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Autore: Girasolefelicissimo    20/03/2013    4 recensioni
Se Satana mettesse al mondo una figlia femmina? Cosa mai potrebbe succedere? Di sicuro la sottovaluterebbe dato che è una ragazzina e penserebbe che non potrebbe far del male ad una mosca.
Ma fa male, non bisogna mai e poi mai sottovalutare una ragazza, sopratutto se ha ricevuto le sue fiamme..
E se questa ragazza, costretta a frequentare l'accademia Vera Croce ed a essere sorvegliata da uno dei suoi figli gli creasse un mucchio di problemi? Non solo al Padre ma anche al Preside di quella 'povera' scuola?
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sola, in uno spazio bianco e c'erano solo lei e Rin.
Il ragazzo le dava le spalle. -Rin..?- Sussurrò perplessa.
Lui si voltò, sorridendole con dolcezza. Così tanto che la fece arrossire
.


Si svegliò, rossa sulle gote e strinse il cuscino a sè, fissando il soffitto. -Rin..- Mormorò.
Due mani si posizionarono sulle sue spalle e si ritrovò il viso di Alice all'incontrario a pochi centimetri dal suo, con un sorrisetto divertito.
-Oooh Riin, amore mioo...- La prese in giro, facendo una vocetta stridula. Alexia la fissò malissimo. -Siete davvero carini insieme.. Mi inviterete al vostro matrimonio?- Le chiese sghignazzando.
La ragazza le rispose con un grugnito, mentre ella si alzava e si appoggiava al davanzale della finestra.
-Smettila di dire cretinate.- Le rispose, alzandosi col busto e continuando a fissarla malissimo. Smise di osservarla in modo cagnesco quando vide uno strano esserino rosa sulla scrivania, e solo dopo, si accorse che era lo strano pipistrello rosa di Mephisto, quello che l'ultima volta la condusse al suo ufficio. Appena la demoniessa si accorse della sua presenza, assottigliò lo sguardo. -Che ci fa quel coso di quell'essere qui?- Chiese con disgusto e disprezzo.
-Non lo sò.- Rispose, alzandosi e andando a raccogliere ciò che aveva tra gli artigli l'animale. Era una lettera rosa chiaro e con dietro attaccati degli adesivi colorati. Rimase per un po' a fissare quella strana e ambigua lettera e poi l'aprì.

"Buongiorno!

 Cara signorina Seeker, sono venuto a sapere tramite il professor Yukio che lei ha bisogno di una divisa nuova,
 poichè la precedente è andata distrutta. Ho cercato di fargliela avere il prima possibile ;)

                                                                                                                                                                       -Mephisto Pheles  "

Lesse ad alta voce ciò che c'era scritto e Alice emettee un piccolo verso di  disgusto.  -Quell'effemminato mi fa vomitare.- Affermò, sedendosi sul letto della sorellina.
Il pipistrello appena si accorse che la ragazza dalla chioma argentata ebbe finito di leggere, fece apparire la nuova divisa imbustata tra le sue zampe. La afferrò e il pipistrello se ne andò, uscendo dalla finestra. Alice era rimasta a fissare quell'animaletto disgustata finchè non se ne fosse andato. -Bene, ed ora che quel coso rosa se ne è andato, andiamo al cantiere.- Si alzò dal letto.
-Come mai?-
-La "Trail blood"- Disse sorridendo.

Sospirò, osservando la spada che aveva lasciato sull'erba mentre si riscaldava i muscoli.
-Hey, ma che stai facendo?- Chiese perplessa la demoniessa, facendo ondeggiare la propria coda e tagliando l'aria con la spada.
-Riscaldamenti.- Affermò scricchiolandosi le dita.
-Faresti dei riscaldamenti prima di combattere contro un tuo nemico?- Le domandò mettendosi le mani sui fianchi. La ragazza roteò gli occhi, sopirando e raccogliendo la sua spada, preferendo non risponderle.
Alice, come al solito, l'attaccò senza preavviso, ma questa volta Alexia non si fece prendere alla sprovvista e parò il suo colpo, assottigliando lo sguardo.  -Che brava, ora prevedi anche i miei attacchi..- Disse compiaciuta, allontanandosi di poco. -Adesso, dovrai seguire con attenzione ogni mia mossa, perchè questa tecnica, potrai utilizzarla solo tu, perchè solo tu hai quella spada.- La sorellina non capì molto bene ciò che voleva dire, ma annuì, fingendo di aver capito.
-Iniziamo!- Annunciò, portando la spada verso sinistra, con la punta rivolta verso il suolo.
Portò l'arma velocemente all'altezza del petto e con quant'altra velocità distese il braccio destro verso la sorellina che la osservava attentamente e con la lama penetrò fino a mezzo centimetro nella carne del palmo della mano, facendo scorrere molto sangue. Passò il manico dell'arma nell'altra mano e ben presto, il manico argentato, venne ricoperto completamente dal suo sangue, scorrendo velocemente fino a metà lama e infine, riportò la spada all'altezza del suo petto.
-Trail Blood.- Sussurrò. Riabbassò la spada, fissando la ragazza. -Vai, tocca a te.- Le disse sorridendo.
Alexia non ci aveva capito molto, che significato aveva tagliarsi il palmo della mano e far scorrere il proprio sangue sul manico della spada?
Decise di non contraddirla  impugnò la sua spada nella mano sinistra. La portò in orizzontale e distese il braccio sinistro, con la punta della lama si tagliò di poco e subito venne rimproverata.
-Cos'è? Hai paura di farti male? Deve uscire molto sangue!- La sgridò. Allungò un po' di più il taglio e le venne l'impulso di chiudere la mano, ma si trattenne e si passò la spada nell'altra mano, così facendo, anche il suo manico, si ricoprì di sangue, sentendo pizzicare la pelle. La riportò in orizzontale e sussurrò le stesse parole che aveva detto la demoniessa: "-Trail blood-" Improvvisamente, le pietre posizionate sul manico della spada, parvero risucchiare il sangue che era stato versato su di esse e s'illuminarono di un rosso vivo e lo stesso fece la lama, sentii uno strano brivido percorrerle la spina dorsale e la pupilla si rimpicciolì, facendo diventare l'iride di un colore rossastro.
Qualcosa non andava, qualcosa era cambiato. Si sentiva più potente. -Ma cosa..?- Si guardò perplessa. -Ma.. Non era successo anche a te!- Affermò, osservandola.
-Infatti, che ti avevo detto?- Si leccò golosa il palmo sanguinante. -Quella spada, è speciale. L'avevo costruita appositivamente per me e per nessun'altro.- La sua ferita guarì e con un fazzoletto adesso stava pulendo il manico imbrattato di sangue. Alexia, continuava a guardarla, non capendoci nulla lo stesso. -Sia chiaro, questa tecnica devi utilizzarla solo se necessaria, non a vanvera o per gioco, perchè ti consuma molte energie.- L'avvisò.
L'allenamento durò un'oretta e finito, Alice la riaccompagnò al dormitorio, prendendola in giro e stuzzicandola per tutto il tragitto sulla "Relazione amorosa" tra lei e Rin e aveva ricevuto anche uno sgambetto dalla sorellina e adesso aveva il setto nasale ammaccato. Salutata, o meglio dire, cacciata via dalla sorella, mentre camminava per la strada deserta e calciava una lattina le si parò davanti l'animaletto di Mephisto. La sua espressione cambiò velocemente, passando da annoiata, a furiosa. Voleva decapitarlo seduta stante, ma vide che lo stupido animale teneva una lettera tra le zampe. Alzò lo sguardo verso sinistra, voltandosi un pochino e aguzzando la vita scorse in lontananza l'amato ufficio di colui che considerava un effemminato, vedendolo alzato e difronte alla finestra.
Strappò la lettera dagli artigli dell'animale, facendo così stracciare un po' la busta. L'aprì inorridita alla vista di tutto quel rosa da parte di un uomo e aprì il foglio che c'era ripiegato all'interno. Digrignò i denti, stracciando e facendo a pezzi la carta rosa, per poi gettarla in terra. Si rigirò nella direzione in cui si trovava il suo ufficio. -Non provarci neanche, schifoso!- Gli urlò contro, nonostante i notevoli metri di distanza, ma sapeva che poteva sentirla, anche a quella distanza.
Afferrò per il collo il pipistrello, che si dimenò, urlando in modo stridulo, facendo diventare i suoi denti ancora più aguzzi, la demoniessa, aggrottando le sopracciglia, gli fece prendere fuoco, in modo da ucciderlo e le sue ceneri caddero sui pezzetti di carta stracciata. Calpestò sia le ceneri che i pezzi di carta, per poi proseguire il suo cammino.
Nel suo ufficio, Mephisto, abbassò la testa, dischiudendo le labbra in un ghigno. -Adesso, fratello, entrerai in scena tu..- Sghignazzò divertito.

" Cara Alice,

  Ho intenzione di mettere alla prova la nostra sorellina, con un nostro fratello.

  Con affetto

                                                                                                                           -Mephisto"                                                          

-Il pranzo è pronto!- Aveva annunciato Rin dalla cucina.
Alexia stava percorrendo il corridoio, indaffarata a legarsi i capelli in un alto codino, dirigendosi verso la sala da pranzo.
Appena entrata nella sala da pranzo e intravise Rin, una sensazione la  colpì allo stomaco. -Sarà la fame.- Affermò nella sua testa.  
Il blu si bloccò, tenendo i due piatti in mano e rimanendo fermo a fissarla. Ella non potè non evitare il suo sguardo fisso e rimasero così, imbambolati.
Le gote del ragazzo subito s'infiammarono, mentre lei litigava con il suo stomaco, con quella sensazione che la opprimeva.
Rin, dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre si riprese e posò i due piatti al tavolo, tornando  dietro i fornelli per mimetizzarsi e non mostrare il suo viso che andava in fiamme.
Deglutì, andando a sedersi al proprio posto. Teneva lo sguardo fisso sul suo ramen, mentre si girava e rigirava le bacchette tra le sue dita.
Affianco a lei, vide che qualcuno si siedeva.
Eccola di nuovo, quella stretta allo stomaco, e stavolta non poteva dire che era la fame.. Cercava di  controllarsi, di non diventare rossa come un peperone, di non lasciar prendere il sopravvento alle proprie emozioni, ma vide che la figura, si era fatta man mano più vicina e che la fissava a 30 centimetri di distanza. La cosa si faceva difficile adesso, dato che parecchie emozioni si stavano sballottando di qua e di là dentro di lei. Tentava di mantenersi calma e di voler rispondere a quello sguardo con qualche parola, anche se la gola le pizzicava. -Rin, va tutto bene?- Gli chiese, riuscendo ad apparire naturale. Lo sguardo del blu era lievemente rosso, e questo lo rendeva carino. Molto, carino, nella mente della ragazza, che stava ancora tenendo legata ogni sua emozione, pronte ad esploderle in faccia, che la potevano far diventare rossa, imbarazzata, intimorita e farle perdere l'uso della parola. Insomma, mandarla nel caos più totale!
-Ecco, ieri, io, ..- Si era ingargagliato nelle sue stesse parole, ancora, cosa  che lo rendeva adorabile ai suoi occhi. Ancora una volta si fece sfuggire una piccola emozione, che le colorò il pallido volto, rendendolo di un rosso accesso sulle guance. -Ale..- Si pietrificò, vedendo  con la coda dell'occhio il fratello, difronte a loro, con un'aria felice.
Alexia abbassò lo sguardo verso il suo ramen e Rin si fece un po' più in là.
Per la seconda volta, il quattr'occhi l'aveva salvata dal caos più totale, ma non sapeva se essergli grata o meno, dato che voleva sapere cosa le volesse dire Rin.


Finito il pranzo, si alzò, per andare in camera e iniziare i compiti, Rin sembrò volersi alzare anch'esso, ma il fratello lo costrinse a rimanere con lui.
Aprendo la porta, trovò un foglietto sulla scrivania. Richiuse la porta con un piccolo calcio e andò a raccogliere il foglio.

" Vieni al vecchio cantiere.

                                    -Alice"

Sospirò, stanca morta e raccolse l'arma, uscendo di corsa, senza neanche che i due gemellini se ne accorgessero

Si stropicciò un occhio mentre sbadigliava, aspettando nel solito posto, ma non c'era traccia della demoniessa. -Alice?- La chiamò, guardandosi attorno. Nessuno rispondeva. -Alice?!- La chiamò più forte, ma non c'era. -Strano..- Affermò.
Alzò le spalle, decisa a tornare indietro, ma improvvisamente apparve una bolla che l'avvolse, tenendola sospesa a mezz'aria. -Eh?- Provò a toccarla e le sembrava una bolla di sapone, molto resistente, dato che non scoppiava.
Una piccola risatina si sentii arrivare dal bosco ed uscì un uomo, che si avvicinò lentamente alla ragazza.
-Oh, così tu sei Alexia? Che piacere incontrare una sorella!- Esclamò, sorridendo. Alexia lo fissò, chiedendosi se fosse un Demone, poi ne ebbe la conferma:
Tra i capelli di colore blu oceano che man mano verso il basso andavano schiarendosi, si potevano ben vedere due lunghe corna caprine, bianche e sottili. I suoi occhi erano azzurri come il ghiaccio, indossava una lunga tunica blu che gli arrivava fino a metà coscia, con i bordi rovinati e insanguinati, i pantaloni erano neri, con qualche schizzo di sangue e anche le scarpe.
-Dato che quasi tutti i miei fratelli ti conoscono, perchè non ci conosciamo anche noi?- Le chiese col sorriso stampato sulle labbra e battendo le mani a ritmo.
La bolla, in cui era rinchiusa, iniziò a riempirsi man mano d'acqua. -Vorresti conoscermi, affogandomi?!- Gli chiese, cercando di graffiare la bolla, ma era diventata solida, come una palla di vetro. -Perchè no?- Rise, e alzando l'indice verso di essa, fece roteare la bolla, creando così una centrifuga. La ragazza finì sotto-sopra, sballottata qua e in là.
Quando si fermò, cercò di raggiungere quel poco d'aria che era rimasto all'interno della bolla di vetro ed emettee un grugnito contro il Demone che nel frattempo se la rideva di gran gusto.
Provò a romperla con dei colpi di spada, ma anche quelli risultavano inutili.
Ben presto, la bolla fu completamente piena d'acqua.
-E ora?- Si chiese mentre strizzava un occhio e tratteneva il respiro. Tirò calci, pugni, colpi di spade, ma nulla. Pian piano iniziò a sentirsi stordita e le mancò l'aria, non sapeva più che fare, quella bolla era davvero indistruttibile.
Poi, le venne in mente Alice.
Con fretta, prima di perdere i sensi, con la lama aprì un taglio nel palmo della mano, un po' troppo grande, dato che ormai quasi non ragionava più. Piccole scie di sangue si disperdevano nell'acqua. Afferrò l'arma, e col sangue che fuoriusciva dalla mano, le pietre l'assorbirono, creando un alone rosso intorno alla ragazza.
-Trail Blood..- Sussurrò nella sua mente, e con tutta la forza che aveva, ruppe la bolla, aprendola a metà.
Cadde per terra, tossendo per tutta l'acqua che aveva ingerito, ricoperta da fiamme sia azzurre che rosse e i suoi occhi viola adesso avevano strane miscelature di colore: rossi verso l'interno e azzurri verso l'esterno.
Il Demone, compiaciuto dalla sua azione e stupito -dato che in pochi riuscivano a distruggere la sua palla di vetro- le lanciò un getto d'acqua addosso.
Alexia, rimase un attimo ferma per poi volgere lo sguardo verso di lui, ringhiando e alzandosi, con l'intenzione di ucciderlo.
-Il mio nome, è Egyn. Che piacere incontrarti!- Esclamò felice.
Lo squadrò da capo a piedi, avendo una sorta di deja vu. Quel tizio le ricordava qualcuno. Qualcuno che odiava.
-Per me no.- Rispose acida.
-Oh, ma che peccato..- Le disse col sorriso stampato sulle labbra, per poi lanciarle addosso un altro getto d'acqua, che stavolta lei evitò.
L'acqua che era caduta a terra, adesso stava facendo bruciare l'erba, facendola diventare grigiastra e pensò che forse era meglio non farsi colpire.
-Che sorella interessante.- Disse, scagliandole contro un altro getto che ella evitò e gli andò incontro, colpendolo sul petto, creando uno squarcio dal basso verso l'alto e si allontanò.
Il demone strizzò gli occhi, posando una mano sulla ferita sanguinante e velocemente le scagliò all'altezza dello stomaco una scia d'acqua.
Non riuscì ad evitarla del tutto e degli schizzi le  arrivarono sul braccio, facendole pizzicare la pelle e sciogliendola appena.
Rimase pietrificata davanti a quella visione, la pelle che andava sciogliendosi e il bruciore che le impediva di riflettere.. Le fecero perdere il controllo.
-Hahaha! Cosa c'è? Paura per un po' di acido?- Le chiese ridendo, provando a scagliarle addosso dell'altra acqua.
Riuscì ad evitarla per un pelo e raccolte di nuovo tutte le sue idee, gli si scagliò contro, infilzandolo nel petto.
Il Demone osservò la spada che lo penetrava e tutto il sangue che si riversava su d essa. Alzò un po' di più lo sguardo, volendo guardare la ragazza e s'incuriosì parecchio..
Le sorrise, perdendo un po' di sangue dalla bocca e si avvicinò un po' di più a lei, facendo così penetrare più in profondita la lama. Le prese il viso tra le  mani e si avvicinò pericolosamente, facendo gocciolare alcune gocce di sangue sul suo  viso. La osservò, parecchio interessato, notando la sua pelle candida e i capelli argentati.
Lei era rimasta ferma, sconcertata da ciò che aveva appena fatto il Demone.
Si notava una certa somiglianza tra i due, anche come taglio di capelli, oltre al viso.
-Vedo che,- Iniziò a parlare, mentre ella sgranava gli occhi. -C'è una certa somiglianza tra noi due..- Le accarezzò la nuca, avvicinandosi ancora di qualche centimetro, potendole dare così un lieve bacio, sporcandole di sangue le labbra e infilando la  lingua tra di esse, arrivando a solleticarle il palato.
Alexia si riprese dallo shock, infuocandosi maggiormente e allontanandolo di corsa, estraendo anche la spada  e portandosi il polso alle labbra, disgustata, sconcertata e rossa in viso.
-Ma.. Che..?- Lo fissò con disprezzo, sentendo il sapore del suo sangue che si era disperso nella sua bocca.
-Che divertente che sei..!- Sghignazzò, accarezzandosi le pesanti ferite.
-Perchè, cavolo, l'hai fatto!?!- Sibilò irritata.
-Perchè forse, mi sono innamorato di te! <3- Le fece l'occhiolino, divertito. Si riavvicinò di scatto ad essa, mettendole le mani sulle spalle. -Siamo così identici, non trovi?- Le domandò, riavvicinandosi di nuovo al suo viso, ma stavolta Alexia non rimase imbambolata e indietreggiò, tirandogli uno schiaffo.
Il demone si massaggiò la guancia sorridendo, mentre abbassava la testa. -Beh, arrivederci mia cara, ci rivedremo, tranquilla <3!- Esclamò con un sorriso da ebete, salutandola con la mano, per poi scomparire.
Rimase perplessa, chiedendosi se avesse a che fare con un maniaco.


Sghignazzò, seduto sulla sua poltrona volante. -Oh fratello mio, non mi aspettavo ti innammorassi di nostra sorella..- Rise, prendendo un dolcetto al cioccolato e panna dal suo piattino di porcellana, ma prima che potesse addentarlo, qualcuno glielo strappò via dalla mano e glielo tirò in faccia. -Chi ha osa..- Si bloccò, non appena vide dal basso Alice, che era in piedi sul manico della poltrona. -Alice..- Disse il suo nome sorridendo.
Ricevette un calcio sulla faccia, che lo fece cascare giù per una quarantina di metri.
Una volta caduto al suolo, la demoniessa gli atterrò in piedi sulla pancia, ringhiando.
-Ahiahi che dolore..- Sorrise. -Cara, potresti levarti di dosso?- Le chiese gentilmente, cosa che Alice ignorò e si chinò su di lui, facendo ancora più peso sulle gambe per schiacciargli gli organi.
-Brutto effemminato, ti avevo detto di non farlo! Non ne hai il permesso!- Gli ringhiò contro.
-Oh, ma andiamo Alice, hai assistito anche tu allo spettacolo no?- Le chiese sempre con tono gentile, ma ella non rispose. -È stata brava, non trovi?- Domandò, senza ottenere risposta. -
L'ho fatto per migliorarla. Entrambi vogliamo allenarla, giusto?- Sorrise.
-No, lo fai per divertirti! Perchè sul tuo palcoscenico non c'è più nessuno da tempo!- Il  viola sghignazzò, annuendo.
-Ma se combatte contro i mostri, si allena, no?- Alice rimase in silenzio, assottigliando lo sguardo e rimettendosi in piedi, tirandogli di nuovo un calcio sulla faccia, per poi andarsene furiosa.
Mephisto si rialzò, facendo apparire una scatola di fazzoletti e pulendosi la cioccolata che aveva sulla guancia. -Alice.. Si vede che mi conosci..- Accennò un sorriso, intristito.









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Angolo dell'autrice:

Devo dir la verità, a questo punto mi sento orgogliosa di me, dato che improvvisamente nelle altre fic sono apparse ragazza demoniache.
Che cosa carina, ma vabbè, di certo non avranno copiato da me.  Certo  che no.

Vi è piaciuta la storia? E Egyn? Vi piace il suo aspetto? Volete ammazzare Yukio per i suoi continui interrompimenti tra i due? Alexia s'innamorerà di Egyn? Lol, spero di no.
Spero che a nessuno di voi dia fastidio il bacio fra Egyn e Alexia, o spero di non violare nessun coso di Efp, dato che in genere non si possono pubblicare storie d'amore sui
fratelli, anche se loro tecnicamente, sono fratelli demoniaci a lunga distanza di parentela, ma vabbè.
Ditemi cosa ne pensate :3

Aloha!
   
 
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