l'avesse fatto,sarebbe morto. Se non l'avesse fatto,sarebbe morto lo stesso.
Harry però attribuiva due significati differenti alla parola morte.
Il primo era la malattia.
Si sarebbe ammalato con tutto il freddo e il ghiaccio inglese.
Il secondo,era Louis Tomlinson.
Se avesse perso tempo a vestirsi,probabilmente non l'avrebbe più rivisto e sarebbe morto dentro.
Harry continuava a correre con i polmoni che bruciavano,le gambe andavano a fuoco e il naso colava. Harry non voleva dire addio al suo amore più grande,non voleva dire addio a Louis. Era tutta la sua vita.
Arrivò in stazione in un tempo da record. Aprì violentemente la porta d'ingresso e si tuffò all'uscita,verso la partenza dei treni.
Era notte fonda,fortunatamente era tutto deserto e Harry poteva facilmente vedere quella chioma mora e quegli occhi blu e meravigliosi.
Dio,Harry era così follemente innamorato.
Non fece neanche in tempo a prendere fiato che voltò velocemente la testa a destra e poi a sinistra,facendosi male al collo.
Il treno non c'era.
Harry rimase lì,tremante e distrutto. Era un disastro sia all'interno che all'esterno.
I polmoni soffrivano bruciando,le gambe chiedevano pietà e le labbra,di solito rosee e morbide,erano viola e secche.
Louis se n'era andato.
Senza un motivo apparente,senza una ragione,se n'era andato e l'aveva lasciato solo.
Harry non poteva sopportarlo.
Strinse il biglietto che aveva in mano e si lasciò cadere a terra,con le lacrime che cadevano violente e calde sulle guance. Gridò alla notte il suo dolore e rimase a terra,piangendo come un dannato. Non era affatto possibile che si fossero divisi,era impensabile. Harry e Louis erano la forma d'amore più grande di sempre,non potevano vivere l'uno senza l'altro.
Non ce la facevano.
E allora perché l'aveva abbandonato?
Perché aveva scritto un biglietto dove diceva che se ne sarebbe andato via per un tempo indeterminato?
Harry non capiva,non aveva mai capito la mentalità del ragazzo. Si era sempre limitato ad amarlo,proteggerlo e a farlo vivere.
Voleva che Louis vivesse al massimo,perché lo conosceva bene e sapeva che per lui il rischio era una delle tante gioie della vita.
Harry non gli faceva mancare nulla,perché se n'era andato?
Lo sapeva che senza di lui,non avrebbe ripreso a vivere,ma anzi,sarebbe morto dentro.
Cominciò a tremare e si sentì improvvisamente troppo debole.
Tanto valeva rimanere lì e morire congelati.
Ma no,non poteva farlo.
Louis sarebbe tornato e lui non poteva farsi trovare sottoterra.
Però faceva tanto freddo. Harry quasi non riusciva a respirare,emetteva solo dei suoni rauchi e sentiva le orecchie bruciare.
Cercò di scaldarle con le mani,ma ottenne solo un dolore più acuto. Continuò a piangere,un pò per il dolore fisico,un pò per quello al cuore.
Il respiro si condensava davanti a lui ogni qualvolta cercasse di respirare a bocca aperta.
Posò lo sguardo sull'orologio e vide che era l'una passata. Era così stanco,infreddolito e distrutto.
Si alzò con uno sforzo disumano e cercò di rimettersi in piedi. Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e tirò su col naso.
Mormorò un 'Ti amo Louis' al cielo e si voltò per ritornare a casa sua.

**
Era passato un anno esatto.
Da un anno esatto Harry era da solo.
Da un anno esatto viveva senza Louis,aveva dimenticato la sua voce,la sua risata,il colore dei suoi occhi,il tepore delle sue labbra contro le sue,il suo tocco.
Da 365 giorni,Harry puliva la panchina davanti alla fermata del treno,salutava il capotreno e rimaneva seduto lì tutto il giorno,aspettando l'arrivo di Louis.
Per 365 giorni,si era svegliato all'alba e si era addormentato a notte fonda.
Faceva una misera colazione,un misero pranzo con un panino e una cena al take away. Se era fortunato,Liam,il bigliettaio,gli faceva compagnia con una bevanda calda d'inverno e una granita d'estate. Harry accettava volentieri la sua gentilezza e scoppiò in lacrime quando Liam gli fece il regalo di compleanno.
Harry non riusciva più a vivere,da un anno.
I capelli erano sempre più spettinati e i suoi occhi sempre più spenti.
Lentamente,si stava uccidendo. Si uccideva quando ogni mattina,si svegliava ed andava in stazione con una speranza che diveniva più flebile con il passare dei giorni.
Si uccideva ogni volta che tornava a casa e vedeva le loro foto appese all'ingresso.
Harry sapeva di essere diventato oggetto di pena di molte persone. Provavano pietà per lui e qualche volta,qualche panettiere o pasticcere,gli lasciava qualche dolce davanti alla porta di casa. Harry ringraziava sempre con un sorriso spento e si portava le torte in stazione,per poi mangiarle se aveva fame.
Si chiedeva dove fosse finito Louis.
Non aveva il coraggio di muoversi da quella stazione per andare a cercarlo,si rifiutava di  immaginare che il ragazzo non volesse più tornare.
Louis sarebbe tornato,la sua vita era lì.
La sua vita era Harry e qualunque cosa stesse vivendo Louis in quel periodo,non era di certo vita.

**
Erano passati tre anni.
Di Louis non c'era nemmeno l'ombra.
Harry continuava a sperare,continuava a dimagrire,ad indebolirsi,a morire.

**
2190 giorni senza Louis. Harry strinse gli occhi.
Si chiamava Louis? O era William?
Santo cielo,Harry,non ti ricordi il nome del tuo amore?
**
 
Dopo 2986 giorni,Harry si era completamente dimenticato di Louis.
Quando era nato? Come si chiamava? La sua voce com'era? Era lui che preparava la colazione la mattina o era Harry?
L'unica cosa ancora viva nella sua mente era il suo sorriso,tutto qui. Ricordava alla perfezione le sue labbra sottili incurvarsi in un sorriso e mostrare i denti perfettamente allineati e splendidi.
Forse se lo ricordava perché era un tipo così tanto sorridente che era impossibile non notare quella bella curva sul suo volto.
Oppure Harry era talmente innamorato del sorriso del ragazzo che l'aveva memorizzato nei minimi dettagli.
Un secondo.. Harry era innamorato di un ragazzo? Cominciava a dimenticarsi troppe cose per colpa del dolore.
Era così strano da pensare.
Harry Styles innamorato di un ragazzo dal sorriso perfetto.
Sorrise involontariamente al pensiero del sorriso di quello sconosciuto che da otto anni ormai popolava la sua mente.
Per la prima volta,dopo 2986 giorni,Liam vide Harry sorridere e sorrise a sua volta. Si portò una mano sulla bocca,felice.
Vedere Harry sorridere per la prima volta,gli aveva illuminato la giornata.

**
Erano passati ben dieci anni.
Harry stava ritornando a casa da ciò che poteva presumibilmente essere la sua ultima notte in stazione.
Oramai aveva perso le speranze.
Aveva passato due giorni di fila in quel posto,senza ritornare a casa.
Aspettava,guardava le persone scendere e salire dai treni,sperava e puntualmente,veniva ferito. Il freddo gli aveva praticamente seccato le dita e a malapena riusciva a respirare,dato che l'aria bruciava e faceva male nel naso.
Harry non fece neanche caso ai biscotti davanti alla porta di casa sua,ormai era abituato. Fece però caso ad una lettera infilata nella cassetta.
La prese curioso e lesse l'indirizzo dalla quale proveniva. Veniva da un luogo di cui non aveva mai sentito parlare,quindi si chiese chi potesse avergli mandato una lettera.
Non aveva amici al di fuori di quella città. Non si poteva nemmeno dire che aveva degli amici,se non fosse stato per Liam.
Ma oramai Liam aveva quasi 30 anni e si era fatto una famiglia. Harry non voleva essere di peso e cercava di rimandare ogni suo invito a cena.
Non si prese nemmeno la briga di rientrare in casa,ormai era seduto a terra e stava cercando di aprire quella busta,cosa molto difficile dato che il freddo gli aveva congelato le mani.
Dopo interminabili secondi,Harry riuscì a strappare la busta e la lanciò via.
La lettera iniziava con un "To My Dearest Love",così Harry pensò che qualcuno avesse sbagliato casa,ma continuò a leggere lo stesso.
"Al mio più caro amore,
ti ricordi di me?
Io non ho intenzione di dirti nulla,se ti sarai dimenticato di me,leggendo questa stronzata forse qualcosa ricorderai.
Volevo solo spiegarti il perché del mio addio. Allora,vorrei precisare che proprio addio non era.
Si stava avvicinando il tuo compleanno e volevo organizzarti una piccola sorpresa. Una specie di festa a sorpresa,sì. Era tutto pronto,dovevo solo recarmi lì per dare l'ok,ma cazzo,sai quanto io sia sfigato!
In questo momento ti sto scrivendo sdraiato su un letto d'ospedale e con un sottofondo che fa sempre 'tick tick,tack,tack'.
Penso che quell'aggeggio si chiami elettrocardiogramma,boh,che ne so io. Sono qui,perché ho avuto un infarto,già.
E sono a rischio,insomma,se me ne arriva un altro,crepo direttamente!
Questo infarto mi è venuto quando sono sceso dalla stazione. Mi sentivo tremendamente male,avevo il cuore a mille per tutto il viaggio.
Questo continuava da quando ti ho lasciato quel biglietto sul tavolo. Senza di te non riuscivo a muovermi,amore.
Sì,ti ho appena chiamato amore.
Sai quanto detesti fare il dolce,non predermi per il culo,va bene? Però mi sa che devo essere tanto dolce in questa lettera,dato che probabilmente sarà la prima e l'ultima.
Oh Harry,amore mio.
E' così buffo.
Prima Dio ci mette insieme,ci fa diventare la personificazione dell'amore e poi ci separa.
Il Grande Capo non lo capirò mai,più tardi gli chiederò spiegazioni. Mi sa che gli farò un bel discorso,un discorso da leader. Perché io sono un leader,non è vero Harry?
Mi manchi da morire. Non avevo mai immaginato che potessi sentire la mancanza di una persona così tanto da sentirmi male.
Mi sta uccidendo Harry,la lontananza mi uccide pezzo dopo pezzo.
Mi sto ammalando sempre di più in questo ospedale di merda,non ci posso credere. Avevo sempre pensato che gli ospedali salvassero le vite,non che le lasciassero morire così.
Non mi caga nessuno sai? Qualche bella infermiera forse,ma solo perché non sanno resistere al mio fascino.
Perché io ho fascino,non è così amore?
Oh Harry.. Ti amo così tanto.
Ricordo ogni piccolo dettaglio di te. Ok,forse non proprio di te.
Del tuo sorriso ecco.
Sì,mi sto dimenticando la tua voce,il tuo calore,la tua abilità con le mani,tutto. Tranne il sorriso.
E le tue fossette,oddio. Le fossette più belle del mondo.
Non posso crederci che sono tutte mie,che solo io ho avuto l'onore di baciarle e di affondarci il dito dentro. Non posso nemmeno credere che tu esista Harry.
Una persona Un angelo come te,non puoi essere reale,una tale perfezione dovrebbe essere illegale anche in paradiso.
Ti ho amato in ogni secondo della mia vita Harold e ti amerò per ogni secondo dell'eternità lassù.
Ti vedrò,potrò seguirti ovunque andrai,senza essere denunciato per stalking hahah
Spero solo tu sia stato più forte di me,ma conoscendo la tua fragilità,so che non è così. Avrai fatto le peggio stronzate amore.
Mi dispiace vita mia,mi dispiace per tutto il dolore,non riesco nemmeno ad immaginare quanto tu abbia sofferto,perché sei così bello che non ti meriti del male.
Credo tu stia continuando a chiederti chi cazzo sia questo idiota che scrive stronzate dopo l'altre,ma,Harry,tu sei il mio amore più grande e io il tuo.
Ci siamo amati come pochi prima d'ora,siamo stati l'uno il sogno dell'altro,il motivo per cui valeva la pena vivere.
Io mi alzavo la mattina e preparavo quei buonissimi Special K e ti ricordi ciò che dicevo,vero?
'Special K,the best way to start a day!'
E tu ridevi Harry,cazzo se ridevi.
Ridevi per ogni mia battuta,per ogni cosa facessi. Ridevi e basta e più tu ridevi,più io avevo le vertigini e mi sentivo male,perché sentivo che il nostro amore era così forte e travolgente che faceva quasi male.
Babycake,io ti amo.
Ti amo da morire,ti amo splendidamente,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo!
E se stai piangendo,ti prego fermati. Io sono quello che ti fa ridere Harry,sono Boo.
Quando starai leggendo io sarò già a litigare con il Grande Capo,riesci ad immaginarmi? Uno come me che litiga con Dio,accidenti.
In poche parole,sarò già morto.
Mi fa strano scriverlo,come se rendesse più vera la cosa. Mi dispiace non averti potuto amare per un'ultima volta.
Amavo quando sussurravi il mio nome contro le mie labbra.
Grazie per l'amore che mi hai dato Harry,avrei voluto sposarti,ma non so se Dio ami i gay quanto gli etero.
Devo approfondire l'argomento.
Beh Harry,amore mio,ti devo lasciare. Ti amo e ti amerò per sempre,diciamo per l'eternità.
Sarà meglio che BigBoss ami le cose sconce tra uomini,perché,Harry,mi manca il tuo corpo e lo voglio non appena ti rivedrò.
Per sempre tuo,
Louis."
Harry tremava e le lacrime avevano bagnato la carta della lettera.
Louis,era Louis. Era Louis che gli aveva scritto,il suo ragazzo,il suo angelo. Quel ragazzo dagli occhi azzurri come il ghiaccio e i capelli mori spettinati.
Quel ragazzo che era stato tutta la sua vita e che lo era fino a quel momento.
Aveva riconosciuto la scrittura e non aveva potuto fare a meno di leggere quella lettera con la sua voce.
La voce di Louis,del suo Boo,era la voce più bella del mondo.
Lo tranquillizzava,lo faceva ridere,oh se lo faceva ridere.
Si ricordava dei cereali,di quando lui mangiava con le mani solo per farlo cadere dalla sedia in preda ad un attacco di risa.
Non riusciva a credere di essersi dimenticato di una persona così importante e speciale. Adesso poteva attribuire un volto a quel sorriso campato per aria che gli veniva sempre in mente.
Poteva finalmente ricostruire i pezzi di un'angelo e sorridere di nuovo.
Poteva riascoltare la voce o la risata di Louis per poter piangere di nuovo dalla gioia. Magari anche ridere a crepapelle con l'immagine di lui e quei stupidi cereali.
Oppure poteva anche solo chiudere gli occhi e rilassarsi,immaginare di abbracciarlo e di amarlo un'altra volta.
Harry si portò la lettera sulle labbra,la baciò delicatamente e la mise sul cuore.
"Ti amo anche io Louis." mormorò guardando il cielo,questa volta per una valida ragione.
Si stese sul marciapiedi e chiuse gli occhi,dicendosi che tanto non valeva la pena alzarsi ed entrare in casa,era troppo stanco e felice.
Si addormentò con un sorriso sulle labbra mentre le neve continuava a cadere abbondante,segno che la temperatura era scesa al di sotto dello zero,una temperatura mortale.
**
Harry correva.
Correva a perdifiato,sentiva che se avesse continuato a correre così velocemente,avrebbe preso il volo,come un angelo.
La neve cadeva sempre più e non aveva indossato nient'altro che un maglione di lana.
Non aveva tempo di vestirsi pesantemente,no.
Harry continuava a correre con i polmoni che bruciavano,le gambe andavano a fuoco e il naso colava.
Arrivò in stazione in un tempo da record. Aprì violentemente la porta d'ingresso e si tuffò all'uscita,verso la partenza dei treni.
Era notte fonda,fortunatamente era tutto deserto e Harry poteva facilmente vedere quella chioma mora e quegli occhi blu e meravigliosi.
Dio,Harry era così follemente innamorato.
Non fece neanche in tempo a prendere fiato che voltò velocemente la testa a destra e poi a sinistra,facendosi male al collo.
Il treno non c'era.
Harry rimase lì,tremante e distrutto. Era un disastro sia all'interno che all'esterno.
I polmoni soffrivano bruciando,le gambe chiedevano pietà e le labbra,di solito rosee e morbide,erano viola e secche.
"Ehi coglione!" lo chiamò una voce.
Harry si voltò e vide Louis guardarlo arrabbiato.
Lo stava squadrando dalla testa ai piedi.
Harry ansimò. "C-Che c'è?" chiese preoccupato.
Louis sorrise dolcemente e si avvicinò di qualche passo. Lo abbracciò e cercò di avvolgerlo completamente con le sue braccia. Harry inspirò quel profumo e sorrise.
"Fa freddo e guarda come sei conciato."
Harry si voltò confuso. "Perché,come sono conciato? - disse guardandosi - Mi sento molto bene ad essere sincero."
Il moro sorrise divertito. "Sì,ma solo perché ti sto scaldando io." ribattè accarezzandogli una guancia.
Harry chiuse gli occhi,beandosi di quel tocco che non sentiva da più di dieci anni. Credeva di sognare.
"Oh Harry.. - Louis sospirò - Sei così bello e indifeso."
Louis si morse il labbro e si passò una mano dietro il collo.
Harry aveva capito. Si sentiva a disagio,si ricordava di tutte le volte che l'aveva pregato di dirgli cose dolci,con scarsi risultati. Sorrise e gli prese la mano.
"Allora non sei morto." disse accarezzandogli il dorso con il pollice.
Louis rise. "Dipende. Che significato attribuisci tu alla morte?" chiese cominciando ad incamminarsi verso una meta indefinita.
Harry ci pensò su.
Per lui la morte era Louis Tomlinson,ma sembrava così stupido da dire.
"Deve avere per forza un significato?" chiese speranzoso.
Louis scosse la testa. "No,anzi. Se non vuoi puoi anche dimenticarti della morte dato che stiamo per vivere senza una fine."
Il riccio annuì e si fermò. Prese il volto del ragazzo e gli stampò un morbido e dolce bacio. Lasciò che le sue labbra aderissero completamente a quelle del moro e finalmente potè risentire quel tocco magico che solo le labbra di Louis sapevano dargli. Il moro rise a metà del bacio e scosse la testa.
Harry lo guardò confuso.
"Adesso chi lo sente il Grande Capo?" ridacchiò passandosi una mano tra i capelli. "Speravo in un tuo aiuto per convincerlo a farci fare porcherie in paradiso,dato che non credo riuscirà a resistere alla tua tenerezza."
Harry gli diede un altro bacio veloce e sorrise. "Beh,c'è anche l'inferno. Mi basta un posto dove possa amarti liberamente Louis."
Il moro sorrise e gli prese la mano. "Allora andiamo a fare il culo a strisce a BigBoss."
Harry annuì e gli prese il volto tra le mani.
"Mi sei mancato così tanto.. - mormorò - Ti amerò per l'eternità."
Louis gli baciò le labbra e sorrise contro la sua pelle. "Ti amerò anche io Babycake."
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dunque.

io avevo i lacrimoni mentre scrivevo,forse perchè Hachiko è sempre stato un mio punto debolissimo e dare ad Harry la parte del cucciolone che muore,mi ha spezzato il cuore.
poi è pure una Larry e per me,Hachiko e Larry insieme sono la morte totale.
l'ho scritta in ben 3 ore,dalle 21 fino alla mezzanotte,ma la carico ora perchè ero troppo stanca :')
spero che il mio 'impegno' venga premiato con qualche recensione,boh.
è la mia prima os triste,spero che sia uscita bene.
perdonatemi tutti gli errori grammaticali/logici e il resto çç
la lettera di Lou,l'ho scritta in un momento di depressione,spero non sia troppo sdolcinata o triste.
ho messo il coso del BigBoss per provare a sdrammatizzare hahah
e per gli Special K,il video è questo c:
sinceramente,mi fa sempre morire HAHAHAHAH
poi la risata di Harry mi da i brividi,aiuto lol
spero commentiate questa os e mi facciate sapere cosa ne pensate,ci tengo davvero molto.
un bacio,
stayupallnight.
  
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