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Autore: Poppodaja    21/03/2013    1 recensioni
Vi propongo un finale alternativo all'altrimenti breve e triste vita di Severus Piton. Recluso nella sua casa a Spinner's End, dopo la fine di Vol… Colui-che-non-deve-essere-nominato e della battaglia, deve affrontare la solitudine e la compagnia dei vecchi ricordi.
Piton si troverà tra le mani la possibilità di rivedere ancora Lily, tre volte ancora. Ma il vecchio amore sarà accompagnato da un nuovo sentimento, insospettabile. Un angelo caduto, senza aureola e con le ali spezzate.
- Quando ti capita una magia, una magia vera dico...non devi mai fartela scappare! -
Nuovi e vecchi amori per Piton! E un pizzico di avventura! Spero vi piacerà...
Alcuni dei personaggi da me utilizzati sono frutto dell'infinita immaginazione di J.K.Rowling e non ho assolutamente fini di lucro nell'utilizzarli.
Adios.
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorpresa | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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 < < Ambrosia > >

Ed eccola Lily, la sua Lily.
Splendida, in fiore, come lo era in una calda mattina di tanti anni prima.
Soave, candida e pura.
Bianca e rossa e verde.
Un arcobaleno di sensazioni.
Piton rimase attonito a fissarla, mentre il cuore prendeva a martellare prepotente nel petto, risvegliandosi da un torpore troppo antico.
Le ragnatele del suo amore venivano spazzate via, mentre il petto si gonfiava di un nuovo respiro vitale.
 
La rappresentazione stessa della morte lo riportava in vita.
 
Piton sentì qualcosa di caldo scivolargli lungo il viso. Grandi lacrime perlate chiocciarono sulle assi del pavimento.
Quanto aveva sognato quel momento, quanto lo aveva invano desiderato, stringendo al petto un frammento di foto e di affetto.
E ora era suo quel momento, solo suo.
Suo e di Lily.
 
Lily lo fissava con quei suoi smeraldi verdi e gli perforava l'anima.
Piton si scoprì ad aver paura.
Paura di averla ora, lì, per poco.
Paura di doverla perdere di nuovo.
Perché non era vera, non era Lily.
Eppure lo era.
Rimase silente e assorto, con la bocca socchiusa e il cuore stretto.
Lily gli venne incontro, con passo lento e leggero.
Lo guardava, come mai lo aveva guardato in vita.
Nei suoi occhi c'era una scintilla di provocazione. Una perversione profonda.
Mai Lily avrebbe potuto guardarlo così.
Eppure era allo stesso tempo lei.
Suo era il viso, suo il profumo, suoi quegli occhi meravigliosi.
Lily avanzò di un passo ancora, portando avanti le candide mani.
Gli sfiorò il viso, asciugandogli le lacrime.
Sorrise e Piton si sentì esplodere il cuore.
Il suo era un sorriso dolce, era il suo vero sorriso.
Gli tremavano le mani, abbandonate lungo la veste scura.
Nero e verde si mescolavano in quello sguardo eterno e impossibile.
Così vero, tangibile, toccante, struggente.
Eppure finto. Mera illusione.
Lily si fece più vicina. Il suo respiro gli scaldò il viso.
Oh quanto fredde erano state le sue labbra fino ad allora, mai se n'era reso conto.
Mai prima di quel bacio.
 
Le labbra di Lily erano morbide contro le sue, così leggere, vellutate.
Una carezza di petali contro ghiaccio fuso.
Piton era paralizzato, immobile. Rigidamente impettito.
Lily era morbida, rilassata e così dolce.
Il viso di lei lo sfiorava mentre le labbra rimanevano giunte nel silenzio.
I suoi capelli di vivo rame, gli solleticavano le palpebre.
Poi Lily dischiuse le labbra e il suo sapore lo invase.
Mai avrebbe pensato di poter assaggiare qualcosa di così ristorante e goloso.
Ambrosia era.
Ambrosia che sapeva di gigli.
 
Piton sentì qualcosa incrinarsi da qualche parte nella sua anima e scoprì di averne ancora una.
Pensò al passato, al presente e al futuro in un istante.
Pensò a lei, a se, a loro in quel bacio che si accendeva man mano di passione.
Ritrovò la voglia di vivere. Per un attimo pensò d'avvero che fosse possibile per lui provare cosa fosse la felicità.
Lui che mai nella vita aveva avuto un bacio o una carezza.
E ora aveva l'ambrosia.
 
Il bacio si dilatò nel tempo e nello spazio mentre i due corpi si cingevano l'un l'altro con infinita dolcezza.
Le labbra di lei lo riempivano di un soffio di energia, di leggerezza.
Era felice.
Non riusciva a saziarsi di lei e più le sue mani assaporavano il calore del corpo di lei, più se ne sentiva assuefatto.
L'ambrosia gli entrò nelle vene, ristorando il sangue imputridito.
Salì fino al cuore e lì sciolse il suo astio verso il mondo, la sua impotenza.
Dissolse la sua malvagità, la sua invidia, il suo desiderio eterno di dimostrare che anche lui, in fondo, valeva qualcosa.
E in quel momento, quel suo momento, lui esisteva davvero.
Lily gli accarezzò il viso, ancora e ancora, lo attrasse a se, lo tenne stretto.
 
E fu amore.


//Piccola nota: vi consiglio di ascoltare Halleluja cantata da Rufus Wainwright. E' stata la mia colonna sonora mentre scrivevo ed è davvero qualcosa di...indescrivibile  :' )
  
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