Era quasi mezza notte ed entrambi stavano dormendo,l’uno di fianco all’altro,nel letto a due piazze della camera di Joon. Improvvisamente, rompendo il magico silenzio della notte,il telefono di Mir iniziò a squillare. Appena letto il numero sullo schermo scese dal letto,corse in bagno e chiuse la porta a chiave.
-Pronto – rispose frettolosamente
-Cheolyong,allora,ti avevo chiesto di chiamarmi appena saresti arrivato – lo richiamò la voce all’altro capo del telefono.
-Mi perdoni,signore,ma ho avuto molte cose da fare –
-Dimmi,cosa ha fatto mio figlio in questi giorni? –
Mir divenne pallido,si sentiva una spia a dover raccontare cosa Joon faceva nelle sue giornate,ma era il patto che aveva fatto,doveva rispettarlo.
-Nulla di particolare,davvero. Mi ha accompagnato a scuola per l’iscrizione ed è sempre a casa,non è avvenuto davvero nulla di strano –
In realtà,però, Mir stava mentendo. Joon ogni sera usciva e rientrava al mattino presto. Mir non aveva la minima idea di dove andasse,ma non trovava opportuno raccontarlo.
-Bene Cheolyong,continua ad informarmi ed i tuoi studi saranno assicurati –
-Certo signore,le riferirò tutto – e concluse la chiamata.
Ormai non sarebbe più riuscito a riaddormentarsi e non sapeva cosa fare per attendere il mattino. Camminò per la casa e guardò attentamente gli scaffali.  Non c’era nulla da mangiare e molto spesso lo gratificava non farlo. Rimanere a digiuno lo faceva sentire più magro e quindi più bello. Mir non aveva mai avuto un ottimo rapporto con il suo corpo,da bambino era grassottello e molti suoi amici lo prendevano in giro,ma ora era molto più magro,eppure continuava a non piacersi. Era solo un ragazzino e non sapeva che un giorno sarebbe diventato più alto,che non avrebbe più avuto quei piccoli brufoli sulla fronte che odiava tanto. Un’altra cosa che Mir odiava di se erano i suoi occhi. In realtà non ne avrebbe avuto motivo,poiché erano grandi,espressivi e scuri,estremamente dolci,lo specchio della sua anima; ma lui li avrebbe voluti con un qualcosa in più,forse li desiderava più misteriosi e sexy,voleva degli occhi che nascondessero il suo vero IO e lo rendessero segreto.
Si sentiva estremamente vulnerabile quando le persone capivano immediatamente il suo carattere. Anche Joon aveva capito immediatamente quanto fosse timido e sincero,aveva paura che molte persone potessero utilizzare le sue debolezze a loro vantaggio e sperava che Joon non l’avrebbe mai fatto.
Si mise a sedere sul divano ed accese la TV. Joon poteva sintonizzarsi sui canali di tutto il mondo e vedere qualsiasi cosa in tempo reale,ma Mir non era mai stato tentato a guardare programmi di un’altra nazione. Per lui la TV coreana era la migliore,adorava i Talk Show,i programmi musicali,i quiz ed era un vero appassionato dello Star System del suo paese.
 Aveva sempre sognato di divenire un cantante, ma era convinto di essere particolarmente stonato e pensava che non avrebbe mai sopportato di sentire la sua voce in un CD. Pensava anche che non sarebbe  mai riuscito a sopportare la sua immagine sui cartelloni pubblicitari o in televisione. “Odierei dover vedere la mia faccia ovunque” pensava. Una persona che avrebbe visto bene sugli schermi televisivi era Joon ed,anzi,trovava molto strano che non avesse nemmeno mai tentato di divenire un modello. Joon aveva una bellezza particolare che non aveva mai riconosciuto nelle persone così dette “normali”. Nei suoi modi di comportarsi,vestirsi,parlare, essere, vi era qualcosa di molto scenico,ma non costruito,anzi,estremamente naturale. Questo,più di qualsiasi altra cosa, colpiva il maknae che pensava che avrebbe tenuto volentieri un poster di Joon nella sua camera.
Quando si distrasse dai suoi pensieri si accorse che in TV stavano trasmettendo un vecchio film. Non l’aveva mai visto,ma qualcosa lo colpiva particolarmente. Si alzò dal divano e si inginocchiò per terra,di fronte al televisore.
Il protagonista era un ragazzo molto giovane che frequentava ancora le scuole superiori. Questo ragazzo si era trasferito da poco in una nuova città ed era stato ospitato nella casa di un altro ragazzo. I due erano diventati amici e confidenti,ma quando il ragazzo più grande si innamorò di una compagna di classe del protagonista,la loro amicizia finì.
Il ragazzo aveva deciso di trasferirsi e trovare una nuova casa dove andare,ma il protagonista,tornando a casa, aveva tentato di fermarlo.
-Dove stai andando? – chiese avvicinandosi a lui.
Mir rimase particolarmente colpito dalla scena che stava osservando e si sentì talmente coinvolto da non riuscire a distogliersene.
-Me ne vado – rispose il protagonista con voce addolorata.
Il protagonista chiuse il borsone in cui stava chiudendo la sua roba,lo prese e guardò l’altro,restando qualche istante in silenzio. Quando aveva trovato abbastanza coraggio,cercò di uscire dalla stanza ma il più grande lo bloccò per il polso gridando – Perché? Perché vuoi andartene? –
-Lasciami in pace! – gridò il più piccolo.
-Perché? Non siamo più amici io e te? Cosa è successo? –
Il più piccolo cercò più volte di strattonarlo,di liberarsi dalla sua stretta,iniziò a piangere senza potersi trattenere.
Mir sentì l’agitazione salire,era come se quella scena gli appartenesse. Si avvicinò ancor di più al televisore.
-Come posso restare? Io non voglio essere più tuo amico,non se lei ha tutto il resto. Ci ho provato,ma non voglio restare in silenzio,aspettando che voi abbiate il vostro lieto fine! Non voglio diventare un’ombra che pian piano scompare nella tua vita. Non voglio diventare uno squallido antagonista di cui tutti si dimenticano,di cui nessuno comprende la  funzione nella storia –
-Io…non capisco cosa tu stia dicendo! –
-Io ti amo –
Mir cadde all’indietro ed arrossì. Rimase immobile,contro il pavimento,respirando lentamente. Nel suo paese nessuno aveva mai avuto il coraggio di raccontare una storia simile: un ragazzo innamorato di un altro.
Quella scena continuò a ripetersi a lungo nella sua mente. Aveva visto molti film nella sua vita,ma nessuno l’aveva mai colpito come quello.
I due nello schermo si abbracciarono e piansero,l’uno nella spalla dell’altro.
Mir continuò a fissarli con ammirazione,non aveva mai visto un abbraccio così emozionante,sentiva il cuore battergli forte nel petto,come se si fosse risvegliato dopo lungo sonno. Sapeva che quei due erano degli attori e non erano realmente innamorati,eppure era tutto così vero,così profondo e toccante. Quella scena aveva assunto un significato particolare nel suo cuore.
Mir si alzò e camminò lentamente verso la camera da letto,si lasciò cadere senza forze sul letto. “ In questo posto le persone sono così libere da poter scegliere chi amare” pensò. Non trovava nulla di sbagliato in questo,anzi,sentiva il significato dell’amore ancora più rappresentato. Chissà cosa avrebbero pensato i suoi genitori trovandosi davanti un film simile. Probabilmente suo padre avrebbe cambiato freddamente canale borbottando qualcosa sulla brutta fine che avrebbe fatto il mondo. Si vergognò molto di questo,se suo padre avesse potuto sentire i suoi pensieri lo avrebbe certamente punito.
Joon aprì lentamente gli occhi e vide Mir rovesciato sul letto in una delle posizioni più improbabili.
-Cosa ti è successo? – chiese preoccupato.
-Ho visto uno strano film – rispose l’altro senza dare alcuna espressione alla sua voce.
-Come mai strano? –
Mir non rispose. Joon si avvicinò e gli sfiorò la spalla.
-Era un film horror e ti sei spaventato? Se ti faccio una camomilla passerà? –
Mir arrossì e sollevò il viso dal cuscino.
-P-Perché mi hai toccato? – chiese arrossendo in modo spropositato.
-Cosa c’è di strano? –
Joon continuò ad osservarlo silenziosamente. Non l’aveva mai visto così strano ed iniziò a pensare che fosse colpa di suo padre.
-Davvero è colpa di un film? – chiese ancora.
-Si…ma non parliamone più –
Joon decise di lasciar perdere il discorso e di indagare più il là poiché il maknae era troppo scosso per un qualsiasi discorso. Si alzò dal letto,aprì l’anta dell’armadio,tirò fuori una tuta ed una maglietta e stava per dirigersi in bagno.
-No aspetta! – lo fermò Mir.
Joon tornò a sedersi sul letto con un enorme sorriso sul viso.
-Parla,maknae,cosa ti preoccupa?  –
Mir cercò le parole giuste per porre la sua domanda,ci ripensò diverse volte.
-Joon…due maschi possono…ecco…innamorarsi…l’uno dell’altro? –
Joon sorrise sorpreso.
-Certo – rispose.
-Ti è mai capitato? –
Joon ci pensò attentamente,lui aveva avuto qualche fidanzata,ma non si era mai innamorato di un ragazzo.
-No – ammise –Ma nella vita succedono tante cose. In effetti,non so se potrebbe mai accadermi –
Mir arrossì.
-Ma perché me lo chiedi? –
-Ho visto un film. Loro erano innamorati,lo erano davvero,ma erano due ragazzi… Non ho mai visto due persone guardarsi in un modo simile,non credevo potesse accadere.–
Joon gli spettinò i capelli.
-Non preoccuparti,quando ti innamorerai di qualcuno non ti farai troppe domande. Certe persone nascono per incontrarsi e per cambiare l’uno la vita dell’altro,non importa di che sesso siano,l’amore non bada a questo. –
 (Nota autore) Salve cari lettori :3 Grazie per aver letto anche questo capitolo della mia FF!! Spero che non vi abbia deluso e che continuerete a seguirla :3 Commentate!! Sono curiosa di sapere cosa ne pensate e che cosa si potrebbe migliorare :D Qualcuno di voi è interessato a crearmi una copertina per questa storia? Una di quelle con una foto ed il titolo tutto sexy XD se vorreste farmelo scrivetemi pure un messaggio :3 -Baci <3