Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: youweremysummerlove    20/03/2013    1 recensioni
Il mondo, tutto ciò che ci circonda, vive di amore. Cos'è un film senza una storia d'amore? che emozioni ti suscita un libro senza parole d'amore? perchè viviamo? viviamo per amare. Perchè piangiamo? perchè amiamo, perchè soffriamo. Tutto il mondo ruota attorno all'amore. E pur sapendo che questo ci spezzerà il cuore, noi continuiamo ad amare, perchè amare è forse l'unica ragione per vivere.
-Tratto dal capitolo 17.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Hel...Hel...stiamo arrivando, svegliati.
-Uhmm...lasciami dormire!
-Ma che dici, siamo arrivati a Miami!
-Cazzo! 
Mi svegliai di colpo, dando accidentalmente una testata a Lucas.
-Ahia! mi hai fatto male!
-Scusami Lù.
Mi avvicinai dandogli un bacio sulla fronte dove avevo sbattuto, mentre sentivo il pilota dire di allacciare le cinture per prepararci all'atterraggio. 
-Non ci posso credere che siamo arrivati a Miami, dissi.
-Adesso sarà un problema trovare l'hotel, no? rispose Lucas.
-Vabbè, basta che chiediamo al taxi, no? dov'è che si trova? continuai io.
Lucas prese un foglio con tutte le istruzioni.
-L'hotel si trova a Miami Beach.
-Cavolo, vicino al mare, che bello!
Prendemmo i bagagli a mano, aspettammo i bagagli più grandi che arrivarono in pochi minuti, chissà come, e prendemmo il primo taxi che ci avrebbe portato all'hotel. Arrivammo circa un'oretta dopo, l'aereporto era distante dall'hotel. Arrivati alla reception, Lucas disse il cognome e la signorina ci diede gentilmente le chiavi. Mio padre avevo preso solo una camera quindi dovevamo dividere tutto, bagno, armadio e sopratutto letto. Ma non mi dispiaceva più di tanto, purchè avesse tenuto le mani al suo posto, io potevo stare tranquilla.
-Che bella camera, esclamai io.
-Eh già, è davvero bella, anche abbastanza grande!
-Lucas, vieni qui, guarda che vista.
Mio padre aveva fatto le cose in grande, anche se non potevamo rimanere dentro quell'albergo per tanto tempo, infatti avevo già in mente di trovarmi un piccolo lavoretto per pagare anche un monolocale giusto per me e Lucas. La vista che avevo davanti era qualcosa di incredibile.
Erano le 9 del mattino quando mi ritrovai davanti un meraviglia di spettacolo. Un immenso oceano blu davanti a me, persone che passeggiavano con la bicicletta, una leggere brezza di vento che mi scompigliava i capelli. Niente di fastidioso.
Lucas venne da me e mi abbracciò da dietro. I suoi occhi erano diventati dello stesso colore del cielo e del mare, e potevo vedere dentro di essi la felicità che mai aveva avuto e che adesso provava.
-Sei contenta? mi domandò.
-Troppo, non puoi neanche immaginare.
-Immagino, perchè anch'io provo la stessa cosa in questo momento.
E così restammo attaccati per un quarto d'ora, a ridere e ad osservare ciò che la natura aveva regalato agli uomini milioni di anni fa.
-Perchè non andiamo a fare un giro? se dormi ora va a finire che ti abitui così, mi disse Lucas.
-E per fortuna che ci sono solo 5 ore di fuso orario. Comunque ok, prima però facciamo una doccia, o almeno io la faccio.
-Ti seguo a ruota, falla prima tu.
Entrai in bagno, osservando ogni tipo di profumo che ci stava sopra il lavandino, le tovaglie sistemate, e un odore particolare, strano ma assolutamente delicato.
-Lù, abbiamo anche gli oli e la vasca!
-Che bello!
Entrai nella doccia dove ci rimasi 5 minuti, il tempo di insaponarmi il corpo e appena uscì indossai subito il mio costume che mi copriva quella seconda che avevo di seno e il mio piccolo sedere. Poi misi di sopra una maglietta scollata e un paio di pantaloncini accompagnati dagli infradito, un paio di occhiali da sole, capelli legati, cappello e borsa da mare con tutto ciò che serviva.
Nel frattempo Lucas aveva già finito, solo che lui venne direttamente col costume, indossando solo una maglietta.
-Te la metto dentro la borsa la tua tovaglia, ok?
-Grazie, così evito di portarla a mano. Andiamo.
Uscimmo dalla stanza, posai le chiavi dentro la borsa e ci avviammo in quel fantastico mare che aspettava solo di essere scoperto.
Arrivammo in meno di 5 minuti, visto che il nostro hotel si trovava proprio sotto di esso, la sabbia non era ancora del tutto bollente e il mare era piatto come la mia pancia. Levai gli infradito, Lucas fece lo stesso. Poi presi la tovaglia dalla borsa e la distesi sulla sabbia. Tolsi i pantaloncini, la maglietta, e mi sdraiai un po' per prendere quel sole che era ancora leggero.
Lucas invece andò subito a gettarsi in quel bellissimo mare. 
Stavo sdraiata di schiena, quando qualcuno bagnato si sdraiò su di me. Piccoli e leggeri brividi mi attraversarono il corpo.
Mi voltai, ovviamente era Lucas, chi sennò?
-Lucas, sei freddo!
Col costume potevo ammirare quel suo bellissimo corpo, non troppo magro, non troppo grasso, non troppo gracile, non troppo muscoloso. Perfetto.
-Vieni, l'acqua è bellissima.
-Magari più tardi.
-Ma se non ti bagni come fai ad abbronzarti? 
-Vabbene.
Tolsi gli occhiali e il cappello, Lucas mi prese in braccio e mi portò in acqua, dove mi gettò come un sacco di immondizia.
-Come sei delicato, gli dissi.
Lui cominciò a gettarmi l'acqua tanto per giocare, io feci lo stesso.
-Faccio una nuotata, torno subito, gli dissi.
Feci una nuotata in quel mare forse troppo grande per una ragazza piccola e dalla pelle bianca come me. Quando tornai, non facendo caso a ciò che mi trovavo davanti, sbattei la testa contro il sedere di un ragazzo.
-Oh santo cielo, scusami!
-Nulla, tranquilla, mi rispose un ragazzo, anzi IL ragazzo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: youweremysummerlove