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Autore: Dreamjng    21/03/2013    4 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
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Accettare gli altri è difficile, ma accettare sé stessi lo è molto di più.
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-Okay, okay.. Ho mangiato.. Hai vinto. Sei riuscito a farmi mangiare.- costatai ridendo.
Portò le braccia in alto in segno di esultanza mentre io ridevo guardandolo.
Mi sollevò facendomi sedere sulle sue gambe. Sbadigliai accucciandomi al suo petto.
-Aiutami, Zayn. Salvami. Ho bisogno di te.- ammisi, finalmente, lasciando che una lacrima silenziosa rigasse la mia guancia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Chapter 9 - Voglio salvarti, Honey. Aiutami a salvarti.

-No, Lou. Ti ho detto che non torno a casa..- sbuffai per l'ennesima volta da quando mio fratello mi aveva chiamata per chiedermi, testuali parole, ''Dove cazzo sei? Porta il tuo culo a casa.'' A volte la dolcezza di mio fratello lascia senza parole.
-Puoi almeno dirmi dove sei?- chiese esasperato.
Ci pensai qualche secondo. Potevo dirglielo? Certo che no. Se gli avessi detto che ero da un amico si sarebbe messo a cercarmi e mi avrebbe riportato a casa.
Non è che volessi rimanere in casa Malik, solo che non volevo farmi vedere con tutti questi lividi molto più evidenti.
-No.- dissi infine, annuendo d'accordo con me stessa.
Di fronte a me Zayn se la stava sghignazzando beatamente, ascoltando la conversazione che stavo affrontando con Louis.
-Torni a dormire?- domandò.
Dal tono che aveva ussato me lo immaginai camminare avanti e indietro per la cucina vecchia e malridotta del nostro appartamento, mentre si passava la mano libera tra i capelli, cercando di non urlarmi contro.
Risi sapendo che era esattamente quello che stava facendo.
-Sai, Lou. Non ti fa bene essere così geloso.. Comunque non torno. Non chiedere altro. Ti prego.- sapevo che lo stavo portando all'esaurimento, ma non potevo rischiare che mi vedesse in queste condizioni.
Mi sedetti sul divano mentre lo sentivo sbuffare, incrociai le gambe sopra la stoffa bianca.
-Okay.. ma Liam vuole parlarti.- sussurrò ormai arreso alla mia testardaggine.
Sorrisi sentendo la voce del mio migliore amico che grida un ''finalmente''.
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio ridendo.
-Passami Liam.. Ciao fratellone.- risi trascinando anche lui.
Vidi i pugni di Zayn serrarsi quando dissi il nome del ragazzo.
Lo guardai un po' confusa, ma la voce calda e dolce di Liam mi riportò alla realtà.
-Adesso mi spieghi cosa ti passa per la testa.- disse delicatamente.
Riuscii a decifrare una nota di frustazione nella sua voce, ma decisi di lasciar perdere. Non potevo litigare anche con lui.
-Liam.. lo sai che ti voglio bene.. ma.. non posso tornare a casa. Fidati..- detto ciò riattacchiai, evitando altre domande.
Mi accucciai nell'angolo del divano con le ginocchia al petto, cercando di non pensare al dolore.
Sentii le braccia di Zayn sollevarmi dal divano, agganciai le braccia dietro al suo collo, cercando di evitare il suo sguardo e poggiando la testa al suo petto.
Mi sdraiò sul letto, si sedette affianco a me e iniziò ad accarezzarmi lentamente i capelli.
-Devi stare sdraiata.. altrimenti i lividi ti fanno male.- sussurrò con tono paterno.
Sorrisi e mi sistemai meglio.
I vestiti in disordine per terra e sulla sedia della scrivania, i calzini lasciati in un angolo della stanza, la pila di cd affianco al letto, il suo inconfondibile odore di menta e quello fastidiosamente piacevole di tabacco, il pacchetto di sigarette e l'accendino sul comodino, le scarpe allineate vicino al letto e le lenzuola bianche mi fecero intuire di trovarmi nella sua stanza.
Si alzò, ricambiando il sorriso e dirigendosi alla porta.
-D-dove vai?- domandai impacciatamente.
Si sedette di nuovo vicino a me, posando la sua mano grande sul mio stomaco, facendo movimenti circolari.
-Non hai fame?- chiese sorridendo.
Scossi la testa.
-Honey.. Quand'è stata l'ultima volta che hai mangiato?- domandò inarcando un sopracciglio.
Non mi ricordavo, sinceramente, l'ultima volta che avevo mangiato.. ma non potevo dirglielo.
Senza neanche accorgermene iniziai a mordermi il labbro inferiore guardando le mie mani, come facevo ogni volta che venivo colta in errore.
-Ehm..- balbettai.
Continuava a passare la mano sulla mia pancia, sfiorando i lividi.
Sospirò scuotendo la testa divertito.
-Non ti ricordi l'ultima volta che hai mangiato.. e da questo deduco che sia passato molto tempo..- rise.
Feci spallucce, vedendo che l'aveva presa sul ridere.
-Ti farò mangiare io allora.- si alzò convinto per poi sparire dalla mia visuale.
Possibile passare dall'odio profondo verso una persona a qualcosa che si avvicina al volergli bene? Se mi avessero posto questa domanda ieri avrei sicuramente detto di no. Non è possibile, almeno era quello che credevo. Ma allora cosa è successo a me e Zayn? Perchè adesso sento di potermi fidare di lui? Perchè anche quando vorrei sembrare distaccata e fredda le parole mi escono dolcemente? Perchè lui non la smette di sorridere? Se non sorridesse sarebbe tutto più semplice, io non mi incanterei a guardare le sue labbra inarcate dolcemente in un timido sorriso e potrei parlare senza sembrare analfabeta.
Non riuscivo a darmi una risposta concreta a tutte quelle domande che mi offuscavano la mente, ma ignorarle era impossibile.
Come facevo a provare un sentimento che non assomigliasse neanche lontamente all'odio, per un ragazzo che mi ha picchiata?
E' difficile perdonare, sono sempre stata una ragazza che portava rancore.. ma con lui non ci riuscivo.
Scossi la testa, cercando di liberarmi la mente da quei pensieri sgraditi.
Dovevo solo fidarmi di lui. Dovevo perdonarlo. E ci proverò.
Vidi una maglia di Zayn sulla sedia della scrivania, la presi e la misi, togliendomi tutti gli altri ndumenti e rimanendo in culotte.
Entrai in cucina.
Era di schiena, mentre era indaffarato con qualcosa che le sue grandi spalle mi impedivano di vedere.
Mi avvicinai a lui da dietro e lo abbracciai, avvolgendo il suo bacino con le mie esili braccia.
-Ehy.. che fai di bello?- chiesi sbirciando da dietro la sua schiena.
Sussultò leggermente, poi però vidi un sorriso leggermente accennato contornare il suo volto.
Posò quello che aveva in mano e si voltò verso di me, sorridendo.
-Escogito un modo per farti mangiare.- disse portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il cuore mi si fermò in gola.
Come riusciva ad essere così gentile e tremendamente dolce? Dov'era lo Zayn Malik che avevo conosciuto durante quel mese mese? Speravo solo non tornasse.
Risi scuotendo la testa.
-In bocca al lupo, Malik. Non c'è riuscito Louis, e neanche Liam.- risposi incrociando le braccia sotto al seno.
Mi guardò per qualche secondo mentre gli occhi gli brillavano di una luce che non credevo potesse esistere. Sembravano oro liquido. Un colore unico, che lui rendeva ancora più speciale.
Posò le sue mani sui miei fianchi sorridendo.
-Vedo che ti sei impossessata della mia maglia.- costatò annuendo trovandosi d'accordo con la sua affermazione.
Risi, stringendomi nella maglia larga che mi arrivava giusto sotto la curva del sedere.
-E' comoda e ha il tuo stesso profumo.- affermai stringendo il colletto tra le piccole dita e potandola al naso.
Subito il suo profumo di tabacco e menta entrò dentro di me, inebriandomi completamente.
Rimasi in quella posizione per qualche secondo, chiusi gli occhi annusando e godendomi totalmente quell'odore unico.
-E io di cosa profumo?- chiese lui inclinando la testa di lato e abbozzando un sorriso.
Avvicinai il mio corpo al suo, alzandomi sulle punte fino ad arrivare all'altezza del suo collo. Inspirai ancora.
-Di menta e tabacco.- sussurrai abbandomandomi al profumo.
Mi strinse tra le sue braccia ridendo. La sua risata era qualcosa di unico. Poteva esistere cosa tanto bella? Capace di illuminare anche la stanza più buia?
Mi staccai sedendomi poi sul tavolo dietro di me, mentre ancora lo osservavo.
Si avvicinò a me, mettendosi tra le mie gambe e prendendo le mie mani tra le sue.
In quella casa faceva terribilmente caldo, e la maglia che indossavo era a mezze maniche e lasciava scoperti i polsi fasciati da quelle bende bianche.
Mi baciò la fronte, chiudendo gli occhi.
-Voglio salvarti Honey. Aiutami a salvarti.- sussurrò per poi baciarmi i tagli sui polsi.
Annuii flebilmente.
Nessuno me lo aveva mai detto. Nessuno mi aveva mai detto di volermi salvare.
E adesso me lo stava dicendo lui, lui che mi aveva fatto quasi toccare il fondo.
Cercai di controllare le lacrime, impedendogli di vagare liberamente sul mio viso pallido, ma una involontariamente sfuggì al mio controllo, scendendo dal mio occhio e disegnando una linea curva fino a che le labbra calde di Zayn la raccolsero tra di esse.
Mi accucciai al suo petto mentre lui mi stringeva.
I suoi abbracci erano qualcosa di indescrivibile. Riuscivano a farmi sentire protetta, al sicuro.
Ma avevo paura. Ero sicura che quel Zayn lo avessi visto solo io, e ero altrettanto sicura che una volta usciti fuori quella casa si sarebbe ricomportato come sempre.
Mi sottrassi improvvisamente a quell'abbraccio, del quale avevo tremendamente bisogno.
-Cos'ho fatto?- domandò confuso.
Scossi la testa, facendogli capire che non era lui che stava sbagliando.
-Allora cosa c'è?- chiese alzandomi il viso verso il suo, facendo scontrare i nostri occhi.
Merda.
I suoi fottuti occhi.
Maledetti occhi del cazzo.
Odio i suoi occhi.
Okay, magari: amo i suoi occhi.
Per quale cazzo di motivo mi facevano quell'effetto? Perchè non riuscivo a dire o fare niente, se non continuare quella specie di magia nella quale i nostri sguardi ci avevano incastrato?
Mi accarezzò la guancia con una mano, mentre con lo sguardo mi incitava a dire ciò che non andava.
-Voglio solo salvarti, Honey. Ti prego, lasciami salvarti.- sussurrò a pochi centrimenti dalle mie labbra.
Annuii ancora una volta.
-Ho solo paura che se ti lascerò salvarmi adesso, dopo -fuori da qui- ritornerai il solito Zayn che mostri a tutti..- balbettai.
Il suo sguardo si addolcì, prese le mie mani e le fece appoggiare sul suo petto.
-Aiutami a mostrare lo Zayn che sono con te anche agli altri, Honey. Aiutami. Ho bisogno di te.- intrecciò le sue dita tra le mie, sempre sul suo petto, guardandomi quasi implorante.
-Sono io che ho bisogno di te.- sussurrai abbassando lo sguardo.
Un ''beep'' ci riportò alla realtà.
Si staccò da me, andando ad aprire il forno, dal quale estrasse una teglia con sopra dieci crackers addoppiati con dentro della crema di nocciola.
Li mise in un piatto, spruzzadoci sopra un po' di zucchero a velo.
Si avvicinò a me porgendomi il piatto.
-Mangia per me, Honey. Non ti fa bene rimanere a digiuno per tanto tempo.- disse riportandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Iniziavo a pensare che giocare con i miei capelli fosse il suo nuovo hobby.
-Mi piacciono i tuoi capelli,- sorrise -e anche i tuoi occhi.-
Arrossii a quell'affermazione abbassando lo sguardo su un punto indefinito della sua t-shirt bianca.
Prese uno di quei crackers in mano e lo avvicinò alle mie labbra. Feci una smorfia che lo fece ridere per poi morderlo. Sul mio viso comparve un'espressione stupita, che lo fece ridere di più.
Ci sedemmo al tavolo continuando a mangiare, mentre lui mi guardava divertito.
-Okay, okay.. Ho mangiato.. Hai vinto. Sei riuscito a farmi mangiare.- costatai ridendo.
Portò le braccia in alto in segno di esultanza mentre io ridevo guardandolo.
Mi sollevò facendomi sedere sulle sue gambe. Sbadigliai accucciandomi al suo petto.
-Aiutami, Zayn. Salvami. Ho bisogno di te.- ammisi, finalmente, lasciando che una lacrima silenziosa rigasse la mia guancia.
  
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