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Autore: EmmaStarr    19/03/2013    10 recensioni
Siete stufi delle solite storie dei Malandrini dove non succede mai niente?
Siete pronti per un'incredibile avventura oltre i confini del tempo e della magia?
Bé, i Malandrini di sicuro no, ma che ci volete fare... le avventure capitano, specie se è la mia testolina contorta a prepararle. u.u
Ebbene sì, ritornano i nostri benamati Malandrini che, in compagnia dell'incantevole Lily Evans, dovranno vedersela con ripetuti viaggi nel tempo alla ricerca di alcuni misteriosi rubini...
Dove finiranno? In un lontanissimo passato? In un remotissimo futuro? Quali misteriosi personaggi incontreranno? In che disperate situazioni si troveranno? La loro amicizia rimarrà salda, nonostante tutto? Sarà forse in seguito a questo viaggio che finalmente Lily cadrà ai piedi di James? Oppure falliranno e non torneranno indietro mai più?
Per scoprirlo... leggete!
Dal capitolo 2:
“Insomma, dovremmo viaggiare nel tempo, senza nemmeno poterci smaterializzare, per recuperare questi cosi a sprezzo della vita, e avremo solo un giorno per ogni rubino?” domanda Remus.
“Proprio così!”
“Siamo fottuti” conclude Sirius. E gli do ragione. Oh, se gli do ragione.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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XXXII

 

 

Ok, sono qui un'altra volta.
E anche stavolta, come tutte le sante volte in cui appaio qua sopra, nella storia avrà un POV tutto suo un altro personaggio, diverso dai Malandrini e da Harry. Quale? Scommetto che ci potrete arrivare, direi. In comune con Harry il Personaggio Misterioso ha però una certa parentela con... Ok, basta, che tanto avete capito tutti di chi sto parlando ^^
Perciò, senza ulteriori indugi, andate pure a leggere il capitolo!
Vostra
Emma ^^

 

 

Non posso crederci. Siamo in un mare di guai.

Intendiamoci, non è che ce la siamo sempre cavata rose e fiori, anzi.

Essere arrivati – vivi – fin qua va oltre ogni più rosea aspettativa. Il punto è che ora come ora tutti i miei amici sono rinchiusi in quella specie di bolla, e io sono rimasto fuori con l'unica persona con la quale non riesco a mettere giù due parole di fila.

Oh, ma io vorrei vedere voi a parlare con un figlio che non sapevate di avere e di circa otto anni più vecchio di te. Vorrei vedere voi. Insomma, vorrei vedere qualsiasi cosa, ma non quello che sto vedendo adesso.

Intanto, non è un dettaglio insignificante il fatto che io stia morendo di freddo. Letteralmente. Sto perdendo la sensibilità delle mani, cavolo.

Ma non potevamo stare davanti a quella collina, non con quei cosi che ci si avvicinavano. In realtà ha fatto tutto Teddy, Disilludendoci entrambi con un incantesimo non verbale.

È assurdo il fatto che non mi parli nemmeno. Io sono scusato, ma lui! Mi sembra di essere all'esame dei MAGO e non avere idea di cosa dire, è così imbarazzante!

Riflettendoci, siamo sott'acqua: c'è poco che potremmo dirci. Ma è come mi guarda, manco fossi una bomba ad orologeria. So che è strano, però è questa la sensazione che ho.

Avverto un movimento d'acqua, però, così so dov'è Teddy. Il che è un bene, perché si sta muovendo.

Lo rincorro – per così dire – finché non vedo la sua meta: una grotta, incassata nella parete. È sempre più buio, fa sempre più freddo.

Appena entriamo nella grotta, accendo la mia bacchetta: la luce ci serve, scusate.

Teddy si rende di nuovo visibile, e lo faccio anch'io: tanto qui non arriverà nessuno, siamo al sicuro.

Ho freddo. Ho freddo. Ho freddo.

Continua a nuotare, e io lo seguo. Ma cosa vuole? Dove vuole andare? Non siamo abbastanza nascosti?
Ho freddo. Ho freddo. Ho freddo.

Improvvisamente, si ferma. Mi verrebbe da dire: era ora. Era decisamente ora.

Il fatto è che questa è una galleria, perciò pensandoci bene era anche logico andare avanti. Ma lui si è fermato proprio in mezzo, è questo che mi lascia perplesso.

Ed improvvisamente, capisco che qualcosa non va.

Non faccio in tempo a realizzarlo che la sua bacchetta gli scivola di mano e va a fondo.

Anche lui sembra non avere più forze, sta affondando! Ma perché? Ma come? Non si sentirà mica poco bene? Il peggio è che l'incantesimo Testabolla funziona con la tua energia: se svieni, perdi conoscenza, la bolla si dissolve! E Teddy, lui...

Le labbra stanno assumendo un preoccupante colore viola, e improvvisamente tutto mi è chiaro. Io avevo freddo? Lui ne ha di più.

Ma sta andando a fondo, devo fare qualcosa!

Il suo corpo abbandonato è davvero spaventoso, ma ciò che è più spaventoso è la scia di bollicine che se ne va verso l'alto. La bolla che aveva intorno al naso sta svanendo, e lui non respirerà più!

Devo fare qualcosa, ora!

Caldo. Ci vuole caldo, e soprattutto aria!

Aria, aria... ma dove la trovo, se non gli funziona più l'incantesimo Testabolla?

Diavolo, Remus, tuo figlio sta morendo sotto i tuoi occhi, devi darti da fare! Altrimenti, come lo dirai agli altri?

Ma tanto gli altri sono chiusi in quell'enorme bolla...

Un attimo! Un'enorme bolla? Ma certo! Può funzionare, una bolla molto, molto grande. Posso farcela, ho letto da qualche parte come si fa. È come il Testabolla, ma ci vuole molta più energia.

Forza, forza!

Mi avvicino a Teddy e lo stringo a me, così la bolla si formerà intorno ad entrambi, poi mi concentro e recito l'incantesimo.

Niente.

Ma ce la devo fare, devo!

Lo recito con più forza, e alla fine dalla bacchetta comincia ad uscire una grande bolla d'aria.

Comincia a coprire me e Teddy, poi prende addirittura tutta la galleria con un raggio di quasi cinque metri!

Sono fiero di me stesso.

Possiamo addirittura appoggiarci al pavimento di roccia della galleria, questo è bene.

E ora, Teddy, dimmi che stai bene...

Figlio mio...

 

* * *

 

Ho freddo. Ho freddo. Ho freddo.

Un freddo atroce, sto morendo di freddo!

Ma... Ma sto morendo davvero?

Papà?

Papà, mi dispiace! Io non volevo questo, volevo avere un po' più di tempo.

La nonna ci resterà secca, e Harry pure. Cavolo, perché non riesco a muovermi?

Ho freddo...

Papà, non volevo che tu assistessi, papà, perdonami...

Papà, non guardare! Vai via!

Io non ho mai detto papà a nessuno, è come se ora, nella mia testa, volessi recuperare tutto il tempo perduto.

Sai, papà? Mi hanno parlato di te. Volevo davvero conoscerti.

Papà... Non guardare, papà, ti prego...

Io non respiro nemmeno più, papà, vattene!

Non... respiro più... No, non sto respirando, che strano... È tutto nero...

Mi stai abbracciando, papà? Mi stai tenendo, è questo che sento? No, sento solo il freddo, certo. È come quando da piccolo facevo finta che il mio piumone fossi tu.

Ma ormai sono troppo grande, papà. Scusami se non credo nemmeno a questo.

E non respiro più, papà.

Papà... Grazie, ok? Se sei ancora qui a guardare, grazie. Non volevo restare da solo a morire.

Ho freddo.

Papà...

Papà, volevo solo avere più tempo. Volevo che ne avessimo avuto tutti e due.

Mi sa che adesso dormo un po', ok?

Dormo.

Dormo, ma non stavo morendo? Non mi sembra di essere morto... E non fa nemmeno più freddo!

Cos'è, è caldo! È caldo, è caldo! Sono vivo?

Muovo piano le dita, per saggiare la mia forza.

Ci riesco. Questo è strano, non dovevo essere morto?

Apro piano gli occhi, sbattendo le palpebre. È... È la grotta di prima, no? La galleria in cui ci siamo nascosti.

Ma non c'è acqua, e non fa freddo. Neanche un po'.

Papà è davanti a me, mi dà le spalle, e lì di fronte a lui... È un fuoco, quello?

Certo che è strano.

Dire papà fino a dieci minuti fa mi era impossibile.

Ce l'avevo anche un po' con lui per essersene andato, e lo so che è senza senso, ma era così. Non lo reputavo nemmeno mio padre.

Ma adesso... Non so, forse è perché sono quasi morto. Ma all'improvviso quella parola mi è venuta alla mente così spontanea, così naturale, così adatta...

Ormai non riesco più a pensare a lui come Remus.

E sì che è ancora un ragazzino, in confronto a me!

Un ragazzino che mi ha appena salvato la vita, realizzo adesso.

Come avrà fatto? Non ha ancora dato i MAGO, come può avere l'energia magica necessaria per fare una bolla di queste dimensioni? Maghi più esperti ci hanno impiegato anni, per imparare.

Sollevo un po' la testa. Mi serve il caldo.

I miei vestiti sono ancora freddi, e sto ancora tremando.

Perché lui non trema? E, istintivamente, mi viene in mente una frase.

Una frase stupida, infantile, ma che mi fa venire immediatamente le lacrime agli occhi.

Mio padre è un grande.

Si volta come se mi avesse sentito, e forse mi ha sentito davvero, chissà.

Rimaniamo fermi a fissarci, immobili, senza sapere cosa dire. Solo così, a guardarci.

È imbarazzante, è assurdo.

Dovrei dire qualcosa? Questo silenzio è così strano...

“Papà, io...”

Lui sorride. “Non importa. Non dire niente.”

“Ma stare così in silenzio...” obietto io.

“Il silenzio può dire tante cose, sai? Vieni qui, fa più caldo.” mi invita.

Parla piano, calmo.

“Molto meglio.” sbuffo, avvicinandomi al fuoco.

Ci sarà tempo per parlare dopo.

Ci sarà tempo per dirgli che nel baule sulla collina c'era un rubino uguale a quello del disegno che mi ha mostrato Harry anni fa e che me lo sono messo in tasca.

Per adesso va bene stare fermi, davanti al fuoco, in silenzio.

Sì. Il silenzio dice tantissime cose.

Grazie, papà.

 

* * *

 

Questo è un disastro.

Peggio di quella volta che Sirius voleva andare a trovare non so più chi di Tassorosso e siamo rimasti bloccati dentro uno sgabuzzino per la bellezza di nove ore.

Poi al mattino Remus è venuto a cercarci e i ha tirati fuori, ma era uno sgabuzzino così stretto che dovevamo restare i piedi. In piedi!

E poi la McGranitt ha osato sgridarci se dormivamo in classe.

Avrei voluto vedere lei.

Ma non è questo il problema fondamentale – magari lo fosse!

Siamo chiusi in questa bolla da tantissimo tempo, e nessuno viene a dirci niente!

Le ragazze si sono attrezzate con un fuoco (e per le ragazze intendo Hermione, Ginny, Lily junior e Senior, quindi un bel gruppetto. Almeno il freddo non ci ucciderà, spero).

Ma il problema è che non possiamo certo rimanere qui!

E sì che questa è una bolla... ma non è una bolla normale, come quelle che si tirano fuori con gli incantesimi, no. Questa sembra più una boccia di vetro, ecco.

Puoi prenderla a pugni, ma non si rompe.

C'è un ingresso che sembra una porta, ma non possiamo avvicinarci senza che due di quei Maridi ci saltino addosso.

E il peggio è che non sentiamo niente di quello che ci dicono, quindi siamo davvero messi male.

Sirius sta raccontando le sue memorie a James Junior, che lo ascolta concentrato. Il deficiente afferma che se lui è troppo vecchio, per l'erede c'è ancora speranza di salvezza (sorvolando sul fatto che qui hanno la stessa età) e che quindi non vuole che un solo attimo della sua vita vada sprecato.

Lo strozzerei.

E la mia vita, allora? Non è forse più accattivante ed interessante?

Ma pensa te...

Mentre sto per decidere che lo strozzerei è diventato lo strozzo, però, succede qualcosa.

Oserei dire, finalmente.

La porta della cella si apre, e una testa spunta fuori dal buco.

È un Maride, ovvio che non può stare totalmente fuori dall'acqua, ma così è strano...

“Dove l'avete messo?” sbotta con la sua voce rauca.

“Ehm... Cosa?” chiedo, esitante.

“Non mentire! Il rubino, l'avete voi!”

Remus e Teddy, penso con orrore.

Se non glielo diamo, capirà che ce ne sono altri. Devo improvvisare.

“Ve lo restituiremo, se ci lascerete andare via.” patteggio, ignorando gli sguardi spaventati degli altri.

Sirius invece ha capito, almeno lui, perché mi dà man forte: “Prima dovete farci uscire dall'acqua, poi ve lo lanciamo!”

L'essere ci guarda malissimo: “Non siete in condizioni di dare ordini, mi pare.”

“Ma a voi serve il rubino. E non potete permettere che noi lo distruggiamo. Possiamo farlo.” insinuo, assottigliando gli occhi.

“Credi di poter ingannare noi? I reietti della popolazione dei Maridi?” grida lui, spalancando le fauci. “Qua sotto vengono spediti i peggiori di noi, gli esiliati, i più infimi. Siete davvero sicuri di volervi mettere contro di noi?”

Mantengo un'espressione di sfida, cercando di non far vedere quanto in realtà io sia insicuro.

Ragazzi, fate in fretta, o questi ci ammazzano.

 

* * *

 

Angolo dell'autrice:
Ok, oggi sono di corsa.
Grazie a tutti quelli che hanno letto o recensito lo scorso capitolo, vi adoro tutti!
Che ve ne è sembrato di Teddy?
A presto, un bacione, vostra
Emma ^^

  
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