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Autore: Ginny7    08/10/2007    1 recensioni
Draco rimpiange il suo amore per Harry e lo ricorda in uno dei luoghi a loro caro...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Nostro Ponte by Ginny7

Mentre salgo su questo ponte, sento l’eco dei miei passi sul duro legno.

Quasi come sempre.

Ormai, ho perso il conto di quante volte sono salito quassù, da solo.

C’è stato un tempo, che ora mi appare solo come uno sfocato ricordo, in cui di passi ne sentivo altri, allegri e vivaci. I tuoi, Harry.

Ho perso il conto di quante volte, insieme, abbiamo aspettato quassù il preside per dirci di una missione per l’ordine….di quante volte abbiamo litigato, abbiamo pianto e riso insieme, o di quante volte mi hai urlato “Stupido!” dall’alto di un albero, con la tua voce sempre allegra.

Ormai sono arrivato in cima. Mi appoggio alla dura ringhiera di legno, osservando ancora una volta quel tramonto che mi piaceva tanto osservare insieme a te.

Ma da quando te ne sei andato….nulla ha più senso, nulla.

Sono uno stupido, perché è stata colpa mia, e io lo so.

Potevo salvarti con queste mani, evitare di rischiare, andarmene.

E invece no. Da egoista, come sempre, ho preferito uccidere mio padre, pur sapendo che avremmo rischiato la vita.

E tu ne hai pagato le spese, mia piccola fenice.

Il tuo grande sogno….diventare, un giorno, un uomo libero senza più la schiavitù della fama….eri così determinato, che sembrava impossibile distruggerlo. E invece…è bastato un secondo di disattenzione.

Il vento fresco della sera mi accarezza i capelli biondi, portando via le lacrime che scendono copiose dalla mia guancia. Come mi dicevi sempre tu, appoggiato alla mia spalla, nei giorni felici che ora mi sembrano tanto lontani.

 

-Draco….lo senti, che bel vento fresco che tira? E’ come il nostro amore. Il nostro amore….lui è come il vento. Non lo vedo, non lo sento… ma lo percepisco.

 

Subito dopo, le tue dolci labbra si posavano sulle mie, mandandomi in paradiso per un attimo.

Avevi ragione. Ora il tuo amore lo percepisco anch’io, attraverso questa brezza che spesso scompigliava i tuoi capelli come le ali i un corvo.

 

La scena non provocò rumori né grida.

Accadde, come tutte le cose che devono accadere, senza un motivo preciso.

Un Avada kedrava venne estratto dalla tasca molto rapidamente, e, altrettanto rapido, si piantò nel petto del ragazzo. Lui sorrise, con il solito cipiglio arrogante, mentre un filo di sangue gli rigolava  dalla bocca. Il tonfo fu piuttosto sordo e attutito dalle assi di legno, che si macchiavano di rosso non il passare dei secondi.

Con un ultimo sforzo, Draco riuscì a pronunciare alcune parole.

-Ehe….questo non è un incantesimo…. come si rivelava sempre quando mi colpivano….ora non ho più niente da fare, in questo mondo ingiusto.…… aspettami, Harry…. perché sto arrivando.

 

Forse, nello stato di confusione che recava la mia mente in quel momento, me lo sarei anche potuto immaginare.

Ma volevo credere di averla sentita davvero, la calda voce della mia fenice, che mi sussurrava in un orecchio.

-Ti aspetto, Draco.

 

 

  
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