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Autore: Sarapillo_    20/03/2013    2 recensioni
Anastasia sapeva. Lei sapeva che lui la stava cercando e sarebbe venuto a prenderla era solo questione di tempo. Anastasia aveva la convinzione, aveva la certezza che Il Principe Delle Tenebre sarebbe venuto a "finire il lavoro". Quello che aveva iniziato uccidendo i suoi genitori, quello che aveva iniziato quando aveva cominciato ad perseguitare la sua famiglia. Lui l'avrebbe trovato e uccisa, non si sarebbe accontentato di nulla meno di vederla morta e nella tomba, se avrebbero ritrovato il corpo.
Anastasia però non voleva più scappare, lei voleva combattere.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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*Capitolo nove "Dolpheten."

La cena è stata una cosa spettacolare, era tutto perfetto e principesco. Anche il mio vestito era fantastico, tutti quelli che c’erano nell’armadio lo erano. Ho scelto l’abito blu notte non so neanche io il perché però appena l’ho visto sono rimasta basita. Quell’abito è molto simile a me.
La tavola era imbandita da moltissimi cibi squisiti.  Ludovico mi sorprese a fissarla e mi chiese:
-         C’è qualcosa che non va?  –
-         No, non c’è niente solo che tutto questo cibo per me è un po’ troppo non credi?  –
-         No, meriti il meglio.  –  e così che concluse i miei quesiti.
Avevo mangiato di gusto fino a quando non ho sentito  un ululato squarciare l’apparente silenzio, guardai il cielo notturno da una delle finestre e scorsi la luna piena. “ Non me ne ero accorta prima”
-         Ludo? – domandai
-         Mh? -  grugnì  il vampiro seduto di fronte a me
-         I licantropi si trasformano  con la luna piena? –
-         No Anastasia, ci sono diverse specie di Licantropi anche se nei periodi di luna piena i licantropi sono obbligati a trasformarsi. Comunque perché questa domanda?  –   brontolo un  alterato.
-         No niente ho notato solo ora la luna e perciò mi è venuto in mente.  – cercai di abbozzare un sorriso.
Mi fissò un secondo e poi annui.
-         Ludo io ho finito se  vuoi possiamo andare..  –
-         Okay, vieni in giardino con me voglio farti vedere una cosa.  –
Un sorriso da bambino gli si dipinse sul volte e io non posso che annuire serenamente, si alza e mi prende la mano.
Mi guida fra i corridoi del castello decorato con splendidi mobili e dipinti.  Arriviamo a un parta in legno, prende uno stilo dai pantaloni e incide qualcosa sulla porta.
Dopo alcuni secondi essa si apre mostrando un giardino immenso e riccamente popolata da alberi e fiori di tutti i generi.
I rampicanti decorano le  mura che proteggono la casa, hanno dei fiori gialli e rossi.
Le rose blu invece sono dalla porte opposta, vicino a quella che sembra una altalena, nell’aria c’è un profumo ipnotico e delizioso che mi fa dilatare le narici.    Vedo dei piccoli insetti volare, ma aspetta quelli non sono degli insetti.
-   Oddio Ludovico ma questi non sono insetti vero? –  dico mostrando un esserino posatori sulla mia mano
-   No sono degli spiritelli, gli spiritelli chiamati Flibolis . Ognuno di loro vive in un fiore ed è il suo protettore, ogni volte che nasce un fiore un Flibolis nasce mentre quando un fiore viene sprecato esso muore. Ma se un fiore viene regalato a una persona il Flibolis entra a far parte di essa per sempre, e baderà sempre a lei.  Ogni Flibolis è diverso dall’altro, sono così allegri ma ormai non se ne trovano più tanti come prima.  Anastasia quello è il tuo Flibolis, grazie alla rosa blu che ti ho donato sarete insieme per sempre.  –
-         Oh che cosa graziosa, non credevo esistessero degli spiriti, pensavo fossero tutte leggende.  –
-         -  In ogni leggenda c’è un fondo di verità.  –  mi sorride ancora e io rimango folgorata davanti alla sua bellezza. 
Un vento gelido soffia spostandomi i capelli, Ludovico si toglie la giacca e me la appoggia sulle spalle, stringendomi in vita con un braccio.
-         Vieni.  –  mormora , ci sediamo sull’altalena circondata dalle rose blu.
Rose blu, non ne avevo mai viste, non credevo esistessero veramente.  Ogni rosa è circondata da un Flibolis che la ama e la protegge, come fosse il suo più grande tesoro,come fosse la sua vita , come se ogni respiro della rosa fosse il proprio.
Forse è veramente così.
-         Ludovico ma ogni Flibolis ha un nome?  – mi bacia la testa e risponde
-         Si, ma il suo nome è un segreto , il Flibolis rivela il suo nome solo al suo fiore o alla persona che lo custodisce.   –
Il “mio” Flibolis vola intorno all’altalena , metto la mano a coppa e aspetto così che lui si possa posare su di essa.


La  mia mano viene scossa da un piccolo battito d’ali e quel dolce spiritello si poggia tra le mie dita.  Ha i capelli azzurri e gli occhi rossi e mi osserva come fosse incantato, lo avvicino al mio orecchio e mi sussurra:
-         Dolpheten.   -   la sua voce è molto dolce e rassicurante come una carezza.
Lo lascio libero e sorrido a Ludovico, lui poggia una mano sulla mia guanci a e mi accarezza avvicinando sempre più il suo volto al mio fino a quando siamo naso contro naso e ci fissiamo negli occhi.
 Il mio cuore corre come un levriero mentre le mie labbra toccano le sue, creando un bacio romantico.
Schiudo le labbra e la sua lingua mi invade assaggiando ogni centimetro della mia bocca, io mi sciolgo al passar della sua lingua affamata, ricambio con ardore il bacio e poi ci stacchiamo. 

Ci alziamo dall’altalena e proseguiamo il nostro giro nel giardino. Gli alberi, dei grandi pini ,costeggiano un laghetto mentre un salice piangente, di forma antica, si immerge in esso.  I pesci nuotano nel laghetto lasciando delle striature al loro passaggio,tartarughe si sdraiano su un gruppo di rocce al lato destro della sponda contemporaneamente due cigni si fissano ai due poli. Uno nero e uno bianco.

Ci avviciniamo verso il  salice e Ludovico posa una mano sulla forte corteccia dell’albero pluricentenario, esso emette un  rumore sordo e gli si delineano una bocca e degli occhi sulla corteccia.
-         Come va Jerem? – dice Ludovico
-         Oh niente di cui lamentarsi, il tuo giardino mi offre pace e serenità mio Re.  –  esclama con voce potente l’albero
-         Jerem volevo presentarti una mia amica Anastasia. -
-         Anastasia vieni più avanti non riesco a scorgerti.  – sembra sorridere

Faccio un piccolo passo verso il salice ormai stupefatta.
-         Allora sei tu la tanto agognata Anastasia?  –
-         Suppongo di si. Piacere di conoscerla.  –  cerco di non ridere ma è tutto così strano.
-         Complimenti mio Re è molto graziosa.  –  osserva il salice
-         Lo so, grazie per il tuo tempo Jerem noi andiamo, fammi sapere se hai bisogno di qualcosa. –
-         Certo mio Re a presto. –  lo stesso rumore sordo di prima risuona e la corteccia ridiventa uniforme.
Scoppio a ridere e chiedo a Ludovico
- Ho appena parlato con un albero? –
- Non con un albero qualunque, con un albero oracolo.-
Riprendiamo a camminare parlando di tutto quando un ululato molto vicino risuona nella notte.
Ludovico impreca in una lingua che non viene usata ormai da secoli e dice
-         Credo sia ora di tornare, tu devi riposare. –
Annuisco e torniamo alla vecchia porta il legno che Ludovico richiude con lo stesso stilo. Saliamo le scale e arriviamo alla mia camera.
-         Ludo ma dormi con me questa notte vero? –
-         Pff, secondo te non sarei venuto? Su forza cambiati. – mi incoraggia dolcemente.
Entro chiudendomi la porta alle spalle, apro l’armadio e prendo un pigiama grigio e rosso, mi preparo in bagno e dopo alcuni minuti sono pronta.

Riapro la porta e anche lui si è cambiato, si è tolto lo smoking e si messo dei pantaloni blu del pigiama lasciando il busto scoperto.
Rimango alcuni minuti a fissarlo, è bellissimo; dei peli biondi partono dal petto e arrivano fino ai pantaloni, è atletico ma senza essere appesantito da troppi muscoli  e non ha neppure un filo di grasso.
Alza le sopracciglia sorride beffardo e dice  –  Ti piace ciò che vedi? – avvampo e annuisco.

Raggiungo il letto e ci sprofondo dentro, Ludovico mi abbraccia ,mormora una buona notte e io ritorno tra le braccia di Morfeo.








Spazio dell'autrice :D
Salve a tutti sono Sara, vi prego scusate la troppo attesa per il nuovo capitolo solo che la scuola mi ammazza e quindi non ho mai il tempo di scrivere! Ma vi prego voi scrivere e commentate così possa capire dove sbaglio e cosa devo migliorare! GRAZIE A TUTI QUELLI CHE LEGGERANNO E A TUTTI QUELLI CHE COMMENTERANNO! :D BACI a presto :*
  
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