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Autore: Hann e Jay    06/10/2007    3 recensioni
Era una giornata come tante. Almeno, una giornata come tante se non fosse stato che Jay Darlow e Hannalise Woolf non erano due semplici ragazze di rispettivamente 16 e 19 anni, ma due soldati. Ed anche tra le migliori anche se in quel momento non si sarebbe detto.
«Al diavolo, Hann! Mi hai fregato di nuovo!» sbuffò la bionda più giovane, mentre l'altra si limitava ad incrociare le braccia e mostrare il solito volto impossibile alle proteste della compagna.
«Sei tu che sei una frana. Giocare a scacchi non è così difficile.»
Salve! Siamo fullmetalQUEEN ed Envy_Love ! °-° questa fiction è il frutto del nostro ingegno, nata per voi ! ^^ Pairing principale- EdWin
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – Caos Between Snown

 
Avevano continuato a camminare per tutto il resto della giornata, soli e quasi indifesi: nella neve gli veniva complicato persino muoversi, figurarsi combattere. Se fosse capitata l’occasione di combattere l’unica era usare l’alchimia a distanza di Ed, sennò erano spacciati. Quasi, per lo meno. Dopotutto, là fuori, al gelo, c’era sempre Hannalise. Prima o poi si sarebbero incontrati, dopotutto dovevano superare tutti e quattro il confine per Drachma. Prima o poi, nella capitale, si sarebbero incontrati.. o no ? E se Hannalise avesse subito qualche grave ferita.. o se fosse stata uccisa ? Questo pensava Jay, ma subito scosse la testa, ricredendosi: Hannalise non era il tipo da gettare la fiacca così facilmente: anche con una ferita sarebbe sopravvissuta e di certo sarebbe andata avanti.. in caso, Hann era pur sempre un ottimo medico, quindi se la sarebbe cavata anche nella peggiore situazione. Dunque si decise: sarebbe andata avanti, l’avrebbe fatto principalmente per rivedere l’amica, che avrebbe comunque continuato la missione, con o senza Jay, Ed e Al. E Jay lo sapeva che l’avrebbe fatto: si sarebbero di certo rincontrate nella strada verso il completamento della missione.
«Jay-san..» gemette Alphonse, ancora sorretto da Jay, nuovamente infreddolito fino all’osso.
«Resisti, Al! Stiamo arrivando, avanti..» tentò di convincerlo: ma Al stava letteralmente congelando, forse non avrebbe resistito ancora a lungo. «Ed!» chiamò. Si voltò a destra e a sinistra, ma non lo vide da nessuna parte «ED!» urlò ancora, cercando di vedere meglio attraverso la neve: niente, Edward era scomparso.. possibile ?!
«Jay-san..» fece ancora Alphonse, tentando di sorreggersi da solo, tirandola per la manica, indicando dietro di se «..temo che non ce l’abbia fatta.. non lo vedo da un po’..» a Jay mancò un battito .
«Aspettami qua ! E, ti prego, resisti!» si voltò di corsa, cominciando a correre nella neve, piuttosto impacciata nei movimenti, urlando il nome di Edward, senza trovarlo da nessuna parte . E continuò a urlare, chiamandolo, ma senza ottenere risposta. Continuò a tornare indietro, con le lacrime agli occhi per aver perso Ed e per il freddo: inoltre stava lasciando solo Alphonse.. accidenti! Tornò da Alphonse, sorreggendolo nuovamente «Intanto porto te al riparo! Poi penso a Edward!» urlò, cercando di farsi sentire il più possibile. Sentì Alphonse tremare sempre di più, sotto di lei. Avanzò ancora, quindi, arrivando a vedere in lontananza un punto nero che andava sempre allargandosi: una grotta, una seconda grotta che magari era più grande della precedente. Portò Alphonse la dentro, uscendo fuori dal mascone il suo nuovo aggeggio, riscaldando Alphonse, che in un batter d’occhio si sentì meglio, poi riscaldò anche se stessa, sentendosi decisamente risollevata. Si alzò nuovamente, quindi, voltandosi verso l’uscita della grotta.
«Aspetta, Jay-san!» fece Alphonse, alzandosi a sedere. «Vengo con te!» e si alzò. Jay lo guardò male, ma tanto male che Alphonse si ricredette e si sedette nuovamente a terra, osservandola quasi spaventato «O-Okay, resto qua..» e Jay sparì, uscendo nuovamente nella neve. Ripercorse quasi tutto il tragitto al rovescio, cercando Edward, urlando il suo nome a destra, a sinistra, avanti e indietro. Fece talmente tanti giri che alla fine perse l’orientamento, continuando a camminare senza un punto di riferimento. Dopo tanti sforzi, alla fine, finalmente riuscì a vedere qualcosa nel bianco: un puntino nero. Vi corse contro, e per correre si intende camminare veloce nella neve. Alla fine, arrivata là col fiatone per il freddo s’accorse d’essere tornata alla grotta. S’accasciò stanca accanto ad Alphonse, crollando a terra totalmente per il freddo. Prima di chiudere gli occhi vide solo l’immagine sfocata di Hann che la guardava impassibile come sempre, ma preoccupata nel tono, invocando il suo nome.. poi, il buio.

«Come sta?» chiese Edward mezz’ora dopo, quando Jay riaprì gli occhi e si guardò intorno, spaesata.
«Abbastanza bene, ha avuto un mancamento a causa di un calo di zuccheri dovuto al freddo. Adesso sta molto meglio..» Jay spalancò gli occhi alla vista di Hann: non aveva più il suo giaccone, e i vestiti erano in parte lacerati: per la pelle, era intatta, e sapeva anche perché.
«Hann!» esclamò, scattando a sedere «Ma che è successo?!»
«Niente, stà calma.» e la fece distendere nuovamente «E’ tutto okay, non devi preoccuparti. E’ solo che il combattimento contro quell’orso mi ha causato un po’ di intoppi..» e sul suo volto impassibile comparve un sorriso rassicurante: uno dei suoi soliti, rari sorrisi dolci. Dopo poco, però, scomparve, lasciando il posto al solito sguardo serio. Poi, Hann si voltò verso Edward, che la osservava inarcando un sopracciglio «Non è che riusciresti a ricrearmi i vestiti?»
«Non c’è abbastanza materiale..» disse Edward, osservando com’era conciata «Posso utilizzare la materia presente per creare qualche piccolissimo rattoppo.. non posso ricreare tutto.»
«Mi va bene lo stesso.» disse Hann. Edward unì le mani, per poi posarle sulla manica di Hann, sull’unica intatta. I vestiti divennero leggeri più di quanto già fossero, più pronti a strapparsi, ma di certo copriva le parti più importanti: quelle parti che di certo dovevano stare coperte il più possibile.
Jay riuscì a portarsi in piedi ma solo con il sostegno di Alphonse; nel frattempo, la bufera di neve stava scemando e dovettero aspettare solo un'ora scarsa prima di poter proseguire il cammino. Hannalise guidava il resto del gruppo, mentre continuavano ad arrancare attraversando i monti Briggs. Ci vollero ben 5 giorni prima di arrivare sani e salvi al confine di Drachma, anche se stremati dal lungo viaggio che però non era ancora giunto al termine.





Angolo delle autrici Allora.. che ve ne pare di questo secondo capitolo? Sapete, inizialmente la voglia di far sparire Hann dalla circolazione fino al capitolo cinque era forte, ma.. poi ci abbiamo (ma sei tu che hai scelto! >.< ndJay)(dettagli! >.< ndHann) che forse era meglio evitare. Sarebbe finita troppo al centro dell'attenzione. Poooi.. bho, non lo so. A dire il vero non c'è molto da dire, solo che non sembra apprezzata.. pasienza ! XD capita, ma noi continueremo a tempestare l'efp con le nostre magnifiche (a parer nostro) fic ! >.< bhè, adesso vi salutiamo.
Un big kiss a tutti!

Hann e Jay
  
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