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Autore: NightOfTheHunter    19/03/2013    2 recensioni
Kate è una ragazza giovane e apparentemente normale che ha sulle sue spalle un peso enorme che tiene nascosto da mesi. Questo segreto la schiaccia sempre più e la porta dove una ragazza della sua età non dovrebbe mai arrivare. Con l'aiuto di un batterista, forse, riuscirà a guardare la vita con gli occhi di una sognatrice. In lui trova tutto l'amore e la forza che ha sempre desiderato.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Siamo appena tornati a casa ed io e JJ siamo distrutti. Fuori fa freddo e per fortuna in casa si sta benissimo. Abbiamo chiacchierato per poco più di mezzora ma non ho più parlato: sono rimasta zitta. Ho pensato tanto mentre loro chiacchieravano, è stata una giornata davvero pesante. Sapere che Shannon fosse li e che non ha voluto difendermi, ha fatto crollare un po' tutti i miei pensieri e la mia fiducia. Certo, ho 22 anni e posso cavarmela da sola, e allora perchè mi sembra come se non gli importasse? Ho pensato a lungo. Ero li con loro ma ero chiusa nel mio mondo.
«Kate, hai fame?» La voce di Jared mi porta alla realtà. È davanti a me e mi sorride con la testa piegata a destra.
«Oh no no, Jay...grazie» gli sorrido e lo supero per dirigermi verso le scale. Lui rimane li, davanti alla porta della cucina, e mi guarda salire.
«No ehi aspetta...stai a digiuno!» Apro la porta della mia camera mentre sento la voce di Jared avvicinarsi. I suoi passi rumorosi che salgono le scale mi confermo che sta venendo da me. 'Perchè? No ti prego!' Sospiro ed apro l'armadio, mi fermo a guardarlo un attimo mentre lui entra in camera. Poso le mani sulle ante dell'armadio e abbasso la testa. 'Sto fuggendo? Dove vado ora?' Allungo la mano e afferro la sua canotta che tengo nascosta fra uno dei miei maglioni. La guardo e quasi mi sembra di averlo qui. Mi manca. Mi manca tutto di lui. Mi manca quello che eravamo. Mi manca potergli dire le cose con semplicità senza ricorrere a bugie. Qualcosa mi dice che non mi vuole più, credo. È bravo con le parole ma i fatti? Prima era tutto il contrario. Prima mi dimostrava tutto e le parole potevano anche essere omesse. Ora è il contrario.
«Kate...» La voce di Jared è bassa e calma, forse preoccupata. Allunga la mano verso di me ma io mi schivo. Continuo a fissare quella canotta. La sua canotta che tanto ama. Quella con cui provava. Serro la mascella con l'intento di non piangere. Fallisce miseramente quando le lacrime iniziano a rigarmi il viso e la mia vista si appanna.
«Vi ho rovinato la vita...» Continuo a tenere la testa bassa e mi siedo al divanetto. Mi sento vuota, strana. Vorrei solo che lui fosse qui. Vorrei che mi dicesse cosa devo fare. Vorrei rassicurazioni.
«Cosa? Eh? Che stai dicendo?» Jared si avvicina a me e posa le sue mani sulle mie ginocchia per poi piegarsi sulle sue ginocchia. Mi guarda e cerca il mio sguardo mentre io rimango con la testa bassa.
«Ho detto che vi ho rovinato la vita...non faccio altro che mettervi uno contro l'altro...tuo fratello è nervoso...fuma e beve per colpa mia. Tu non lo so...avevi una casa libera prima...ora hai una cogliona che porta solo guai» sospira e abbassa la testa mentre la scuote.
«Mio fratello ha sempre bevuto e fumato...non c'entri tu, lui é cosi. Io non ho mai visto Shannon come ora...ok, ultimamente non andate daccordo, ma capita no? Lui è un uomo che scherza e ride ma infondo non è felice e si capisce...capisci che manca quel qualcosa. Quel qualcosa che solo tu gli dai...ed io lo vedo. Forse a te non sembra ma io lo conosco bene...fidati se ti dico che gli hai solo migliorato la vita...e anche a me» la mia testa é sempre in quella posizione: bassa. Noto la sua bocca aprirsi in un sorriso.
«No invece...é un casino! Il tour...é tutto cosi veloce...mi sta travolgendo e non so neanche io dopo cosa succederà» arriccia la fronte e si siede accanto a me accavallando la gamba. Tipico di Jared sedersi cosi. È sempre cosi composto e vederlo alterarsi è più che raro. Prende tutto con leggerezza, cosi sembra.
«Il tour? Avevamo deciso che venivi con noi...se dovete fare cose zozze vi prendo un bel bus tutto per voi!» Sorrido anche se non è il momento giusto. Lui sorride insieme a me e mi accarezza la schiena lentamente.
«Quello non é un problema» alzo la testa e lo guardo. «Se andassi via ora? Cosi, sparisco...avrebbe solo dei bei ricordi, no?» Continuo a piangere e balbetto mentre lui mi guarda e diventa triste. La sua fronte si abbassa e le sue labbra si arricciano leggermente.
«Sai che ti cercherebbe ovunque...impazzirebbe, lo sai. Perchè vuoi fargli una cosa simile? Perchè vuoi fagli del male?» Sospiro e mi passo le mani fra i capelli. Non saprei come dirglielo o forse non voglio dirglielo.
«Non voglio fargli del male...lo so che impazzirebbe. Forse sono egoista» mi asciugo le lacrime anche se continuano a scorrerere ormai senza controllo.
«No, non lo sei...» Mi guarda e studia ogni mio movimento. Cerca di capirmi e di capire cosa cerco di dirgli.
«Si, perchè sto proteggendo me stessa perché mi lascerebbe!» Il tono della mia voce di alza leggeremente e diventa quasi disperato. Mi sento in gabbia. Non posso uscire per andare avanti o indietro. Non si può. Sarebbe tutto più facile se potessi tornare indietro.
«È solo un momento! Mi ha detto che gli manchi...mi hai fatto dire tu quella bugia! È convinto che tu mi abbia baciato e non se ne fa una ragione! Ti avevo detto che non serviva e ora stiamo cosi!» Si alza di scatto e anche il tono della sua voce aumentano. Mi sta rimproverando e mi sembra veramente arrabbiato e spazientito.
«Io l'ho fatto per te! Per voi! Principalmente perché ci tengo a te e anche perché ci lavori con lui. Se litigate come cazzo fate eh? Avete una band e non avrei mai permesso una cosa del genere! Lo sai, cazzo! Conosci tuo fratello meglio di me...non sarebbe più venuto in studio e non ti avrebbe rivolto la parola per un po'! E come facevate con la band, il cd da completare e il tour? Spiegamelo! Ecco perché me ne voglio andare...perchè è un casino con Shan e pure questa cosa...» Mi alzo anch'io e mi posiziono davanti a lui. Gli urlo in faccia quasi isterica e un po' mi dispiace. Lui mi guarda negli occhi e non batte ciglio. Incassa tutte le cose che gli dico.
«Questa cosa, cosa?» Torna di nuovo calmo e il suo sguardo si abbassa e si sofferma sulla mia pancia. 'Che cosa? Come lo sa?' Avvolgo le mani intorno alla pancia e abbasso la testa spostando i capelli davanti quasi per coprirmi. «Kate...» Mi sposta i capelli mettendomeli dietro e mi alza la testa posando l'indice sotto il mio mento.
«Si...sono incinta, come lo sai?» Non riesco a sentirlo perché non lo sto toccando ma sono sicura che il suo corpo è pietrificato e tutto contratto: glielo si legge in faccia.
«Non chiamarlo "cosa" per favore...è un bambino. Lo so perché quel fotografo ti aveva fotografata mentre guardavi il test. Sfogliavo le foto e lo visto. Le ho cancellate subito dalla macchina...all'inizio pensavo di aver visto male...poi ho capito» si risiede al divano posando la schiena allo schienale e non accavalla le gambe. Sembra rilassato o forse cerca di controllarsi.
«Si, dovevo avere delle conferme cosi sono scappata dallo studio oggi pomeriggio...Shannon era li e tu non hai detto niente, perchè?» Mi siedo accanto a lui portando le ginocchia al petto.
«Cosa dovevo fare? Non potevo puntarti il dito contro e dire "è incinta!". Non ti ho chiesto neanche se lo fossi perchè aspettavo che lo dicessi tu. Chi altro lo sa?»
«Matt...perchè l'ho chiamato mentre aspettavo il risultato...praticamente me l'ha tirato di bocca perché mi sentiva strana. Solo tu e lui lo sapete. Non ho neanche chiamato Vicki...»
«E lui cosa ti ha detto?»
«Che Shan sarebbe stato felice e che é il frutto del nostro amore...gli ho dato ragione, ma ora penso tutt'altro»
«Shan sarebbe felicissimo...»
«Certo, non mi calcola più...ed io non voglio neanche dirglielo...»
«Cioè? Lo devi tenere allo scuro di tutto? Prima o poi ti si vedrà la pancia e avrai un bambino!» Non so neanche io cosa sto dicendo. Non sto pensando neanche. So solo che ho bisogno di sapere come può prenderla lui, solo cosi posso decidere.
«Se io...abor...quello, non si vede più nulla» abbasso la testa. So perfettamente che non é una soluzione ed é una cosa orribile da fare, ma è un'ipotesi. O in tre o sola. Solo lui sa come aiutarmi e ha un gran senso paterno.
«No! Cosa? Che? No! Tu...no! è mio nipote!» Jared si alza di nuovo e cammina davanti a me scuotendo la testa.
«E pensi che non lo sappia? Non è una cosa bella...ma io senza Shan, non lo voglio!» Rimango sul divano e lo fisso. Cammina e pensa scuotendo sempre la testa.
«Non é un'oggetto! Non si tratta di volere o no...non é una cosa che si butta! Hai bisogno di riflettere sulle tue priorità. Perché non lo vuoi?» Si ferma un attimo e mi guarda battendo il piede a terra. Mi mette ansia e nervoso.
«Le mie priorità siete voi e basta. Non voglio che succeda nulla a voi...non voglio che Shannon scappi da qualche parte se lo sa...e se lo sa e lo accetta ma decide di lasciare tutti per dedicarsi a lui? Ci pensi a questo? Pensi che glielo permetterei? No! Prima di me...prima di tutto quello che esiste...ci siete voi, c'è lui che é arrivato qui sudando e cadendo...ha realizzato il suo sogno e non permetto che butti tutto per me o per lui. Sarebbe bello si, e so che potrebbe farlo, ma non posso vedere la fine della band solo perchè sono stata stupida io. È stato un'errore» mi guarda e sbatte le palpebre. Si calma e si siede accanto a me.
«Non è mai un'errore...»
«Un'errore mio e lui potrebbe arrabbiarsi perché sono una cogliona...gli ho detto io di andare tranquillo»
«Che? Aspetta...non ti seguo» ho quasi il fiatone per quanto parlo veloce. Forse voglio liberarmi prima che il coraggio mi manchi.
«È imbarazzante Jay...io e Shan non l'abbiamo fatto subito...la sera di natale era la prima volta che l'abbiamo fatto...era la prima volta per me...e lui lo sapeva e ha voluto aspettare apposta...ci conoscevamo da più di un mese e non abbiamo fatto niente prima della sera di natale» arrossisco e la mia voce si limita ad un sussurro.
«E Shannon non ha preso precauzioni?»
«Ne avevamo parlato ed io gli dissi di stare tranquillo...avrei preso la pillola ma poi siamo andati a malibù, il mini viaggio, sei venuto a casa e mi sono dimenticata proprio. Abbiamo fatto talmente tante cose che non sono stata un attiamo sola per ricordarmi»
«Si ma può capitare...non é un'errore!»
«Lo so...però capisci che se una persona ti dice di stare tranquilla è perché sa quello che fa e quindi ti fidi. Come glielo dico che sono stata una stupida? Non si fiderà più di me» solo sentendo le mie parole mi rendo conto di quanto dirglielo possa far crollare l'immagine che lui ha di me. Sa che gli dico tutto e non mento mai, dirglielo farebbe crollare la sua fiducia. Riponeva della fiducia nel fatto che ci avrei pensato io ed invece mi sono dimenticata.
«Io bhe...» Sospira e chiude un attimo gli occhi per poi riaprirli «qualsiasi cosa decidi di fare, io ci sono...sai che una delle due soluzioni non l'approvo ma non posso convincerti...ti chiedo solo di riflettere. Rimani qui, non venire in studio perchè é stressante stare li e Shan sta sempre nervoso, lo sai...pensaci su quanto vuoi...prenditi del tempo per te, ma rimani qui...io non ho problemi...valuta per bene tutte le soluzioni e le conseguenze possibili. Io ti aiuto ma sai meglio di me che hai bisogno di stare sola con te stessa...con lui...» Mi guarda e posa la mano sulla mia pancia sorridendo dolcemente. 'Zio ti ama già...guarda che faccia da ebete!' Gli occhi mi diventano dinuovo lucidi nel vedere Jared in quello stato.
«Grazie...a Shan diciamo che ho l'influenza e per un po' sto a casa dei miei. Glielo dici tu e gli dici che appena sto meglio gli scrivo» stringo a me Jared e lo abbraccio forte.
«Un'altra bugia? Vorrà vederti...» Mi stacco dall'abbraccio e lo guardo. In effetti ha ragione ma non saprei che altro dirgli.
«Non puoi dirgli che sono qui e che non voglio venire in studio. Sa che mi piace e che verrei anche in fin di vita...tu digli cosi e digli che voglio del tempo per me dato che sto male» l'ultima volta che gli ho detto cosi, lui è venuto a cercarmi. Disse che ci stette male e che si sentiva cosi solo e incompleto senza di me.
«Va bene...l'ultima però...» Jared mi accarezza il viso e quella strana sensazione allo stomaco torna. Sento bruciare e pungere sotto il petto. Mi alzo di scatto e corro in bagno. Faccio in tempo ad arrivare al wc che si ripete, come in dejavu, la scena di questo pomeriggio. Mi piego e tossisco. Rimetto l'anima e quel poco di acqua di cocco, penso. Sento la mano di Jared posarsi sulla mia schiena. Lentamente le sue mani passano fra i miei capelli e gli raccolgono sulla nuca per non fagli sporcare. La mia schiena si inarca involontariamente ad ogni contrazione dello stomaco. Sembrano quasi pugni. Lo stomaco continua a contarsi e a farmi male ma non esce nulla perché sono a digiuno. Rimetto solo quei pochi succhi gastrici. La testa mi gira ma riesco ad alzarmi. Afferro un pezzo di carta igienica e mi pulisco mentre scarico.
«Scusami...» Abbozzo un sorriso mortificato e mi avvicino al lavandino per lavarmi i denti.
«E di cosa? Tranquilla...vuoi andare all'ospedale?» Jared si appoggia al muro con la spalla mentre io mi lavo i denti e asciugo la faccia e la bocca.
«Non é normale?» Mi sorride e scuote leggermente la testa.
«Non é lui...é un po' troppo presto...penso sia dai 2/3 mesi in poi» come fa a sapere certe cose? Mi sembra preso e abbastanza informato. Bhe in fondo lo chiamo Google o Wikipedia a volte. 'Che demente e che nomignoli che gli do!' Qualsiasi cosa gli chiedi, lui la sa e a me piace perchè è sempre disponibile.
«Ecco...tu lo sai ed io no, iniziamo bene...» Faccio una smorfia e mi passo una mano fra i capelli.
«Mi piacciono i bambini...»
«Hai detto lui? Credi sia un lui?» Storce la bocca di lato e fa spallucce.
«Sicuro sarà un Leto!» Sorride orgoglioso e alza il sopracciglio. «Sai, non ha importanza...penso anche per Shan. Basta che sia sano»
«Lo so...era per dire. Tu vorresti fosse un maschietto?» Sorrido e mi prendo fra i denti il labbro inferiore. Vederlo cosi mi da quel briciolo di forza e di felicità che Shan mi darebbe da solo.
«Una Leto...una bella bruna come la mamma e dagli occhi color nocciola e verdi come il papà...» Jared mi da un'immagine di quella che potrebbe essere mia figlia: una meraviglia. Sarebbe bello vedere una bimba bruna dagli occhioni verdi che da la manina a Shan. «Mamma sarebbe felicissima...non appena glielo dirai, se decidi di tenerlo...io spero di si...la renderesti la donna più felice del mondo. E magari Shan potrebbe pensare di mollare tutto...si, ma solo per voi...lo farei anch'io per la mia famiglia...ma darti colpe o abbandonarti, mai...non é quel tipo di uomo»
«Ti aspettano tutti...vedremo il tuo papà che vorrà fare piccolo» mi accarezzo la pancia e Jared sorride quasi con le lacrime agli occhi. Non l'avrei mai buttato come un sacchetto delle patatine. Era un momento da "mi sta crollando il mondo addosso" ed era un'ipotesi. Ha ragione Jay: devo solo pensarci su.
«Hunter...»
«Cosa?» Alzo la testa e lo guardo confusa.
«Piccolo Hunter...suona bene»
«Hunter? Mmh e se é femmina?»
«Hunter come la tua canzone preferita. Non é il nome definitivo anche perché non é bello...al posto di chiamarlo Junior, bimbo o piccolo...sai, quei nomi li? Poi se sapremo il sesso...decidiamo un nome no?»
«Joseph...e non lo cambio...se é maschio si chiamerà come te...non mettiamo il primo nome cosi vi distinguete»
«Lo metteresti davvero?»
«é da quando ho 14 anni che lo dico...e lo farò! Certo nei miei programmi c'era il nome Jared e Joseph ma non pensavo che suo zio fossi stato tu»
«Grazie che ci sostieni cosi tanto e ci metti prima di tutto. A volte mi chiedo come fai»
«Sono cresciuta con la vostra musica...penso sia normale»
   
 
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