La mattina successiva si alzarono di buon ora e prepararono la colazione per tutti, con i dolci rimasti dal giorno prima. Mangiarono in allegria e Dairiel e Ailis sembravano sentirsi come in casa propria, erano parte della famiglia ormai e Carol non ne sarebbe potuta essere più contenta.
Dopo la colazione, le tre amiche uscirono per andare da Amanith, promettendo di rientrare presto e aiutare a preparare il pranzo.
"Non ci credo, conosceremo una quercia che parla!" Dairiel era paonazza in viso e sembrava molto emozionata.
"Calma, Dairy! Forse a noi sembrerà una normale quercia, Carol ha detto che Amanith non parla nel vero senso della parola.." volse lo sguardo verso Carol in cerca di aiuto.
"Amanith è una quercia come tante altre, è saggia e calma, ma non ha degli strani occhi nella corteccia, né cammina o parla, come gli alberi delle favole. Riesco a parlarle perché, per qualche motivo, ho questo dono e, attraverso la meditazione riesco ad entrare in contatto con lei e con piante e alberi in generale.. Per adesso riesco a conversare a lungo solamente con lei, ma mi ha assicurato che questo è niente rispetto a quello che potrei fare e che un giorno farò" Carol sorrise e alzò gli occhi al cielo vagando con lo sguardo "Sono davvero curiosa di scoprire cosa sono realmente in grado di fare"
Le due amiche la guardarono affascinate. Parlava di quel suo dono con tanto amore, passione e curiosità che risultava quasi impossibile distogliere lo sguardo dal suo volto così assorto e speranzono.
Ailis sorrise e affrettò il passo "Dai, non abbiamo molto tempo e siamo molto curiose di vederti all'opera!"
Camminarono speditamente per qualche minuto ancora, prima di iniziare ad intravedere la radura.
Entrandovi, Dairiel e Ailis rimasero affascinate, erano molti anni che non accompagnavano l'amica in quel posto e si erano dimenticate di quanto fosse bello. Il prato era pieno di fiori di tutti i colori, qua e là sorgevano dei piccoli e graziosi arbusti e all'altra estremità della radura si ergeva, imponente e spettacolare, quella maestosa quercia di cui tanto aveva parlato.
Carol era contenta dello stupore delle sue amiche perché aveva dedicato tanto amore a quel posto per farlo diventare così bello e ne era orgogliosa.
Si avvicinò speditamente ad Amanith e vi si inginocchiò accanto, chiuse gli occhi e appoggiò il palmo sinitro contro la sua corteccia, mentre nella mano destra stringeva il ciondolo, non sapeva esattamente perché, ma aveva scoperto che la aiutava a concentrarsi. Eliminò progressivamente ogni rumore dalla sua mente, finché non rimasero solamente lei e la quercia.
"Bentrovata, Carol"
"Amanith! Che piacere sentire la tua voce! Mi dispiace di non essere venuta ieri, ma mi ero dimenticata che del mio compleanno"
"Non te ne rammaricare, cara, oggi sei qui. E' l'oggi ciò che più conta quando si deve apprendere"
Carol annuì "Ma avrei voluto passarlo anche con te. C'erano tutte le persone a me più care e oggi due di esse sono venute qui con me"
"Ho visto, ti puoi fidare di loro?"
"Assolutamente si, non mi tradirebbero mai"
"Allora sono le benvenute"
Dairiel e Ailis erano rimaste ai margini della radura, guardando da lontano la loro amica.
Non appena vi era entrata, era improvvisamente cambiata. Il suo portamento era diverso, più elegante, e la sua gestualità era divenuta rituale.
Si inginocchiò con lentezza accanto alla quercia, dando loro le spalle, e le appoggiò una mano, mentre con l'altra si strinse qualcosa al petto. Calò lentamente la testa, come se si fosse addormentata e, dopo qualche minuto, la rialzò di scatto e si volse verso la quercia con sguardo assente.
Non riuscirono a staccare gli occhi da Carol neanche per un secondo, era immobile e fissava la quercia come vi potesse vedere attraverso, non faceva altro, eppure ai loro occhi era qualcosa di meraviglioso e solenne.
Dopo un paio di minuti Carol riabbassò di colpo la testa e un'intensa folata di vento scompigliò i capelli e le vesti di Dairiel e Ailis, che in quel momento si scossero dalla sorta di trance nella quale erano entrate.
Carol si voltò a guardarle "Siete le benvenute"