Serie TV > CSI - Las Vegas
Ricorda la storia  |      
Autore: Jessica Fletcher    20/03/2013    2 recensioni
già tenera e un po' sexy.....uno spaccato di vita di coppia fra Nick e Anna. Una cosa semplice semplice molto romantica, sexy al punto giusto....niente di più.
aspettatevi "fluff" a non finire e tanto zucchero (occhio al diabete)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nick Stokes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Una ragazza per Nick'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tenera è la notte

Tenera è la notte


Una volta finito di allattare il piccolo Tommy e averlo adagiato nella culla, Anna pensò bene di ritornarsene a letto e vedere se riusciva a dormire ancora un po'. La poppata notturna non era poi questa gran fatica ed era troppo bello stringere il suo bambino al seno,  nutrirlo e sentirselo suo, sentire come se fosse ancora una cosa sola con lei, come quando era dentro di lei. Non avvertiva nemmeno più la stanchezza o il peso di svegliarsi in piena notte, era tutto così fantastico.
Tuttavia sperava che il piccolo potesse dormire qualche ora, da quel momento in avanti, per potersi riposare pure lei. Tommy non dormiva molto, la notte, nemmeno il giorno, a dire il vero: stargli dietro poteva rivelarsi molto stancante e Anna cominciava a sentirne il peso.
Sedette sul letto, si tolse le pantofole e si sdraiò di fianco al proprio compagno Nick; il quale, come consueto, non perse tempo a cingerla fra le braccia e ad attirarla verso di se.
Starà dormendo? si chiese Anna, Nick aveva da sempre l'abitudine di stringerla a se, durante la notte, certe volte lo faceva pure da addormentato: era il suo modo per sentirsi al sicuro. Inoltre sapeva che alla sua compagna questo piaceva molto; diceva che le conciliava il sonno e la faceva sentire protetta. Ma, dal modo in cui si era mosso quella volta, ella aveva avuto l'impressione che potesse essere ancora sveglio e che facesse solo finta di dormire.
Decise così di metterlo alla prova; accostò le labbra al collo di lui e cominciò a mordicchiarlo dapprima piano, poi si produsse in un vero e proprio succhiotto;
"Ehi!" esclamò Nick improvvisamente aprendo gli occhi "cosa mi stai facendo?"
"Eh, eh. Ti sto marchiando, perché sei mio!"
"Sì, tuo" rispose lui con la voce arrochita dall'emozione "ci puoi giurare! tuo e di nessun altra, per sempre. Lo sai"
"Certo che lo so, non ho bisogno di marchiarti. Ma volevo vedere se eri sveglio, imbroglione!"
"Sì, certo, io imbroglione e tu vampira. Mi hai lasciato un segno che resterà per parecchi giorni. Se lo vede Greg mi prende per il culo per mesi.....uhm, mi sa che dovrai pagare per questo"
"Ah, sì?" Anna sapeva che il gioco si stava facendo audace e voleva giocarlo fino in fondo "e come?";
"Te lo faccio vedere subito come. Vieni qui";
Nick spostò le proprie braccia verso i fianchi di Anna e, afferrandola con forza, la fece scivolare sotto di se. Poggiandosi sui gomiti per non gravarle troppo addosso col suo peso, la ragazza pesava appena un po' di più della metà di lui,  fece in modo di toglierle la maglia del pigiama facendola passare sopra la testa  e cominciò a baciarla sul collo per poi scendere sulle clavicole ed infine sul seno. Aveva appena iniziato a posare le labbra sui capezzoli quando, dalla stanza accanto, giunsero gli strilli del piccolo Tommy.
"Oh, no!" Anna era infastidita dall'interruzione, arrivata davvero inopportuna proprio quando i preliminari stavano prendendo un'ottima piega, "cosa vuole ancora? L'ho cambiato, l'ho allattato, l'ho coccolato. Sembrava avesse preso sonno: ma che cavolo avrà ora?"
"Vado io." Si offrì Nick "Tu resta qui e aspettami, che poi continuiamo" proseguì poi sorridendo malizioso
"Okay, ti aspetto" e Anna si stiracchiò languida nel letto cercando la posizione più comoda per se.

Nick indossò le ciabatte, mise una vestaglia sopra i boxer (unico suo indumento per la notte) e si recò a vedere quale tipo di problema angustiasse il piccolo Tommy.
Entrando nella cameretta accese la luce, poi si avvicinò alla culla "Allora, campione, cosa c'è?" chiese al piccolo, il quale  appena sentita la voce del padre, si era immediatamente calmato; Nick si chinò e prese il piccolo fra le proprie braccia.
"Sentiamo un po'" disse mettendo la mano a contatto col sederotto del figlio per sentire se fosse bagnato o roba del genere, lo tastò per bene e annusò per sentire se c'era qualche odore strano; "No, direi che addosso non ti sei fatto niente. Chissà se ti senti poco bene?" pose la mano sulla fronte per sentire se avesse la febbre "no, febbre non ne hai....hai forse bua al pancino, piccolo Tommy? Eh? O forse hai fatto un brutto sogno? Hai fatto un brutto sogno, piccolo mio? Non avere paura, è finita, il mostro se ne è andato e il tuo papà è qui con te. Non avere paura, piccolo mio; sono qui con te; ti proteggo e ti proteggerò sempre. Adesso sai cosa facciamo? Ce ne andiamo a fare un giro per la casa, va bene?" e, sempre col bambino in braccio, Nick si recò in soggiorno, adagiò il piccolo sul divano e prese a massaggiargli il pancino, come aveva fatto quando era appena nato.  Tommy guardò suo padre e poi cominciò a dare segno di gradimento gorgogliando deliziato.
"Ti piace, eh?" disse Nick "ti piace, piccolo Tommy quando ti  faccio così, vero?";
Il piccolo gli sorrise.
Nick, a quel sorriso, si sentì sciogliere dentro "Mio figlio!" mormorò fra se e se "ancora non posso credere di essere davvero padre....Mio figlio..... Signore Ti ringrazio, Ti ringrazio di questo bellissimo dono che hai voluto farci: essere genitori è la cosa più bella che possa capitare nella vita. Ti sarò sempre accanto, piccolino, e farò in modo che non ti accada niente di male, mai. Non come è successo a me che mi hanno rubato l'innocenza a nove anni."
Nick sospirò e si chinò a baciare il piccolo sulla testolina, poi lo prese nuovamente fra le braccia e lo strinse a se per cullarlo fino a quando non si fosse riaddormentato.
Appoggiato con la schiena alla spalliera del divano, si portò il bimbo al petto e cominciò a muoversi avanti e indietro canticchiando:
"Close your eyes
have no fear.
The monster's gone
he's on the run and your daddy's here,
Beautiful
Beautiful, beautiful,
Beautiful boy"

Dopo un paio di volte che ripeteva la canzone Nick cominciò a sbadigliare, sentì gli occhi che gli si chiudevano, cercò di tenerli aperti a tutti i costi ma fu invano: il sonno lo vinse e riuscì solamente a scivolare di lato e a stendersi tenendo il piccolo, sempre contro al proprio petto, sopra di se.

"Ma cosa caspita stanno facendo?" si domandò Anna, rimasta sola nel letto con tutto un rimescolio dentro che non accennava a placarsi.
Decise di alzarsi e di vedere dove fossero Nick e il bambino, provò nella cameretta trovandola vuota, così si recò nel soggiorno.
Eccoli lì gli uomini della sua vita; padre e figlio placidamente addormentati sul divano. La ragazza sorrise dolcemente:  vedere la minuscola creatura stretta fra le braccia robuste del padre, le faceva una tenerezza infinita;
"Ecco cosa stanno facendo, guarda lì come se la dormono" mormorò fra se e se e poi, pianissimo, quasi ad inseguire un pensiero "come sono belli!" sussurrò.
Si avvicinò al divano, prese  Tommy in braccio; il piccolo non diede segno di svegliarsi, anche se appoggiò il capo sulla spalla della madre,  lo portò in cameretta e lo adagiò nella culla; rimase qualche minuto a vegliarlo (Sogni d'oro angioletto mio), poi si accostò alla porta, uscì dalla stanza socchiudendo l'uscio dietro di se.
E adesso andiamo a svegliare il bell'addormentato! Vedere il proprio compagno così tranquillamente addormentato, così bello e rilassato, se da un lato le aveva fatto tenerezza, dall'altro non aveva fatto altro che aumentare la sua eccitazione e, in questo stato, Anna non poteva tornarsene a letto tranquilla a cercare di dormire e lasciare il suo compagno tutto solo e scomodo sul sofà.

Si recò così in soggiorno, si sedette sul divano accanto a Nick, ancora addormentato,  gli slacciò la vestaglia e pose la propria mano sul petto nudo di lui, poi scese verso l'addome, lo sentì sospirare, si soffermò per un attimo proprio sopra l'elastico dei boxer, si udì un lieve gemito, infine mise la mano dentro ai boxer posandola appena sui genitali; l'uomo si svegliò con un sussulto;
"Annie, ma cosa stai facendo?" chiese Nick ancora assonnato ma sorridente
"Secondo te?";
"Secondo me la gravidanza ti ha scombussolato gli ormoni; stai diventando un po' troppo audace, ragazza mia!"
"Ti dispiace?" a Annie veniva da ridere, anche perché era vero: non era mai stata così eccitata come in quel momento;
"A dire il vero no....per niente......però, per fare quello che io avrei in mente, mi sembra che tu abbia un po' troppa roba addosso......aspetta" e così dicendo le sfilò nuovamente il top; "Cosa stavamo facendo prima? ah sì: questo" e Nick si alzò a sedere e ricominciò a baciarle il collo per poi scendere alle clavicole e infine al seno.
Questa volta non ci fu nessun Tommy a disturbarli così andarono avanti; lui se l'era presa in grembo e la stava baciando un po' dappertutto con passione, lei teneva le mani fra i suoi capelli e ogni tanto stringeva la presa mugolando.
Nick sollevò il volto dal corpo della sua compagna, erano entrambi ansanti....
"Andiamo a letto o proseguiamo così?" le chiese
"Mmmmh.....a letto siamo più comodi......però non fermarti, ti prego",
"Ok"  Nick si alzò in piedi sempre tenendo la propria donna fra la braccia; una volta alzato, se la prese propriamente in braccio e la portò in camera da letto sempre continuando a baciarla sul viso, sulla bocca e sul collo.
 La adagiò delicatamente sopra al piumino per preseguire ad amarla dolcemente, appassionatamente e poi coccolarla,  stringerla forte a se'  in quei minuti teneri e bellissimi che arrivano subito dopo avere fatto l'amore quando ci si sente come totalmente estranei al mondo e persi unicamente l'uno nell'altro.

Sdraiato sulla schiena, un attimo prima di addormentarsi, Nick si rese conto di stare tenendo Anna stretta al petto, allo stesso modo in cui aveva tenuto il loro bambino. Chiuse gli occhi per scoprire che la sua mente in quel momento era piena del pensiero di lei, del suo angelo che quando amava dava tutta se stessa, di lei che lo guardava con quei grandi occhi da cerbiatta pieni di passione e di devozione (nessuno mi ha mai guardato così, nessuno!), di lei che gli si stringeva addosso prima di dormire perché sapeva che questo lo faceva stare bene, di lei intorno alla quale girava tutto il suo mondo, di lei della quale, ormai, non poteva più fare a meno.
E nemmeno lo avrebbe voluto.


Tenera è la notte....e anche un po' sexy!
Certo mi sono scelta un titolo impegnativo (è il titolo di un romanzo di Francis Scott Fitzgerald, l'autore del Grande Gatsby) , forse inappropriato per una storia così stucchevolmente romantica e senza pretese.
Però ci sta bene, e avevo voglia di cambiare un po' genere e scrivere una cosa romanticissima, senza risvolti gialli o drammatici.  Uno spaccato di vita familiare di una giovane coppia, alle prese con gli impegni che derivano dall'essere genitori, ma che non vogliono rinunciare alla passione. E così ecco questa storia.....e soprattutto le mie due recensitrici (si dirà così?) ovvero Mick e Rosalie  saranno contente di avere un'altra storia di Nick e Anna da leggere.....ma mi fa piacere che sia letta (e soprattutto recensita) anche da altre persone....avanti, quindi e ......
Buon Divertimento

già dimenticavo : la canzone che Nick usa come ninna nanna per suo figlio è Beautiful Boy del grande John Lennon il quale l'aveva scritta per il proprio figlio Sean. Se la volete ascoltare la trovate qui https://www.youtube.com/watch?v=PWnZETyQq7w

Love
Jessie






  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > CSI - Las Vegas / Vai alla pagina dell'autore: Jessica Fletcher