20/03/2013
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VI .
Era la neve, che bianca ripulisce, arriva la verità… Ma dove sta?
Fiocco, dopo fiocco, leggeri si posavano sulla neve, che sul terreno aveva attaccato. Tutto il paesaggio era diventato bianco e puro, così inaugurando la prima nevicata della stagione. Ormai dal voto alto, a cui ne susseguirono altri, erano passati quasi un mese e mezzo tanto che era ormai il 4 di dicembre. Il sole si stava lentamente alzando, in un alba spenta, coperta dalle nuvole grigiastre che facevano come da cuffia per il paese. Nell’appartamento condiviso dai tre compagni Soul, che tranquillo dormiva nel suo letto, era immerso in un sogno. C’erano lui e Maka che lentamente si avvicinavano per darsi un casto bacio, il primo bacio dato al vero amore, però, poco prima che le loro labbra entrassero in contatto, il cuore del ragazzo aveva iniziato a battere così forte, che si svegliò con il fiatone. Si guardò intorno, poi ricominciò a respirare normalmente. Cosa era successo? Che sogno aveva fatto? Ci pensò un attimo e appena ricordò, subito le guance arrossirono e il battito accelerò mostruosamente… Cosa voleva dire? A lui non piaceva Maka, no? Fino a ieri ne era convinto… Tutti i pomeriggi che passavano insieme glielo avrebbero fatto capire... Invece… Ultimamente, ogni volta che incontrava il suo sguardo si sentiva strano, come se in lei vedesse tutto ciò che desiderava, ma questo non voleva dire amare, era più un senso di possessione del corpo di una persona; insomma aveva 15 anni era normale, gli ormoni a volte facevano scherzi, ma questo non si può definire amore! Era fuori discussione… Anche se… Si mise una mano alla testa, gli era tornato alla mente il sogno, strinse la maglia del pigiama azzurro all’altezza del cuore, nella speranza che si fermasse, ma quello accelerava e accelerava ancora. Si alzò dal letto e si precipitò in bagno. Aprì la doccia, girando solo la manopola regolatrice dell’acqua fredda, si levò il pigiama che lasciò a terra e si lanciò sotto l’acqua che scorreva. Tutti gli addominali intorpiditi si risvegliarono di colpo, causando al ragazzo qualche fitta. Appena ebbe finito uscì dalla doccia, si cinse un asciugamano alla vita e con un altro si tamponò i capelli. Una volta finito lo mise intorno al collo e si guardò allo specchio sopra il lavandino… Non si riconosceva, non sapeva più chi era, cosa voleva e cosa provava. Sospirò come se fosse stato sconfitto dalla realtà. Indossò di nuovo il pigiama, solo per uscire dal bagno e tornare nella sua stanza dove si vestì. Quando uscì dalla camera andò nella cucina dove Violet stava preparando delle crepes.
-Buongiorno!- Lo salutò con un sorriso. –Oggi mi andava di fare le crepes, spero ti vada bene.- Girò l’impasto ormai cotto per farlo dorare anche dall’altro lato. Soul si limitò a fare un verso che sembrò un si. Il ragazzo prese dal frigo il succo d’arancia che, dopo averlo versato in un bicchiere, bevve tutto d’un fiato.
-Tutto bene?- Gli chiese la ragazza.
-Solo incubi.-Spiegò lui.
-Raccontami, se vuoi.-
-Ho sognato di baciare Maka…- Confessò.
-E sarebbe un incubo?-
-Non lo so… Non capisco!- Si sedette e, poggiando i gomiti sul tavolo, mise le mani fra i capelli.
-Soul…- Violet levò la crepes dalla padella e la mise su un piatto, spense il fuoco e sedette accanto l’amico. - Lei ti piace, non mentire a te stesso.-
-Dici?-
-Si.-
-Non so che fare… Anche se mi piace lei è fidanzata con il figlio di papà, quindi…-
-… Non puoi arrenderti e devi combattere.- Il ragazzo la guardò con volto interrogativo. -L’amore è guerra e se in una guerra si fugge, dando le spalle al nemico oppure non combattendo, verrai ucciso… L’amore è la stessa cosa, se vuoi la vittoria devi lottare senza abbandonare mai la speranza.- Gli mise una mano sulla spalla. –Soul, quanto la desideri?-
-Non credo di poterlo spiegare.-
-Agisci, solo questo posso dirti.- Si alzò. –Vai a chiamare il terzo del gruppo, che se vuole la colazione si deve sbrigare, se no ci finiamo tutto noi due.- Gli sorrise. Lui anche si alzò.
-Grazie Violet.- E andò a svegliare Black Star che poco dopo li raggiunse nella cucina per fare colazione insieme.
Quando arrivarono a scuola Maka stava aspettando Soul al cancello. Appena Violet se ne accorse, con Star fece un’altra strada, così da lasciare i due soli.
-Ciao Maka.- Salutò lui.
-Ciao Soul.-
-Come mai mi aspettavi?-
-Oggi pomeriggio non ci possiamo vedere, starò con Kid; scusa.- Disse facendo un inchino.
-Di che ti scusi è il tuo ragazzo dopotutto…-
-Esatto, sono il suo ragazzo.- In quel momento arrivò Kid prese per mano Maka. -Adesso dobbiamo andare, scusaci.- E la “trascinò via”.
-Kid che ti prende?-
-Lo sai che mi infastidisce quando parli con lui… Sapessi cosa si dice a scuola…-
-Cosa?- Chiese lei.
-Dicono che lui ti abbia stuprata e ricattata, quindi tu per paura gli stai sempre vicino.-
-Cosa!?- Maka non poteva credere che la mente delle persone era così ottusa, per una scalinata di differenza… Soprattutto, però, voleva sapere se anche il ragazzo la pensasse come gli altri. –Secondo te Kid è così?-
-Ho i mie dubbi su cosa fate il pomeriggio, ma conoscendoti non credo che abbiate fatto nulla di più che studiare; mi fido.-
Lei si sentì sollevata nel sentirlo, anche se aveva il sentore che quella del ragazzo fosse solo ipocrisia.
La giornata scolastica passò regolare, non ci fu nulla di nuovo. Il pomeriggio Soul doveva studiare quindi salutò gli amici per andare nel posto in cui stava tutti i pomeriggi, Violet invece disse a Star, l’unico che tornava a casa, che sarebbe andata a fare un giro con delle amiche e che forse sarebbe tornata per l’ora di cena. Maka e Kid, al contrario, andarono alla biblioteca della scuola dove studiarono per tutto il pomeriggio e, quando iniziò a farsi buio, tutti i presenti lentamente se ne andarono, eccetto loro due.
-Ho finito.- Disse Maka, ad’un certo punto, chiudendo il libro. Si alzò ed andò a posarlo Kid la raggiunse.
-Aspetta volevo leggerlo io.-
-Scusami.- lo riprese e lo riaprì reggendolo sul palmo della mano. –E’ una lettura molto interessante, te la consiglio.- Lui la guardò, poi la immobilizzò mettendosi davanti con le mani appoggiate alla libreria dietro la ragazza.
-Maka, mi ami?- La guardò dritta negli occhi.
-Si…- Balbettò. Kid aveva uno sguardo freddo e serio. –Si.- Ripetè lei con più convinzione.
Lui le prese il volto e la baciò appassionatamente, quasi risucchiandola nel vortice della passione. Quando si staccò, Maka riprese fiato, quasi sembrava che una parte della sua anima le era stata rubata.
Kid la lasciò e raccolse il libro che la ragazza prima aveva fatto cadere.
-Vado a dire che porto via questo libro, tu intanto puoi anche prepararti che andiamo.- Lei annuì e, raccolte le sue cose, insieme al fidanzato tornò al dormitorio. Quel bacio che Kid le aveva dato … Non le aveva lasciato nulla… Assolutamente nulla…
Intanto Star era alle prese con i fornelli.
-Per cuocere questo che pentola devo usare… Aspetta ci vuole una padella forse … No no pent... No, padella… Credo…- Mandò tutto al diavolo e sospirando si sedette.
-“Se ci fosse violet.”- Pensò. Già, se ci fosse la ragazza per cui aveva perso la testa e alla quale ancora non aveva confessato il suo amore.
-Ma quanto sono scemo… Perché ho paura che le piaccia Soul… Beh è evidente no? Soul lì, Soul qui, Star io vado vicino a Soul che sembra giù di morale e magari io sono stato appena investito da un treno!- Sbuffò. –Soul, Soul…- Ripeteva facendo il versetto. –Cos’ha Soul che io non ho? Insomma sono anche più figo! Poi a lui piace Maka… Che Violet amasse gli amori impossibili? No … Non è il tipo.- Sospirò.- Ma quanto ci vuole a dire…- In quel momento, silenziosamente, qualcuno entrò nell’appartamento. –Violet ti amo!- Urlò.
-Star…- Bisbigliò la voce di lei che era appena arrivata. Lui sbiancò e si voltò a vedere la ragazza che, diventata rossa, scappò in camera chiudendosi dentro.
-Violet aspetta! Stai fraintendendo…- Cercò di rimediare, ma era tardi. Sbatté la testa contro il muro. - Coglione Star, sei un coglione.-
Lei nella sua stanza piangeva, ma non perché non lo amava, anzi, proprio per l’opposto piangeva. Non sapeva cosa fare. Fino ad allora non si era mai innamorata di nessun ragazzo, ma da quando Star l’aveva baciata, anche se per scherzo… Qualcosa era cambiato… Stupida età nella quale ogni avvenimento sembra più di quello che è, come se tutto fosse un’iperbole infinita in una poesia sconfinata.
Tra finzioni e bugie, si troverà mai la verità che pura farà risplendere i cuori?
Prigionieri del amore, vaghiamo nella notte, prigionieri della notte vaghiamo nel vuoto … E sarà in questo vuoto che si trova l’amore, come un ciclo che sempre si ripete e mai si ferma?
N.d.A.
*Violet è al momento assente a causa della sua fuga dopo aver sentito il suo amore dire che la ama* Vi scrivo da un luogo segreto che so solo io u.u Comunque...Soul e i suoi sogni porcellosi. State tranquilli molto presto (non prima del capitolo 888) copuleranno anche loro u.u Intanto la sacra biblioteca è stata profanata da Kid (nooooo!!) E Maka continua a non sapere con chi stare (noooooo!!!) E i complessi mentali di Star che alla fine mettono in crisi una giovane fanciulla (noooo!!) Sì, capitolo di rivelazioni e tristezze. Spero possiate perdonarci se dedicheremo il prossimo capitolo principalmente alla VioletxStar (ok, nessuno lo recensirà) ma diciamo che sarà messaggero di buon auspicio per tutti voi, quindi non abbandonateci! Nel frattempo ringraziamo tutti quelli che ci seguono e soprattuto recensionano (che piacere leggere cosa pensano le vostre adorabili testoline *-*). Alla prossima.
Un bacio, V*S e Elsa Maria